LA LETTERA SVELATA
Il testo della lettera(sotto riprodotta) INVIATA DALL’UNESCO al Comune di FIRENZE è molto chiaro, si tratta di una sostanziale bocciatura delle “grandi opere “e mutazioni urbanistiche messe in atto dalla politica fiorentina negli ultimi venti anni. Il sindaco tenta,in questi ultimi giorni, di coinvolgere i cittadini in una “maratona partecipativa” che è la solita farsa in cui ad ascoltare sono solo i cittadini, mentre le decisioni importanti sono prese fuori dal consiglio comunale, nei salotti “buoni”ove le lobbies dominano incontrastate.
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United Nations
Educational
Scientific and
Cultural
Organization
Cultural
Sector
Division for Heritage
Signora Vincenza Lomonaco
Ambasciatore Permanente
Delegato
dell’Italia
Presso UNESCO
Hotel de Gallifet
73, rue de Grenelle
75007 Paris
Ref:
CLT/HER/WHC/7960/IT/AS/KR 27 maggio 2015
Oggetto: Esame
tecnico da parte dell’ICOMOS della relazione sullo stato di conservazione
del “Centro Storico di Firenze” Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Gentile
Ambasciatrice
In aggiunta alla nostra precedente lettera dello scorso 6
maggio, le allego un esame tecnico redatto dall’ICOMOS della relazione sullo
stato di conservazione del Centro Storico di Firenze” Patrimonio Mondiale dell’Umanità, presentato
dalle autorità italiane al Centro per il Patrimonio Mondiale il 30 gennaio
2015.
Dopo questo esame l’ICOMOS raccomanda che altri documenti,
includenti dettagli tecnici e valutazioni di impatto per tutti i progetti di
infrastrutture che possono interessare il Patrimonio in oggetto o le sue
immediate vicinanze, siano presentati dalle autorità italiane al più presto
possibile, in modo che ICOMOS possa valutare questi progetti in dettaglio.
ICOMOS inoltre, in base alle informazioni fornite, ritiene che lo Stato Italiano potrebbe
accogliere nel Centro Storico di Firenze una Missione di Consulenza per consentire agli esperti ICOMOS di
delineare possibili misure mitigative e in particolare misure mirate a
contenere le vibrazioni e i rischi alluvione per le infrastrutture sotterranee.
Mi sia permesso chiedere alle autorità italiane di
presentare al Centro del Patrimonio
Mondiale tutte le informazioni e i documenti richiesti che possano permettere a
ICOMOS di valutare lo stato di conservazione del patrimonio in oggetto.
Desidero cogliere l’opportunità di ringraziarla per la
collaborazione e il sostegno per l’attuazione della Convezione del Word
Heritage Convention.
La prego di accettare, gentile ambasciatrice, i sensi della
mia più alta stima
Kishore
Rao
Direttore
Centro World Heritage
Allegati 1
cc. alla Commissione Nazionale per l’Unesco in Italia
Punto Focale
Nazionale per Word Heritage
ICOMOS
International
Esame tecnico ICOMOS
Sito: Centro Storico
di Firenze
Stato: Italia
ID Sito: 174
Data iscrizione: 1982
Criteri:
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)
Progetto: Gennaio
2015 rapporto sullo stato di conservazione
1. Identificazione
Centro storico di Firenze Italia iscritto dal 1982 sotto i
criteri (i).(ii).(iii).(iv).(vi)
I progetti e i temi valutati in questo esame tecnico
riguardano:
• la
realizzazione delle linee tranviarie attraverso il centro storico di Firenze;
• la
realizzazione dei tunnel per i treni alta velocità sotto la città di Firenze;
• la vendita
di complessi monumentali pubblici o semipubblici (palazzi, conventi e persino
la Rotonda Brunelleschi) a soggetti privati e il loro cambio di destinazione di
uso (ad esempio a fini residenziali);
• l’edificazione
di due costruzioni sotterranee per parcheggio;
• il progetto
di realizzazione di una linea tranviaria sotterranea attraverso il centro
storico di Firenze.
2. Background
La retrospettiva Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale
(EVU) è stata adottata nel 2014 nel corso della 38.ma Sessione del Comitato per
il Patrimonio Mondiale e ha stabilito che: “Il Centro Storico di Firenze può
essere percepito come una realizzazione unica sotto il profilo sociale e
urbano, frutto di una creazione continua e protratta per secoli, che include
musei, chiese, edifici e opere d’arte di incommensurabile valore. Firenze ha
avuto una influenza predominante sullo sviluppo dell’architettura e delle arti,
prima in Italia e poi in Europa. E’ nel
contesto di Firenze che ha avuto origine il concetto di Rinascimento. Tale
eredità conferisce a Firenze delle qualità storiche ed estetiche uniche.”
Sommario dei progetti da valutare e dei problemi sorti
Dall’inizio del 2014 il Centro per il Patrimonio Mondiale ha
ricevuto delle lettere che riguardavano diversi problemi relativi al Centro
Storico di Firenze, che riguardano:
• la
costruzione delle linee 2 e 3 della tranvia, che passerebbero vicino ad alcuni
monumenti vale a dire la Fortezza da
Basso, la Piazza S. Marco con il Convento e la Chiesa, l’area della Galleria
dell’Accademia;
• i progetti
per una tranvia sotterranea o mini-metro sotto il centro storico (con fermate
previste nei punti di maggiore interesse dello stesso;
• la
costruzione dei tunnel per il Treno ad Alta Velocità che connette Napoli con
Milano. Il tragitto dei tunnel attraversa il centro storico sotto i bastioni
della Fortezza da Basso e prosegue lungo i confini del centro storico per
alcuni chilometri;
• l’eccessiva
pressione del turismo unita alla insufficiente gestione del flusso turistico e
ad una mancanza di strategie in questo senso che si rivolga a differenti tipi
di visitatori valutati intorno ai
16.000.000 all’anno;
• la vendita e
il cambio di destinazione di uso/frazionamento di molti palazzi o complessi storici pubblici o semipubblici e
il caso particolare di S. Maria degli Angeli, un importante complesso a più
livelli con una significativa fase rinascimentale, al quale è collegata la
Rotonda del Brunelleschi, un prototipo sperimentale in scala ridotta della cupola
di S. Maria del Fiore.
Documentazione consultata per questo esame tecnico
In aggiunta alla documentazione ricevuta dal Centro per il
Patrimonio Mondiale nel febbraio 2015
ICOMOS ha esaminato la sezione II del questionario del rapporto
periodico e il Piano Strutturale per il Centro Storico di Firenze. Inoltre per
avere più dettagli sui progetti, sulla pressione del turismo e sulla vendita e
trasformazione di complessi monumentali di proprietà pubblica all’interno del
centro Storico Patrimonio dell’Umanità, ICOMOS ha consultato anche i seguenti
siti web:
http://centrostudituristicifirenze.it/blog/turismo-nella-citta-metropolitana-di-firenze-nel-2014/
http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/
http://www.comune.fi.it/materiali/tramvia/0092_C11-PE-PMA-RL-003_r04_POMA.o.pdf
http://osservatorioambientale.nododifirenze.it
http://pianostrutturale.comune.fi.it/progetto_parcheggio_brunelleschi.html
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/01/06/news/renzi_avanti_col_tram_sotto_il_centro_nardella_resta
anche_la_soluzione_viali-104409576/
http://notavfirenze.blogspot
Per concludere ICOMOS intende sottolineare che le immagini inserite nella relazione
sullo Stato di Conservazione presentata dallo Stato Italiano hanno una
definizione molto bassa che rende difficile leggere la documentazione grafica,
per cui è stato necessario per ICOMOS cercare informazioni aggiuntive.
3. Analisi
Le linee 2 e 3 della tramvia
Il progetto era già stato reso noto al pubblico dal 2008,
quando fu tenuto un referendum comunale per far emergere la posizione dei cittadini in favore o contro
il progetto tramvia. I lavori per la costruzione sono iniziati nel maggio 2014.
Una delle linee, la 2, dovrà
attraversare l’area del Centro Storico vicino alla Fortezza da Basso,
proseguire lungo l’anello dei viali, (che coincide con i confini del Centro)
per terminare vicino all’Accademia, attraverso via La Pira, Piazza San Marco e
via Cavour. Dall’altra parte, la linea 3 si fermerà alla Stazione di Santa
Maria Novella senza entrare nel Centro Storico, ma costeggiandolo lungo la
Fortezza da Basso.
Lo Stato Italiano riferisce che la soluzione attualmente
adottata per la linea 2 della tramvia è
frutto di una modifica al progetto originario (che inizialmente prevedeva di
passare accanto al Battistero e al Duomo), in modo da evitare il cuore del
Centro Storico, conseguentemente alla richiesta di una alternativa progettuale,
fatta da una Commissione Interministeriale responsabile per i finanziamenti.
ICOMOS fa notare anche che il tracciato della tramvia
include tratti sotterranei, come risulta dalle informazioni riferite nella
lettera all’UNESCO del 10 marzo 2015 e confermate dal sito del Comune di
Firenze (http://mobilita.comune.fi.it/tramvia.)
ICOMOS nota che il centro storico di Firenze è sottoposto a
rischio inondazione e la lettera 10 marzo 2015 informa anche che la situazione
idrogeologica di vaste parti della città
che comprendono il centro cittadino sono classificate a rischio molto alto (
R4). Queste condizioni di particolare rischio sono riportate in importanti strumenti di Pianificazione
territoriale così come in Relazioni Geologiche, Idrogeologiche ed Idrauliche
allegate ai progetti per la tramvia e per i tunnel dell’alta velocità (v. più
avanti).
Sarà necessario fornire altri dettagli per questo progetto
che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto per consentire
una analisi complessiva sull’impatto che potrebbe subire questo sito di
Eccezionale Valore Universale.
Progetto per la tranvia sotterranea o mini-metro
La lettera inviata al
Centro per il Patrimonio Mondiale da un gruppo di cittadini nel marzo 2015 menziona
l’esistenza di progetti per la costruzione di una tranvia sotterranea passante
sotto il centro storico di Firenze; la stampa italiana conferma che questi
progetti esistono davvero anche se non sono forniti maggiori dettagli. La
stampa informa anche che esistono delle alternative alla tranvia sotterranea
secondo uno sviluppo lungo l’anello dei viali.
ICOMOS considera che un simile progetto, in particolare se
associato agli altri già approvati e in corso di attuazione, potrebbe avere un
impatto potenzialmente negativo sul Sito, a causa di consistenti escavazioni
richieste dal progetto sotto il centro storico di Firenze; escavazioni che si
aggiungerebbero ad altre significative operazioni di scavo già previste e in
parte realizzati per i tunnel dei treni AV, oltre che per il traffico veicolare e per la tranvia.
Attualmente è sconosciuto quale sia il grado dell’impatto.
ICOMOS rileva anche che la pianificazione di ulteriori ampie
escavazioni sotto il centro storico di Firenze in aggiunta a quelle già progettate
(presso la Fortezza da Basso e entro l’anello dei viali) potrebbe minacciare la
stabilità dei monumenti fiorentini sia durante i lavori, che dopo, a causa
delle vibrazioni, ma soprattutto per la modificazione degli assetti geologici e
idrogeologici, a meno che non siano previste adeguate misure anti vibrazione.
Sarà necessario fornire altri dettagli per questo progetto
che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto per consentire
una analisi complessiva sull’impatto che potrebbe subire questo sito di
Eccezionale Valore Universale.
I tunnel per l’Alta Velocità e nuova stazione ferroviaria.
I tunnel proposti sono connessi al progetto di costruzione
di una nuova stazione per i treni ad alta velocità, distinta dalla Stazione di
S. Maria Novella, dalla quale oggi partono e arrivano i treni dell’alta
velocità.
ICOMOS nota che il
progetto dei tunnel per i treni AV include la valutazione del potenziale
impatto sull’integrità di parti della Fortezza da Basso e sono previste per
alcuni settori dei suoi bastioni o un monitoraggio continuo o un’osservazione
dello stato strutturale prima dell’inizio degli scavi (vedi Disegni tecnici al
sito web http://osservatorioambientale.nododifirenze.it/). Lo Stato Italiano
informa che attualmente i lavori sono stati interrotti a causa di indagini
giudiziari oltre che per problemi tecnici.
Inoltre diversi comitati, che sono contro l’attuazione di
questi progetti, si sono mobilitati in Firenze nel tentativo di fermare i
lavori proponendo soluzioni particolareggiate per il passaggio dei treni ad
alta velocità in Firenze.
ICOMOS considera che l’arresto imposto dalle inchieste
giudiziarie e dai problemi tecnici potrebbe essere certamente una opportunità
per lo Stato Italiano per corredare questo progetto di maggiori dettagli e
informazioni tecniche, oltre alla valutazione di impatto, in modo da consentire
una stima completa dei potenziali danni sugli edifici appartenenti al Centro
Storico e in generale all’inestimabile valore del Sito, prima che ricomincino i
lavori.
La pressione del turismo e il cambio di proprietà e della
destinazione d’uso di complessi monumentali pubblici.
Nella lettera mandata nel marzo 2015 viene riferito che 13
grandi edifici storici sono in vendita o sono stati venduti, compresa la
Rotonda del Brunelleschi e che il Piano Strutturale per Firenze (2010-2014)
consente trasformazioni sostanziali, cambiamenti di destinazione d’uso e frazionamenti di palazzi e di ex conventi:
sembra che le superfici oggetto di trasformazione nel centro storico superino i
110.000 mq e possano raggiungere anche i 200.000 mq.
Una così fatta trasformazione potrebbe avere un impatto
negativo sulla integrità di questi edifici e sulla comprensione di quello che
fu il loro uso e contributo originario al complessivo paesaggio urbano di
Firenze. ICOMOS ritiene che, se Firenze è definita come “unica realizzazione
artistica” in base al criterio (i), ed ha esercitato una influenza mondiale
grazie al modo in cui ha diffuso i principi architettonici, molti dei suoi edifici
importanti devono essere considerati come capolavori dell’architettura e devono
essere preservati come monumenti.
Ulteriori dettagli devono essere forniti per quanto riguarda
la considerazione globale del Sito in termini di approccio all’uso dei singoli
edifici e al modo per assicurare l’integrità dei suoi capolavori.
Conclusioni
ICOMOS osserva che da molto tempo sono stati pianificati e
avviati diversi progetti su larga e media scala potenzialmente impattanti
sull’Eccezionale Valore Universale del Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità,
oltre che sui suoi valori, integrità e autenticità, senza informare preventivamente il Comitato WH,
attraverso il suo Segretariato, come richiesto dal paragrafo 172 delle Linee
Guida Operative .
ICOMOS rileva che un gran numero di questi progetti
infrastrutturali è connesso a opere nel sottosuolo. Alcuni di questi progetti
si sviluppano direttamente sotto monumenti importanti (per esempio la Fortezza
da Basso) mentre altri progetti programmati (la mini-metro) prevedono il
sottoattraversamento del Centro Storico.
Dalle informazioni raccolte non è possibile valutare
pienamente questi progetti. ICOMOS rileva che dettagli completi, compresi
quelli tecnici e di impatto, dovrebbero essere presentati al più presto
possibile per tutti i progetti infrastrutturali, che impattano sul Sito o sulle
sue immediate vicinanze. ICOMOS inoltre considera che, sulla scorta delle
informazioni ricevute, potrebbe essere utile l’intervento di una Missione di Consulenti in modo da permettere agli
esperti di ottenere dettagli particolareggiati circa le misure di mitigazione
proposte e in particolare quelle che si riferiscono alle vibrazioni e al
rischio di inondazione per le costruzioni sotterranee.
4. Raccomandazioni
Sulla base dei risultati delle analisi degli argomenti e
della relativa documentazione disponibile, e considerando che il Comitato non è
stato mai informato su questi progetti dallo Stato Italiano, ICOMOS considera
che c’è un bisogno urgente di ricevere una maggiore informazione dettagliata
sui progetti su menzionati, che includa una adeguata documentazione tecnica e
valutazioni di impatto, oltre che le misure proposte per la mitigazione nel
caso di progetti sotterranei, mirati a contenere gli effetti delle vibrazioni e
i rischi delle inondazioni.
Per quanto riguarda le proposte di vendere monumenti
importanti ai privati ICOMOS considera che bisogna che siano forniti maggiori
dettagli circa una visione complessiva del Sito, per preservare l’integrità di
questi capolavori architettonici e siano forniti specifici dettagli per singoli
monumenti.
Infine ICOMOS osserva che in base agli ulteriori dettagli
forniti, una Missione di Consulenza nel Sito è auspicabile per permettere a
degli esperti di grande competenza di valutare pienamente questi progetti e
proposte in tutta la loro complessità.
A questo riguardo ICOMOS esprime la sua disponibilità e
volontà ad assistere lo Stato Italiano.
ICOMOS, Charenton-le-Pont
maggio 2015
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