martedì 21 settembre 2021

GREEN PASS - UNA LEGGE ANOMALA! A CUI SEGUE UN REFERENDUM TRAPPOLA.

La certificazione verde (green pass) non è obbligatoria e chi la chiede commette reato 

1. Il “green pass” obbliga al vaccino o all’effettuazione di un tampone ogni 48 ore. Ciò è illegale in base alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che all’art. 3 dispone: “Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge.” 

2. Il Regolamento CE 953/2021 stabilisce al “considerando” 36 che “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Pertanto, il possesso di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre, il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati.”

 3. Le norme europee prevalgono su quelle nazionali. Infatti, l’art. 9 del decreto-legge 52/2021, che introduce il “green pass” prevede espressamente l’applicabilità delle norme italiane solo se compatibili con il Regolamento CE 953/2021. Pertanto, il “green pass” è FACOLTATIVO. 

4. Il Consiglio d’Europa con la risoluzione n. 2631 del 27 gennaio 2021 ha disposto: “L’assemblea invita gli stati membri e l’Unione Europea ad assicurare: - che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno può essere sottoposto ad una pressione politica, sociale o di altro genere affinché si vaccini se non desidera di farlo; - che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato a causa di possibili pericoli per la salute o perché non vuole farsi vaccinare.” 

5. La Costituzione italiana vieta la discriminazione. Infatti, l’art. 3 dispone: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione; di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Di contro, le norme sul green pass obbligatorio per l’accesso ai ristoranti e ad altre attività discriminano tra cittadini in considerazione delle loro condizioni personali sanitarie. 

6. La discriminazione è vietata, inoltre, dall’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea: “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.” 

7. La CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) vieta anch’essa la discriminazione all’art. 14: “Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione.” 

8. Anche la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo vieta ogni discriminazione all’art. 2: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.” 

9. Pertanto, chiunque impedisca l’ingresso in un ristorante, una palestra, un cinema, una piscina a chi non sia provvisto del “green pass” sta commettendo il reato di violenza privata (art. 610 c.p.): “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni.” 

10. Inoltre, in base all’art. 187 del RD 635/1940 (Regolamento di Esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) gli esercenti non possono senza un legittimo motivo rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo. Le norme sul “green pass”, in quanto illegali e inapplicabili, non costituiscono legittimo motivo per il rifiuto delle prestazioni del gestore di un pubblico esercizio.

INOLTRE PER QUANTO RIGUARDA IL REFERENDUM ABROGATIVO DEL GREEN PASS :

Attenzione il referendum è una trappola il green pass va tolto in forma di DIRITTO la legge è dalla nostra parte ma con un referendum che potrebbe non vincere il governo viene di fatto legittimato a proseguire sulla via anticostituzionale.E’una vera e propria truffa che avvalla la legittimità del green pass in quanto il regolamento europeo CE 953/2021 (divenuta legge esecutiva di Stato) NON LO RENDE OBBLIGATORIO ANCHE SE IL GOVERNO LO RICHIEDE NEL SUO DECRETO, SE LO LEGGETE BENE FA RIFERIMENTO ALL'APPLICAZIONE DEL CITATO REGOLAMENTO EUROPEO. INFATTI il regolamento in questione parla chiaro: al punto 36 stabilisce che non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati Inoltre l'art.17 stabilisce la durata del green pass con scadenza il 30-06-2022 e aggiunge che Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. 

Quindi non esiste alcun obbligo sul green pass. PER ELIMINARLO OCCORRE IMPUGNARLO INVIANDO UNA DIFFIDA AD PERSONAM VERSO CHI LO RICHIEDE ELENCANDO GLI ARTICOLI DI LEGGE SOPRA CITATI AGGIUNGENDO QUELLI RELATIVI ALLA NOSTRA COSTITUZIONE. INFATTI diversi articoli della  Cost. sono coinvolti dal Green pass, questa anomalia giuridica vanifica gli artt.1-2-3-4 ed ha un impatto diretto anche sugli artt. 11, 13, 16, 17, 24, 32, 34, 35 e 77. Praticamente vogliono azzerare la COSTITUZIONE CON UN SEMPLICE DECRETO LEGGE COME SE FOSSE LO STATUTO ALBERTINO. 

 MA TORNANDO AL REFERENDUM INDAGATE DA CHI è PROMOSSO O CHI LO 

PROMUOVE SCOPRIRETE COSE MOLTO INTERESSANTI

LINK:

https://www.youtube.com/watch?v=l1aS894t-qI

https://www.youtube.com/watch?v=l1aS894t-qI

https://primopopolodiflorentia.blogspot.com/2021/09/regolamento-ue-9532021-e-divieto-di.html

PER DIFFIDE:

https://movimentodifesadiritti.com/2021/09/18/mandare-cortocircuito-greenpass/?_se=ZWxlbmFwYWNlc2NoaUBnbWFpbC5jb20%3D

Nessun commento:

Posta un commento