giovedì 1 dicembre 2016

IL 4 DICEMBRE E' IN GIOCO IL VALORE DELLA LIBERTA'


La riforma  costituzionale del governo RENZI-VERDINI agisce per  rottamare lo Stato e la democrazia. L'archittettura della costituzione  
con questa riforma annulla ogni   garanzia e  tutela degli organi di controllo democratico accentrando la maggior parte del potere nelle mani del  GOVERNO CHE AVRA' COSI' IN PUGNO  LE CHIAVI della macchina statale. Questa è la  furbata che nasce dalla nuova legge elettorale: L'ITALICUM,legge già approvata che entrerà  in vigore quando si voterà alle prossime elezioni.Ecco come funziona: Il voto degli elettori viene  stravolto da un premio  che garantisce al partito vincente le ELEZIONI POLITICHE un premio del 54% dei SEGGI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI al ballottaggio anche se i voti ottenuti sono al di sotto della maggioranza dei voti espressi. Questo con soddisfazione dei poteri finanziari che comandano questo paese e non solo, dato che ci prestano denaro virtuale che noi dobbiamo – per giunta – elemosinare e restituire con alti interessi aumentando il cosidetto debito pubblico.


Con  la combinazione disposta dalla riforma costituzionale abbinata all’ITALICUM viene  A CONCRETIZZARSI L’INTENTO dei ROTTAMATORI-RIFORMATORI DI ELIMINARE IL PRINCIPIO DI UGUALIANZA E LIBERTA’ DEI CITTADINI. DA QUI NASCE  LA NECESSITA’ DI RIVOLGERE UN APPELLO A TUTTI I CITTADINI PER RICORDARE LORO CHE CON QUESTO VOTO SI DECIDE IL VALORE DELLA LIBERTA’. Tutta la controriforma costituzionale voluta da Renzi,Verdini e Napolitano è configurata per centralizzare il potere decisionale nelle mani del Presidente del consiglio.
Montesquieu ormai è rottamato anche lui : la classica divisione del potere legislativo,giudiziario ed esecutivo è stata completamente abolita a favore dell’esecutivo, nella figura di un uomo solo.
A qualcuno potrebbe anche piacere ma questa forma di potere si allinea ad una situazione internazionale e geopolitica molto delicata: esistono forze politiche,finanziarie, economiche e militari che premono per questo cambiamento istituzionale nel territorio italiano per una Costituzione ridotta ed artificiosa nelle procedure che non garantiscono più l’equilibrio politico e l’azione dei poteri di controllo dello Stato.




Un Senato, composto da 74 consiglieri regionali e 21 sindaci entrambi nominati dai consigli regionali più altri 5 nominati dal presidente della Repubblica,non esprime più la volontà popolare.
Le funzioni di controllo d’indirizzo politico ed economico del Parlamento nei confronti del Governo sono ridotte ed annullate grazie alla legge elettorale : il famigerato “Italicum “. Tutto questo ha un obiettivo che fino ad ora è stato sottovalutato ed è quello relativo al nuovo articolo 78 della controriforma : “ la Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari”. Con il premio  dell’Italicum il governo controlla la maggioranza dei seggi alla Camera e quindi decide anche l’elezione del presidente della Repubblica e di conseguenza anche la nomina della maggioranza dei giudici alla Corte Costituzionale. Gravi rischi albergano in questa controriforma soprattutto riferiti al già citato articolo 78 il quale renderebbe più facile per il governo fare approvare alla Camera lo stato di guerra e sottoporlo alla firma del presidente della Repubblica ; il Senato anche se ridotto ai minimi termini è escluso dal voto, pertanto la maggioranza assoluta richiesta del 50%più 1 è pari a 316 deputati numero facilmente raggiungibile grazie all’italicum che assicura al governo un numero di deputati di oltre 340 seggi.

Risulta chiaro che “ l’Italicum “ è la chiave di volta che sorregge tutta l’impalcatura della controriforma e quindi non potrà esserci una nuova legge elettorale in sostituzione in quanto verrebbe meno il funzionamento e l’accentramento del potere nelle mani del Governo. 

  

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