lunedì 24 giugno 2019

A FIRENZE DI COSA CI LAMENTIAMO?


QUESTE SONO LE HIGHWAY, da noi passano sul piano stradale ma sono la stessa cosa.




Lo scopo è identico. Ad un livello ( sotto LA HIGHWAY ) è situata la città storica con le sue strade e la sua vita. Ad un certo punto della storia accade che si vogliano connettere velocemente alcuni punti ( poli ) esterni  ma strategici,  rispetto alla città con uno o due punti ( poli o nodalità ) interni alla città  di certo interesse. La soluzione economica e facile consiste nel salire al livello superiore con una sopraelevata. Da  un punto di vista estetico il risultato è orrendo ma oggi hanno trovato la soluzione tramite sedicenti architetti paesaggisti: mettono l’erba e le panchine e la pista ciclabile. Sono livelli non comunicanti, come mondi diversi, totalmente estranei, soluzione ugualmente orrenda ma ad alcune anime belle piace, la apprezzano perché “ ecologicamente compatibile”.
La tramvia, mettiamocelo bene in testa , è stata concepita allo stesso identico scopo, è la stessa operazione: mettere  in comunicazione fra di loro poli esterni, eccentrici, e valorizzati dal percorso  interno alla città. La sola differenza consiste nell’invasione del piano stradale attuale da parte di un mezzo ferroviario, non la separazione fra i due piani, ma la coesistenza. Però è la stessa cosa: per questo viene male, viene percepita proprio come l’introduzione di un corpo estraneo, alieno. 


Da specificare che i poli eccentrici di grande interesse sono la nuova espansione urbana di Scandicci con un nuovo polo in gestazione a Bagno a Ripoli, Firenze è nel mezzo e viene usata come l’erba e le panchine di cui sopra e non dimentichiamo la pista per le bici. Da considerare subito dopo i vari poli di Sesto – Prato –Pistoia, tutta l’intersezione con agglomerati  “industriali”, e altre direttrici di interesse verso Empoli – Pontedera, e Valdarno Superiore. Si aggiungano i parcheggi scambiatori ad uso autobus turistici collocati su Scandicci - Bagno a Ripoli - uscite autostradali. Firenze è sempre nel mezzo: una sorta di spartitraffico fra le rotaie con il grande “store” artistico centrale.
Dato che il territorio comunale di Firenze è praticamente finito, l’espansione urbana di Scandicci è di valore strategico:  anche se è un altro comune, tuttavia partecipa alla città Metropolitana ed è gestito dallo stesso tipo di amministrazione. Vi primeggia un certo senatore, ormai inviso chissà perché, forse per interessi concorrenti, ma l’accordo verrà trovato e non ci si deve preoccupare anche se ora sono botte da orbi.

GDB