LA GRANDE FIERA DI FIRENZE E' INIZIATA:
SVENDITE-DEGRADO-CANTIERI-DECLASSAMENTO
Unesco: Puglisi, nessuna bocciatura per Firenze Smentita ogni ipotesi di declassamento
"Sono
destituite di ogni fondamento le indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di
stampa relative a un declassamento della città di Firenze all’interno dei siti
patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Firenze è e rimane un punto di prestigio e
di forza del nostro asset culturale dentro e fuori dall’Unesco". È la
dichiarazione lapidaria di Giovanni Puglisi, presidente della Commissione
Nazionale Italiana per l'Unesco.
Parole
lapidarie ma inconcludenti e inconferenti rispetto alla situazione in cui si
trova Firenze oggi.
Non si
conosce il testo con il quale gli uffici di Unesco – Parigi abbiano
notificato al Sindaco Nardella l’avvio
di un procedimento che, senza che nessuno l’abbia loro richiesto, lo stesso
Nardella e il responsabile Unesco a Firenze hanno dichiarato rientri nel primo
livello di attenzione che può determinare, a fine percorso, l’iscrizione di
Firenze fra i siti in pericolo e l’esclusione dai siti World Heritage.
Fra un mese
quel testo si conoscerà e si vedrà se contiene riferimenti al “degrado puro e
semplice” in cui versa il Centro Storico, alla perdita di identità del
commercio e delle attività artigianali, alla scia di sporcizia e varie lordure che il turismo di massa lascia
dietro di sé, oppure se quel testo attiene al contenuto di un esposto inviato
nel marzo scorso a Parigi e Roma, da 16 cittadini di Firenze.
E’ noto e
pubblicato che l’appello urgente a Parigi conteneva la denuncia di ben altro degrado,
ovvero il rischio a cui la città viene esposta
da grandi opere sul suolo e nel sottosuolo urbano:
2 Tunnel TAV , 2 tramvie, anelli
di tunnel veicolari, che tutti insieme comportano una irreversibile intromissione e alterazione
delle falde acquifere su cui la città è stata costruita; lesioni a monumenti
tutelati da Unesco già date per certe; cedimenti delle fondazioni dei principali monumenti che
un’opera ancora in fase di progetto,
nientemeno che due linee di tunnel di
metropolitana sotto al Centro Storico, fa giustamente temere; un’operazione di
vendite immobiliari di grandi edifici, per lo più storici e notificati, accompagnate da cambi di destinazione d’uso, vendite promosse
sia dalla Regione che dal Comune ( su propri siti)
Dunque, Firenze in vendita e sfigurata, come
sono sfigurati i quartieri coinvolti dalle opere in corso, come saranno
sfigurate le piazze del centro, anche entro la cerchia dei Viali, in cui
saranno scavati almeno 12 parcheggi
, come sono state sfigurate le Cascine; basta vedere come il quartiere
Vittoria Statuto è ridotto nel suo asse principale, radicato nella
progettazione urbanistica di Giuseppe Poggi, come viene massacrato l’assetto da
lui conferito al nodo della Fortezza/Viali/Mugnone/Statuto.
Basta vedere
le soluzioni per Stazione S.M.N- Via Valfonda-Fortezza e i progetti prospettati
in questi giorni per il cosiddetto Polo espositivo Congressuale della Fortezza:
già si vede l’impianto di un cantiere all’interno del Giardino di Villa
Vittoria in Via Valfonda, pronto per tagliare gli alberi secolari, abbattere il
muro di cinta: bisogna fare spazio ai binari ( altrimenti la tramvia non passa,
bel modo di progettare!); basta vedere i mucchi di porfido ( pavimentazione
originaria di Piazza della Stazione) che saranno buttati per poter asfaltare;
basta vedere la destinazione della Palazzina Reale di Michelucci ( un altro
mangificio?); basta leggere che all’interno della Fortezza butteranno all’aria
i Padiglioni Spadolini e Cavaniglia. Per il G7 del 2017.
Tanti, in
Italia e all’estero, si domandano: ma la Soprintendenza se ne sta a guardare?
No, la
Soprintendenza, il Ministero dei Beni Culturali, non stanno a guardare. Mai.
Vedono, fanno alcune marginali osservazioni e approvano, ci mancherebbe altro,
TUTTO APPROVATO. Ma con quale coscienza non si sa. E la tanto declamata Unesco Italia?
Abbiamo
letto il comunicato del Prof. Puglisi: “
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