sabato 13 febbraio 2021

Il Presidente Mario Draghi legge la lista dei ministri per il nuovo Governo

ABBIAMO IL NUOVO GOVERNO DI DRAGHI.

Ecco il governo Draghi: 23 ministri, 15 politici e 8 tecnici. Confermati Di Maio, Speranza, Lamorgese, Guerini, Franceschini, D’Incà e Bonetti| 33% donne

Il Leviatano è stato chiamato e produrrà quello che tutti in parlamento volevano: una cura definitiva, eccoci alla resa completa all’oligarchia mondiale; un bel successo per le così dette opposizioni. Questo è un governo per dare il via al Recovery Fund anticamera del MES

Nell’attesa della cerimonia di presentazione dei ministri abbiamo visto per ore I due corazzieri immobili, rigidi con bocca e naso chiuso da mascherine. Un vero spettacolo mediatico.

ECCO I MINISTRI PRESENTATI DA DRAGHI

Federico D'Incà ai Rapporti con il Parlamento Per l'esponente M5S riconfermato l'incarico già ottenuto nel Conte 2

Vittorio Colao all'Innovazione tecnologica Il manager bresciano ha guidato per 10 anni il colosso globale Vodafone

Renato Brunetta Pubblica amministrazione ministro della Pubblica amministrazione la prima volta, nel 2008. Disciplinò in pratica le assenze dei dipendenti pubblici con decurtazioni delle retribuzioni e visite fiscali anche per un solo giorno di assenza.Berlusconiano. 

Maria Stella Gelmini agli Affari regionali Torna al governo dopo 10 anni. L'ultima volta era stata all'Istruzione, ora va in un ministero senza portafoglio (come gli altri due forzisti della squadra)  Tra il 2008 e il 2010 firma la riforma della scuola,con tagli di ore di materie importanti come Diritto,storia dell’arte, lingua italiana.

Mara Carfagna al Sud Gli esordi in tv, la laurea in Legge, la partecipazione a Miss Italia nel 1997. Poi l'ingresso in Parlamento. Dieci anni fa aveva guidato il dicastero alle Pari opportunità

Elena Bonetti alle Pari opportunità di Italia Viva dopo lo strappo Matteo Renzi al Conte bis, torna al ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia. 

Erika Stefani alle Disabilità Era già entrata nel governo Conte 1, l'avvocato senatrice della Lega. 

Fabiana Dadone alle Politiche giovanili In Parlamento dal 2013 con il M5S, classe 1984, è originaria della Provincia di Cuneo. Si occuperà di politiche giovanili

Massimo Graravaglia al Turismo Come Giorgetti, nella Lega è sempre stato considerato l’uomo dei conti, si è laureato anche lui alla Bocconi,

Luigi Di Maio agli Esteri l'uomo-immagine della transizione di 5S

Luciana Lamorgese all'Interno ha annullato decreti Salvini sulla sicurezza

Marta Cartabia alla Giustizia Docente di diritto, ha presieduto la Corte costituzionale fra il dicembre 2019 e il settembre 2020

Daniele Franco all'Economia Il nuovo titolare del Tesoro è stato il direttore generale di Bankitalia. È stato capo del Servizio studi e poi Ragioniere generale dello Stato

Lorenzo Guerini alla Difesa  55 anni, lombardo di Lodi, legatissimo alla città di cui è stato anche sindaco, figlio di un operaio comunista, ha un tratto che lo accomuna ad Arnaldo Forlani: mediatore, è capace di dribblare agguati e polemiche politiche e di risolvere grane. 

Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico Già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nell'esecutivo gialloverde, è il volto moderato del Carroccio per cui ha sempre tenuto le relazioni con il mondo bancario, finanziario e industriale. E anche quelle internazionali. E’ l’eminenza grigia della Lega.Bocconiano

Stefano Patuanelli all'Agricoltura È un 5 Stelle ma potrebbe pure essere del Pd

Roberto Cingolani alla Transizione ecologica ministro di un ministero mai esistito prima 

Enrico Giovannini alle Infrastrutture  ministro del Lavoro del governo Letta dall'aprile del 2013 al febbraio del 2014

Andrea Orlando al Lavoro studi di Giurisprudenza a Pisa, senza però conseguire la laurea, è il classico figlio dell'apparato post-comunista

Patrizio Bianchi all'Istruzione Di area prodiana

Cristina Messa all'Università laureata in Medicina e chirurgia all'università di Milano nel 1986 

Dario Franceschini alla Cultura attitudine a ritrovarsi sempre nella poltrona giusta

Roberto Speranza alla Sanità è sempre stato per la linea dura, quando si è trattato di decidere su lockdown, chiusure, riduzioni di attività. 

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli Giurista e capo di Gabinetto di due ministri dell'Economia, si dimise dal governo gialloverde dopo gli attacchi del M5S

 In questo governo ci sono delle conferme, Di Maio, Speranza, Lamorgese, Franceschini, Guerini, D’Incà e Bonetti. Con Di Maio agli esteri, abbiamo già visto di cosa è capace. In generale il ministero degli esteri in mano ai pentastellati è un pessimo segnale. Speriamo almeno di non riavere Manlio di Stefano sottosegretario. Speranza è stato un pessimo ministro: non ha attivato nessuna organizzazione con cure mediche già collaudate ed efficaci per evitare la seconda ondata. Agli Esteri ascolteranno solo lui (il drago), non certo il ragazzino, e i ministri di contorno faticheranno molto a mettersi di traverso. Ci sono 10-12 ministri che fanno il governo. Gli altri sono per portare il caffè, accontentare la variegata maggioranza, e aggiustare le quota rosa. Infatti cosa ci fanno due banchieri – che da soli contano più di tutti gli altri ministri messi insieme – alla guida dello STATO?

Grande risultato per il genio della Leopolda. Lui ha un solo ministro , ma ora è ancora più chiaro per conto di chi ha giocato la partita: 3 ministri a F.I. e altrettanti alla Lega. Il suo intento lo ha raggiunto, portare DRAGHI al governo e alla presidenza della Repubblica. Infatti Draghi ha manovrato i partiti accontentando un po’ tutti utilizzando il “decalogo” Cencelli mettendo così un'ipoteca sulla sua nomina al Quirinale.

 Il presidente del Consiglio Mario Draghi giocherà all’attacco con due punte: Roberto Cingolani e Vittorio Colao, scelti per guidare i due ministeri a cui faranno capo gli obiettivi del Next Generation EU: transizione ecologica e innovazione tecnologica e transizione digitale.

Il Ministero della transizione ecologica, è stato voluto dai pentastellati per far passare il sì della base al governo a guida Mario Draghi, potrebbe trasformarsi in un’ennesima emorragia di fondi pubblici, questa volta di marca ecologista. A dirlo è Davide Tabarelli, presidente e fondatore di NE-Nomisma Energia e professore presso l’Università di Bologna. Per favorire la transizione ambientale il 37% delle risorse messe in campo dal Recovery Fund serviranno a finanziare azioni per il clima e la biodiversità. Quel che rimarrà ben poco andrà alla piccola impresa.

 https://www.ilgiornale.it/news/economia/ministero-transizione-ecologica-rischia-diventare-carrozzone-1923503.html

 Il vero problema che ha l’Italia è la disoccupazione generazionale, la mancanza di lavoro di un’intera generazione, quella dei giovani (nati dopo il 1985) addestrati all’uso di nuove tecnologie digitali. Per risolvere il problema è necessario che lo Stato entri in partecipazione con le aziende private riattivando l’IRI (Istituto per la Ricostruzione). Le formule giuste ci sono: “più pubblico(per la difesa dei nostri asset economici fondamentali) e meno privato”, “più economia reale e meno economia finanziaria”, “più Stato(ripulito e riformato) e meno interessi speculativi gestiti dalle banche”. Non pensate che gli altri stati europei non lo stiano facendo, infatti con l’utilizzo della pandemia, come copertura, la Germania ha potuto finanziare direttamente con denaro pubblico molte delle sue imprese e banche da tempo in difficoltà, così come hanno fatto altri Stati. Lo hanno fatto senza ricorrere al Recovery Fund. Domandatevi perché il governo Conte bis non lo ha fatto la risposta è facile : l’Italia deve rimanere ancora più sottomessa all’UE con il finanziamento del Recovery Fund. 

Comunque i ministeri che contano alla fine Draghi se li è tenuti per i suoi uomini.

Il nuovo governo dovrà prestare giuramento al Pres. Mattarella e poi dovrà presentarsi in parlamento per avere la fiducia sul programma che presenterà.

 La Fiducia è scontata infatti:

Mercoledì 17 Febbraio 2021

Il Senato ha votato sì, come previsto, a larghissima maggioranza: 262 favorevoli, 40 contrari, due astenuti. Contrari i 19 senatori di Fratelli d’Italia, 15 grillini e 6 del Misto. Oggi tocca alla Camera, dove si prevede un risultato analogo.

Giovedì 18 Febbraio 2021

La Camera sulla Fiducia così ha votato: 535 Si 56 NO

Il nostro Parlamento non rappresenta più il popolo italiano. Alcuni partiti forse hanno profondamente errato nello scegliere di cavalcare i Draghi e Dragoni piovuti dal Cielo ed armati dell’Ariete dell’economia.

 

mercoledì 10 febbraio 2021

GOVERNO #DRAGHI? - IL SISTEMA E I SUOI UOMINI

MARIO DRAGHI, membro del BILDENBERG; membro della Commissione Trilaterale; membro del Gruppo dei 30; membro dell’Aspen Institute; proveniente dalla Goldman Sachs. Il 2 giugno 1992 era alla riunione nel “Britannia” ha dato il via alla svendita del patrimonio pubblico italiano alla Goldman Sachs di cui diverrà Vice Presidente della Goldman Sachs Europa con sede a Londra. Come membro del Gruppo dei 30 ha promosso l’uso dei “derivati” che hanno causato le crisi economiche mondiali. Poi Presidente di Banca d’Italia.... poi Presidente BCE. DOMANDA PER CHI LAVORA ? QUALI INTERESSI DIFENDE ? QUELLI DELL’ITALIA E DEL POPOLO ITALIANO ? PENSIAMO PROPRIO DI NO.  

IL NOCCIOLO DEL SUO INTERVENTO A DAVOS: "Le crisi servono per far cedere sovranità ed un modo per recuperarla è cederla"(queste sono le sue parole).

VA AVANTI IL LORO PROGETTO. GRAZIE A TUTTI I SALTAFOSSI CHE NON CAPISCONO ANCORA CHE SONO STATI LORO LA CAUSA DEL FALLIMENTO D'ITALIA.

La mossa di Mattarella è molto grave e supera di gran lunga quella del veto posto alla nomina di Paolo Savona come Ministro dell’Economia del Governo gialloverde. Mattarella riporta così nella politica italiana chi negli anni '90 smantellò, con la scusa dell'artificio del debito pubblico creato ad arte, interi settori strategici dello Stato Italiano (ENI, IRI, telecomunicazioni, banche, trasporti, ecc.) a beneficio dei grandi gruppi industriali e bancari internazionali. Basti citare Goldman Sachs che acquisì l'immenso patrimonio immobiliare dell'ENI, Goldman Sachs di cui, chissà, come mai, Draghi negli anni successivi fu nominato Vice Chairman, Managing Director e membro del Comitato esecutivo del gruppo e vi ricordo che anche un certo Mario Monti ha lavorato per la Goldman Sachs. Tutto da copione, il piano è stato ben organizzato e per orchestrarlo hanno usato il cavallo di Troia del "bomba" di Firenze.

La chiave di volta di questo progetto è stata la pandemia e il dichiarare il Covid-19 solamente curabile con i vaccini facendo credere alla popolazione che grazie all’immunità di gregge acquisita dopo la vaccinazione di massa tutto tornerà normale come prima (cosa che sappiamo falsa). Collegato al piano pandemico, con tutte le conseguenze causate dai lockdowns di intere regioni e dal blocco delle attività economiche, isolamento sociale e altro, ha agito in sinergia l'aspetto economico-finanziario, del più ampio e raggelante disegno del Nuovo Ordine Mondiale. Eccolo Mario Draghi il suo mentore, firmatario e fautore, impegnato affinchè l'Italia garantisca i suoi così detti debiti al Creditore . 

Quali gioielli ci sono ancora rimasti in questo paese a garanzia del bubbone artefatto del debito pubblico? Sono: i risparmi degli italiani stipati nelle banche e nella Cassa Depositi e Prestiti e il patrimonio immobiliare pubblico e privato,più un eventuale intervevento sul sistema pensionistico. Diciamo che in un futuro, abbastanza vicino, ci troveremo a poter prelevare contante dai nostri conti correnti solo in maniera contingentata (è già successo in Grecia), le prove sono in corso con la lotteria degli scontrini. Potranno così ridurci ad abitare la nostra casa come inquilini, non più come proprietari, versando un affitto ai Signori delle Banche Internazionali, o a qualche socio azionista di GOLDMAN SACHS. Tutto ciò può sembrare inverosimile!  Però se la gente non ha più reddito, non può più procurarsi beni e servizi, prima o poi potrebbe decidere di vendersi la casa, alienare la propria attività o chiuderla per sempre. Ecco che al momento opportuno appare da cappello del prestigiatore Il Curatore fallimentare Mario Draghi. Il suo compito è quello di traghettare l’Italia verso un nuovo modello senza più diritti concreti se non quelli aleatori dettati dal Nuovo Ordine Mondiale.