venerdì 11 gennaio 2019

ALCUNI FATTI


 Accordo bilaterale per  la cessione di acque nazionali marittime, Fincantieri, Ponti infartuati, Lione Torino in Alta Velocità.

Rapporto costi benefici: pochi benefici e a noi i costi. Sveglia!

 
Dopo che  Renzi fu costretto per la vergogna a non firmare e accantonare  la cessione di acque nazionali liguri e sarde alla Francia, con l’avvento al potere di Macron, è iniziata per noi una  via crucis, interminabile. I governi di prima pensavano che l’acquisizione dei Cantieri dell’Atlantico di Saint Nazaire da parte di Fincantieri fosse andata a buon fine:  gara vinta e indiscutibile, ma Macron la  blocca e nazionalizza i cantieri per imporre una trattativa, come se l’esito di una gara potesse essere discusso. Fra mille ostacoli nasce il Governo Conte ma al di là delle Alpi nessuno depone le armi, anzi, ovunque e tutti a blaterare di “populismi, sovranismi, fascismi, identitarismi, razzismi”, “ vomitevoli, pietosi accattoni, pizza, donne, mandolini,  scialacquatori, e LO SPREAD, avanti tutta! La gara vinta da Fincantieri era stata subito impugnata, perché non ci stanno ad avere un piede italiano in casa: poteva, doveva essere una significativa avvisaglia.
Poi un fatto catastrofico: si sbriciola il ponte sul Polcevera.
Per carità: non diciamo sciocchezze anche se la maggior parte degli ingegneri italiani sta ancora domandandosi come il fatto sia stato possibile. Certo, il Procuratore di Genova sta esaminando tutto, e per carità non parliamo di complotti, di tritolo, di attentato, ogni riferimento è del tutto casuale, ci dissociamo fermamente: non è successo niente di anomalo, forse si è sentito male, eh! I collassi! Sarà un infarto, di sicuro era vecchio, malandato, concause, pioveva, lampi e tuoni, il cemento precompresso, gli stralli, oh gli stralli che bestie! Tutti abbiamo imparato un nome: gli stralli, nessuno sa bene cosa siano ma tutti lì a dire: gli stralli, il cedimento di uno, di due, la mancata manutenzione, e tutti con il dito puntato a denunciare una impresa italiana, leader mondiale nel suo campo, PRIMA ancora che si sia capito e PRIMA che sia resa pubblica LA CINEMATICA DEL CROLLO.
Prima che qualcuno abbia dimostrato  scientificamente qualcosa.
Poi: si sapeva che nel nuovo governo  c’erano nuovi ministri a cui la TAV Lione-Torino proprio non va  giù, come a tanti cittadini pensanti e riflessivi, e non va giù per alcuni motivi, anzitutto il rapporto costi benefici. A chi serve? A cosa serve? Ma è semplice: serve ai cugini d’oltralpe per collegarsi con l’est. Noi con l’est confiniamo, loro no,  loro devono passare da qui, dalla valle Padana.  A loro serve, per loro è strategica, per noi no, che ci importa di andare a Lione? Però dobbiamo sborsare miliardi  per loro e più di loro. Sintomatico il fatto che Macron chieda e ottenga l’appoggio della Germania in fatti che non la riguardano (TAV) e che chieda ed ottenga che la UE, con spinta tedesca,  blocchi l’acquisizione dei cantieri francesi “ perché nuoce alla concorrenza europea e mondiale”! Ma tutto si tiene, tutto è collegato.
Teoria keynesiana: qualcuno, anche in Italia, la ripropone e dice che bisogna far girare i soldi: opere pubbliche utili e anche opere inutili, fate e  fate, purché i soldi girino, così l’economia si riprende.
Questo può funzionare laddove lo Stato può stampare carta moneta, avere sovranità monetaria, qui ed ora non funziona perché noi non stampiamo carta moneta, la dobbiamo comprare, pagare. Per di più abbiamo mille coltelli alla gola, lo SPREAD, i MERCATI, il debito pubblico, il Pil, ci vuole RIGORE NELLA SPESA!!  Tirare la cinghia, tirare la cinghia, TUTTAVIA  dobbiamo fare opere che fanno comodo ad altri e accollarci la maggior parte delle spese, alla faccia del rigore.
Che logica c’è in tutto questo? Nessuna.
Le imprese si erano impegnate, bisogna rispettare i contratti, si perdono i posti di lavoro!!  Sì, ma tutto questo andrebbe benissimo nella logica dello “ stampo soldi e vado avanti, li faccio girare e rimetto in moto qualcosa ”, ma ora non è più così.
Un presentimento: e se SALTASSE la TAV?    Si sentirebbe male un altro ponte? Un altro svenimento? Forse allora capiremo, finalmente,  che tutto si tiene,  chi comanda e cosa vuole. O continueremo a leggere i giornali e a prendere  per oro colato tutto quello che esce dalla bocca dell’informazione a comando televisiva?

G.D.B.

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