lunedì 16 dicembre 2019

LA SARTORIA INTERNAZIONALE SI OCCUPA DELL’ITALIA


PRIMO CONGRESSO DELLE SARTINE?


Abbiamo ricevuto in esclusiva il programma.
31 dicembre p.v. Location: Auditorium " Ciao Bella "
 in Piazza Sant'Espeditodelle cause urgenti.
 Obbligatoria la divisa fuxia.

1* punto dell'orlo a giorno: fino ad ora abbiamo solo imbastito,
d'ora in poi si cuce a macchina!
2*_ organizzazione a base volontaria per rivoltare tutto
 il guardaroba della " Compagnia del cammello"
 offerto dalle Madamine.
3*_ informativa circa il cappotto dato a Corbin: chi è stato?
Come e perché? Chi l'ha capito?
4*_ Attualizzazione del modello " Sacco d'Italia" per clientela francese interessata.
5*_ chiusura del laboratorio durante il Ramadan 
( si recupera la domenica e le feste comandate).
6*_ mozione presentata dalla collega Lilly per il divieto assoluto
di usare il " punto a Legaccio". Si raccomanda approvazione
 plebiscitaria, altrimenti s'incazza a bestia.
7*_ valutazione delle migliori offerte pervenute alla
 ns associazione, relative alla " posizione del cappello
su quale poltrona", quali sono le migliori, i benefit e provvidenze varie.

A seguire Veglione di fine anno in attesa del 2023
Programma della serata:



Cenone offerto dalla premiata casa di mode Anghela & C. (taglie forti):
Cetrioloni turchi, Würstel del Brandeburgo, 
Saucissons de la Seine, Mortadella dop di Bologna,
 Mozzarella palermitana, Misticanza alla"Giuseppi",
 Zampone del Mes, Zuppette della premiata casa "Pittibimbo associati". 
Vini offerti dalle cantine " Rousseau & Robespierre"


Intrattenimento: la lunga notte sarà allietata da Danze 
dei Coltelli eseguite dal corpo di ballo degli "Zingaretti" e 
la musica sarà eseguita dall' Orchestra internazionale diretta
 dal Gran Maestro Sor Ossetipossino.


Ps.
Se qualcuno ha visto quell'indiano tanto bravo lo porti , 
perché la caldaia del condominio di via Salutami Ilva è sempre
 in blocco e il Sig. Conte, al piano attico, se sta a morì de freddo
e pure le sardine dell'acquario so' ridotte a Findus.




GDB

sabato 14 dicembre 2019

L'INFORMAZIONE MAINSTREAM


 Una nota a margine delle cronache sul “MES”.
   
Anche sul tema “MES” l’informazione mainstream soprattutto televisiva si è prodotta senza risparmiarci nulla, perciò corre l’obbligo di pubblicare questo appunto, una nota a margine del modo di informare. Mainstream in questo caso vuol dire formazione dell’opinione corrente e divulgazione della stessa per indirizzare gli ascoltatori verso l’accettazione; a questo specioso compito si dedicano alcune signore giornaliste che, per professione, sono tenute ad essere bene informate ed a capire bene le cose di cui trattano e su cui organizzano la discussione. Sono quindi ben informate e documentate altrimenti che starebbero a fare? Le oche giulive? 
Assolutamente no. In realtà rivestono quel ruolo proprio per orientare opportunamente e speciosamente le opinioni dei cittadini davanti alla tv e per far ciò in determinate circostanze adottano un sistemino invariabile, disgustoso.
In generale si calano umilmente nello stereotipo della “casalinga di Voghera” (inventato da Alberto Arbasino) e pronunciano le seguenti frasi rivelatrici: “ E’ un argomento molto complicato… E’ complicato capire per la gente comune…” espressioni patrimonio di alcune notissime conduttrici e altrettanto note giornaliste ospitate in studio. Che le suddette innominate signore siano di parte e schieratissime è chiaro come la luce del sole, ma che si mettano a imitare la famosa casalinga è veramente insopportabile.
Primo perché sono donne e quindi immaginano di far breccia nel pubblico femminile che nella loro opinione è ovviamente collocato nell’area “Minus habens”, e allora umilmente si abbassano definendo complicato, anche per loro stesse, ciò che non è. E se questo modo di procedere non è servile e ipocrita……………
Secondo, la gente comune che non sarebbe in grado di capire: in questa frase c’è la terminologia “gente comune” (che fa schifo) attribuita ad una parte di popolazione ovviamente e logicamente ritenuta bassa, gleba, paria (che cosa?) e perciò non in grado di capire.
Le signore mainstream, progressiste e femministe antemarcia, hanno concetti discriminatori ben radicati nel profondo, che però emergono e galleggiano e vengono rivelati da clamorosi lapsus che di progressista non hanno un bel niente: loro stanno in televisione e si incaricano di spiegare alla “gente comune” le verità  di cui sono in possesso, e per far ciò fanno finta di mettersi il grembiale e incominciare a sciorinare il bucato della casalinga di Voghera per cui certi argomenti “complicati” devono essere semplificati, posti al livello di chi sta in basso, alla “gente comune”.
Così vengono divulgate interpretazioni che risultano gradite ai piani alti e altissimi del “condominio” in cui ci troviamo a tirare a campare, fra un Piano MES e l’altro, dove l’Amministratore Condominiale è sempre disposto a tenere bordone alla maggioranza quella dei salotti buoni dove la casalinga di Voghera, poveretta, non può essere ammessa e non ha diritto di parola. Deve solo versare le rate e bersi le balle che le vengono raccontate da quelle signore che ondeggiano dall’alto dei loro tacchi 12, con le loro perfette capigliature, le loro manine svolazzanti e gli eloquenti battiti di ciglia, salvo quando si incazzano a bestia.         
Profumatamente ricompensate per i servigi resi alla causa progressista del “Condominio Europa”.

GDB. 

LINKS CONDOMINIO EUROPA:







lunedì 2 dicembre 2019

COL NUOVO MES L’UE VUOLE INSTAURARE LA TROIKA IN ITALIA


VOGLIONO RENDERE L’ ITALIA SOLO UN’ESPRESSIONE GEOGRAFICA


La riforma del Mes dovrebbe avvenire entro fine anno; queste sono le intenzioni dell’attuale governo Conte bis. Nel sistema economico italiano sale la preoccupazione per questa riforma. In quanto se verrà attuata, come prima risposta le banche italiane smetterebbero di acquistare titoli nazionali; questo è quanto afferma Il presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI) Patuelli. Il motivo principale è che con il nuovo-MES si avrà la “ristrutturazione del debito” nel caso che lo staff del MES non reputi il debito di quel Paese sostenibile. 

Ristrutturazione significa che i detentori dei titoli di Stato (attualmente la maggior parte del debito IN TITOLI DI STATO è detenuto dalle nostre banche) potrebbero vederne allungate le scadenze, o abbassato il rendimento, o infine addirittura vedere tagliato parte del loro credito e quindi la perdita è garantita .Perciò l’approvazione  del MES porterebbe conseguenze pesanti sull’economia nazionale.

Nel maggio2010 le banche tedesche e francesi che avevano prestato quattrini alla Grecia erano state già messe in sicurezza, soprattutto coi soldi dell’ITALIA, quindi al riparo da perdite. A causa del debito italiano, creato nel tempo ad hoc, con la separazione fra la banca d’ITALIA e Tesoro e con la perdita della sovranità monetaria, Ie banche italiane e straniere ci penserebbero due volte ad acquistare titoli di un Paese che potrebbe essere assoggettato a ristrutturazione del debito. Di qui i timori del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, di Patuelli e di tanti altri. Infatti una ristrutturazione del debito colpirebbe duramente le banche e i risparmiatori. Questa è una strategia folle, serve solo ad affondare e strangolare una volta per tutte la nostra già traballante economia.


La riforma del MES in Italia se attuata può provocare la paralisi del nostro sistema bancario in quanto all’interno contiene alcuni articoli riguardanti la ristrutturazione “del così detto debito”a vantaggio delle banche tedesche, francesi ed olandesi in quanto queste banche sono indebitate ed a rischio di fallimento; questo è il motivo principale dell’approvazione voluta dall’attuale governo per favorire chi comanda in Europa. Tale approvazione avvenuta nel Giugno scorso non è stata mai discussa preventivamente nel nostro parlamento: anzi il precedente governo Conte sostenuto da una maggioranza parlamentare giallo-verde aveva avuto il mandato parlamentare vincolante di non approvare il MES cosa che il Presidente del Consiglio non aveva tenuto in considerazione dichiarando invece di approvare la riforma del MES in quella sede(adibita alla contrattazione) così come era . In effetti il primo Ministro Conte in quella riunione di Giugno non ha firmato niente perché non è previsto dalla procedura. Infatti il documento del Mes deve essere ratificato successivamente secondo le norme previste. L’approvazione verbale diviene pertanto vincolante e non più modificabile così come ha affermato l’attuale Ministro dell’Economia Gualtieri.

Pertanto l’attuale governo ha omesso di rendere noto al Parlamento quanto era stato deciso all’epoca dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia dal precedente Governo Conte 1°. Il fatto denota non solo la mancanza di trasparenza degli atti governativi ma anche di far passare approvazioni di documenti non discussi e votati prima in Parlamento.
Così come viene delineato dalla seguente legge di Stato: “ legge voluta da Mario Monti, la 234 del 24 dicembre del 2012, la quale all’articolo 5 prevede in maniera inequivocabile che il capo del governo debba riferire al Parlamento in merito ad ogni tipo di trattativa con i partner europei, laddove vi siano implicazioni di carattere finanziario e monetario. La stessa legge prevede che anche l’indirizzo POLITICO che il premier dovrà seguire nelle trattative deve essere indicato dalle Camere”. E’ evidente che tutto ciò non sia avvenuto. Questo fatto evidenzia il peggioramento degli organi istituzionali per il mancato rispetto delle leggi in vigore.

Oltretutto la neo-riforma del MES diviene essa stessa uno strumento che dà potere all’organismo MES per obbligare i governi a “prelevamenti forzosi “sui conti correnti dei risparmiatori. Se Governo e Parlamento approvano questo meccanismo, della così detta stabilità economica che avvantaggia una parte sola(vedi patto di Aquisgrana fra Parigi e Berlino)a svantaggio dell’altra parte, vanno direttamente contro l’articolo 47 della nostra Costituzione che protegge e difende il risparmio: “ La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare, alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto ed indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”

RIFERIMENTI: