domenica 5 giugno 2016

HOLLANDE HA FINITO IL PANE

Nessun  telegiornale di pubblica informazione delle nostre reti televisive ci racconta cosa sta accadendo a Parigi. I lavoratori francesi sono in sciopero da settimane ma nessuno ne parla.Il motivo scatenante lo sciopero duro è la riforma del lavoro proposta dal governo Valls e appoggiata  dal presidente Hollande. Questa  riforma è la versione francese del "Jobs Act" renziano.La  “Loi Travail“, chiamata anche  “Loi El Khomri“ dal nome del ministro del lavoro Myriam El Khomri di origine marocchina,che ha acceso la rivolta dei lavoratori,crea
 un nuovo modello di organizzazione del lavoro basato su regole del “libero mercato” e sulla concorrenza tra lavoratori: una lotta fra esseri umani per la sopravvivenza.

La”Loi Travail” introduce la flessibilità e nuove regole,sui i licenziamenti per motivi economici,sul lavoro straordinario e le visite mediche in caso di malattia. 
Ma è l’articolo 2 della “Loi” quello più grave perché elimina il primato
dei contratti nazionali a favore dei contratti aziendali territoriali.
Questo articolo distrugge la forza contrattuale del sindacato e soprattutto 
la certezza dei diritti normativi relativi alle condizioni di lavoro 
e la definizione del corrispettivo valore salariale.In tal modo 
le contrattazioni aziendali porteranno differenze salariali tendenti al ribasso.
 Per chi avesse la memoria corta è un ritorno alle "Gabbie Salariali"che
 esistevano in Italia nelle imprese private e pubbliche fra Nord e Sud 
nel dopo-guerra verranno abolite definitivamente dopo dure lotte 
operaie in tutta l'Italia dal 1 luglio 1972,  garantendo ai lavoratori
i minimi salariali uguali per tutti.

Il 3 maggio la legge viene presentata all’Assemblea Nazionale usando la Costituzione : il Premier Valls usa l’art.49 comma3 della Cost.francese che ne permette l’adozione in prima lettura senza il voto dei deputati ( qualcosa di simile è presente nella nostra Costituzione con l’approvazione delle leggi in “commissione deliberante”senza il passaggio alle camere ).Il Premier Valls trova l’opposizione ( Censura ) delle destre,ma viene respinta. Intanto nelle piazze le manifestazioni continuano. Molte attività e sevizi sono bloccati per lo sciopero,dalle pompe di benzina alle centrali nucleari.Il movimento dei giovani lancia la “Nuit Debout”-notte svegli-,manifestazione permanente in place de la République.La protesta si estende ad altre città della Francia. L'appuntamento per la discussione della legge è al senato per il 13 giugno.         


Intanto la Senna è in piena e le campagne sono allagate. Parigi brucia per la protesta e trema per il pericolo di esondazione .Il popolo francese si ribella anche col cattivo tempo-mala tempora currunt-,occorre solo che il Presidente Hollande dica ai cittadini di mangiare brioche.
  


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