Il nome che è stato dato alla autonoma aggregazione di liberi cittadini di "Primo Popolo di Florentia" nasce dal primo esperimento di democrazia popolare a Firenze nel 1292. Da questo blog partono idee ed iniziative per l'instaurarsi di una vera RES PUBLICA a Firenze.
Putin era stato nominato presidente ad interim alla vigilia di Capodanno del 1999, quando il predecessore Boris Eltsin si era dimesso inaspettatamente e si era scusato per i disordini post sovietici del paese in un discorso che aveva sbalordito i russi. Eltsin consegna il Paese al suo allora giovane successore, considerato al tempo un presidente quasi accidentale scelto fra la cerchia di personalità che gravitavano, con forti poteri e influenza, intorno al leader russo. Tutti pensavano che fosse un presidente pro tempore.
Mai valutazione fu più sbagliata. Da allora, Putin ha praticamente dedicato la sua missione politica a ribaltare quel primo giudizio sulla "casualità" del suo incarico per imporsi, invece, come l'uomo che ha restituito alla Russia lo status di grande potenza, capace di competere anche militarmente con l'Occidente, e di aver ridato al suo popolo dignità dopo l'umiliazione del crollo dell'impero sovietico. Sono passati 25 anni e il mondo intero ha imparato a fare i “conti” con questo leader mondiale imprevedibile e controverso, capace di stravolgere parte del già complicato “ordine mondiale”. «Orgoglioso di quanto ho fatto in questi 25 anni», ha detto ancora Putin nel discorso finale di Capodanno 2025, «Ora, sulla soglia di un nuovo anno, stiamo pensando al futuro». Il mondo è cambiato rispetto a 25 anni fa, la Russia è cambiata, si è rafforzata ha creato nuove alleanze per contrastare le inique sanzioni e così l’Occidente in mano ai globalisti e guerrafondai si è dovuto imbattere in qualcosa che sembrava morto e sepolto con la caduta del Muro di Berlino.
BUON 2025, RICORDIAMOCI CHE IL 2024 è stato un anno di "guerre", divisioni e disuguaglianze e chi è ancora al comando non ha alcuna intenzione di cambiare programma.
In campo economico prosegue sempre la transizione energetica nonostante i fallimenti di molte aziende siano sotto gli occhi di tutti. Non aggiungo altro: AUGURI A TUTTI E AVANTI TUTTA!
La Stella di Natale è la pianta simbolo delle festività natalizie. Queste foglie rosso vivo sono il motivo per cui la Stella di Natale è divenuta rappresentativa della Natività.
AUGURI di BUON NATALE
IL DIPINTO CHE APPARE è del pittore olandese Gerrit van Honthorst è conosciuto in lingua italiana come Gherardo delle notti, il dipinto Adorazione del bambino, che qui proponiamo è conservato oggi agli Uffizi di Firenze.
L'ex generale dell'esercito americano Wesley Clark
spiega la strategia di Washington nel 2007:
"Elimineremo sette paesi in cinque anni: Iraq,
Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan – e finiremo con l'Iran".#Syria#US(Ci hanno messo più tempo ma sono arrivati
all'obiettivo Syria poi sarà la volta dell'Iran)
Guerra in Medio Oriente, si avverano le dichiarazioni
del generale Wesley Clark dopo 11 Settembre: “Ci prenderemo 7 Paesi” In una conversazione avvenuta nei corridoi del
Pentagono, Clark apprese di un piano segreto per “eliminare sette paesi in
cinque anni”. Questa rivelazione, avvenuta nel 2007, sollevò molte domande
sulle reali motivazioni della “Guerra al Terrore” e sulla competenza dei
funzionari coinvolti.
A vent’anni dagli "attentati dell’11
settembre", le parole di Clark risuonano ancora come un monito. Ricordare
questi eventi è fondamentale per comprendere le dinamiche geopolitiche attuali
e le conseguenze delle decisioni prese allora. La guerra in Iraq, iniziata nel
2003, è stata solo il primo passo di una serie di interventi militari che hanno
avuto ripercussioni significative in tutto il Medio Oriente e oltre.
*
Le
milizie jihadiste con a capo Mohammad al-Jolani occupano la Syria
Per la Syria hanno usato i soliti ribelli e corruzione
per finire di gettare nel disordine il paese che è un importante snodo
geopolitico per il passaggio di#merci,#materieprimee#idrocarburied è anche la via per
attaccare l'Iran. La Russia non ha potuto farci niente: l'esercito
siriano non ha opposto resistenza per la lunga guerra diffusa nel territorio a
macchia di leopardo e per la massiccia entrata in campo di ingenti forze
jihadiste armate di tutto l'armamentario necessario per bloccare ogni possibile
resistenza. Putin cercherà di trattare col nuovo governo per mantenere le basi navali.
I jihadisti hanno avuto gioco facile ad abbattere le milizie fedeli ad Assad infatti se consideriamo i tempi fra la tregua in Libano e l’offensiva dei mercenari contro la Syria si nota un tempismo sospetto, quasi una comunione d’intenti. Considerando i fatti a bombardare la Siria di Assad e a indebolirne la capacità di resistenza è stata, nell’ultimo anno, proprio Israele a cui non fa una piega avere un legame con un regime islamista alle porte di casa nella logica di un rafforzamento della “fortezza assediata” cara a Benjamin Netanyahu.
L’obiettivo, da lungo tempo avviato per destabilizzare quell'area,
perseguito principalmente dallo stato di Israele, dagli Usa e dalla
Turchia, è stato raggiunto.Cadendo Assad, al suo postoarriveranno i terroristi, gli estremisti islamici, i cosiddetti “tagliagole”. Adesso ci sarà il caos più totaleche è quello che serve alle forze economiche "occidentali"che fanno leva sul terrorismo per far avanzare nel mondo i propri interessi. Il loro modo di agire non cambia è una costante storica del capitalismo e della finanza internazionale.
Adesso a capo delle milizie jihadiste c'è Abu Mohammad
al-Jolani un terrorista sulla cui testa dal 2013 pendeva un taglia da 10
milioni di dollari per ripetuti crimini di guerra commessi tra Siria e Iraq.
Ora invece è considerato un liberatore da chi lo ha finanziato e come i leader
dei Talebani, propugna un islamismo nazionale e di governo. Intanto Netanyahu
approfitta del caos in Siria per occupare la zona smilitarizzata adiacente alle
alture del Golan, affermando che l’accordo di disimpegno del 1974 con la Siria
“è crollato”.Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno preso il controllo della zona cuscinetto del Golan. Questa operazione è giustificata da Israele come misura preventiva "per garantire la sicurezza"; l'occupazione dell'area del Golan è avvenuta mentre la Siria affronta il vuoto di potere seguito alla caduta di Bashar al-Assad e alla presa di Damasco da parte delle forze jihadiste.
Resta solo
l'Iran...Intanto in Syria vanno al potere i jihadisti, ora abbiamo un nuovo
Stato islamista qualcosa di simile è accaduto in Afghanistan, gli Stati UNITI,
dopo aver armato i Talebani contro i militari dell'ex Unione Sovietica presenti nel
paese afghano, si sono dovuti scontrare contro gli stessi talebani che prima aveva
armato contro il governo sostenuto dai sovietici. Alla fine la missione
originaria di George W. Bush di#esportarela#democraziain Afghanistan ha mostrato tutta la sua fallacia
molto presto, fino ad abbandonare il paese al suo destino. Così i talebani
hanno dato vita al nuovo Emirato islamico dell'Afghanistan.
La democrazia è servita in un piatto d'argento fuso!
L'Ucraina ha usato per la prima volta i missili a lungo raggio americani per colpire la Russia
Volodymyr Zelensky ha tenuto fede a quanto ha detto durante una conferenza stampa con il primo ministro danese Mette Frederiksen. Il giorno dopo il via libera di Joe Biden all'uso dei missili a lungo raggio per colpire gli obiettivi nei territori russi di Kursk, le forze di difesa ucraine hanno colpito per la prima volta il territorio russo con i missili balistici ATACMS, colpendo il bersaglio con successo nella regione di Bryansk.
La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa ucraina RBC-Ucraina, che ha citato una fonte delle forze di difesa di Kiev: «In effetti, questa è la prima volta che gli ATACMS vengono utilizzati per colpire il territorio russo. L’attacco ha riguardato una struttura strategica nella regione di Bryansk, distrutta con successo».
L’attacco con missili ATACMS segna una nuova fase del conflitto, portando le capacità offensive ucraine all’interno del territorio russo con precisione e impatto mai visti prima. La decisione americana di autorizzare l’uso di armi a lungo raggio potrebbe rappresentare un punto di svolta, inasprendo ulteriormente le tensioni tra Mosca e Kiev e ampliando le implicazioni geopolitiche del conflitto.
Con questo attacco missilistico gli Stati Uniti hanno di fatto dichiarato guerra alla Russia, afferma l'esperto militare russo e storico delle forze di difesa aerea Yuri Knutov.
Secondo Knutov, questo è esattamente il motivo per cui l'amministrazione Biden e il Pentagono si sono astenuti dal confermare ufficialmente il permesso di Kiev di usare quei missili contro la Russia, per evitare così di fare una dichiarazione di guerra ufficiale. Sostiene che questo fa parte di un piano di tre paesi (Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna) per dichiarare di fatto guerra alla Russia, sottolineando che anche Parigi e Londra si sono mosse per consentire all'Ucraina di utilizzare i missili francesi Scalp e britannici Storm Shadow contro il territorio russo.
Per quanto riguarda il recente attacco ATACMS sul suolo russo, Knutov avverte che questi missili rappresentano un bersaglio difficile per le difese aeree russe, in gran parte a causa del fatto che molti di questi missili forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti sono dotati di testate a grappolo. Pertanto, anche se un missile del genere venisse intercettato, sussisterebbe sempre il rischio che la sua testata esploda nel processo, colpendo il bersaglio designato e/o danneggiando qualsiasi cosa si trovi nel raggio d'azione con le submunizioni a grappolo.
Menziona inoltre che i produttori di sistemi di difesa russi migliorano costantemente i sistemi di difesa aerea per renderli più efficaci nel contrastare minacce come i missili ATACMS. Man mano che gli specialisti della difesa aerea accumulano i dati di telemetria provenienti dai voli missilistici, questi vengono utilizzati per migliorare il software dei sistemi di difesa aerea, migliorando così la capacità di queste armi di intercettare le minacce in arrivo.
Il documento, firmato dal presidente Vladimir Putin, prevede che le armi atomiche vengano usate "come misura estrema e ultima risorsa" a scopo di difesa. Ma ne amplia la possibilità di impiego per rispondere a una possibile "minaccia critica alla sovranità e all'integrità territoriale" della Russia o della Bielorussia, sua stretta alleata. Inoltre, un'aggressione "da parte di uno Stato non nucleare con il coinvolgimento o il sostegno di uno Stato nucleare, sarà considerata come un attacco congiunto". Alla domanda se ciò significhi che la Russia potrebbe dare una risposta nucleare anche ad attacchi non nucleari da parte dell'Ucraina con l'uso di missili occidentali, il portavoce del Cremlino ha risposto affermativamente.
* La Nato tramite l'UCRAINA corre all'attacco con missili a lungo raggio contro la Russia prima dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca per fargli trovare una situazione di fatto che può sfociare in un conflitto nucleare. Possiamo per ora solo sperare che Putin tenga i nervi saldi.
In questi anni il Dott. Stefano Scoglio ci ha accompagnato con le sue analisi sempre molto acute della follia pandemica.
Non certo un accademico chiuso in una torre d’avorio ma un combattente per la libertà come tanti che lo hanno seguito nelle piazze e sui social hanno potuto constatare apprezzandone la grande preparazione scientifica e il modo semplice e chiaro di spiegare questioni assai complesse.
Stefano era un libertario come noi. Ci mancheranno la sua ironia e la sua profonda conoscenza.
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URBINO: All’età di 67 anni, venerdì scorso, è venuto a mancare Stefano Scoglio, uno dei personaggi accademici di Urbino più conosciuti in ambito umanistico (aveva un ph.d. in filosofia) e soprattutto scientifico, con titoli come un bachelor of science, un master in microbiologia medica e un diploma di medicina omeopatica presso università inglesi.
Con lo studio dellealghe Klamathnel 1992 le introduce come elementi essenziali per diverse cure, dal 2000 si dedica alla ricerca delle proprietà e delle molecole di questo straordinaria alga del lago Klamath in Canada. Ha pubblicato numerosi studi scientifici e clinici e detiene 6 brevetti associati all'uso delle Klamath e dei suoi estratti.
Aveva all’attivo numerose pubblicazioni su ricerche scientifiche, che l'hanno portato nel 2018 a essere inserito nella rosa dei candidati al Premio Nobel per la medicina su proposta dell’epidemiologo americano Roscoe M.
Il dottor Stefano Scoglio è da anni impegnato nella ricerca delle attività biologiche e curative di alcuni costituenti di questa alga unicellulare, l’Aphanizomenon flos-aquae, in virtù dei risultati conseguiti in questo campo della ricerca scientifica il dottor Scoglio è rientrato nella rosa dei candidati al Premio Nobel 2018 per la medicina e la fisiologia; l’accettazione delle candidature ai Nobel da parte dell’Accademia di Svezia è di per sé un riconoscimento di raro prestigio». Scoglio è ritenuto il più grande esperto mondiale di microalghe Afa e dei suoi estratti.
Critico sulla pandemia
Stefano Scoglio assurse a notorietà mediatica anche durante la pandemia di Covid quando espresse la seguente affermazione: «Se lei mangia il kiwi o la banana prima di fare il tampone potrebbe venire positivo. Tutti i test positivi sono falsi! Questa pandemia non c'è». In particolare, imbastì una polemica con il virologo Roberto Burioni, accusandolo di avere «un conflitto di interesse sui vaccini».
Addio Stefano, che la terra ti sia lieve.
per approfondire: ARTICOLO IMPORTANTE DA LEGGERE E VIDEO CONFERENZA
E'
con grande dolore che annuncio e confermo che mio padre, Stefano
Scoglio, é venuto a mancare ieri sera. Anche se é venuto meno, é
difficile accettare e comprendere che non ci sia piú - era un uomo pieno
di vita, con un energia infinita e una creativitá vulcanica. Ogni volta
che entrava in una stanza, si diffondeva un senso di entusiasmo. Aveva
un acume e intelligenza rara, era fatto di cultura e non aveva
certamente paura di dire la sua. Questo, e la sua forza, voglia di vita e
determinazione imparagonabile lo hanno reso un uomo di successo ed
un'inspirazione per cosí tante persone... incluso me. Ma oltre tutto,
voglio ricordare il suo sorriso, totalmente contagioso. Abbiamo vissuto
tante esperienze insieme, ma quello che rimane e rimarrá per sempre con
me sono i momenti gioiosi, piene di risate. Era difficile non sorridere
con un senso dell'umorismo come il suo, spiritoso e perspicace. Ci
mancherai, profondamente, e ti ringraziamo per tutto ció che ci hai
dato. Ti promettiamo di portare avanti tutto ció che hai costruito.
Riposa in pace e salutami l'Eva.