FRANCIA. E’ GUERRA CIVILE, MA
LA STAMPA CENSURA: POLIZIOTTI IN RIVOLTA, IMMIGRATI SCATENATI, HOLLANDE
BARRICATO ALL’ELISEO
da
un post di Facebook
Poliziotti in rivolta, immigrati scatenati, professori e medici nel mirino dei
fanatici. Paese nel caos e Hollande chiuso a palazzo come Ceaușescu
Voi
non lo sapete perché la stampa renziana censura tutto, ma la Francia è
sull’orlo del caos. Tra martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, per la seconda notte
consecutiva centinaia di poliziotti, esasperati dagli ordini suicidi e genocidi
della sinistra di governo, sono scesi in strada in varie città a cominciare da
Parigi dove hanno bloccato il traffico della zona dei Campi Elisi e accanto
alle loro auto coi lampeggianti accesi hanno cantato quell’inno nazionale che
la “gauche” vorrebbe cambiare perché “troppo di destra”.

Il
governo e il direttore della Polizia Nazionale avevano minacciato gli agenti e
spiegato nel pomeriggio di martedì che tali azioni dimostrative erano
“inaccettabili” e comportavano gravissime punizioni, ma i poliziotti hanno
risposto che INACCETTABILE è FARE DA PASSIVI TESTIMONI ALL’ ELIMINAZIONE DEL
PROPRIO POPOLO. “A questo punto – scrive Le Figaro – al Ministero
dell’Interno si è diffuso il panico e si è dato ordine di rafforzare la guardia
alle entrate del palazzo presidenziale”. Agenti “fedeli” al presidente
schierati contro la massa “ribelle”. Scene che sembrano uscire dalla Bucarest
assediata del tiranno comunista Ceaușescu (peraltro compagno di merende della
sinistra-champagne europea che poi lo ha rinnegato).
Ma
cosa sta succedendo?
Si avvicinano le elezioni e la sinistra ha bisogno di vincere ancora grazie al
voto dei “migranti” e così non solo si impennano le naturalizzazioni d’ufficio
con cui si regala la cittadinanza (soprattutto – secondo i dati – a magrebini e
subsahariani) ma si alza la soglia delle “marachelle” tollerate.
Le bande di “nuovi francesi” che ormai da anni controllano tutte le periferie
francesi e che dieci anni fa scatenarono quella che Le Pen definì la “prova
generale della guerra civile”, negli ultimi mesi hanno fatto una escalation
incredibile.

Non
passa giorno senza che nelle scuole e negli ospedali professori e medici
vengano aggrediti da gruppi di fanatici che li accusano di razzismo o scarso
rispetto delle loro leggi che sono diverse da quella “infedele” francese.
L’elenco delle botte ai “formaggini bianchi” lo si trova su alcuni giornali ed
è infinito ma l’ultimo episodio di “colore” riguarda un professore massacrato
di botte per aver ricordato agli alunni di essere lui il maestro: offesa
intollerabile visto che, come gli è stato ricordato, l’unico maestro è Allah, e
non parliamo poi della “offesa” rappresentata dalla presenza di insegnanti
donne e dalla “intollerabile offesa” degli “Asterix bianchi” che vorrebbero
insegnare a scuola la storia e la cultura “degenerata” francese.
Dalle
sberle però si è passati in questi giorni alle molotov contro le scuole e persino
la ministra dell’Istruzione, di origine magrebina, ha dovuto ammettere che i
funzionari pubblici sono ormai nel mirino e che la situazione è grave.
Se ne erano accorti per primi i poliziotti che da un lato sono in prima linea
sul fronte del terrorismo vero e proprio e dall’altro fronteggiano
quotidianamente le periferie che sono zone dove spesso i fanatici si formano e
si nascondono trovando collusioni e simpatie.
Stati nello Stato, territori perduti della Repubblica dove dalle sassate alle
poche auto di pattuglia si è passati alle bottiglie incendiarie di tre
settimane fa che hanno ferito gravemente due agenti e hanno fatto traboccare il
vaso.
Da
lì in avanti poliziotti e uomini delle squadre speciali hanno raccontato ai
giornali che la sicurezza di Stato era una farsa costruita su pochi agenti
mandati allo sbando di fronte a gruppi di delinquenti, con l’ordine di non
infastidirli.
“Evitiamo di intervenire, evitiamo di raccogliere le denunce, evitiamo di
scendere dall’auto per non scatenare reazioni-raccontavano- in pratica facciamo
finta di agire, ma così si va al massacro della gente onesta e poi nostra”.
Esagerazioni le ha definite la sinistra al governo, ma persino la comunità
cinese che non si fa mai sentire, nell’ultimo mese ha portato in piazza due
volte migliaia di persone con le bandiere francesi per denunciare la violenza
incontrollata delle bande magrebine nei quartieri e per chiedere al governo di
far lavorare gli agenti per riportare la legge e frenare gli episodi di
impunito razzismo contro i bianchi e gli asiatici.
Naturalmente
non hanno ottenuto nulla se non la solidarietà del Fronte Nazionale e del
centrodestra di Sarkozy che però poi, nelle urne, fa comunella con la sinistra
contro le Le Pen.
Una situazione di disastro anche morale con una classe media bianca – cristiana
impoverita e abbandonata e casi incredibili come quelli delle vittime
dell’attentato di Nizza private dei sussidi sociali e messe alla fame mentre
gli stessi assegni vengono distribuiti con generosità alle persone schedate per
terrorismo.
Nel
2006 il generale Pierre Marie Gallois, autorità assoluta nel mondo militare, ci
disse (vedi “la Padania” di allora) che nel 2016 ci sarebbe stato l’inizio di
una guerra civile francese che gli islamisti con la complicità della sinistra avrebbero
rischiato di vincere.
Beh, pare che ormai ci siamo se persino seri giornali inglesi scrivono che
fonti qualificate avvertono che da “quartieri fuori controllo” potrebbero
essere sparati missili terra-aria sui velivoli in atterraggio a Parigi.
Tutto questo però non smuove la cattosinistra italiana che verso il “modello
francese”, verso il caos francese corre alla velocità della luce e sui suoi
mass-media censura ogni cattiva notizia dalla Francia ma si inquieta per le
cupole della cattedrale ortodossa russa che “rovinano” il profilo di Parigi
mentre le decine di moschee paiono abbellirlo vieppiù.
E
la chiesa di Francia? Risponde il filosofo francese di origine ebraica Alain
Finkielkraut che ha detto: “Apprendiamo con sgomento che per la Chiesa francese
è sempre l’aggredito ad essere colpevole dell’aggressione di cui è vittima, e
che quello che viene definito dialogo con gli islamici non è altro che totale
sottomissione con il plauso della chiesa mediatica”. Il KO è davvero vicino.
SI
SALVI CHI PUO OPPURE SI REAGISCA, L ‘ UNIONE FA LA FORZA
Carmen
del Pilar Plus
https://www.youtube.com/watch?v=SwLi1X0Ukog PARIS : LA POLICE INSTALLE SON NUIT DEBOUT SUR LES CHAMPS ÉLYSÉES