mercoledì 8 gennaio 2025

L'Ucraina non permetterà più il transito del gas russo


 Volodymir Zelensky: “Non prolungheremo” l’accordo di “transito del gas russo” attraverso l’Ucraina verso l’Europa, “non daremo la possibilità” a Mosca “di guadagnare altri miliardi. Quindi non è più permesso il transito del gas russo attraverso il territorio nazionale dal 1° gennaio 2025, ha annunciato giovedì 19 dicembre scorso Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato i leader dell'Unione europea a Bruxelles. Il divieto, ha aggiunto, si applicherà a qualsiasi flusso di gas "proveniente dalla Russia" per evitare il rischio che il gas russo venga venduto all'Europa sotto la veste di gas prodotto in Azerbaigian.

ZELENSKY CHIUDE IL GAS ma chi ci rimette SIAMO NOI

Da ora in poi il gas russo non arriverà più in Europa attraverso l'Ucraina questa la prima conseguenza della scadenza, al 31 dicembre 2024, del contratto di transito quinquennale tra la russa Gazprom con l'ucraina Naftogaz. "Gazprom è stata privata della possibilità tecnica e legale di fornire gas per il transito attraverso il territorio dell'Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025": il contratto non è stato rinnovato per volontà Ucraina. Ucraina e Russia avevano firmato l'accordo nel 2019 e da allora Mosca ha pagato a Kiev circa 800 milioni di dollari all'anno per far transitare il suo gas in Europa attraverso il gasdotto della Druzhba, anche durante il conflitto in corso.

La chiusura della rotta di transito del gas chiude anni di relazioni energetiche e politiche divenute negli ultimi dieci anni turbolente per via della guerra e delle sanzioni. Così dal 1° gennaio l’Ucraina interromperà il transito di gas russo verso l’Europa. L’Ucraina perderà così 800 milioni di euro annuali (che corrispondevano ai diritti di transito), mentre la Russia dovrebbe rinunciare ad un fatturato complessivo di circa 5 miliardi annui, che corrisponderanno alle mancate vendite in Europa.

I paesi più colpiti da questa mossa saranno Austria, Ungheria e Slovacchia, ma gli effetti di questa decisione si faranno sentire in tutto il continente. Naturalmente è pronto sul mercato il gas liquido americano (LNG), che però costerà tre volte di più rispetto a quello dei gasdotti russi.

A mettere in evidenza questa situazione: “Il primo ministro slovacco Robert Fico ha invitato domenica i leader dell'UE a prestare molta attenzione alla decisione dell'Ucraina di interrompere il transito di gas dalla Russia. Con l’interruzione, infatti, il mercato internazionale, secondo Fico, finirà sotto pressione, causando “enormi danni economici all’Ue, che si faranno sentire successivamente“. Come evidenziato da Euronews, i prezzi sono cresciuti questo mese proprio per le incertezze sulla posizione ucraina sul transito del gas russo.

In sintesi chi avrà più potere sulla distribuzione dell'energia, gas e petrolio, e scaricherà la crisi del dollaro in europa saranno gli Usa. Per l'Italia saranno tempi duri, sarà costretta ancor più a svendere e privatizzare attività produttive e servizi per far fronte all'invasione dei prodotti americani i cui prezzi energetici sono molto più alti di quelli russi.

Zelensky ha ricevuto dall'UE centinaia milioni di euro ma i popoli europei saranno quelli che pagheranno cara questa decisione soprattutto sul piano industriale e del lavoro.

FONTI:

Zelensky:"L'Ucraina non permetterà il transito di gas russo con etichetta azera"

| Euronews

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