venerdì 27 agosto 2021

ORNELLA MARIANI: IL BRASILE SPINGE IL CAMBIAMENTO IN ITALIA!! DEPOSTO BERGOGLIO, VIGANO' E' PAPA!!!

Il Gladiatore colonna sonora - Now we are free

 

NOI SIAMO LIBERI

 Tutti noi siamo nati con il seme della libertà e prima o poi tutti dovremmo lottare perché non ci venga tolto. Questa musica ci fa riflettere, capire e ricordare quanto importante sia la libertà , l’amore, la vita, la verità. Ringrazierò ogni singolo giorno i miei genitori per avermi dato questo patrimonio inalienabile. Valori e principi grandissimi che oggi come sempre dovrebbero essere il nostro pane quotidiano.

I potenti del mondo intero tremeranno quando questi principi torneranno ad essere le fondamenta della società umana. Costoro stanno facendo di tutto per eliminare il vero senso della vita : la nostra libertà .Torneremo ad essere liberi per questo dobbiamo lottare. La storia ha già condannato gli schiavisti e i loro servi . IL NUOVO PANTHEON, che gli oligarchi apolidi vogliono edificare per divenire le nuove divinità di questo mondo, verrà abbattuto e costoro, che nel loro delirio vogliono essere i nuovi dei e decidere sul diritto di vita delle persone, torneranno da dove sono venuti : erano qliphot, gusci vuoti , scorie dello spazio infinito ,quello è il loro posto ove saranno costretti a tornare per rimanerci in eterno.


LA musica, i cantanti, film con colonne sonore sono il mezzo usato dalle oligarchie per veicolare le loro intenzioni in modo misconociuto e convincere le folle ad agire come loro vogliono, vedi l'utilizzo dei vip dello spettacolo con le loro canzoni e spettacoli durante la campagna per convincere ad usare il siero magico. Questi strumenti, che hanno un grande impatto comunicativo ed emotivo, diventano necessari utilizzarli anche da parte nostra. Per capire meglio, questa tecnica comunicativa è stata usata dopo aver diffuso la paura e il terrore mediatico per ottenere il risultato voluto. L'evoluzione attuale è la norma anticostituzionale del lasciapassare .

Da tempo l'ignoranza impera non bisogna sottovalutare la disinformazione attuata da chi manipola  molti settori importanti della nostra esistenza, dall'alimentazione a prodotti di vario tipo fino alle notizie geopolitiche, storiche, tecnologiche etc, spesso può ingannare anche persone accorte. Tale manipolazione si avvale soprattutto di mezze verità per mistificare il fatto reale: chi ci rimette di solito sono sempre persone poco acculturate e indotte a credere a chi ha un minimo di autorità. Il senso critico si costruisce nel tempo ma chi ha il potere in mano continuamente lo destruttura, la scuola attualmente è un apparato con questo compito. Occorre creare un fronte di vera informazione anche su questo versante si gioca una importante battaglia.

martedì 17 agosto 2021

Afghanistan, Kabul cade, Cina pronta a fare affari coi talebani


Dopo il ritiro degli Usa e delle forze Nato avviato il 2 luglio scorso, i Talebani con una fulminea campagna militare hanno riconquistato in pochi giorni il Paese, fino alla capitale Kabul caduta tra la notte del 14 e il 15 agosto, con la fuga del presidente della Repubblica islamica dell'Afghanistan Ashraf Ghani. Gli stessi talebani hanno annunciato la rinascita dell'Emirato Islamico. L'aereo Kc767 dell'Aeronautica Militare con 74 persone a bordo proveniente da Kabul è atterrato a Fiumicino alle 14.28. Sull'aereo diplomatici ma anche giornalisti e semplici cittadini che hanno risposto all'appello del nostro Ministero degli Esteri a lasciare Kabul. Con loro anche collaboratori afghani che hanno lavorato con il nostro contingente e in ambasciata.

Kabul nelle mani dei talebani. In molti cercano rifugio nell'aeroporto della capitale ancora presidiato dagli statunitensi, nella speranza di prendere un volo e fuggire dal paese. Nella notte, anche un volo militare italiano è partito con a bordo il personale diplomatico e una ventina di afgani collaboratori della nostra ambasciata. Dopo vent'anni si conclude così la missione afgana internazionale; il ritiro delle truppe Usa e l'avanzata rapidissima dei talebani che ora pattugliano la Zona Verde di Kabul, sancta sanctorum della missione Nato e delle sedi diplomatiche occidentali. Se i diritti di tutti sono a rischio, in pericolo sono soprattutto le donne sotto un regime religioso estremista e repressivo. Studio, lavoro, libertà di circolazione per loro scompaiono. Anche noi nel governo abbiamo i nostri talebani che impongono il lasciapassare per lavorare, studiare, viaggiare, sedersi in un locale, avere accesso all'interno di luoghi pubblici; in pratica ci vogliono imporre una certificazione per avere il diritto di vivere. Che fare? Disconoscere il regime talebano, continuare a mantenere una parvenza di cooperazione? Di fronte alle incertezze occidentali, la Cina ha già stabilito da tempo la sua politica commerciale e strategica. La portavoce del ministero degli Esteri spiega che quarant'anni di guerra sono troppi, che la Cina rispetta il diritto del popolo afgano a determinare il proprio destino; l'ambasciata di Pechino - come del resto quella di Mosca - resta regolarmente aperta.
"I talebani afgani hanno ripetutamente espresso la loro speranza di sviluppare buoni rapporti con la Cina, e attendono la partecipazione cinese nella ricostruzione e nello sviluppo dell'Afghanistan; non consentiranno a nessuno di usare il territorio afgano per mettere a rischio la Cina".
Il gigante cinese non ha paura degli estremisti, che del resto hanno buoni argomenti: il denaro. Le analisi internazionali calcolano che i talebani abbiano un bilancio annuale di quasi un miliardo di dollari. Fra le entrate, il traffico dell'oppio, le ricche miniere delle montagne afgane, le decime imposte ai contadini, e le donazioni internazionali anche da cittadini privati in Arabia, Pakistan, Iran e altri paesi del Golfo. 
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Oggi, in Afghanistan, noi assistiamo evidentemente a questo: il crollo di un castello di carte. Il crollo di un paese che è parte integrante di un’intera area – quella dei paesi asiatici il cui nome termina per <stan> – priva di sbocchi sul mare e che per ragioni commerciali di accesso ai mercati internazionali ha dipeso e dipende dagli accordi protettivi sia NATO che SCO. La SCO è un’organizzazione che comprende otto paesi: Russia, Cina, India, Pakistan, Kazakhstan, Uzbekistan, Tajikistan e Kirghizistan. In modo assai semplicistico, ma efficace, diremo allora che, nel corso dell’ultimo decennio, la forza militare ed economica della SCO è progressivamente aumentata, sia in sé e per sé che in contrasto alla corrispondente diminuita forza dei paesi della NATO.  
Pertanto, il ritiro delle truppe NATO dall’Afghanistan e l’avanzata delle truppe talebane mostrano l’evidenza dello status quo dell’intera area centroasiatica: la mancanza di convergenza tra forze autoctone e di conseguenza il crollo di un castello di carte. L’evento odierno, riportato con grande clamore da tutti i media occidentali, per noi occidentali dovrebbe risuonare piuttosto come un monito.

Continua: https://www.pensalibero.it/lo-strano-caso-afghano/

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giovedì 12 agosto 2021

Green pass - Appello a tutti i libertari

"Diritti in pericolo", l'appello di un ex magistrato 

Il prof. Paolo Sceusa, presidente emerito di sezione della Cassazione, ha realizzato un breve, allarmato discorso sul green pass e su quella strana “dimenticanza” sulle norme Ue che ha ravvisato nella pubblicazione del testo in italiano numero 36 del regolamento numero 953 del 2021 del parlamento europeo e del consiglio del 14 giugno 2021, quello che disciplina il Green pass europeo”.

.Una strana omissione capita proprio nella traduzione dell’atto dell’UE che protegge chi non vuole vaccinarsi. “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”. L’espressione “o hanno scelto di non essere vaccinate” nella traduzione non c’era è stato omesso.

L 236/86 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 5.7.2021 (come è stata tradotta)

 Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19

LA  RETTIFICA

(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 211 del 15 giugno 2021)

 Pagina 7, punto n° 36, prima frase

 anziché: «(36) È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate.» (in questa traduzione è avvenuta l’omissione)

IL TESTO ORIGINARIO(quello valido riportato alla dizione originaria dopo mesi in Italia)

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2021:211:FULL

 leggasi:pag 8 n° «(36)  

 È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate. Pertanto il possesso di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre, il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati.

 Un aspetto molto grave di questa omissione del testo pubblicato nella gazzetta Ufficiale Europea riguarda i mass media che continuano a diffondere la norma errata sul lasciapassare e ancora lo fanno nei dibattiti TV e giornali, proseguono con il lavaggio del cervello ripetendo all'infinito lo stesso messaggio senza che ci sia nessun reclamo, occorre  tempestarli  con molteplici messaggi di dissenso e non acquistare più i giornali anche se a loro non importa un fico secco perchè hanno un finanziamento pubblico.

 RENDO NOTO CHE I REGOLAMENTI EUROPEI PUBBLICATI IN GAZZETTA UFFICIALE EUROPEA NON HANNO BISOGNO DELL’APPROVAZIONE DEL NOSTRO PARLAMENTO ENTRANO IN VIGORE COSì COME SONO (CHI HA OMESSO LA GIUSTA TRADUZIONE HA COMPIUTO UN GRAVE REATO).