martedì 27 novembre 2018

GILETS JAUNES


Allons enfants....en marche!!!


L A FRANCIA è in marcia ma non la guida Macron, una rivolta spontanea invece è sorta auto-alimentata dai social network, da settimane ha occupato le strade di tutto il paese. La rivolta è in atto in tutti i dipartimenti, ha invaso piazze bloccato autostrade, una protesta che va ben aldilà di semplici rivendicazioni sindacali ma si è duramente lanciata contro le politiche ad indirizzo neo-liberista e antipopolari del governo voluto da Macron. Il giovanotto fa finta di non capire perché i manifestanti veramente inferociti siano scesi in piazza. Lui intanto resta chiuso all’Eliseo a discettare sul da farsi e a dialogare con la Merkel in dismissione.


I gilets jaunes come i sanculotti si asserragliano lungo gli incroci delle strade e occupano i caselli dell’autostrade proprio per indicare la ferma volontà di bloccare ogni iniziativa politica di Macron contro i bisogni primari della popolazione vedi aumenti dell’iva e soprattutto dei generi alimentari e servizi , comprese le tasse sui trasporti. 


Sugli stendardi dei gilets jaunes si leggono invettive contro le disposizioni di Macron:  tu denigri i valori fondanti della nostra costituzione" “liberté-legalité-fraternité”. La rivolta potrebbe estendersi ai paesi confinanti. Il presidente dell’Unione Repubblicana Popolare, F.Asselineau, durante un vivace ed acceso dibattito televisivo invoca la Costituzione francese e afferma che la democrazia appartiene al popolo e non alle oligarchie finanziarie, e chiede la destituzione di Macron in base al secondo articolo della Costituzione.


Le nostre TV e i giornali invece di dare un’informazione attenta su quel che accade in Francia  sostengono che le manifestazioni siano dovute all’aumento del carburante; non riescono o non vogliono capire quello che accade e per questo falsificano e continuano a criticare il nostro governo. Il movimento dei gilets jaunes ci permette di riscoprire le forze vitali della nazione e le alleanze in campo: un proletariato-operaio e contadino ed una classe media duramente impoverita (insieme ad una aristocrazia) che niente ha da guadagnare dalla linea economica intrapresa dall’UE. Contro hanno i nuovi arricchiti e le oligarchie finanziarie che con l’austerità imposta pensano ancora di lucrare con il denaro prestato ad usura.


Questo tipo di movimento è la versione francese di ciò che è accaduto pacificamente in Italia: un'alleanza popolare fra ceti diversi ma accomunati da medesimi obbiettivi, che impaurisce l’oligarchia finanziaria sovra nazionale ed i vari Quisling collaborazionisti posizionati nei singoli paesi. Sono terrorizzati, usano l’informazione per disinformare o non informare. Questo movimento è stato duramente insultato da tv , radio e giornali del political-correct,la rete internet ed i social invece lavorano a favore del movimento antiregime! Si può supporre che per ciò gli euroburocrati siano stati molto più disponibili con il nostro Capo del Governo nelle trattative in corso, e che Moskovici sia preoccupato per la piega che si delinea a causa di questi eventi.

 



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