Il Segretario Generale Provinciale di Caserta Antonio Porto, nonché Segretario Generale Regionale per la Campania dell’organizzazione sindacale Libertà e Sicurezza Polizia di Stato, ha presentato un esposto-denuncia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, tramite l’avvocato Antonietta Veneziano del Foro di Lamezia Terme, per denunciare l’altissimo tasso di mortalità per malori improvvisi sia nelle forze dell’ordine che tra i cittadini, in particolar modo in giovane età, soprattutto dopo l’avvio della campagna vaccinale per il contrasto al Covid-19.
Sono più di 15 i decessi fra i poliziotti campani riportati dai media come “morti improvvise” dall’inizio della campagna vaccinale. Un dato mai visto prima e che ha messo in allerta il sindacato di polizia LES, libertà e sicurezza. In questi giorni è stato depositato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, un documento di ben 75 pagine ove si presenta le motivazioni dell' esposto-denuncia. La denuncia sostiene la tesi del farmaco imperfetto e si avvale del prezioso contributo di Pienfrancesco Belli, esperto di Governance Sanitaria e Risk Management. Come ci riporta Porto, il professore ha messo a disposizione del sindacato le schede tecniche dei vaccini anti-Covid, evidenziando alcune criticità già messe in evidenza alla giustizia prima dell’esposto. Fra gli obiettivi l’apertura delle indagini, il sequestro dei vaccini ancora presenti sul territorio e l’acquisizione dei contratti di fornitura.
In concomitanza con la prima denuncia penale nell'UE contro Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea anche i sindacati dei tutori dell'ordine si muovono per chiarire l’altissimo tasso di mortalità per malori improvvisi sia nelle forze dell’ordine che tra i cittadini, in particolar modo in giovane età, soprattutto dopo l’avvio della campagna vaccinale per il contrasto al Covid-19.
Le emergenze create con l'intento di introdurre misure non accettabili dalla popolazione per poi renderle permanenti anche dopo le criticità e modellare così nuovi assetti sociali e nuovi metodi di governo.Tanto per capire facciamo un passo indietro ed analizziamo quello che è accaduto:
La pseudo-pandemia di COVID-19 è stata creata con la paura e il terrore per portare avanti un programma molto subdolo e l’importanza di questo aspetto lo si nota soprattutto quando i governi e le aziende private hanno ridotto al minimo indispensabile le interazioni fisiche. Controllo sociale e capitalismo della sorveglianza appaiono i due pilastri che hanno sorretto questo iniziale progetto. Lo scopo reale era quello della digitalizzazione abilmente dissimulato dietro il culto del progresso e le prospettive della comodità e della facilità di accesso a qualunque servizio.
Non a caso, la nuova società digitale è uno dei maggiori obiettivi delle élite globali, ben rappresentate dal World Economic Forum e da filantropi come Bill Gates che già nel 2020 aveva lanciato il progetto ID 2020. Il caso del “green pass”, non è servito a rendere legalmente obbligatoria tale misura infatti per renderla coercitiva è stato sufficiente escludere chi non possedeva determinati requisiti dai principali servizi nazionali per rendere un determinato strumento “obbligatorio” e in tal modo portare avanti la digitalizzazione della vita e della società, facendo leva sulla comodità e velocità di accesso ai servizi, ciò presenta un lato oscuro che si può individuare in una possibilità di controllo sociale senza precedenti.
Decessi dopo il "vaccino", sindacato di Polizia presenta esposto in Procura • Imola Oggi
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