lunedì 21 ottobre 2024

LA CULTURA RUSSA A FIRENZE

Nella nostra città hanno soggiornato, a partire dal XIX secolo, celebri personalità della cultura russa. Fedor Dostoevskij, assiduo frequentatore del Gabinetto letterario Vieusseux, nel corso di uno dei suoi soggiorni fiorentini (1869) concluse il suo capolavoro, "L’Idiota", in un casa proprio di fronte a Palazzo Pitti. Firenze fu città prediletta anche da Pëtr Il'ič Čajkovskij (nella sua residenza di villa Bonciani, in via San Leonardo 64, compose peraltro “La Dama di Picche”) e, in tempi più recenti, dal noto regista Andrej Tarkovskij (che qui visse per tre anni, in via S. Niccolò 91) particolarmente legato alla nostra regione. Molte sono le lapidi che ricordano, in città, queste figure. Altrettante personalità del mondo russo, che facevano parte di una folta comunità locale, sono sepolte presso il Cimitero agli Allori.

Demidoff, ricca famiglia di industriali russi (proprietari di miniere di malachite) trasferitasi a Firenze nel 1819, lasciarono profonde tracce nella città e nei dintorni, legando il proprio nome soprattutto al complesso mediceo di Pratolino (da allora conosciuto come “Villa Demidoff”) di cui furono proprietari. In città si ammira anche il Monumento alla famiglia Demidoff, opera di Lorenzo Bartolini, nell’omonima piazza in Oltrarno. Se solo alcune tracce sono rimaste della principesca villa di San Donato in Polverosa (nei pressi dell’omonima chiesa nel quartiere di Novoli), molti preziosi oggetti da essa provenienti si ammirano ancora presso la Chiesa Russa ed il Museo Stibbert  Di grande interesse, infine, è la straordinaria collezione di icone russe, recentemente aperta al pubblico all’interno di Palazzo Pitti.

La chiesa russa ortodossa della Natività è un luogo di culto ortodosso che si trova in via Leone X, è stata inaugurata nel novembre del 1903 – grazie alla sua particolare vicenda storica, conserva  alcune preziose testimonianze di eventi  risalenti agli ultimi secoli della storia russa. Russa non certo in senso etnico ma piuttosto nazionale o meglio di civiltà.

Da non dimenticare la villa Olga Basilewsky  una struttura che sorge nelle prossimità del centro di Firenze. L'edificio è ubicato nel viale Strozzi, di fronte alla parte del viale che circonda i giardini della Fortezza da Basso e nei pressi del torrente Mugnone. La struttura è una delle testimonianze del turismo russo verso l'Italia; non è un caso che nelle immediate vicinanze della villa sorga la chiesa russa ortodossa della Natività (comunemente chiamata Chiesa Russa) creata anche grazie alla donazione del principe di San Donato Paolo Demidoff.

La costruzione di Villa Basilewsky risale agli anni immediatamente successivi ai lavori di ampliamento per Firenze Capitale. L’area fu scelta come residenza da Aleksandr Basilewsky, diplomatico e collezionista di fama internazionale. Vi avrebbe dimorato insieme alla moglie Olga.

A partire dalla seconda metà dell’Ottocento Firenze ospitò alcune famiglie dell’aristocrazia russa che formarono una vivace comunità, molto attiva nel campo dell’arte. Buturlin, Demidoff e appunto Basilewsky sono solo alcuni dei nomi più di spicco. Al momento della morte di Olga (Mosca 1838 – Viareggio 1912), il figlio Petro nel rispetto delle volontà della madre donò la villa perché diventasse un ospedale in uso alla comunità fiorentina: uno scopo umanitario e di pubblico beneficio. Parte dell’eredità fu donata anche alla comunità russa la cui chiesa sorge vicino alla Villa.

L’immobile nella seconda metà del Novecento è passato dal Comune alla Regione che ne ha fatto un presidio sanitario dell’ASL. Il lascito testamentario della villa ad uso ospedaliero non è stato mantenuto dalla Regione ed ora in parte è in stato di abbandono.

 Esiste una comunità russa ortodossa a Firenze qui potete leggere la sua storia:

ASdF_2013_8_285-296.pdf


 

 


 

venerdì 11 ottobre 2024

Le cose accadute nel 2022 poco prima delle dimissioni di Draghi

Le cose accadute nel 2022 che non ci fanno sapere e che invece dobbiamo conoscere.
Molto semplice si apprende che Draghi (ancora presidente del consiglio nell'agosto 2022) prima di andare via, decretava una donazione di 100 milioni di euro alla Banca Mondiale per la preparazione alla nuova pandemia e una donazione di 100 milioni di euro a Gavi Alliance per i vaccini da utilizzare per la prossima pandemia.


Oltre a tutto quello che può essere utile per lo scopo del provvedimento, leggendolo, emerge l’art. 24 a pag. 105 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto pdf (gazzettaufficiale.it) questo comma b che recita: “al contrasto della pandemia di COVID-19, tramite un finanziamento a dono di 100 milioni di euro nel 2022 alla GAVI Alliance, organizzazione facente parte dell’1c-cess io COVID-1Y Tools Accelerator (ACT-A). Per l’acquisto dei vaccini destinati ai Paesi a reddito medio e bassi tramite il COVAX Advance Market Commitment”. 

(Sembrerebbe una buona cosa se non fosse che lo scorso gennaio la stessa Gavi ha regalato all’Africa vaccini quasi scaduti e che 100 milioni di dosi sono state bruciate nei falò).Il nuovo aiuto economico è stato inserito in sordina nel decreto-legge 115 del 9 agosto 2022 dedicato alle misure urgenti su “energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali» (il cosiddetto Decreto Aiuti Bis).

 Il Comitato Internazionale per l’Etica della Medicina (CIEB) ha invece espresso un parere contrario che trovate qui per iscritto:  PARERE-n.-14.pdf (ecsel.org) 
Succede, dunque, che un Paese come l’Italia – che sta diventando sempre più povero – si trovi a sponsorizzare un magnate come Gates che a sua volta influenza la politica sanitaria dell’OMS. Già. L’OMS che lancia ripetuti allarmi pandemici e Gates che risponde con la sua produzione di vaccini (il Moderna, ad esempio), un matrimonio quasi perfetto. Peccato che non sia una questione solo privata.

L’Italia è sponsor da 20 anni.
C’è da aggiungere, poi, che negli ultimi 20 anni l’Italia ha impegnato 499 milioni di euro nella IFFIm, International finance facility for immunization, struttura legata alla galassia Microsoft che immette sul mercato i vaccine bonds per finanziare la Gavi Alleance.
Sostegni diretti alla Gavi risalgono al 2016, ad opera di Matteo Renzi: 120 milioni dal 2016 al 2020. Ci si chiede che bisogno abbia la Gavi Alliance di ricevere fondi così sostanziosi dai vari Paesi. Assieme alla Fondazione degli ex coniugi Gates, la Gavi, figura tra i primi 10 finanziatori dell’OMS.

Un passo indietro 2020, tanto per avere un quadro della situazione al giugno, quando il premier Giuseppe Conte – senza interpellare il Parlamento (legittimato a decidere da solo sull’emergenza pandemica) – assegnò 200 milioni di euro da devolvere dal 2026 al 2030 alla IFFim

Ora è evidente che tutta l'operazione Corona era stata programmata da tempo con chiari intenti antidemocratici e finanziata dai nostri governi e nel resto del mondo sotto la sfera angloamericana hanno usato le stesse modalità del resto anche noi siamo sotto quella sfera che decide la vita di tutti.

FONTI:

Governo Draghi: Regalo 100 milioni al GAVI di Bill Gates & Co | Quotidianoweb.it

 Il governo dimissionario regala 100 milioni a Bill Gates – Il Blog di Gioia Locati (ilgiornale.it)

 

mercoledì 2 ottobre 2024

BlackRock INVADE L'ITALIA

 

BlackRock ha ottenuto l’ok per superare il 3% in Leonardo, con il via libera del Governo e condizioni non ancora specificate.
BlackRock, punta su Leonardo, guidata da Larry Fink, che gestisce oltre 10mila miliardi di dollari di asset su scala globale, al 31 dicembre 2023 aveva un portafoglio italiano del valore di 97,3 miliardi di dollari, comprese quote del 7% del capitale di Unicredit, il 5% di Intesa San Paolo e partecipazioni in Eni, Enel e Generali. La crescita della quota in Leonardo va letta sia in chiave finanziaria sia, soprattutto, in ottica strategica.


BlackRock sonda il terreno per rafforzare la sua posizione nel mercato italiano. Così come riportato da Bloomberg, la più grande società di gestione al mondo sarebbe in trattative con Sace, gruppo assicurativo-finanziario controllato da Mef per il sostegno alle imprese nazionali, per gestire fino a 3 miliardi di euro di asset.
Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa. Ci sono però alcune suggestioni interessanti, come il fatto che i due amministratori delegati, Alessandra Ricci per Sace e Larry Fink per BlackRock, insieme ai vertici dei rispettivi gruppi, si sono incontrati in occasione del vertice del G7 italiano di Borgo Egnazia, dedicato al tema delle infrastrutture
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Questa mossa se confermata, posizionerebbe BlackRock guidata da Larry Fink al vertice dell’industria tricolore dopo che, secondo quanto svelato da MF-Milano Finanza, il gruppo è già per distacco il più grande investitore istituzionale estero per consistenze azionarie nelle società quotate di Piazza Affari. In data 2 agosto 2024, infatti, le partecipazione dell’asset manager americano in alcune delle più grandi società di borsa (tra queste spiccano Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Stellantis, Ferrari, Banco Bpm, Prysmian e Moncler) ammontavano a 17 miliardi di euro. Il fondo sovrano norvegese Norges Bank Im, al secondo posto, aveva una ricchezza azionaria di 10 miliardi circa.

Attenzione vedere tutto questo movimento solo come mosse finanziarie sarebbe riduttivo come analizzare solo in termini di operatività borsistica l’affare. Far salire BlackRock di oltre il 3%, con l'approvazione del Governo e dell'AD Roberto Cingolani, significa consolidare il processo di saldatura tra alta finanza americana e aziende italiane attive nei settori strategici. La scalata di BlackRock a Leonardo fa il pari con la crescente sinergia della Roccia Nera con Sace o con altri affari come la scalata di Kkr, fondo americano avente l’ex direttore della Cia David Petraeus tra i suoi partner, al controllo della rete di Telecom Italia.

Gli apparati finanziari USA puntano sull’Italia, porta dell’Europa e Paese da blindare come alleato a tutto campo degli Stati Uniti. Leonardo, in quest’ottica, è doppiamente strategica perché azienda attiva, per la partecipazione al programma F-35. Se colleghiamo questi posizionamenti alla guerra in corso non c'è da stare tranquilli.
 

fonti:

 BlackRock in trattative con Sace per gestire fino a 3 miliardi di asset in Italia - MilanoFinanza News 

BlackRock sale in Leonardo: l'Italia è sempre più "americana" (insideover.com) 

mercoledì 11 settembre 2024

PUTIN METTE IN BERLINA LE SANZIONI DI GAS E PETROLIO

Bloomberg riferisce che i ricavi del petrolio e del gas in Russia sono aumentati del 20% ad agosto (a 8,7 miliardi di dollari) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ciò si spiega con l’aumento dei prezzi del petrolio russo degli Urali (74 dollari al barile) e con l’aumento delle esportazioni di gas.
Bloomberg nota anche che la Russia si è adattata alle sanzioni europee, ha trovato nuovi acquirenti per il suo petrolio e ha creato un’enorme flotta ombra.

Anche le forniture di gas alla Cina nel mese di luglio attraverso il gasdotto Power of Siberia hanno stabilito un record storico e hanno ampiamente superato gli obblighi contrattuali.
Secondo i calcoli di Bloomberg, le esportazioni di gas verso la Cina sono aumentate di quasi il 33% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 2,8 miliardi di metri cubi.
Nel frattempo, le forniture di gas attraverso i gasdotti verso l’Europa attraverso l’Ucraina e la Turchia sono aumentate di quasi il 6% a 2,67 miliardi di metri cubi.

Le sanzioni in realtà sono contro i paesi dell'UE, questi dati non mentono. I nostri burocrati hanno preferito mandare a scatafascio l'industria europea per conseguire la loro agenda politica sulla transizione green.

Ho riascoltando il discorso di Draghi sulle sanzioni alla Russia: fortuna che è un genio dell'economia, non ne ha beccata una! Anche con il massimo impegno si fatica a sbagliarle tutte, ma super Drag c'è riuscito, congratulazioni.

LINK VIDEO DISCORSO SULLE SANZIONI, 21 set 2022