Il nome che è stato dato alla autonoma aggregazione di liberi cittadini di "Primo Popolo di Florentia" nasce dal primo esperimento di democrazia popolare a Firenze nel 1292. Da questo blog partono idee ed iniziative per l'instaurarsi di una vera RES PUBLICA a Firenze.
Negli ultimi TRE decenni abbiamo
assistito a continue e ripetute riforme della scuola, spesso in contrasto tra
loro. Con una serie di riforme hanno trasformato la scuola in un laboratorio
sperimentale sulla psiche dei giovani per averne un controllo completo. Siamo
passati dalla scuola azienda già distruttiva di ogni umanità ad una scuola
totalizzante ove è messo da parte ogni pensiero critico.
Con la digitalizzazione del sapere e
della conoscenza si elimina ogni divergenza e ricerca scientifica e si crea un
pensiero unico telecomandato dalle multinazionali. Lo Stato ha rinunciato al
suo compito di creare le nuove classi dirigenti ed ha scelto di delegare la
formazione e l’educazione dei giovani attraverso strumenti informatici e a
facilitatori che ne impoveriscono il linguaggio infatti come ci avverte Heidegger
«riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non
riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola. Le parole non
sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per
poter pensare». Abbiamo avuto dal 1990 al 2022 circa trenta anni di distruzione
della scuola: siamo passati dalla scuola concepita come un’azienda alla “Buona
Scuola” di renziana memoria.
Il sistema scolastico odierno tende a
“robotizzare” le persone.L’istituzione,
che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di qualsiasi civiltà, è diventata la
zavorra che ne frena invece il progresso:
ogni bambino è convinto di poter trovare nella scuola un luogo di confronto di
insegnamento e apprendimento reciproco tra insegnanti e compagni; al
contrario é posto dinnanzi alla triste realtà che dialogo e confronto invece di
aumentare di anno in anno, diminuiscono in modo esponenziale. Il colpo di
grazia è arrivato come la ciliegina sulla torta con la pandemia volutamente
trasformata in psico-pandemia attraverso l’educazione a distanza(on line), l’obbligo
delle mascherine in presenza, il distanziamento sociale in classe.Tutto ciò ha creato in queste
giovani anime disturbi della personalità, paura dell’altro, incomunicabilità, traumi
che si porteranno dietro per lungo tempo.
Abbiamo avuto una schiera di docenti
addomesticati che non hanno avuto la forza di reagire al grande raggiro messo
in atto e un'opposizione politica assente e consenziente alla punturazione di
massa.Ciò che è più frustrante è che
proprio la scuola, che dovrebbe dare gli strumenti cognitivi e formativi per cambiare ciò che nella vita di
tutti i giorni non funziona, costituisce il problema e non la soluzione ma tutto ciò
è stato strutturato in questi ultimi trenta anni così da essere funzionale solo
per creare un consenso al potere. La
peggiore conseguenza del sistema educativo dei nostri giorni è probabilmente la
perdita del coraggio di vivere la propria vita e dire NO a chi vuole imporre il
pensiero unico. Ma lo spirito umano è libero e qualcosa si sta muovendo contro
lo stato di cose presente.
PREMESSO che l’Ucraina è una pedina fondamentale
nel piano Usa di espansione a est, cominciato con l’inglobamento nella Nato di
paesi dell’ex patto di Varsavia, dell’ex URSS e dell’ex Jugoslavia e corredato
più di recente dal l’installazione di basi e forze militari a ridosso della
Russia,la
guerra per il controllo del l’Ucraina è iniziata con una possente operazione di
guerra psicologica, in cui vengono usate le sperimentate armi di distrazione di
massa. Trasmettendoci immagini con cui la televisione bombarda le nostre menti ci mostrano
militari russi che occupano la Crimea e l’Ucraina. Nessun dubbio, quindi, su
chi sia l’aggressore.
Al contrario la storia è molto diversa: vi è una
sequenza ben precisa e determinata dell’espansione ad Est della Nato, che in
dieci anni (1999-2009) ha inglobato tutti i paesi dell’ex Patto di Varsavia
prima alleati dell’Urss, tre dell’ex Urss e due della ex Jugoslavia; che ha
spostato le sue basi e forze militari, comprese quelle a capacità nucleare, sempre
più a ridosso della Russia, armandole di uno “scudo” anti-missili (strumento
non di difesa ma di offesa). Ciò, nonostante i ripetuti avvertimenti di Mosca,
ignorati o derisi come “sorpassati stereotipi della guerra fredda”.La Russia è intervenuta nella regione russofona del
Donbass (che si era resa autonoma con un referendum) dopo otto anni di guerra e
bombardamenti da parte di KIEV il cui governo ha inviato formazioni armate naziste per
terrorizzare e punire etnicamente la popolazione russofona.
La strategia di Washington ha un duplice scopo: da
un lato, mettere l’Ucraina nelle mani del Fmi (fondo monetario internazionale),
dominato dagli Usa, e annetterla alla Nato sotto leadership statunitense,
ridimensionando così la Russia, che ha rilanciato la sua politica estera (v. il
ruolo svolto in Siria) e si è riavvicinata temporaneamente alla Cina, creando una potenziale
alleanza in grado di contrapporsi alla superpotenza statunitense. Dall’altro,
sfruttare la crisi ucraina, che Washington ha contribuito a provocare, per
rafforzare l’influenza statunitense sugli alleati europei, alimentando in Europa
uno stato di tensione che permetta agli Usa di mantenere tramite la Nato la
loro leadership sugli alleati, considerati in base a una differente scala di
valori: con il governo tedesco Washington tratta per la spartizione di aree di
influenza, con quello italiano (considerato“tra i loro amici più cari al
mondo”) si limita a pacche sulle spalle sapendo di poter ottenere ciò che
vuole.
COME LE TALASSOCRAZIE FANNO CADERE I GOVERNI E GLI
STATI CHE NON SI SOTTOMETTONO ALLA LORO POTENZA IMPERALISTA e CAPITALISTA
Un tempo, quando gli Stati Uniti volevano
sbarazzarsi di un governo sgradito, organizzavano un colpo di stato
tradizionale. I militari si impadronivano del potere a suon di carri armati
nelle strade, squadroni della morte e carcere duro per gli oppositori, mettendo poi al governo del paese una giunta militare a loro fedele. Ma tutto questo aveva un prezzo
politico internazionale che spesso gli si ritorceva contro. Era necessario
ottenere gli stessi risultati senza subire degli spiacevoli contraccolpi
mediatici. Si è così trovata la soluzione. Si sono inventate le “rivoluzioni
colorate”.
Le
fasi in cui si articola una rivoluzione controllata sono, più o meno, le
seguenti:
1)Si vuole abbattere un governo. Se ne
demonizza il leader attraverso una campagna denigratoria, presentandolo come un
feroce dittatore e mettendone in luce i vizi ed i crimini attraverso la propaganda d'informazione internazionale.
2)Si sostiene in tutti i modi l’opposizione
interna finanziando fortemente gruppi eversivi e l'informazione di appoggio.
3)
Si fomentano manifestazioni di piazza e si accentuano le ragioni di malcontento
di una parte della popolazione, si armano i gruppi più estremi (gli agenti inviati
sul posto sono persone pragmatiche, non fanno differenza se tali gruppi di
dissenso sono di destra o di sinistra).
4)
Ai primi incidenti, spesso provocati da infiltrati, si denuncia la repressione
del regime e si invocano sanzioni economiche. Se il legittimo governo lascia
fare, come è avvenuto in Ucraina nel 2014, si attua un cambio di regime
relativamente pacifico (e anche se non è tale, si minimizzano o si nascondono
eventi sgradevoli come la strage di Odessa, l’aggressione e i bombardamenti
alle regioni russofone, lo scioglimento di partiti politici di opposizione,
l’uccisione di giornalisti indipendenti).
5)
Se invece il governo cerca di reprimere la sedizione, come è avvenuto in Libia
nel 2011, si dà il via ad una operazione militare, che in tal modo perde il
carattere di aggressione per assumere quello di liberatori in difesa degli oppressi
per esportare la democrazia e avviare la così detta normalizzazione.
Questo
schema ha molte varianti, la più interessante delle quali è la rivoluzione
colorata che viene messa in atto in diversi paesi.Una variante molto più raffinata è stata messa in atto nei paesi occidentali soprattutto in Italia: la
biopolitica sanitaria inserita in modo subdolo con una psicopandemia per
controllare la popolazione e mantenere al potere governi non corrispondenti
alla vera volontà del paese.
Il
nostro STATO ha una Costituzione violata, modificata e fatto ancor più grave
dimenticata e non più applicata:
L'articolo
11 non prescrive solo il ripudio della guerra offensiva ma indica le
organizzazioni internazionali come soggetti richiesti e necessari a perseguire con ogni
mezzo la pace; la nostra Costituzione fornisce precise indicazioni. Non tanto
nelle disposizioni che prevedono il «sacro dovere di difesa della Patria» (art.
52) e dunque la legittimità della guerra difensiva (secondo quanto specificato
negli articoli 78, 60 e 87) ma soprattutto nell'importanza dell'articolo 11
della Costituzione. A quanto pare la COSTITUZIONE è stata rimossa in quanto il «ripudio
della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» non viene più preso in
considerazione.