venerdì 24 maggio 2024

GREEN PASS GLOBALE UN CHIARIMENTO


AGGIORNAMENTO: 27 maggio 2024

OMS, E’ INIZIATA A GINEVRA LA 77ESIMA ASSEMBLEA  MONDIALE  DELLA SANITÀ. SIAMO RIUSCITI A FAR SALTARE IL TRATTATO PANDEMICO? IL DELEGATO ITALIANO CI CONFERMA CHE NON È STATO TROVATO L’ACCORDO DEFINITIVO. IL TRATTATO È  ARRIVATO QUI IN BOZZA.  QUINDI E’ FALLITO?
TEDROS PER SALVARE IL SUO TRATTATO PANDEMICO CHIEDE AIUTO ALL’ASSEMBLEA GENERALE  DELL'OMS.
IL DIRETTORE DI OMS NON DICE CHE È FALLITO MA DÀ LA COLPA ALLA “DISINFORMAZIONE”. IN PRATICA ABBIAMO FATTO SALTARE I SUOI PIANI. E CHIEDE AGLI STATI DI FERMARE LA “DISINFORMAZIONE”.
CIOÈ DI STRINGERE LE MAGLIE DELLA CENSURA. 
IL NUOVO TRATTATO PANDEMICO DELL'OMS E' STATO RESPINTO DALL'ASSEMBEA GENERALE DEI DELEGATI  NELLA SEDE DELL'OMS DI GINEVRA.
 MA RIMANE LA MINACCIA DEL GREEN PASS EUROPEO GIA' INTRODOTTO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE(vedi indicazioni sotto riportate). PERMANE ANCHE IL PERICOLO RAPPRESENTATO DA TRATTATI E REGOLAMENTI CHE POTREBBERO REINTRODURRE VINCOLI SIMILI A QUELLI VOLUTI DALL'OMS.
 
INFATTI, all’Assemblea Mondiale della Sanità in corso a Ginevra vogliono arrivare con forza alla modifica del Regolamento Sanitario Internazionale con una grave violazione del diritto internazionale. Altroché vittoria! Gli Stati Uniti (Biden Administration), Francia (Macron) & Co. spingono per le modifiche del Regolamento Sanitario Internazionale in totale violazione del Diritto Internazionale. 
Come spiegato, sono le modifiche al RSI pericolose, perché passano con maggioranza semplice e senza ratifica del Parlamento Nazionale diventano normativa cogente. Con le modifiche si vuole rafforzare la censura, il controllo sui medici e sanitari, l’obbligo della diagnostica genica ovunque, così la dittatura sanitaria è realizzata. 

Ma ciò che è più grave è che nessuno mette in evidenza il Regolamento 2022/2371 dell’Ue già ratificato dal governo italiano a nostra insaputa, che nella forma e nella sostanza è già un trattato pandemico che vale per l’Ue. Che rimarrà anche se il trattato pandemico OMS non è stato sottoscritto.
Perché con gli emendamenti del 30 Aprile del DL19 il Green Pass rimane collegato a quello Ue e cioè nella sfera di competenza del Regolamento 2371 che entrerà in vigore per qualsiasi tipo di emergenza alla prima occasione con cessione pressoché completa della nostra sovranità sanitaria.

VEDI: 

Regolamento (UE) 2022/2371 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 novembre 2022 relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 1082/2013/UE. (eurokomonline.eu)

 
Ancora non è finita la lotta è appena iniziata.
Con un’esortazione all’azione, la Settantasettesima Assemblea Mondiale della Sanità ha riconosciuto il cambiamento climatico come una minaccia imminente per la salute globale, approvando una risoluzione che sottolinea l’urgente necessità di misure decisive per affrontare i profondi rischi per la salute posti dal cambiamento climatico. Apri link qui sotto:
 
24 maggio 2024
Il Governo in sordina ha reintrodotto il green pass. E’ in Gazzetta Ufficiale. E’ stato reintrodotto con il DECRETO-LEGGE 2 marzo 2024, n. 19. Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). (24G00035) (GU Serie Generale n.52 del 02-03-2024)

link Gazzetta Ufficiale:https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2024/03/02/52/sg/pdf art. 43 pag 52 

Art. 43.
Interoperabilità delle certificazioni sanitarie digitali
 

1. Per far fronte a eventuali emergenze sanitarie, nonché
per agevolare il rilascio e la verifica di certificazioni sani-
tarie digitali utilizzabili in tutti gli Stati aderenti alla rete
globale di certificazione sanitaria digitale dell’Organizza-
zione mondiale della sanità (OMS), dalla data di entrata
in vigore del presente decreto, la Piattaforma nazionale
digital green certificate (Piattaforma nazionale – DGC)
di cui all’articolo 9, comma 1, lettera e), del decreto-legge
22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla
legge 17 giugno 2021, n. 87, emette, rilascia e verifica le
certificazioni di cui al medesimo articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021 e le ulteriori certificazioni sanitarie
digitali individuate e disciplinate con uno o più decreti
del Ministro della salute, adottati di concerto con il Mi-
nistro dell’economia e delle finanze e previo parere del
Garante per la protezione dei dati personali.
 

2. Le certificazioni di cui al comma 1 sono rilasciate in
formato digitale, compatibile con le specifiche tecniche
di cui alla decisione di esecuzione (UE) 2021/1073 della
Commissione, del 28 giugno 2021.
 

3. Al fine di assicurare l’evoluzione della Piattaforma
nazionale – DGC per il collegamento della stessa alla rete
globale di certificazione sanitaria digitale dell’OMS, non-
ché di assicurare la conduzione e manutenzione ordinaria
della stessa, è autorizzata la spesa di euro 3.850.000 per
l’anno 2024, da gestire nell’ambito della vigente con-
venzione tra il Ministero dell’economia e delle finanze
– Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e la
società SOGEI S.p.A. A decorrere dall’anno 2025, per la
conduzione e manutenzione ordinaria della Piattaforma
nazionale – DGC è autorizzata la spesa di euro 1.850.000
annui, da gestire nell’ambito della convenzione di cui
al primo periodo. A tal fine le risorse di cui al presente
comma sono iscritte sull’apposito capitolo dello stato di
previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e
costituiscono incremento del limite di spesa annuo della
predetta vigente convenzione
 

4. All’onere derivante dai commi 2 e 3, si provvede
mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di
spesa di cui all’articolo 20, comma 1-bis, del decreto-leg-
ge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni,
dalla legge 28 marzo 2022, n. 25. (FINE)

PIATTAFORMA GREENPASS h FINANZIATA SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA
La piattaforma hashtag,
DigitalGreenCertificate attraverso l'art. 43 del DL 2 marzo 2024, n. 19, è stata finanziata ILLIMITATAMENTE per 1,85 milioni di Euro annui (salvo il 2024 dove l'onere è di 3,85 milioni). La norma cristallizza la piattaforma che emette, rilascia e verifica le certificazioni sanitarie nell'ordinamento e idoneo finanziamento a carico dello Stato(vale a dire a carico dei cittadini italiani) per il suo funzionamento. Il decreto-legge sarà ora esaminato dal Parlamento per l'eventuale conversione.
 

altro link esplicativo:
https://lnkd.in/dKWj-_8W
 

COSA DICE IL MINISTRO
La marcia indietro da parte di Schillaci: il Governo non ha alcuna intenzione di aderire al cosiddetto ‘green pass globale’ dell’Oms. In sede di conversione del decreto-legge verrà presentato un emendamento per riformulare il testo e ricondurre la norma agli obiettivi Pnrr in tema di salute, a partire dalla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico.
In questa ritirata niente ancora è certo dicono che non firmeranno il Trattato Pandemico ma stanno finanziando la piattaforma del Green Pass. Non c'è niente di coerente e di sicuro in questa storia, se non che le lobby stanno lavorando sodo per dare all'Oms il potere di decidere le politiche sanitarie, compresi gli obblighi, sottraendo l'incombenza ai governi nazionali.
La cosa più semplice quella di ritirare il decreto non lo fanno e questo
getta oscuri dubbi.


INTANTO VANNO AVANTI CON LA TRANSIZIONE DIGITALE E L'AI.

Il grimaldello è l'It-Wallet, ossia l'app nazionale per 

l'identità digitale, che avrà una versione pubblica (un 

wallet sviluppato dallo Stato) e una privata (app fornite 

da aziende accreditate dall'Agenzia per l'Italia digitale, 

Agid), sulle quali potranno essere caricate, in una fase 

iniziale, la tessera sanitaria, la patente e la carta europea 

della disabilità. Il decreto ha visto la luce molto più tardi 

delle previsioni del sottosegretario all'Innovazione digitale, 

Alessio Butti, in quota Fratelli d'Italia, che ha fatto dell'identità 

digitale uno dei suoi cavalli di battaglia: l'intenzione iniziale era 

di emanare questo decreto a luglio 2023.

Con l'app It Wallet l'Italia intende bruciare sul tempo il progetto di una app europea. 

Tuttavia sono le regole e gli standard comunitari a dettare legge. 

Sono già partiti i test di un progetto comune, ma l'Italia non guida 

nessuna delle quattro sperimentazioni. Una di queste, 

Potential, a trazione franco-tedesca, testerà alcuni casi 

d'uso in Trentino nel 2024.

Da come si legge il controllo digitale avanza, per ora la 

maggioranza delle azioni è prevista in mano allo Stato in 

seguito l'esecutivo ha inserito un'opzione che consente 

alle due società di acquistare l'intera partecipazione 

azionaria dello Stato in PagoPA. Così le banche dati 

pubbliche possono scambiarsi informazioni 

direttamente, senza doverle chiedere ai cittadini.

Inoltre l'Italia non guida nessuna delle quattro 

sperimentazioni in corso a livello europeo. Tutto poi sarà 

gestito da agenzie dell'UE con l’IA.


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