martedì 2 marzo 2021

DOTTOR SZUMSKI A CESENA: TUTTI SANNO DELLE CURE, MA SE NE FREGANO



IL VIDEO E' STATO CENSURATO QUELLO CHE LEGGETE E' UN COMMENTO

 Grandissimo Dott. Schumski. sempre dedito a svolgere le sue funzioni da medico. Se tutti in Italia agissero così, non avremmo alcuna pandemia. È chiaro che siamo davanti ad azioni dolose con uno scopo ben preciso. Di fatto quando inizia a parlare come deve essere curato in modo efficace questo virus, delle terapie e di medici che le hanno usate, le autorità sanitarie cercano continuamente di bloccarlo. In una situazione normale sarebbero fioccate denunce e conseguenze penali a raffica verso i responsabili del sistema sanitario e il ministro. Invece lo stesso è stato riconfermato e tutto continua come prima come se nulla fosse. Ci ritroviamo in un totale delirio distopico, dove la conferma e la riconferma è data dall''accettazione e l'indifferenza su qualcosa che mai sarebbe potuta esistere prima d'ora.

La gente, inebetita dalla televisione, dai giornali e dalla propaganda e terrorismo mediatico battente e martellante viene condotta verso il baratro. Ci sono degli esseri antiumani che hanno preso il possesso del paese e che perseguono un fine totalitario contro il popolo italiano, stanno distruggendo l'Italia e il suo popolo; in modo particolare, vogliono la nostra terra,eliminare la nostra tradizione e la nostra cultura, ci vogliono ridurre in cavie e come prodotti da immettere sul mercato, ci stanno rubando tutto e stanno mercificando tutto.

Questa pandemia, con chiusure territoriali, mascherine, distanziamento sociale e chiusura delle attività produttive, non ha mai avuto a che fare con la salute, nè collettiva né individuale. È in atto una guerra contro l'umanità. È iniziata una dittatura sanitaria per toglierci la libertà e realizzare il GREAT RESET che gli oligarchi del World Economic Forum ci vogliono imporre. La libertà delle persone viene prima ancora della salute tanto che le guerre si fanno per la libertà e non per la salute.

Chi non ha ancora capito, che la lotta contro la pandemia orchestrata dai poteri globalisti e la vaccinazione è la stessa battaglia contro la servitù finanziaria ed economica, si renda conto che NON sono due fronti diversi ma hanno la stessa finalità: rendere innocui moltitudini di persone e schiavi il resto che sopravvive. L'ATTACCO E' PORTATO CONTRO I POPOLI DAGLI STESSI ARTEFICI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE CON L'APPOGGIO DEI GOVERNI CONSENZIENTI PER REALIZZARLO A TUTTI I COSTI.

 

sabato 13 febbraio 2021

Il Presidente Mario Draghi legge la lista dei ministri per il nuovo Governo

ABBIAMO IL NUOVO GOVERNO DI DRAGHI.

Ecco il governo Draghi: 23 ministri, 15 politici e 8 tecnici. Confermati Di Maio, Speranza, Lamorgese, Guerini, Franceschini, D’Incà e Bonetti| 33% donne

Il Leviatano è stato chiamato e produrrà quello che tutti in parlamento volevano: una cura definitiva, eccoci alla resa completa all’oligarchia mondiale; un bel successo per le così dette opposizioni. Questo è un governo per dare il via al Recovery Fund anticamera del MES

Nell’attesa della cerimonia di presentazione dei ministri abbiamo visto per ore I due corazzieri immobili, rigidi con bocca e naso chiuso da mascherine. Un vero spettacolo mediatico.

ECCO I MINISTRI PRESENTATI DA DRAGHI

Federico D'Incà ai Rapporti con il Parlamento Per l'esponente M5S riconfermato l'incarico già ottenuto nel Conte 2

Vittorio Colao all'Innovazione tecnologica Il manager bresciano ha guidato per 10 anni il colosso globale Vodafone

Renato Brunetta Pubblica amministrazione ministro della Pubblica amministrazione la prima volta, nel 2008. Disciplinò in pratica le assenze dei dipendenti pubblici con decurtazioni delle retribuzioni e visite fiscali anche per un solo giorno di assenza.Berlusconiano. 

Maria Stella Gelmini agli Affari regionali Torna al governo dopo 10 anni. L'ultima volta era stata all'Istruzione, ora va in un ministero senza portafoglio (come gli altri due forzisti della squadra)  Tra il 2008 e il 2010 firma la riforma della scuola,con tagli di ore di materie importanti come Diritto,storia dell’arte, lingua italiana.

Mara Carfagna al Sud Gli esordi in tv, la laurea in Legge, la partecipazione a Miss Italia nel 1997. Poi l'ingresso in Parlamento. Dieci anni fa aveva guidato il dicastero alle Pari opportunità

Elena Bonetti alle Pari opportunità di Italia Viva dopo lo strappo Matteo Renzi al Conte bis, torna al ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia. 

Erika Stefani alle Disabilità Era già entrata nel governo Conte 1, l'avvocato senatrice della Lega. 

Fabiana Dadone alle Politiche giovanili In Parlamento dal 2013 con il M5S, classe 1984, è originaria della Provincia di Cuneo. Si occuperà di politiche giovanili

Massimo Graravaglia al Turismo Come Giorgetti, nella Lega è sempre stato considerato l’uomo dei conti, si è laureato anche lui alla Bocconi,

Luigi Di Maio agli Esteri l'uomo-immagine della transizione di 5S

Luciana Lamorgese all'Interno ha annullato decreti Salvini sulla sicurezza

Marta Cartabia alla Giustizia Docente di diritto, ha presieduto la Corte costituzionale fra il dicembre 2019 e il settembre 2020

Daniele Franco all'Economia Il nuovo titolare del Tesoro è stato il direttore generale di Bankitalia. È stato capo del Servizio studi e poi Ragioniere generale dello Stato

Lorenzo Guerini alla Difesa  55 anni, lombardo di Lodi, legatissimo alla città di cui è stato anche sindaco, figlio di un operaio comunista, ha un tratto che lo accomuna ad Arnaldo Forlani: mediatore, è capace di dribblare agguati e polemiche politiche e di risolvere grane. 

Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico Già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nell'esecutivo gialloverde, è il volto moderato del Carroccio per cui ha sempre tenuto le relazioni con il mondo bancario, finanziario e industriale. E anche quelle internazionali. E’ l’eminenza grigia della Lega.Bocconiano

Stefano Patuanelli all'Agricoltura È un 5 Stelle ma potrebbe pure essere del Pd

Roberto Cingolani alla Transizione ecologica ministro di un ministero mai esistito prima 

Enrico Giovannini alle Infrastrutture  ministro del Lavoro del governo Letta dall'aprile del 2013 al febbraio del 2014

Andrea Orlando al Lavoro studi di Giurisprudenza a Pisa, senza però conseguire la laurea, è il classico figlio dell'apparato post-comunista

Patrizio Bianchi all'Istruzione Di area prodiana

Cristina Messa all'Università laureata in Medicina e chirurgia all'università di Milano nel 1986 

Dario Franceschini alla Cultura attitudine a ritrovarsi sempre nella poltrona giusta

Roberto Speranza alla Sanità è sempre stato per la linea dura, quando si è trattato di decidere su lockdown, chiusure, riduzioni di attività. 

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli Giurista e capo di Gabinetto di due ministri dell'Economia, si dimise dal governo gialloverde dopo gli attacchi del M5S

 In questo governo ci sono delle conferme, Di Maio, Speranza, Lamorgese, Franceschini, Guerini, D’Incà e Bonetti. Con Di Maio agli esteri, abbiamo già visto di cosa è capace. In generale il ministero degli esteri in mano ai pentastellati è un pessimo segnale. Speriamo almeno di non riavere Manlio di Stefano sottosegretario. Speranza è stato un pessimo ministro: non ha attivato nessuna organizzazione con cure mediche già collaudate ed efficaci per evitare la seconda ondata. Agli Esteri ascolteranno solo lui (il drago), non certo il ragazzino, e i ministri di contorno faticheranno molto a mettersi di traverso. Ci sono 10-12 ministri che fanno il governo. Gli altri sono per portare il caffè, accontentare la variegata maggioranza, e aggiustare le quota rosa. Infatti cosa ci fanno due banchieri – che da soli contano più di tutti gli altri ministri messi insieme – alla guida dello STATO?

Grande risultato per il genio della Leopolda. Lui ha un solo ministro , ma ora è ancora più chiaro per conto di chi ha giocato la partita: 3 ministri a F.I. e altrettanti alla Lega. Il suo intento lo ha raggiunto, portare DRAGHI al governo e alla presidenza della Repubblica. Infatti Draghi ha manovrato i partiti accontentando un po’ tutti utilizzando il “decalogo” Cencelli mettendo così un'ipoteca sulla sua nomina al Quirinale.

 Il presidente del Consiglio Mario Draghi giocherà all’attacco con due punte: Roberto Cingolani e Vittorio Colao, scelti per guidare i due ministeri a cui faranno capo gli obiettivi del Next Generation EU: transizione ecologica e innovazione tecnologica e transizione digitale.

Il Ministero della transizione ecologica, è stato voluto dai pentastellati per far passare il sì della base al governo a guida Mario Draghi, potrebbe trasformarsi in un’ennesima emorragia di fondi pubblici, questa volta di marca ecologista. A dirlo è Davide Tabarelli, presidente e fondatore di NE-Nomisma Energia e professore presso l’Università di Bologna. Per favorire la transizione ambientale il 37% delle risorse messe in campo dal Recovery Fund serviranno a finanziare azioni per il clima e la biodiversità. Quel che rimarrà ben poco andrà alla piccola impresa.

 https://www.ilgiornale.it/news/economia/ministero-transizione-ecologica-rischia-diventare-carrozzone-1923503.html

 Il vero problema che ha l’Italia è la disoccupazione generazionale, la mancanza di lavoro di un’intera generazione, quella dei giovani (nati dopo il 1985) addestrati all’uso di nuove tecnologie digitali. Per risolvere il problema è necessario che lo Stato entri in partecipazione con le aziende private riattivando l’IRI (Istituto per la Ricostruzione). Le formule giuste ci sono: “più pubblico(per la difesa dei nostri asset economici fondamentali) e meno privato”, “più economia reale e meno economia finanziaria”, “più Stato(ripulito e riformato) e meno interessi speculativi gestiti dalle banche”. Non pensate che gli altri stati europei non lo stiano facendo, infatti con l’utilizzo della pandemia, come copertura, la Germania ha potuto finanziare direttamente con denaro pubblico molte delle sue imprese e banche da tempo in difficoltà, così come hanno fatto altri Stati. Lo hanno fatto senza ricorrere al Recovery Fund. Domandatevi perché il governo Conte bis non lo ha fatto la risposta è facile : l’Italia deve rimanere ancora più sottomessa all’UE con il finanziamento del Recovery Fund. 

Comunque i ministeri che contano alla fine Draghi se li è tenuti per i suoi uomini.

Il nuovo governo dovrà prestare giuramento al Pres. Mattarella e poi dovrà presentarsi in parlamento per avere la fiducia sul programma che presenterà.

 La Fiducia è scontata infatti:

Mercoledì 17 Febbraio 2021

Il Senato ha votato sì, come previsto, a larghissima maggioranza: 262 favorevoli, 40 contrari, due astenuti. Contrari i 19 senatori di Fratelli d’Italia, 15 grillini e 6 del Misto. Oggi tocca alla Camera, dove si prevede un risultato analogo.

Giovedì 18 Febbraio 2021

La Camera sulla Fiducia così ha votato: 535 Si 56 NO

Il nostro Parlamento non rappresenta più il popolo italiano. Alcuni partiti forse hanno profondamente errato nello scegliere di cavalcare i Draghi e Dragoni piovuti dal Cielo ed armati dell’Ariete dell’economia.