Come leggiamo e interpretiamo la vicenda delle nomine dei 20 nuovi
direttori di Musei italiani?
Il neo direttore della Galleria dell’Accademia di Brera, l’anglo
canadese James Bradburne, in una intervista rilasciata a caldo
D’altra parte fra i suoi titoli ( che non paiono eccelsi) egli
accampa quello di aver diretto le attività della Fondazione Palazzo Strozzi,
palazzo che come tutti sanno è uno spazio espositivo, non un Museo; quindi
quello che sa fare è allestire mostre d’arte senza occuparsi d’altro, cioè
dell’altro importantissimo compito, quello
E che dire dell’argomento “studio”? A chi risulta che qualche
volta il Restauro di un’opera d’arte in Italia non sia stato accompagnato da
studi e non sia stato una operazione di studio? A chi risulta che detti studi
non siano mai stati pubblicati? A chi risulta che le opere, anche quelle dei
depositi non siano accessibili agli studiosi ( senza escludere le opere delle
collezioni)?
I Musei sono nati da raccolte e collezioni ( anche spoliando il
patrimonio ecclesiastico) e le nostre leggi hanno configurato,
Poi il Codice dei Beni Culturali ha sciaguratamente introdotto
La valorizzazione dei Musei ha comportato l’apertura di
caffetterie, di book shop, e di attività commerciali al loro interno.
Ma in cosa sarebbe consistito l’aumento di valore del Patrimonio
Artistico Culturale del Popolo italiano che è il proprietario?
Le greggi di visitatori che vengono portati in coda dentro alle
sale dei Musei ( ma sì, pensiamo agli Uffizi, tanto per far prima, al Museo
dell’Accademia…) cosa vedono, cosa imparano e cosa capiscono !?
Questo tipo di presenza ha manifestato interesse
Ma quando mai…………
Quindi cosa faranno i prelodati neo Direttori? Seguiranno i
disegni ed i programmi di chi li ha nominati: questo è facile supporlo; dunque
il Direttore si occuperà di esporre (
Freschissima la notizia (*) che il neodirettore degli Uffizi
Eike Schmidt pensa già di affittare alcune sale del Museo per “eventi dei privati”,
“cosa che del resto si faceva anche nel ‘700 e nell’800”, dice, e questo per
lui sarebbe il nuovo?
La Valorizzazione? Risottino e spaghettini davanti a Filippo
Lippi? Sfilate di sculettanti e ignude ragazze davanti alle Madonne in Maestà?
Per quattro soldi in più?
Ci permettiamo ancora un’ ipotesi:
Ci ricordiamo anche che a qualcuno era venuto in mente di
Passo passo si va alla privatizzazione del nostro Patrimonio,
Ma a chi ci legge vogliamo far rilevare che il Patrimonio
Culturale Pubblico fa parte del Demanio Culturale come definito dal Codice
Civile e soggetto a particolari disposizioni e tutele, anche se il famoso
Decreto “sblocca Italia” sta cercando di alterarne natura e contenuti,
cominciando ad alienare immobili fino a ieri inalienabili.
Quindi, cari dodici lettori, temiamo che questo sia il progetto,
che purtroppo di questi tempi va in parallelo con operazioni meno eleganti come
la spoliazione del Patrimonio pubblico e del Demanio greco (isole, aeroporti,
porti…..)
Qui non si sta molto meglio e la “ripresa” è solo nelle visioni
di qualcuno: che si stia andando a raschiare il fondo del barile cominciando da
quello che è
Ad un Direttore non italiano, che gliene importa della roba
nostra? Però come ha scritto Umberto Cecchi, ad Hermann Goering in un “certo
senso” gliene importava, tanto, ma tanto, che
D’altro canto anche Napoleone e i Lanzichenecchi, di ritorno a
casa, per mesi hanno portato via la roba nostra; e
D’altra parte sempre i Greci ne sanno qualcosa di Tedeschi e
Inglesi amanti dell’ Arte, Fidia sta sempre in Inghilterra.
E questa, cari dodici lettori, è storia.
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