lunedì 7 ottobre 2019

LA FINE DELLA SOVRANITA’ DEL PARLAMENTO



LA DEMOCRAZIA ITALIANA E’ IN PERICOLO


da così

Questo taglio dei parlamentari, ridotti a metà, è una vera e propria riforma costituzionale: TOGLIE LA SOVRANITA’ AL PARLAMENTO:

1) Perché in tal modo le due camere dimezzate riducono il rapporto di rappresentatività con gli elettori.

2) Perché così si riduce la loro funzione costituzionale di controllo e di indirizzo politico sull’operato del governo.

3) Modifica alterando in maniera irreversibile la formazione numerica delle attuali 14 commissioni parlamentari-il numero ridotto dei senatori e deputati inficia i lavori delle commissioni, in quanto il parlamento espleta gran parte del suo mandato elaborando le attività all’interno delle commissioni-Fatto gravissimo in quanto sarà causa di esami poco approfonditi di testi di legge e di altro materiale.

4) Inficia il rapporto numerico di rappresentanza fra cittadini elettori e l’istituzione parlamentare degli eletti. Così il rapporto fra l’elettorato passivo e attivo subirà un colpo decisivo a favore dell’astensionismo.

5) Il Parlamento,non è più l’organo centrale su cui è basato tutto l’impianto costituzionale, diverrà così più confacente al dictat delle lobby è sarà maggiormente esposto alla volontà delle segreterie dei partiti e non più indipendente nell’attuare ciò che è meglio per il popolo italiano.

6) Il numero ridotto inoltre non porterà alcun risparmio in quanto le commissioni parlamentari per il disbrigo dei lavori più urgenti saranno costrette ad affidarsi a tecnici esterni super-pagati come già avviene nelle Regioni e Comuni.



a così

7) Questo è un vero e proprio colpo di mano per chi vuole ridurre L’efficienza dello Stato e sostituirlo con il regionalismo e i suoi interessi particolari legati al clientelismo che è stato la rovina della I° Repubblica e lo sarà a maggior ragione dell’attuale.

8) Inoltre il cambiamento apportato sarà una vera e propria “mutazione costituzionale” poiché influirà anche sulla prima parte della Costituzione,quella che riguarda i principi fondamentali,i diritti e i doveri dei cittadini,i rapporti civili,i rapporti etico-sociali,i rapporti economici e i rapporti politici,in quanto il parlamento, così dimezzato e ridotto a pedina, non sarà più in grado di difendere quegli articoli costituzionali che ancora fanno da barriera allo strapotere oligarchico è finanziario.

Non si capisce perché al senatore Renzi e alla sua riforma costituzionale hanno fatto un’opposizione acerrima tutti quanti in maniera indistinta. Questa volta invece hanno taciuto? Perché, sono favorevoli ? Sembra proprio di sì.   





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