Un”
nuovo” personaggio si affaccia nel teatro della politica, Macron.
Emmanuel Macron, giovane uomo freddo, calcolatore e
ambizioso, spinto da forti pulsioni Interiori, ha sempre cercato persone adatte
a realizzare la propria personale affermazione. Non è un caso che in giovane età si sia legato con la propria insegnante di recitazione, Brigitte
Trogneux, stabilendo una relazione con una donna già matura contro il parere dei genitori e lo scandalo
giudiziario che ne era seguito. Quello con la Trogneux è con tutta evidenza un legame simbiotico anomalo. Da questo
rapporto hanno trovato vantaggio reciproco. Lei matura e anonima insegnante di
teatro in una scuola, ha trovato nell’adolescente Macron una nuova vitalità, diventando
una specie di madre-Pigmalione, ma soprattutto il mezzo per ascendere nella scala sociale
passando per le pagine dei giornali prima, per accedere poi alle più esclusive frequentazioni dell’alta
società parigina: dal demi monde di provincia addirittura al salotto dei
Rothschild. Dall’altra il “giovane” per affermare la propria volontà contro ogni
altra, per legarsi a questa donna scaltra ed esperta, ha scatenato le proprie capacità con estrema determinazione trovando con lei e
per lei la possibilità di emergere, attuando un progetto che nel tempo si è dimostrato
realistico. In realtà è Brigitte palesemente il suo consigliere, la sua
guida, il suo alter ego : un rapporto interdipendente perfetto.
Perfetto
per la coppia, ma lo sarà anche per il
popolo francese ? La storia di quel paese d’altra parte conta numerosi ed
illustri precedenti in fatto di consiglieri che contavano più del re; ma la
Trogneux non è la sola a muoversi, dato che ben più insidiosi e determinanti
sono e saranno gli stretti legami passati e presenti di Macron con il sistema di
potere bancario dei Rothschild. Il nuovo rottamatore transalpino è già stato
ministro dell’innovazione nel governo di
Hollande fino al 2016. Successivamente si è dimesso per partecipare alle
elezioni presidenziali senza un partito formale ma a capo di un movimento
formato dalle iniziali del suo nome e cognome: EM ,”EN MARCHE”.
A seggi chiusi Macron è in vantaggio seguito a
ruota da Marine Le Pen e dietro tutti gli altri per cui il ballotaggio se lo
giocheranno in modo contrapposto le forze della globalizzazione e dei poteri
finanziari che la gestiscono rappresentati dal glabro Macron contro le forze
popolari escluse e private del proprio lavoro senza più diritti e con redditi
sempre più risicati difesi da Marine Le Pen.
Analizzando il voto espresso si
nota subito che i grandi centri urbani hanno dato la maggioranza a Macron :
questo voto è rappresentato da quella ricca borghesia ex nazionalista di speculatori
che una volta si appoggiava allo Stato francese; uno Stato che cedendo la
propria sovranità ai poteri dell’UNIONE EUROPEA ha perso forza , prestigio e
attrazione per quella stessa borghesia che
ora si arricchisce appoggiando le forze della globalizzazione. Durante la
mutazione dello STATO sono stati eliminati i diritti legati alla dignità del
lavoro e ridotti i salari: ciò ha generato solo miseria nella popolazione . Nei
loro confronti è stato perpetrato il più grande crimine della storia umana: il tradimento
della fiducia verso lo Stato e la conseguente distruzione del proprio futuro .La
Francia è di fronte ad una decisione importante : continuare ad eseguire le
politiche economiche e sociali dettate dagli
organi di comando europeo e in definitiva della finanza, o riprendere in
mano il proprio destino di nazione sovrana guidata dalla RAGIONE e non
dalle oscillazioni pilotate dal cosiddetto
libero mercato. Non a caso, solo per il piccolo margine di voti in più presi da
Macron al primo turno rispetto all’altra candidata alla presidenza Marine Le Pen, le borse quest’oggi sono volate
ed il marco, pardon, l’euro è in rialzo rispetto al dollaro.
Elezioni presidenziali francesi -
risultati del primo turno - 23 aprile 2017
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Iscritti
|
46.891.594
|
% degli iscritti
|
% dei voti validi
|
Votanti
|
36.681.113
|
78,23
|
|
Voti validi
|
35.737.724
|
76,21
|
|
Emmanuel MACRON
|
8.528.585
|
18,19
|
23,86
|
Marine LE PEN (FN)
|
7.658.990
|
16,33
|
21,43
|
François FILLON (PR)
|
7.126.632
|
15,20
|
19,94
|
Jean-Luc MÉLENCHON
|
7.011.856
|
14,95
|
19,62
|
Benoît HAMON (PS)
|
2.268.838
|
4,84
|
6,35
|
Nicolas DUPONT-AIGNAN
|
1.689.686
|
3,60
|
4,73
|
Jean LASSALLE
|
433.996
|
0,93
|
1,21
|
Philippe POUTOU
|
392.454
|
0,84
|
1,10
|
François ASSELINEAU
|
329.951
|
0,70
|
0,92
|
Nathalie ARTHAUD
|
231.660
|
0,49
|
0,65
|
Jacques CHEMINADE
|
65.076
|
0,14
|
0,18
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