sabato 26 gennaio 2019

Sea Watch


NAVI BATTENTI BANDIERE DI ALTRI PAESI


La nave Sea Watch che batte bandiera olandese è a tutti gli effetti territorio olandese. I passeggeri a qualunque titolo sono sotto la responsabilità, la giurisdizione e la tutela del Governo Olandese. Se ad esempio due passeggeri della nave vogliono coniugarsi, il comandante della nave li sposa e il matrimonio viene trascritto in Olanda. La bandiera olandese che sventola sulla nave non è un qualsiasi pezzo di stoffa ma è,al contrario, la dichiarazione dell'appartenenza territoriale nazionale e giurisdizionale. 



Quindi l'Olanda ha concesso la propria bandiera alla nave e si è assunta ogni responsabilità sulla nave,equipaggio, merci e passeggeri, ed è tenuta a      giudicare eventuali reati che si sono svolti sulla nave o da equipaggio o da passeggeri, o qualsiasi altro fatto o evenienza. Tutto ciò non compete allo Stato italiano che è del tutto incompetente per territorio.




mercoledì 23 gennaio 2019

Lino Banfi va all’Unesco!


Applausi a scena aperta

Non è affatto chiaro quale ruolo avrà Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria, anni 82, nella Commissione Italiana Unesco, se svolgerà il ruolo primario di Ambasciatore a Parigi e quindi abiterà nella lussuosa residenza di competenza, o se svolgerà le funzioni assegnate in altro ufficio parigino, o se presterà il suo contributo a Roma, sede Italiana dell’istituzione culturale. Certo è un fatto: la nomina fornisce una opportuna rappresentazione della benemerita Istituzione culturale che costa ai cittadini italiani 11 milioni di euro ogni anno, per il mantenimento di migliaia di funzionari, ambasciatori, residenze, e benefit vari. Sicuramente provocherà il disappunto di chi non ha mai avuto a che fare con detta istituzione e ne coltiva una immagine ideale e compita. Ma non il nostro.
Siamo sinceramente felici che un grande  Attore di  Farsa e Avanspettacolo entri su quel palcoscenico: una scelta più felice di questa non avrebbe potuto esserci.
Quando si renderà conto di quanto siano sprecati 11 milioni di euro  per mettere in scena farse e spettacoli  come quelli,  di sicuro indosserà il costume e improvviserà la parte che più gli riesce!




venerdì 11 gennaio 2019

ALCUNI FATTI


 Accordo bilaterale per  la cessione di acque nazionali marittime, Fincantieri, Ponti infartuati, Lione Torino in Alta Velocità.

Rapporto costi benefici: pochi benefici e a noi i costi. Sveglia!

 
Dopo che  Renzi fu costretto per la vergogna a non firmare e accantonare  la cessione di acque nazionali liguri e sarde alla Francia, con l’avvento al potere di Macron, è iniziata per noi una  via crucis, interminabile. I governi di prima pensavano che l’acquisizione dei Cantieri dell’Atlantico di Saint Nazaire da parte di Fincantieri fosse andata a buon fine:  gara vinta e indiscutibile, ma Macron la  blocca e nazionalizza i cantieri per imporre una trattativa, come se l’esito di una gara potesse essere discusso. Fra mille ostacoli nasce il Governo Conte ma al di là delle Alpi nessuno depone le armi, anzi, ovunque e tutti a blaterare di “populismi, sovranismi, fascismi, identitarismi, razzismi”, “ vomitevoli, pietosi accattoni, pizza, donne, mandolini,  scialacquatori, e LO SPREAD, avanti tutta! La gara vinta da Fincantieri era stata subito impugnata, perché non ci stanno ad avere un piede italiano in casa: poteva, doveva essere una significativa avvisaglia.
Poi un fatto catastrofico: si sbriciola il ponte sul Polcevera.
Per carità: non diciamo sciocchezze anche se la maggior parte degli ingegneri italiani sta ancora domandandosi come il fatto sia stato possibile. Certo, il Procuratore di Genova sta esaminando tutto, e per carità non parliamo di complotti, di tritolo, di attentato, ogni riferimento è del tutto casuale, ci dissociamo fermamente: non è successo niente di anomalo, forse si è sentito male, eh! I collassi! Sarà un infarto, di sicuro era vecchio, malandato, concause, pioveva, lampi e tuoni, il cemento precompresso, gli stralli, oh gli stralli che bestie! Tutti abbiamo imparato un nome: gli stralli, nessuno sa bene cosa siano ma tutti lì a dire: gli stralli, il cedimento di uno, di due, la mancata manutenzione, e tutti con il dito puntato a denunciare una impresa italiana, leader mondiale nel suo campo, PRIMA ancora che si sia capito e PRIMA che sia resa pubblica LA CINEMATICA DEL CROLLO.
Prima che qualcuno abbia dimostrato  scientificamente qualcosa.
Poi: si sapeva che nel nuovo governo  c’erano nuovi ministri a cui la TAV Lione-Torino proprio non va  giù, come a tanti cittadini pensanti e riflessivi, e non va giù per alcuni motivi, anzitutto il rapporto costi benefici. A chi serve? A cosa serve? Ma è semplice: serve ai cugini d’oltralpe per collegarsi con l’est. Noi con l’est confiniamo, loro no,  loro devono passare da qui, dalla valle Padana.  A loro serve, per loro è strategica, per noi no, che ci importa di andare a Lione? Però dobbiamo sborsare miliardi  per loro e più di loro. Sintomatico il fatto che Macron chieda e ottenga l’appoggio della Germania in fatti che non la riguardano (TAV) e che chieda ed ottenga che la UE, con spinta tedesca,  blocchi l’acquisizione dei cantieri francesi “ perché nuoce alla concorrenza europea e mondiale”! Ma tutto si tiene, tutto è collegato.
Teoria keynesiana: qualcuno, anche in Italia, la ripropone e dice che bisogna far girare i soldi: opere pubbliche utili e anche opere inutili, fate e  fate, purché i soldi girino, così l’economia si riprende.
Questo può funzionare laddove lo Stato può stampare carta moneta, avere sovranità monetaria, qui ed ora non funziona perché noi non stampiamo carta moneta, la dobbiamo comprare, pagare. Per di più abbiamo mille coltelli alla gola, lo SPREAD, i MERCATI, il debito pubblico, il Pil, ci vuole RIGORE NELLA SPESA!!  Tirare la cinghia, tirare la cinghia, TUTTAVIA  dobbiamo fare opere che fanno comodo ad altri e accollarci la maggior parte delle spese, alla faccia del rigore.
Che logica c’è in tutto questo? Nessuna.
Le imprese si erano impegnate, bisogna rispettare i contratti, si perdono i posti di lavoro!!  Sì, ma tutto questo andrebbe benissimo nella logica dello “ stampo soldi e vado avanti, li faccio girare e rimetto in moto qualcosa ”, ma ora non è più così.
Un presentimento: e se SALTASSE la TAV?    Si sentirebbe male un altro ponte? Un altro svenimento? Forse allora capiremo, finalmente,  che tutto si tiene,  chi comanda e cosa vuole. O continueremo a leggere i giornali e a prendere  per oro colato tutto quello che esce dalla bocca dell’informazione a comando televisiva?

G.D.B.

domenica 9 dicembre 2018

PERCHE' MORIRE IN DISCOTECA


CI SONO DEGLI ORDINI INGIUSTI CHE NASCONDONO I PEGGIORI DISORDINI ( Charles Peguy)





PER VEDERE QUESTO SOGGETTO SONO MORTI I RAGAZZI ITALIANI E UNA MAMMA. Sicuramente la tragedia avrà altre puntate, non sarà finita finché i nostri adolescenti, le nuove generazioni, non avranno altri modelli, altri valori, e non la smetteranno di distruggersi.


Valori e pensieri da tempo destrutturati e diventati poltiglia utile per tutti gli usi : senza radici, senza principi, senza ideali, lobotomizzati a tal punto da non sapere più come vivere . E- Basta un qualsiasi evento per rivendicare la propria esistenza per dire lì c’ero anch’io dunque esisto. Fino a quando questa deriva non cambierà rotta? Non ci è dato saperlo perché mancano modelli ed esempi di vita reali; non sono le parole che cambieranno gli animi di questa gioventù ma le azioni a cui essi si ispireranno e che metteranno in pratica per trasformare le loro esistenze in veri uomini e donne che decidono del loro futuro non più come consumatori di merci disposti a tutto pur di averle, per giunta anche adulterate ma come esseri umani guidati dal loro spirito e pensiero da tempo perduto e finalmente ritrovato.

 

Mentre in Francia ci sono ragazzi che si confrontano con una realtà divenuta mercato che li vuole espellere dalla vita come merce avariata.E’ una comunità che si ribella. I giovani citano Charles Péguy((Orléans, 7 gennaio 1873 – Villeroy, 5 settembre 1914   scrittore) ...  e portano per le strade le sue parole ,quelle di un popolo che vuole uscire dalla corruzione e riconquistare la propria dignità.


domenica 2 dicembre 2018

LA TRACOTANZA DEL POTERE SFIDA IL GIUDIZIO DEI BAMBINI


FIRENZE P.ZZA GIORGINI VENERDI 30 NOVEMBRE



Il bambino guarda lo scempio e la tracotanza ignorante al potere. Il bambino giudica, sta giudicando, e ne trae una lezione per sè, ma non sappiamo quale. O si adeguerà e si sottometterà, o prenderà altre risoluzioni . I semi piantati germogliano sempre, ma il seminatore sappia che se semina ortiche,  e le sta seminando negli occhi e nel cuore di un bambino , ortiche raccoglierà. Non potranno, domani, giudicare chi si ribella e spacca tutto, non si può sapere che cosa accade nel cuore stupefatto di un bambino che guarda il cuore di un albero. 

Ignoranza e tracotanza al potere.
Non hanno neppure paura, sono sicuri di sfangarla anche questa volta. Che siano puniti!





martedì 27 novembre 2018

GILETS JAUNES


Allons enfants....en marche!!!


L A FRANCIA è in marcia ma non la guida Macron, una rivolta spontanea invece è sorta auto-alimentata dai social network, da settimane ha occupato le strade di tutto il paese. La rivolta è in atto in tutti i dipartimenti, ha invaso piazze bloccato autostrade, una protesta che va ben aldilà di semplici rivendicazioni sindacali ma si è duramente lanciata contro le politiche ad indirizzo neo-liberista e antipopolari del governo voluto da Macron. Il giovanotto fa finta di non capire perché i manifestanti veramente inferociti siano scesi in piazza. Lui intanto resta chiuso all’Eliseo a discettare sul da farsi e a dialogare con la Merkel in dismissione.


I gilets jaunes come i sanculotti si asserragliano lungo gli incroci delle strade e occupano i caselli dell’autostrade proprio per indicare la ferma volontà di bloccare ogni iniziativa politica di Macron contro i bisogni primari della popolazione vedi aumenti dell’iva e soprattutto dei generi alimentari e servizi , comprese le tasse sui trasporti. 


Sugli stendardi dei gilets jaunes si leggono invettive contro le disposizioni di Macron:  tu denigri i valori fondanti della nostra costituzione" “liberté-legalité-fraternité”. La rivolta potrebbe estendersi ai paesi confinanti. Il presidente dell’Unione Repubblicana Popolare, F.Asselineau, durante un vivace ed acceso dibattito televisivo invoca la Costituzione francese e afferma che la democrazia appartiene al popolo e non alle oligarchie finanziarie, e chiede la destituzione di Macron in base al secondo articolo della Costituzione.


Le nostre TV e i giornali invece di dare un’informazione attenta su quel che accade in Francia  sostengono che le manifestazioni siano dovute all’aumento del carburante; non riescono o non vogliono capire quello che accade e per questo falsificano e continuano a criticare il nostro governo. Il movimento dei gilets jaunes ci permette di riscoprire le forze vitali della nazione e le alleanze in campo: un proletariato-operaio e contadino ed una classe media duramente impoverita (insieme ad una aristocrazia) che niente ha da guadagnare dalla linea economica intrapresa dall’UE. Contro hanno i nuovi arricchiti e le oligarchie finanziarie che con l’austerità imposta pensano ancora di lucrare con il denaro prestato ad usura.


Questo tipo di movimento è la versione francese di ciò che è accaduto pacificamente in Italia: un'alleanza popolare fra ceti diversi ma accomunati da medesimi obbiettivi, che impaurisce l’oligarchia finanziaria sovra nazionale ed i vari Quisling collaborazionisti posizionati nei singoli paesi. Sono terrorizzati, usano l’informazione per disinformare o non informare. Questo movimento è stato duramente insultato da tv , radio e giornali del political-correct,la rete internet ed i social invece lavorano a favore del movimento antiregime! Si può supporre che per ciò gli euroburocrati siano stati molto più disponibili con il nostro Capo del Governo nelle trattative in corso, e che Moskovici sia preoccupato per la piega che si delinea a causa di questi eventi.

 



venerdì 9 novembre 2018

MEO PATACCA E IL PRELIEVO FORZOSO


NEL ‘92’ IL SORCIO AVEVA GIA’ MESSO LE ZAMPE ADUNCHE NEI CONTI DEGLI ITALIANI 



Come in passato, alla più lunga nel 2013, il buon Bersani non si smentisce e propone (a Piazza Pulita La7 ieri sera) la sua ricetta: prelievo forzoso sui conti di " chi ha di più"; chi sono, quali sono, quando e quanto non lo dice.
Ora io vorrei capire che differenza c'è fra la sua ideuccia e il prelievo forzoso del 1992 di quel galantuomo di Amato/ Soros in termini pratici, e non si venga a dire che Bersani ha intenti di giustizia sociale, perché soperchierie di questo genere hanno solo lo scopo di accontentare chi vuole schiacciare l'Italia senza toccare altro.
Vorrei che qualcuno spiegasse al buon Bersani che il Governo, il Tesoro, può raccogliere denaro, tutto quello che vuole, emettendo Buoni Ordinari del Tesoro garantiti ed offrendoli in acquisto ai cittadini italiani, che renderebbero OLTRETUTTO qualcosa in interessi senza rubare nulla a nessuno, anziché rinnovare il furto sui conti correnti bancari dei risparmiatori stessi.
Si crede furbo, due piccioni con una fava, col prelievo forzoso, che lui chiama "di solidarietà", si raccoglie denaro e si ingenera risentimento e opposizione al governo. Bravo Patacca! Ma che furbo!....
 

Anzi, tre piccioni: si lascia anche mano libera ai signori “dei Mercati” e ai loro façonneurs, in francese, o faccendieri, in italiano.  Bravo Patacca!
Per di più è ricomparso, in contemporanea non a caso su una rete Mediaset, il Pittibimbo in grande spolvero:  deve aver cambiato il suo stratega, il regista, lo spin doctor. Qualcuno lo ha ascoltato, senza dubbio, noi abbiamo cambiato canale immediatamente: quello crede che i Patacca siamo noi……ma noi sappiamo bene che LUI è un grande pataccaro.