giovedì 29 ottobre 2015

LETTERE SEGRETE


LETTERE SCARLATTE, LETTERE SEGRETE






IL CORRIERE FIORENTINO DEL 29/10/2015 FA TRAPELARE ALCUNE NOTIZIE RIGUARDO AL CONTENUTO DI UNA CERTA LETTERA INVIATA AL SINDACO NARDELLA DAL COMITATO UNESCO DI PARIGI.
IL SINDACO NEI GIORNI SCORSI AVEVA DICHIARATO L'APERTURA DI UN PROCEDIMENTO DI SORVEGLIANZA SPECIALE RIGUARDANTE IL DEGRADO DELLA CITTA' ( IMMONDIZIE A STRASCICO PER LE STRADE, NEGOZIETTI VARI E SUPERMERCATINI ESOTICI).
IL CORRIERE FIORENTINO INCREMENTA QUESTO ELENCO INTRODUCENDO ALTRI ARGOMENTI BEN PIU' SERI: TUNNEL IN ESCAVAZIONE E IN PROGETTAZIONE.
TUTTAVIA LA LETTERA DI CUI TANTO SI PARLA E' ANCORA " CHIUSA A DOPPIA MANDATA NELL'UFFICIO DEL SINDACO".
IL CORRIERE FIORENTINO A RIGUARDO PIU' NIENTE LASCIA FILTRARE, MA SE VOLESSIMO FARE UNA IPOTESI REALISTICA SUL CONTENUTO POTREMMO DIRE ALCUNE COSE.
IL PROVVEDIMENTO DI  "SORVEGLIANZA SPECIALE" DISCENDE DALLE LINEE GUIDA OPERATIVE CHE IN QUESTI CASI VENGONO SEGUITE DAL COMITATO O DAL SEGRETARIATO UNESCO, QUANDO UN SITO INSERITO FRA I PATRIMONI MONDIALI DIVIENE " VULNERABILE PER EFFETTO DI MUTAZIONI IRREVERSIBILI".
NULL'ALTRO.
I CRITERI PER L'ISCRIZIONE DI UN PATRIMONIO MONDIALE NELLA LISTA DEI BENI IN PERICOLO SONO I SEGUENTI:


CRITERI PER L’ISCRIZIONE
Un bene del patrimonio mondiale può essere iscritto nella lista “in pericolo” quando il Comitato giudica che la situazione del bene stesso corrisponde almeno ad uno dei casi segg.
a)      Pericolo Provato il bene è minacciato da un danno provato, preciso e imminente come :
alterazione dei materiali (viii)
alterazione gravi delle strutture e/o delle decorazioni (ix)
alterazioni gravi della coerenza architettonica e urbanistica (x)
alterazione grave dello spazio urbano o rurale o degli spazi dell’intorno naturale(xi)
perdita significativa dell’autenticità storica (xii)

snaturamento grave del significato culturale (xiii)

     MESSA IN PERICOLO

 b)Il bene è esposto a minacce gravi che potrebbero avere effetti nocivi sulle sue caratteristiche essenziali come:
modifiche allo stato giuridico del bene di natura tale
da diminuire il grado della protezione (xiv)
carenza delle politiche di conservazione (xv)
minacce contenute in progetti di trasformazione del territorio (xvi)
minacce contenute in piani urbanistici (xvii)
conflitti armati ( xviii)
impatti minacciosi per fattori climatici, geologici, o d’altra natura simile (xix)
no naturale(xi)

perdita significativa dell’autenticità storica (xii)
snaturamento grave del significato culturale (xiii)


LA LETTERA INVIATA AL SINDACO DI FIRENZE RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO UFFICIALE PER L'ISCRIZIONE NELLA LISTA DEI SITI IN PERICOLO A CUI FARà SICURAMENTE SEGUITO UNA RICHIESTA DI ESAME DEL PROGETTO GLOBALE  CHE STA TRASFORMANDO  IRREVERSIBILMENTE QUESTA CITTA':
TRAMVIE, TAV, AEROPORTO, SVENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO.
TUTTI QUESTI PROGETTI VENGONO DA ANNI DENUNCIATI DAI CITTADINI, MA SONO PERVICACEMENTE PERSEGUITI DA CHI LI HA PROMOSSI, IN UN UNICO FOLLE DISEGNO; MA FINALMENTE QUALCUNO ORA VERRA' AD APRIRE I CASSETTI TENUTI CHIUSI A DOPPIA MANDATA.
INTANTO I GIORNALI SONO OBBLIGATI A PARLARNE.








venerdì 23 ottobre 2015

LA GRANDE FIERA DI FIRENZE E' INIZIATA





LA GRANDE FIERA DI FIRENZE E' INIZIATA:

SVENDITE-DEGRADO-CANTIERI-DECLASSAMENTO

Unesco: Puglisi, nessuna bocciatura per Firenze Smentita ogni ipotesi di declassamento

"Sono destituite di ogni fondamento le indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di stampa relative a un declassamento della città di Firenze all’interno dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Firenze è e rimane un punto di prestigio e di forza del nostro asset culturale dentro e fuori dall’Unesco". È la dichiarazione lapidaria di Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco.
Parole lapidarie ma inconcludenti e inconferenti rispetto alla situazione in cui si trova Firenze oggi.
Non si conosce il testo con il quale gli uffici di Unesco – Parigi abbiano notificato  al Sindaco Nardella l’avvio di un procedimento che, senza che nessuno l’abbia loro richiesto, lo stesso Nardella e il responsabile Unesco a Firenze hanno dichiarato rientri nel primo livello di attenzione che può determinare, a fine percorso, l’iscrizione di Firenze fra i siti in pericolo e l’esclusione dai siti World Heritage.
Fra un mese quel testo si conoscerà e si vedrà se contiene riferimenti al “degrado puro e semplice” in cui versa il Centro Storico, alla perdita di identità del commercio e delle attività artigianali, alla scia di sporcizia  e varie lordure che il turismo di massa lascia dietro di sé, oppure se quel testo attiene al contenuto di un esposto inviato nel marzo scorso a Parigi e Roma, da 16 cittadini di Firenze.
E’ noto e pubblicato che l’appello urgente a Parigi conteneva la denuncia di ben altro degrado, ovvero il rischio  a cui la città viene esposta da  grandi opere sul suolo e nel sottosuolo  urbano:  2  Tunnel TAV , 2 tramvie, anelli di tunnel veicolari, che tutti insieme comportano  una irreversibile intromissione e alterazione delle falde acquifere su cui la città è stata costruita; lesioni a monumenti tutelati da Unesco già date per certe; cedimenti  delle fondazioni dei principali monumenti che  un’opera ancora in fase di progetto, nientemeno che due linee di tunnel  di metropolitana sotto al Centro Storico, fa giustamente temere; un’operazione di vendite immobiliari di grandi edifici, per lo più storici e notificati,  accompagnate da  cambi di destinazione d’uso, vendite promosse sia dalla Regione che dal Comune ( su propri siti)
 Dunque, Firenze in vendita e sfigurata, come sono sfigurati i quartieri coinvolti dalle opere in corso, come saranno sfigurate le piazze del centro, anche entro la cerchia dei Viali, in cui saranno scavati almeno 12           parcheggi  , come sono state sfigurate le Cascine; basta vedere come il quartiere Vittoria Statuto è ridotto nel suo asse principale, radicato nella progettazione urbanistica di Giuseppe Poggi, come viene massacrato l’assetto da lui conferito al nodo della Fortezza/Viali/Mugnone/Statuto.
Basta vedere le soluzioni per Stazione S.M.N- Via Valfonda-Fortezza e i progetti prospettati in questi giorni per il cosiddetto Polo espositivo Congressuale della Fortezza: già si vede l’impianto di un cantiere all’interno del Giardino di Villa Vittoria in Via Valfonda, pronto per tagliare gli alberi secolari, abbattere il muro di cinta: bisogna fare spazio ai binari ( altrimenti la tramvia non passa, bel modo di progettare!); basta vedere i mucchi di porfido ( pavimentazione originaria di Piazza della Stazione) che saranno buttati per poter asfaltare; basta vedere la destinazione della Palazzina Reale di Michelucci ( un altro mangificio?); basta leggere che all’interno della Fortezza butteranno all’aria i Padiglioni Spadolini e Cavaniglia. Per il G7 del 2017.
Tanti, in Italia e all’estero, si domandano: ma la Soprintendenza se ne sta a guardare?
No, la Soprintendenza, il Ministero dei Beni Culturali, non stanno a guardare. Mai. Vedono, fanno alcune marginali osservazioni e approvano, ci mancherebbe altro, TUTTO APPROVATO. Ma con quale coscienza non si sa. E la tanto declamata Unesco Italia?
Abbiamo letto il comunicato del Prof. Puglisi: “