VOGLIONO RENDERE L’ ITALIA
SOLO UN’ESPRESSIONE GEOGRAFICA
La riforma del Mes
dovrebbe avvenire entro fine anno; queste sono le intenzioni dell’attuale
governo Conte bis. Nel sistema economico italiano sale la preoccupazione per
questa riforma. In quanto se verrà attuata, come prima risposta le banche
italiane smetterebbero di acquistare titoli nazionali; questo è quanto afferma
Il presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI) Patuelli. Il
motivo principale è che con il nuovo-MES si avrà la “ristrutturazione del debito”
nel caso che lo staff del MES non reputi il debito di quel Paese sostenibile.
Ristrutturazione significa che i detentori dei titoli di Stato (attualmente la
maggior parte del debito IN TITOLI DI STATO è detenuto dalle nostre banche) potrebbero
vederne allungate le scadenze, o abbassato il rendimento, o infine addirittura
vedere tagliato parte del loro credito e quindi la perdita è garantita .Perciò
l’approvazione del MES porterebbe conseguenze pesanti sull’economia nazionale.
Nel maggio2010 le banche tedesche e francesi che
avevano prestato quattrini alla Grecia erano state già messe in sicurezza, soprattutto
coi soldi dell’ITALIA, quindi al riparo da perdite. A causa del debito italiano, creato nel tempo ad hoc, con la separazione fra la banca d’ITALIA e Tesoro e con
la perdita della sovranità monetaria, Ie banche italiane e straniere ci
penserebbero due volte ad acquistare titoli di un Paese che potrebbe essere
assoggettato a ristrutturazione del debito. Di qui i timori del governatore di
Bankitalia Ignazio Visco, di Patuelli e di tanti altri. Infatti una ristrutturazione
del debito colpirebbe duramente le banche e i risparmiatori. Questa è una
strategia folle, serve solo ad affondare e strangolare una volta per tutte la
nostra già traballante economia.
La riforma del MES in Italia se attuata può provocare
la paralisi del nostro sistema bancario in quanto all’interno contiene alcuni
articoli riguardanti la ristrutturazione “del così detto debito”a vantaggio
delle banche tedesche, francesi ed olandesi in quanto queste banche sono
indebitate ed a rischio di fallimento; questo è il motivo principale dell’approvazione
voluta dall’attuale governo per favorire chi comanda in Europa. Tale approvazione
avvenuta nel Giugno scorso non è stata mai discussa preventivamente nel nostro
parlamento: anzi il precedente governo Conte sostenuto da una maggioranza
parlamentare giallo-verde aveva avuto il mandato parlamentare vincolante di non
approvare il MES cosa che il Presidente del Consiglio non aveva tenuto in
considerazione dichiarando invece di approvare la riforma del MES in quella
sede(adibita alla contrattazione) così come era . In effetti il primo Ministro
Conte in quella riunione di Giugno non ha firmato niente perché non è previsto
dalla procedura. Infatti il documento del Mes deve essere ratificato
successivamente secondo le norme previste. L’approvazione verbale diviene
pertanto vincolante e non più modificabile così come ha affermato l’attuale
Ministro dell’Economia Gualtieri.
Pertanto l’attuale governo ha omesso di rendere
noto al Parlamento quanto era stato deciso all’epoca dal Presidente del
Consiglio e dal Ministro dell’Economia dal precedente Governo Conte 1°. Il
fatto denota non solo la mancanza di trasparenza degli atti governativi ma
anche di far passare approvazioni di documenti non discussi e votati prima in
Parlamento.
Così come viene delineato dalla seguente legge di
Stato: “ legge voluta da Mario Monti, la 234 del 24 dicembre del 2012, la
quale all’articolo 5 prevede in maniera inequivocabile che il capo del governo
debba riferire al Parlamento in merito ad ogni tipo di trattativa con i partner
europei, laddove vi siano implicazioni di carattere finanziario e monetario. La
stessa legge prevede che anche l’indirizzo POLITICO che il premier dovrà seguire nelle
trattative deve essere indicato dalle Camere”. E’ evidente che tutto ciò non
sia avvenuto. Questo fatto evidenzia il peggioramento degli organi
istituzionali per il mancato rispetto delle leggi in vigore.
Oltretutto la neo-riforma del MES
diviene essa stessa uno strumento che dà potere all’organismo MES per obbligare
i governi a “prelevamenti forzosi “sui conti correnti dei risparmiatori. Se Governo
e Parlamento approvano questo meccanismo, della così detta stabilità economica
che avvantaggia una parte sola(vedi patto di Aquisgrana fra Parigi e Berlino)a
svantaggio dell’altra parte, vanno direttamente contro l’articolo 47 della nostra
Costituzione che protegge e difende il risparmio: “ La Repubblica incoraggia e
tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio
del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare, alla proprietà dell’abitazione,
alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto ed indiretto investimento azionario
nei grandi complessi produttivi del Paese.”
RIFERIMENTI:
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