sabato 4 gennaio 2025

31 dicembre 1999 il primo discorso di Capodanno di Putin

Putin era stato nominato presidente ad interim alla vigilia di Capodanno del 1999, quando il predecessore Boris Eltsin si era dimesso inaspettatamente e si era scusato per i disordini post sovietici del paese in un discorso che aveva sbalordito i russi.

Eltsin consegna il Paese al suo allora giovane successore, considerato al tempo un presidente quasi accidentale scelto fra la cerchia di personalità che gravitavano, con forti poteri e influenza, intorno al leader russo. Tutti pensavano che fosse un presidente pro tempore.

Mai valutazione fu più sbagliata. Da allora, Putin ha praticamente dedicato la sua missione politica a ribaltare quel primo giudizio sulla "casualità" del suo incarico per imporsi, invece, come l'uomo che ha restituito alla Russia lo status di grande potenza, capace di competere anche militarmente con l'Occidente, e di aver ridato al suo popolo dignità dopo l'umiliazione del crollo dell'impero sovietico.

Sono passati 25 anni e il mondo intero ha imparato a fare i “conti” con questo leader mondiale imprevedibile e controverso, capace di stravolgere parte del già complicato “ordine mondiale”. «Orgoglioso di quanto ho fatto in questi 25 anni», ha detto ancora Putin nel discorso finale di Capodanno 2025, «Ora, sulla soglia di un nuovo anno, stiamo pensando al futuro». Il mondo è cambiato rispetto a 25 anni fa, la Russia è cambiata, si è rafforzata ha creato nuove alleanze per contrastare le inique sanzioni e così l’Occidente in mano ai globalisti e guerrafondai si è dovuto imbattere in qualcosa che sembrava morto e sepolto con la caduta del Muro di Berlino.