L’accordo Ue-Mercosur è fatto, l’annuncio di von der Leyen: Conclusi i negoziati. L’ annuncio in una breve conferenza stampa (senza la possibilità di porre domande) insieme ai quattro omologhi, il presidente brasiliano Lula, l’argentino Javier Milei, il paraguaiano Santiago Peña e il padrone di casa Lacalle Pou. Dopo 25 anni di trattative e un accordo politico raggiunto e messo da parte nel 2019, è arrivata la firma.
Il Mercosur (dizione spagnola, Mercado
Común del Sur) o Mercosul (secondo la
dizione portoghese, Mercado Comum do Sul; Italiano: Mercato comune
del sud) è il mercato comune dell'America meridionale che si
affianca alla Comunità Andina, alla Comunità Caraibica e
al Sistema di integrazione centroamericana.
L’accordo commerciale di libero scambio con l’Ue porta l’intesa
sul Free trade agreement. Sono 25 anni che si cerca di arrivare a un
accordo tra Ue e Mercosur, le trattative sono in corso dal 1999.
In Europa l’accordo non piace, soprattutto alla Francia ma anche
all’Italia, all’Austria, alla Polonia, all’Irlanda.
Lo vedono di buon occhio invece la Germania, la
Spagna, la Lettonia e la Svezia. I nodi principali delle trattative riguardano
le condizioni di reciprocità negli scambi e l’eliminazione
progressiva delle tariffe doganali sui beni agroalimentari e
industriali. L’intesa riguarda l’abbattimento delle barriere commerciali e la
liberalizzazione degli scambi su molti prodotti provenienti dall’America
Latina, dalla carne bovina al pollame, dallo zucchero al miele, dal riso alla
frutta tropicale.
Vengono ridefinite anche le regole sull’export europeo verso i Paesi sudamericani di prodotti industriali e agroalimentari, oltre a beni di abbigliamento, scarpe di pelle e tessuti. Secondo i calcoli messi a punto dall‘Unione europea in caso di ratifica il patto cancellerebbe il 92% delle tariffe doganali imposte dall’Ue per l’import dal Mercosur e il 91% di quelle relative all’export europeo verso i membri dell’organizzazione sudamericana.
L’accordo, dopo la ratifica da parte della
commissione UE, dovrà passare dal vaglio del Consiglio e del Parlamento
europeo. Non è richiesta l’unanimità del voto, ma la maggioranza qualificata. Inoltre le
disposizioni non commerciali incluse nell’accordo annullerebbero le
giurisdizioni degli stati membri dell’Ue; cosa che richiederebbe un processo di
ratifica più importante con la necessità dell’autorizzazione unanime
dell’accordo da parte dei 27 paesi dell’Ue, a cui dovrebbe seguire poi l’approvazione
da parte del Parlamento europeo e di tutti i singoli Parlamenti dei Paesi.
Questo accordo rischia di generare squilibri drammatici per la filiera produttiva, a causa delle evidenti asimmetrie negli standard produttivi. Nell’area Mercosur, infatti, vigono regole molto meno stringenti rispetto a quelle europee sull’uso di pesticidi e tecniche di produzione. Molti principi attivi presenti in diserbanti e pesticidi impiegati nei Paesi sudamericani sono vietati nell’Unione europea. In aggiunta, in alcuni allevamenti dell’America Latina si fa ancora uso di antibiotici come promotori della crescita, una pratica vietata in Europa dal 2006.
Le aziende italiane sarebbero penalizzate da una concorrenza sleale che favorisce una corsa al ribasso dei costi, alimentata dall’assenza di regole comuni e del principio di reciprocità”. L’accordo UE Mercosur è un’idea folle, è un pericolo in quanto comporta una vera concorrenza sleale per i nostri allevatori e per tutta la filiera agroalimentare: infatti gli standard e i controlli di produzione sono molto più bassi; inoltre la carne ha un costo basso e distruggerà il mercato dei nostri produttori. Tutto ciò fa parte di un modello commerciale obsoleto al servizio degli interessi privati e mette a rischio la nostra sovranità alimentare.
Inoltre se andiamo a scoprire chi muove le carte per invadere il mercato europeo con prodotti agroalimentari provenienti dai paesi latino americani del Mercosur ci rendiamo conto che il basso costo è il risultato dello sfruttamento del lavoro senza norme sociali, senza tutela dei minori e delle comunità indigene da parte delle multinazionali agroalimentari che detengono il controllo commerciale dei prodotti in quei territori. Soprattutto quei prodotti sono frutto della deforestazione e del land-grabbing* operato dalle multinazionali, a danno delle piccole imprese agricole e familiari locali costringendo quei paesi sotto il loro tallone di ferro.
NOTE:
* L'accaparramento di terra (in inglese land grabbing) è un fenomeno economico e geopolitico di acquisizione di terreni agricoli su scala globale, il terreno agricolo è venduto a terzi, aziende(copertura delle multinazionali) o governi di altri paesi senza il consenso delle comunità che ci abitano o che lo coltivano da anni, per produrre il loro cibo. Uno scandalo che esiste da molti anni, ma che dallo scoppio della crisi finanziaria del 2008 è cresciuto enormemente, spingendo nella fame migliaia di contadini del Sud del mondo.
FONTI:
Accordo UE Mercosur: cosa prevede e perché fa discutere - Borsa&Finanza
L’accordo con il Mercosur divide l’Europa, cosa si sa finora
https://www.oxfamitalia.org/scandalo-land-grabbing/
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