lunedì 11 novembre 2024

ADDIO al Dr. STEFANO SCOGLIO

 
La morte inaspettata del Dott. Stefano Scoglio.
In questi anni il Dott. Stefano Scoglio ci ha accompagnato con le sue analisi sempre molto acute della follia pandemica.
Non certo un accademico chiuso in una torre d’avorio ma un combattente per la libertà come tanti che lo hanno seguito nelle piazze e sui social hanno potuto constatare apprezzandone la grande preparazione scientifica e il modo semplice e chiaro di spiegare questioni assai complesse.
Stefano era un libertario come noi. Ci mancheranno la sua ironia e la sua profonda conoscenza.
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URBINO: All’età di 67 anni, venerdì scorso, è venuto a mancare Stefano Scoglio, uno dei personaggi accademici di Urbino più conosciuti in ambito umanistico (aveva un ph.d. in filosofia) e soprattutto scientifico, con titoli come un bachelor of science, un master in microbiologia medica e un diploma di medicina omeopatica presso università inglesi.
  Con lo studio delle alghe Klamath nel 1992 le introduce come elementi essenziali per diverse cure, dal 2000 si dedica alla ricerca delle proprietà e delle molecole di questo straordinaria alga del lago Klamath in Canada.
Ha pubblicato numerosi studi scientifici e clinici e detiene 6 brevetti associati all'uso delle Klamath e dei suoi estratti.
 Aveva all’attivo numerose pubblicazioni su ricerche scientifiche, che l'hanno portato nel 2018 a essere inserito nella rosa dei candidati al Premio Nobel per la medicina su proposta dell’epidemiologo americano Roscoe M.
 
Il dottor Stefano Scoglio è da anni impegnato nella ricerca delle attività biologiche e curative di alcuni costituenti di questa alga unicellulare, l’Aphanizomenon flos-aquae, in virtù dei risultati conseguiti in questo campo della ricerca scientifica il dottor Scoglio è rientrato nella rosa dei candidati al Premio Nobel 2018 per la medicina e la fisiologia; l’accettazione delle candidature ai Nobel da parte dell’Accademia di Svezia è di per sé un riconoscimento di raro prestigio». Scoglio è ritenuto il più grande esperto mondiale di microalghe Afa e dei suoi estratti.
 
Critico sulla pandemia
Stefano Scoglio assurse a notorietà mediatica anche durante la pandemia di Covid quando espresse la seguente affermazione: «Se lei mangia il kiwi o la banana prima di fare il tampone potrebbe venire positivo. Tutti i test positivi sono falsi! Questa pandemia non c'è». In particolare, imbastì una polemica con il virologo Roberto Burioni, accusandolo di avere «un conflitto di interesse sui vaccini».
 
Addio Stefano, che la terra ti sia lieve.
 
per approfondire: ARTICOLO IMPORTANTE DA LEGGERE E VIDEO CONFERENZA
 
 
  RIPORTIAMO LE PAROLE DEL FIGLIO GABRIEL DYLAN SCOGLIO:
  
Amministratore
Esperto del gruppo
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E' con grande dolore che annuncio e confermo che mio padre, Stefano Scoglio, é venuto a mancare ieri sera. Anche se é venuto meno, é difficile accettare e comprendere che non ci sia piú - era un uomo pieno di vita, con un energia infinita e una creativitá vulcanica. Ogni volta che entrava in una stanza, si diffondeva un senso di entusiasmo. Aveva un acume e intelligenza rara, era fatto di cultura e non aveva certamente paura di dire la sua. Questo, e la sua forza, voglia di vita e determinazione imparagonabile lo hanno reso un uomo di successo ed un'inspirazione per cosí tante persone... incluso me. Ma oltre tutto, voglio ricordare il suo sorriso, totalmente contagioso. Abbiamo vissuto tante esperienze insieme, ma quello che rimane e rimarrá per sempre con me sono i momenti gioiosi, piene di risate. Era difficile non sorridere con un senso dell'umorismo come il suo, spiritoso e perspicace. Ci mancherai, profondamente, e ti ringraziamo per tutto ció che ci hai dato. Ti promettiamo di portare avanti tutto ció che hai costruito. Riposa in pace e salutami l'Eva.
Gabriel
                            
                                                                 
 
 
                                                              

lunedì 28 ottobre 2024

I BRICS sfidano il sistema finanziario globale dell’anglosfera

Il 22-24 ottobre 2024, a Kazan in Russia, si è svolto il 16° vertice dei BRICS, un evento che rappresenta una sfida all’ordine mondiale occidentale dominato dagli Stati Uniti. Il vertice ha visto la partecipazione di 36 paesi, tra cui 5 membri fondatori (Brasile, Cina, India, Russia e Sud Africa) e 4 nuovi membri (Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran).

Il vertice dei BRICS+ ha intenzione di creare un ordine mondiale multipolare, in cui gli Stati Uniti non siano più l’unica potenza egemone. La Cina, in particolare, si è mossa per guidare l’espansione del gruppo e della sua influenza a livello globale. La Russia, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di un ordine mondiale multipolare, in cui i paesi del Sud globale siano rappresentati in modo più equo.


Il vertice dei BRICS ha anche lanciato una sfida al sistema monetario internazionale dominato dal dollaro statunitense e dall’euro:
Il lancio di Brics Pay, il nuovo sistema di pagamento dei Paesi Brics, segna un ulteriore passo avanti verso il consolidamento dell’alleanza dei Paesi Brics+. Brics Pay è stato ideato come alternativa ai circuiti dominati dal dollaro e mira a garantire maggiore sovranità economica ai membri del gruppo.

Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia per eliminare il potere della finanza occidentale con l’obiettivo di ridurre la dipendenza globale dal dollaro nelle transazioni internazionali, offrendo una rete di pagamento in grado di bypassare il sistema SWIFT.

Brics Pay rappresenta molto più di un’alternativa ai circuiti finanziari esistenti: si configura come una potenziale rivoluzione nell’ordine finanziario globale.
La Cina vede in Brics Pay un modo per rafforzare la propria posizione finanziaria internazionale. Durante il vertice di Kazan, Xi Jinping ha insistito sulla necessità di una “connettività” tra le infrastrutture dei Paesi Brics e sull’importanza della Nuova Banca per lo Sviluppo come alternativa alle istituzioni occidentali.


Per l’Europa, che dipende dallo Swift per le transazioni internazionali, Brics Pay rappresenta una sfida nuova. Via via che i Paesi emergenti sviluppano circuiti autonomi per le transazioni in valute locali, l’euro potrebbe trovarsi a competere in un mercato sempre più frammentato. 

 L’influenza crescente dei Brics e il loro progetto di una valuta internazionale supportata da asset come l’oro potrebbero contribuire a rafforzare l’indipendenza economica del blocco e a ridurre l’uso di dollaro ed euro come valute di riferimento. I BRICS vogliono essere un’alternativa alla governance occidentale, dominata dalle istituzioni internazionali come l’ONU e il Fondo Monetario Internazionale (FMI). I paesi del Sud globale vogliono un sistema di governance che li rappresenti effettivamente.

PER CONCLUDERE:

I principali punti del Summit BRICS di Kazan
I Paesi BRICS rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale e il 35% del PIL globale, rivestendo anche una notevole importanza dal punto di vista della produzione di petrolio e altri minerali come rame, litio, acciaio, uranio e alluminio. Il loro peso nel panorama internazionale è infatti in aumento. Il summit di Kazan si è sviluppato in particolare intorno a tre assi principali, sviluppati e inclusi nella Dichiarazione di Kazan del 23 ottobre scorso:


1-Risoluzione dei conflitti in corso in particolare riguardo la delicata situazione in Medio Oriente, chiedendo il cessate il fuoco in Palestina ed in Libano e cercando di trovare un accordo per la stabilità e la pace a livello globale.

2-Rafforzamento della cooperazione internazionale tra i Paesi membri BRICS ed i Paesi associati, con un continuo allargamento dei BRICS.

3-Creazione di un’alternativa dal punto di vista dei pagamenti e scambi internazionali con alternative a sistemi di pagamento occidental
i.

IN SINTESI:

I punti da valutare riguardano la creazione di una Nuova Banca Mondiale, una nuova moneta di riferimento supportata dall'oro e il sistema Brics Pay. La sfida è lanciata.

Fonte:

https://quifinanza.it/economia/economia-internazionale/cos-e-sistema-brics-pay/859968/