Proteggi te stesso e gli altri dal
coronavirus
Ognuno di noi può fare la differenza nel
contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus. Ecco le principali
raccomandazioni per proteggere la tua salute e quella degli altri.
#iorestoacasa
- uscire
di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove
richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione, che
potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli
forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa
dichiarazione è un reato. Leggi:
- Risposte alle domande più frequenti nel sito del
Governo sulle misure di contenimento #iorestoacasa
- Pagina sugli spostamenti del Ministero
dell'Interno e scarica il modulo di autocertificazione
- evitare
ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al
pubblico
#iorestoacasa: persone anziane
- è
fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da
patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di
immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla
propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di
evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la
distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
#iorestoacasa: persone con febbre
- ai
soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre
(maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio
domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il
proprio medico curante
All'arrivo in Italia
- chiunque,
a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione
del DPCM 8 marzo, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in
zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione
mondiale della sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di
prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio nonché al
proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera
scelta
Raccomandazioni per chi è sottoposto a
sorveglianza sanitaria e isolamento
- le
persone per le quali il Dipartimento di prevenzione dellla Asl
accerta la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e
l'isolamento fiduciario devono:
- mantenere
lo stato di isolamento per quattordici giorni dall'ultima
esposizione
- divieto
di contatti sociali
- divieto
di spostamenti e viaggi
- obbligo
di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
- in
caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
- avvertire
immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera
scelta e l'operatore di Sanità Pubblica;
- indossare
la mascherina chirurgica fornita all'avvio della
sorveglianza sanitaria
- e
allontanarsi dagli altri conviventi;rimanere nella propria stanza con la
porta chiusa garantendo un'adeguata ventilazione naturale, in
attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.
Raccomandazioni generali per igiene e
prevenzione
- restare
informati sulla diffusione della pandemia da fonti ufficiali
- lavarsi
spesso le mani
- evitare
il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
acute
- evitare
abbracci e strette di mano
- mantenimento,
nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro
- igiene
respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega del
gomito evitando il contatto delle mani con le secrezioni
respiratorie)
- evitare
l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- non
toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- coprirsi
bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- non
prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal
medico
- pulire
le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol /cellulare e
accessori inclusi)
- usare
la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta
assistenza a persone malate.
A chi rivolgersi
Se presenti febbre, tosse o difficoltà
respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona
affetta da malattia respiratoria Covid-19, rimani in casa, non recarti al
pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico
di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero
verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se
strettamente necessario.
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