Il nome che è stato dato alla autonoma aggregazione di liberi cittadini di "Primo Popolo di Florentia" nasce dal primo esperimento di democrazia popolare a Firenze nel 1292. Da questo blog partono idee ed iniziative per l'instaurarsi di una vera RES PUBLICA a Firenze.
Le notevoli rivelazioni del professor Joseph Tritto, presidente del World Academy of BioMedical Technologies. Una cascata di notizie sul virus, la sua genesi, sul laboratorio gemello di Wuhan e molto altro ancora, da parte di chi conosce profondamente l'elite mondiale degli scienziati e le dinamiche che li coinvolgono
NINO GALLONI CHI FABBRICA LE EMERGENZE CREATE PER SALVARE IL SISTEMA FINANZIARIO
Credete davvero che le grandi emergenze ci piovano
addosso per cause accidentali? Un grande economista come Antonino
Galloni ribalta la visione corrente: l'emergenza - di qualunque
genere, da quella incarnata da Greta all'ultimissima, sanitaria - è utilizzata
per concentrare il potere nelle mani dell'élite che ha portato il pianeta
sull'orlo del collasso attraverso il sistema finanziario. «L’emergenza “serve”
per evitare di entrare nel merito delle questioni: perché non si riesce più a
dare una risposta ai grandi cambiamenti dell’economia e della società, il cui
primo (e fondamentale) è l’abbandono della moneta a debito». Il guaio? La
tecnologia produttiva, oggi, può fare a meno di milioni di lavoratori. Alcuni
comparti, invece - come i servizi alla persona e la manutenzione dell'ambiente
- hanno un urgente bisogno di addetti. Ma attenzione: non si tratta di attività
lucrose. «Quindi, questi servizi non possono essere gestiti in termini
capitalistici, cioè di profitto».
«Il sistema capitalistico, infatti, induce a
produrre solo quello che si può rivendere con un adeguato profitto». La
soluzione, per Galloni, è semplice: immettere moneta non a debito, a costo
zero. «Ma ha un “piccolo” difetto: spiazzerebbe le grandi banche, le grandi
entità finanziarie del pianeta, quelle che hanno governato il mondo per secoli
- o per millenni: prima con l’oro e poi con la moneta creata dal nulla».
Ragiona Galloni: siamo arrivati a 4 milioni di miliardi di dollari di debiti,
cioè di derivati e di “swap”. Vale a dire: 54 Pil mondiali. «Ci stracciamo le
vesti perché il debito pubblico dell’Italia si avvicina ad essere una volta e
mezzo il Pil nazionale, ma non diciamo niente sul fatto che il debito del
pianeta è 54 volte il Pil terrestre». E qual è la caratteristica di questo
capitalismo ultra-finanziario e collateralizzato? «All'economia reale, tutta
questa moneta non deve arrivare».
Ci raccontano che siamo troppi, e troppo voraci
nell'erodere le risorse terrestri? Una bufala storica, quella neo-malthusiana:
«Il rapporto fra sviluppo economico e inquinamento non è reso da un’equazione
lineare, perché il progresso tecnologico abbatte l'impatto sull'ambiente. Se
infatti oggi producessimo con le tecnologie di cent’anni fa tutto quello che
attualmente produciamo, saremmo già morti». In realtà le tecnologie si sono
costantemente evolute: rappresentano la variabile decisiva di un'equazione che
non è lineare, ma differenziale. «Certo, che dobbiamo “darci una regolata” per
l’inquinamento da sviluppo. Ma non c'è nessun bisogno di regredire». E dato che
l'establishment non sa come uscirne, non volendo rinunciare al controllo del
suo sistema finanziario “impazzito”, eccoci immersi nell'emergenza artificiale
permanente.