Nessun
telegiornale di pubblica informazione
delle nostre reti televisive ci racconta cosa sta accadendo a Parigi. I
lavoratori francesi sono in sciopero da settimane ma nessuno ne parla.Il motivo
scatenante lo sciopero duro è la riforma del lavoro proposta dal governo Valls
e appoggiata dal presidente Hollande.
Questa riforma è la versione francese
del "Jobs Act" renziano.La “Loi Travail“, chiamata anche “Loi El Khomri“ dal nome del ministro del
lavoro Myriam El Khomri di origine marocchina,che ha acceso la rivolta dei
lavoratori,crea
un nuovo modello di organizzazione del lavoro basato su
regole del “libero mercato” e sulla concorrenza tra lavoratori: una lotta fra
esseri umani per la sopravvivenza.
La”Loi
Travail” introduce la flessibilità e nuove regole,sui i licenziamenti per
motivi economici,sul lavoro straordinario e le visite mediche in caso
di malattia.
Ma è l’articolo 2 della “Loi” quello più grave perché elimina il
primato
dei contratti nazionali a favore dei contratti aziendali territoriali.
Questo
articolo distrugge la forza contrattuale del sindacato e soprattutto
la
certezza dei diritti normativi relativi alle condizioni di lavoro
e la
definizione del corrispettivo valore salariale.In tal modo
le contrattazioni aziendali porteranno differenze salariali tendenti al ribasso.
Per chi avesse la memoria corta è un ritorno alle "Gabbie Salariali"che
esistevano in Italia nelle imprese private e pubbliche fra Nord e Sud
nel dopo-guerra ; verranno abolite definitivamente dopo dure lotte
operaie in tutta l'Italia dal 1 luglio 1972, garantendo ai lavoratori
i minimi salariali uguali per tutti.
nel dopo-guerra ; verranno abolite definitivamente dopo dure lotte
operaie in tutta l'Italia dal 1 luglio 1972, garantendo ai lavoratori
i minimi salariali uguali per tutti.
Il
3 maggio la legge viene presentata all’Assemblea Nazionale usando la
Costituzione : il Premier Valls usa l’art.49 comma3 della Cost.francese che ne
permette l’adozione in prima lettura senza il voto dei deputati ( qualcosa di
simile è presente nella nostra Costituzione con l’approvazione delle leggi in “commissione
deliberante”senza il passaggio alle camere ).Il Premier Valls trova l’opposizione
( Censura ) delle destre,ma viene respinta. Intanto nelle piazze le
manifestazioni continuano. Molte attività e sevizi sono bloccati per lo
sciopero,dalle pompe di benzina alle centrali nucleari.Il movimento dei giovani
lancia la “Nuit Debout”-notte svegli-,manifestazione permanente in place de
la République.La protesta si estende ad altre città della Francia. L'appuntamento per la discussione della legge è al senato per il 13 giugno.
Intanto
la Senna è in piena e le campagne sono allagate. Parigi brucia per la protesta
e trema per il pericolo di esondazione .Il popolo francese si ribella anche col
cattivo tempo-mala tempora currunt-,occorre solo che il Presidente Hollande dica
ai cittadini di mangiare brioche.
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