sabato 21 settembre 2019

IL CETRIOLO FRANCESE (è l'ora del mal di stomaco) - #TgByoblu


Il ponte Morandi prima dell’implosione

BREVE ESTRATTO SCRITTO:


I l Governo gialloverde voleva revocare le concessioni ai Benetton e non si poteva fare. Ma adesso che è al governo il Partito Democratico, il tema è definitivamente stato sdoganato ed è entrato nell’agenda dei media ora. Siccome i Benetton sono sempre gli stessi, è evidente che nell’equazione dev’essere entrata una variabile nuova. Anzi, forse non propriamente una variabile, ma un cetriolo. Tutti con le spalle al muro!

Autostrade: revoca sì, ma a favore di chi?
Le vittime del ponte Morandi attendono ancora giustizia, ma il caso Atlantia dal giorno del crollo è diventato un caso politico e persino ideologico: il Movimento 5 Stelle, col ministro Toninelli, si è battuto per la nazionalizzazione della rete autostradale; la Lega ha invece fatto resistenza, forse contro un concetto poco “liberista” o forse per tutelare Atlantia. Tutto ciò mentre i media esitavano persino a pronunciare la parola “Benetton”. Fatto sta però che ora il governo è cambiato, e improvvisamente è cambiata l’intera narrazione: si parla ormai ogni giorno di “revoca” della concessione, e nelle prime pagine escono rivelazioni sconcertanti su pastette e falsi report relativi alla manutenzione. Insomma un quadro rovesciato: cosa è successo? Eppure nessuno menziona più la nazionalizzazione delle autostrade: d’altronde, si sa, non è una cosa facile né dal punto di vista legale, né economico. E anche l’Unione Europea non gradisce queste soluzioni “pubbliche”, preferendo magari una gara europea tra imprese. Tra le quali, ad esempio, c’è la francese Vinci, il più grande gestore autostradale d’Europa, che anche La Voce un paio di mesi fa menzionava come soggetto potenziale di “un assorbimento completo” della nostra rete autostradale. Tutto è ancora in alto mare, insomma, ma chissà che non ci tocchi di nuovo cedere ai “cugini francesi” un altro pezzettino d’Italia…

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mercoledì 18 settembre 2019

IL TIRO MANCINO TANTO ATTESO DI MATTEO RENZI


Dopo la crisi del governo gialloverde Matteo Renzi esce dal PD e crea un nuovo partito: ITALIA VIVA



Era da tempo che MATTEO RENZI agiva e preparava la sua uscita ma prima voleva essere sicuro di evitare elezioni anticipate avanzate dalla LEGA che è rimasta impigliata nella rete ordita all’interno del Palazzo con eliminazione di Salvini dal governo. L’alleanza PD-M5S VOLUTA DA RENZI serviva proprio a questo scopo guadagnare tempo per implementare i comitati civici pro Renzi e nello stesso tempo avere il modo di inserire i suoi fedeli nel neo-governo, nei posti chiave 
dell'amministrazione dello Stato e nell'apparato del PD.

Matteo Renzi ha parlato ieri sera del suo nuovo partito nel corso dell’intervista di Bruno Vespa a Porta a Porta. Nel nuovo partito “Italia Viva” aderiscono  40 parlamentari",25 Deputati e 15 Senatori.
A quale scopo tutto ciò? Un’azione di tal misura muta la compagine delle forze all’interno del parlamento e negli equilibri del governo Conte bis. DI fatto il neo partito renziano può mettere sotto scacco il nuovo governo e il PD. Infatti si presenta come terza forza che appoggia il governo Conte, diventa cioè l’ago della bilancia fra PD e M5S. INOLTRE può intercettare i voti dei cosidetti moderati ed incrementare il suo consenso a livello nazionale.

VEDIAMO CHI SONO I FINANZIATORI

 A luglio nel giro di un mese le donazioni ai comitati di Matteo Renzi  da  20mila euro passano a oltre 260mila euro . Ad agosto si aggiungono circa altri 220mila euro. 'Erogazioni Liberali' certificate nella sezione 'Trasparenza' del sito dei Comitati Azione Civile - Ritorno al Futuro. Ma proprio a luglio si registra la donazione record di 100mila euro di Daniele Ferrero, primo azionista con il 27% nonché amministratore delegato della Venchi, colosso della cioccolateria(nel centro storico e turistico di Firenze ha tre grandi negozi di vendita dei suoi prodotti).
Segue con 90mila euro Davide Serra, il finanziere italiano naturalizzato britannico, fondatore e amministratore delegato del fondo Algebris, da sempre vicino a Renzi.
Nell'elenco dei donatori spunta anche il nome di Lupo Rattazzi (40mila euro versati a luglio e 10mila ad agosto), imprenditore, figlio di Susanna Agnelli, che già mesi fa aveva dichiarato il sostegno ai comitati Ritorno al Futuro. 
Tra i finanziatori dei comitati renziani ci sono anche aziende 'green' come Eco Iniziative Srl (2.000 euro) e la Acqua Sole Srl (1.500 euro). Ed ancora 3.000 euro da Angelo De Cesaris Srl, azienda abruzzese che si occupa di costruzioni e ambiente.
E poi ci sono aziende come la Tci - Telecomunicazioni Italia (5.000 euro) del deputato dem Gianfranco Librandi. Ad agosto arrivano 20mila euro da Bruno Tommassini, stilista di lusso e tra i fondatori dell'Arcigay, 10mila euro da Energas Spa, azienda che si occupa di distribuzione e vendita del Gpl ed ancora 4.000 euro da Ciemme Hospital Srl, impresa attiva nel commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici.

Ecco l’elenco dei parlamentari, le somme da loro donate si aggirano tutte sui 1.000 e i 2.000 euro.  Renzi ad agosto versa 10mila euro.

Tra i senatori ci sono: Andrea Ferrazza, Eugenio Comincini, Laura Garavini, Nadia Ginetti, Ernesto Magorno, Mauro Maria Marino, il ministro Teresa Bellanova, Davide Faraone, Giuseppe Cucca, Caterina Biti, Alan Ferrari, Salvatore Margiotta, Leonardo Grimani.
Tra i deputatiMaria Elena Boschi (1.500 euro versati in due tranche ad agosto), Ettore Rosato, Marco Di Maio, Anna Ascani, Mauro Del Barba, Martina Nardi, Lisa Noja, Maria Chiara Gadda, Andrea Rossi, Vito De Filippo, Luciano Nobili, Gennaro Migliore, Ivan Scalfarotto.

Il M5S, INCOLLATO ORAMAI ALLE POLTRONE, E' CHIUSO ALL'ANGOLO SENZA ALCUNA POSSIBILITA' DI MANOVRA COSI' HA DOVUTO INGOIARE QUESTO ROSPO.  FORMALMENTE  RENZI E' USCITO DAL PD MA NEI FATTI LO CONDIZIONA DALL'ESTERNO E DALL'INTERNO. COSA NON FAREBBERO I VARI DI MAIO PER RESTARE ATTACCATI AI LORO SCRANNI ? I 5STELLE NON POSSONO PIU' DIRE "NOI IL GOVERNO COL PD SE C'E' RENZI NON LO FACCIAMO!!!!" DI FATTO  RINUNCIANO AI LORO PRINCIPI PERCHE' SONO ALLEATI PROPRIO CON QUELLI CHE HANNO AVVERSATO E COMBATTUTO FINO A POCO TEMPO FA. E CHE DIRE DI GRILLO E DEI SUOI SPROLOQUI?......DOPO TUTTO QUESTA ALLEANZA GIALLOROSA NON L'HANNO FATTA PER SALVARE LA PATRIA ,PER NON FARE SALIRE LO SPREAD ED EVITARE L'AUMENTO DELL'IVA!!! ANCHE SE COSI' DICONO PER SALVARE LA FACCIA.


VIVA L'ITALIA  SEMPER AETERNA EST.

l'Italia, in questo passaggio storico, si ritrova, incapace di liberarsi da mestatori, corrotti e avventurieri, ma resta la speranza che , nonostante tutto molti siano ancora ingenui e incapaci di capire i precipizi su cui ci troviamo e i baratri in cui stiamo precipitando e che vi sia davvero una parte sana della nazione (sana di mente e libera di spirito) in grado di riflettere su quanto negli ultimi anni e in questi giorni sta accadendo. O si capisce che a barlocchi e ad avventurieri non si può dare rappresentanza e nelle loro mani non si possono consegnare i nostri soldi, ma soprattutto non si può conferire alcun potere, oppure la partita per l'Italia intera è chiusa. Ci faranno a pezzi, si spartiranno le nostre vesti, e diranno che siamo morti per colpa nostra.

mercoledì 4 settembre 2019

ECCOLO IL NUOVO GOVERNO IL CONTE BIS


CIVILIS COMMUTATIO



I giochi sono fatti: abbiamo il nuovo governo PD-M5S voluto dai vertici europei, il trappolone da loro congeniato è scattato al momento giusto. Infatti avevano progettato l’espulsione di Salvini subito dopo l’approvazione del reddito di cittadinanza, da quel momento in poi il governo giallo-verde è entrato in un conflitto permanente. Il Presidente del consiglio al corrente della nuova situazione che la Commissione europea prospettava è stato al gioco. Il segnale convenuto è avvenuto con l’elezione della Presidente della Commissione europea ove i voti dei 15 parlamentari europei  pentastellati sono stati definitivi per la sua elezione. Da quel momento in poi la rottura è stata inconciliabile anche perché l’accordo fra lega e  M5S era di votare per la Presidenza della Commissione europea il rappresentante finlandese più propenso ad applicare politiche economiche espansionistiche di stampo keynesiano.
MA LO SCHERZO PIU’ GRAVE E’ IN ARRIVO: il dimezzamento DELL'ATTUALE NUMERO dei parlamentari che farà IL NUOVO GOVERNO.Ciò comporterà due fatti di un certo rilievo,il primo che il parlamento non sarà più l’organo centrale della nostra Costituzione e che gli stessi parlamentari saranno ancor più ostaggio delle segreterie dei partiti alla faccia dell’art. 67 della Cost.
Oltretutto la composizione numerica delle assemblee elettive incide sulla determinazione della rappresentanza parlamentare e, dunque, indirettamente, sulla configurazione dell’intero sistema dei pubblici poteri. La drastica riduzione del numero dei parlamentari, infatti, non può che comportare effetti alterativi in senso maggioritario sullesito del voto politico, indipendentemente dalle leggi elettorali adottate. Ora, come ha recentemente ricordato la Corte costituzionale, distorsioni di tal tipo vanno valutate alla luce del rischio che si possano determinare violazioni «non solo del principio dell’uguaglianza ma anche della personalità del voto, tutelati dagli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost.» (sent. 35/ 2017, 12.2). 

IL SECONDO FATTO: con il parlamento ridotto ai minimi termini sarà un gioco per la piattaforma Rousseau prendere campo e forza e sostituirsi di fatto al parlamento stesso(vera gioia per la Casaleggio e associati), questa è la vera motivazione della riforma costituzionale.La riduzione della spesa è solo per gli allocchi vista la infinitesima percentuale dei costi parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Inoltre c’è una certa continuità col PD di Renzi, la riforma costituzionale che per lui era stata una débacle ora verrà portata a compimento con buona pace per la democrazia


Eccolo IL CONTE BIS



Nunzia Catalfo al Lavoro.M5S
 Stefano Patuanelli   Sviluppo economico.M5S
 Luigi Di Maio agli Esteri .M5S
Il ministro dell'Interno sarà invece un "tecnico", l'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, cui è affidato un cambio sulla politica dei migranti.
All'Economia   Roberto Gualtieri .PD
Alla Difesa Lorenzo Guerini del Partito democratico (renziano).
Alla Giustizia Alfonso Bonafede.M5S
 Alle Politiche agricole la renziana Teresa Bellanova.PD
 Ai Beni culturali Dario Franceschini - con competenze anche sul turismo.PD
Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture .PD
 Roberto Speranza, di Leu, alla Salute.

All'Istruzione Lorenzo Fioramonti.M5S
Sergio Costa - in quota M5S -  all'Ambiente.
Federico D'Incà ai rapporti con il Parlamento.M5S
Paola Pisano all'Innovazione tecnologica .M5S
Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione.M5S
 Francesco Boccia agli Affari regionali.PD
 Vincenzo Spadafora allo Sport e politiche giovanili.M5S
 Elena Bonetti, del Pd, alle Pari Oppurtunità.
Enzo Amendola agli Affari europei.PD
 Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud.PD

In tutto 21 ministri più il sottosegretario alle presidenza del Consiglio: nove Pd, 10 Cinquestelle (più il sottosegretario Fraccaro M5S)
uno di Leu e un tecnico al Viminale.

martedì 3 settembre 2019

J'ACCUSE


L'impossibile denuncia
 
 
Jean-Jacques Rousseau

Mi rivolgo a codesto eccellentissimo Tribunale del Popolo, espressione
della volontà rivoluzionaria della Nazione, sottoponendo la presente
accusa per abuso del mio nome e per l'uso improprio che ne viene
fatto da parte di una privata associazione, ancorché legalmente costituita.
Risulta, ed è accertato, che alcuni soggetti esercitanti attività politica
abbiano associato il mio nome ad un meccanismo, ignoto all'epoca in
cui sono vissuto, atto a conferire un potere pressoché sovrano ad un
ridotto numero di individui.
 


 
 



Tale associazione sta usando il mio nome impropriamente e senza il mio consenso .Tale sopruso mi risulta intollerabile poiché come questo Tribunale sa, io Jean Jacques Rousseau sono l'autore de 
" Il contratto sociale" opera di capitale importanza ed in sè rivoluzionaria, opera in cui io, per primo in epoca moderna, affermavo che il potere appartiene al popolo ed è il solo detentore del potere legislativo; inoltre il popolo, dicevo, è suddito solo di se stesso.
 Sorvolo sui perfezionamenti successivi alla mia intuizione intervenuti dopo la mia dipartita da questo mondo, perché molti di questi perfezionamenti appaiono largamente discutibili, rivendico invece il mio diritto a chiedere severissima sanzione riguardo all'inaudito spregio che al mio nome viene fatto da cotali soggetti.
 Risulta infatti che cotale minuscola associazione di individui dispone di un meccanismo, opera d'arte elettronica- informatica, a cui un
ulteriore gruppo di cittadini invia il proprio parere circa
l'esistenza o la dissoluzione del governo di una nazione, il loro
favore , la loro contrarietà. La chiave del citato meccanismo è nella
disponibilità esclusiva di coloro che, usurpando il mio nome , hanno
costituito la propria associazione e sono proprietari del
meccanismo elettronico- informatico stesso.
 

LA MODALITA' CHE VIENE USATA E' SOLO UNA FARSA DELLA DEMOCRAZIA IN QUANTO 60.OOO VOTI NON POSSONO SOSTITUIRE LA VOLONTA' DI 33.000.000 DI CITTADINI VOTANTI.GIA' PRIMA DEL SECOLO IN CUI HO VISSUTO QUESTO VENIVA DEFINITO UN ESCAMOTAGE TRUFFALDINO.IL RISULTATO DEGLI INGRANAGGI DI QUESTA MACCHINA ERA SCONTATO E PREVEDIBILE(TANTO CHE I BANCHIERI DELLA MIA EPOCA CI AVREBBERO SCOMMESSO SOPRA E VINTO)

Risulta pertanto chiaro che servendosi del mio nome onorato e famoso nei secoli, si porta oltraggio gravissimo ed immondo alla volontà di un intero popolo che non viene convocato, consultato, fatto esprimere: tali oltraggi sono perpetrati dai citati individui, tuttavia deve forzatamente esistere una qualche autorità, che nel mio presente stato non riesco ad individuare e neppure ad immaginare, che permette tale nefandezza MA POTREBBE ESSERE UN MONARCA SOTTO MENTITE SPOGLIE.
Pertanto nell'impossibilità di impedire ogni illegittimità, data dalla
mia condizione di trapassato, chiedo  all'eccellentissimo tribunale popolare di sanzionare con condanna capitale, questa volta pare indispensabile, chi si è appropriato del mio nome per sottrarre al popolo sovrano il potere che solo al popolo compete e nel popolo risiede.
Mi viene detto che spiriti immondi stanno indirizzandomi insulti e
ingiurie, digrignando vuote mandibole, sibilando :" Rousseau
populistaaaa!"
Certo che sono populista, nessuno è più populista di me....che storie sono queste, per me è un vero merito e me lo ascrivo. Piuttosto loro sono usurpatori della volontà popolare e veri autocrati. 


Jeans Jaques Rousseau