"Diritti in pericolo", l'appello di un ex magistrato
Il prof. Paolo Sceusa, presidente emerito di sezione della Cassazione, ha realizzato un breve, allarmato discorso sul green pass e su quella strana “dimenticanza” sulle norme Ue che ha ravvisato nella pubblicazione del testo in italiano numero 36 del regolamento numero 953 del 2021 del parlamento europeo e del consiglio del 14 giugno 2021, quello che disciplina il Green pass europeo”.
.Una strana omissione capita proprio nella traduzione dell’atto dell’UE che protegge chi non vuole vaccinarsi. “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”. L’espressione “o hanno scelto di non essere vaccinate” nella traduzione non c’era è stato omesso.
L 236/86 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 5.7.2021 (come è stata tradotta)
Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19
LA RETTIFICA
(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 211 del 15 giugno 2021)
Pagina 7, punto n° 36, prima frase
anziché: «(36) È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate.» (in questa traduzione è avvenuta l’omissione)
IL TESTO ORIGINARIO(quello valido riportato alla dizione originaria dopo mesi in Italia)
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2021:211:FULL
leggasi:pag 8 n° «(36)
È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate. Pertanto il possesso di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre, il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati.
Un aspetto molto grave di questa omissione del testo pubblicato nella gazzetta Ufficiale Europea riguarda i mass media che continuano a diffondere la norma errata sul lasciapassare e ancora lo fanno nei dibattiti TV e giornali, proseguono con il lavaggio del cervello ripetendo all'infinito lo stesso messaggio senza che ci sia nessun reclamo, occorre tempestarli con molteplici messaggi di dissenso e non acquistare più i giornali anche se a loro non importa un fico secco perchè hanno un finanziamento pubblico.
RENDO NOTO CHE I REGOLAMENTI EUROPEI PUBBLICATI IN GAZZETTA UFFICIALE EUROPEA NON HANNO BISOGNO DELL’APPROVAZIONE DEL NOSTRO PARLAMENTO ENTRANO IN VIGORE COSì COME SONO (CHI HA OMESSO LA GIUSTA TRADUZIONE HA COMPIUTO UN GRAVE REATO).