L'Ucraina ha usato per la prima volta i missili a lungo raggio americani per colpire la Russia
Volodymyr Zelensky ha tenuto fede a quanto ha detto durante una conferenza stampa con il primo ministro danese Mette Frederiksen. Il giorno dopo il via libera di Joe Biden all'uso dei missili a lungo raggio per colpire gli obiettivi nei territori russi di Kursk, le forze di difesa ucraine hanno colpito per la prima volta il territorio russo con i missili balistici ATACMS, colpendo il bersaglio con successo nella regione di Bryansk.
La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa ucraina RBC-Ucraina, che ha citato una fonte delle forze di difesa di Kiev: «In effetti, questa è la prima volta che gli ATACMS vengono utilizzati per colpire il territorio russo. L’attacco ha riguardato una struttura strategica nella regione di Bryansk, distrutta con successo».
L’attacco con missili ATACMS segna una nuova fase del conflitto, portando le capacità offensive ucraine all’interno del territorio russo con precisione e impatto mai visti prima. La decisione americana di autorizzare l’uso di armi a lungo raggio potrebbe rappresentare un punto di svolta, inasprendo ulteriormente le tensioni tra Mosca e Kiev e ampliando le implicazioni geopolitiche del conflitto.
Con questo attacco missilistico gli Stati Uniti hanno di fatto dichiarato guerra alla Russia, afferma l'esperto militare russo e storico delle forze di difesa aerea Yuri Knutov.
Secondo Knutov, questo è esattamente il motivo per cui l'amministrazione Biden e il Pentagono si sono astenuti dal confermare ufficialmente il permesso di Kiev di usare quei missili contro la Russia, per evitare così di fare una dichiarazione di guerra ufficiale. Sostiene che questo fa parte di un piano di tre paesi (Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna) per dichiarare di fatto guerra alla Russia, sottolineando che anche Parigi e Londra si sono mosse per consentire all'Ucraina di utilizzare i missili francesi Scalp e britannici Storm Shadow contro il territorio russo.
Per quanto riguarda il recente attacco ATACMS sul suolo russo, Knutov avverte che questi missili rappresentano un bersaglio difficile per le difese aeree russe, in gran parte a causa del fatto che molti di questi missili forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti sono dotati di testate a grappolo. Pertanto, anche se un missile del genere venisse intercettato, sussisterebbe sempre il rischio che la sua testata esploda nel processo, colpendo il bersaglio designato e/o danneggiando qualsiasi cosa si trovi nel raggio d'azione con le submunizioni a grappolo.
Menziona inoltre che i produttori di sistemi di difesa russi migliorano costantemente i sistemi di difesa aerea per renderli più efficaci nel contrastare minacce come i missili ATACMS. Man mano che gli specialisti della difesa aerea accumulano i dati di telemetria provenienti dai voli missilistici, questi vengono utilizzati per migliorare il software dei sistemi di difesa aerea, migliorando così la capacità di queste armi di intercettare le minacce in arrivo.
da: https://t.me/mondomultipolare/23753
PUTIN aggiorna la risposta nucleare:
Il documento, firmato dal presidente Vladimir Putin, prevede che le armi atomiche vengano usate "come misura estrema e ultima risorsa" a scopo di difesa. Ma ne amplia la possibilità di impiego per rispondere a una possibile "minaccia critica alla sovranità e all'integrità territoriale" della Russia o della Bielorussia, sua stretta alleata. Inoltre, un'aggressione "da parte di uno Stato non nucleare con il coinvolgimento o il sostegno di uno Stato nucleare, sarà considerata come un attacco congiunto". Alla domanda se ciò significhi che la Russia potrebbe dare una risposta nucleare anche ad attacchi non nucleari da parte dell'Ucraina con l'uso di missili occidentali, il portavoce del Cremlino ha risposto affermativamente.
Putin aggiorna la dottrina nucleare. Abbattuti 6 missili Atacms sul Bryansk. - Europa - Ansa.it
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La Nato tramite l'UCRAINA corre all'attacco con missili a lungo raggio contro la Russia prima dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca per fargli trovare una situazione di fatto che può sfociare in un conflitto nucleare. Possiamo per ora solo sperare che Putin tenga i nervi saldi.