La
riforma costituzionale del governo RENZI-VERDINI agisce per
rottamare lo Stato e la democrazia. L'archittettura della costituzione
con questa riforma annulla ogni
garanzia e tutela degli organi di
controllo democratico accentrando la maggior parte del potere nelle mani del GOVERNO CHE AVRA' COSI' IN PUGNO LE
CHIAVI della macchina statale. Questa è la furbata che nasce dalla nuova legge elettorale: L'ITALICUM,legge già approvata che entrerà in
vigore quando si voterà alle prossime elezioni.Ecco come funziona: Il voto degli elettori viene
stravolto da un premio che garantisce al partito vincente le
ELEZIONI POLITICHE un premio del 54% dei SEGGI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI al
ballottaggio anche se i voti ottenuti sono al di sotto della maggioranza dei
voti espressi. Questo con soddisfazione dei poteri finanziari che comandano
questo paese e non solo, dato che ci prestano denaro virtuale che noi dobbiamo
– per giunta – elemosinare e restituire con alti interessi aumentando il cosidetto debito pubblico.
Con la
combinazione disposta dalla riforma costituzionale abbinata all’ITALICUM viene A CONCRETIZZARSI L’INTENTO dei
ROTTAMATORI-RIFORMATORI DI ELIMINARE IL PRINCIPIO DI UGUALIANZA E LIBERTA’ DEI
CITTADINI. DA QUI NASCE LA NECESSITA’ DI
RIVOLGERE UN APPELLO A TUTTI I CITTADINI PER RICORDARE LORO CHE CON QUESTO VOTO
SI DECIDE IL VALORE DELLA LIBERTA’. Tutta la controriforma costituzionale voluta
da Renzi,Verdini e Napolitano è configurata per centralizzare il potere
decisionale nelle mani del Presidente del consiglio.
Montesquieu ormai è rottamato anche lui : la
classica divisione del potere legislativo,giudiziario ed esecutivo è stata
completamente abolita a favore dell’esecutivo, nella figura di un uomo solo.
A qualcuno potrebbe anche piacere ma questa
forma di potere si allinea ad una situazione internazionale e geopolitica molto
delicata: esistono forze politiche,finanziarie, economiche e militari che premono
per questo cambiamento istituzionale nel territorio italiano per una
Costituzione ridotta ed artificiosa nelle procedure che non garantiscono più l’equilibrio politico e l’azione dei poteri di controllo dello Stato.
Un Senato, composto da 74
consiglieri regionali e 21 sindaci entrambi nominati dai consigli regionali più
altri 5 nominati dal presidente della Repubblica,non esprime più la volontà
popolare.
Le funzioni di controllo d’indirizzo politico
ed economico del Parlamento nei confronti del Governo sono ridotte ed annullate
grazie alla legge elettorale : il famigerato “Italicum “. Tutto questo ha un
obiettivo che fino ad ora è stato sottovalutato ed è quello relativo al nuovo
articolo 78 della controriforma : “ la Camera dei deputati delibera a
maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri
necessari”. Con il premio dell’Italicum il
governo controlla la maggioranza dei seggi alla Camera e quindi decide anche l’elezione
del presidente della Repubblica e di conseguenza anche la nomina della
maggioranza dei giudici alla Corte Costituzionale. Gravi rischi albergano in questa
controriforma soprattutto riferiti al già citato articolo 78 il quale
renderebbe più facile per il governo fare approvare alla Camera lo stato di
guerra e sottoporlo alla firma del presidente della Repubblica ; il Senato
anche se ridotto ai minimi termini è escluso dal voto, pertanto la maggioranza
assoluta richiesta del 50%più 1 è pari a 316 deputati numero facilmente
raggiungibile grazie all’italicum che assicura al governo un numero di deputati
di oltre 340 seggi.
Risulta chiaro che “ l’Italicum “ è la chiave
di volta che sorregge tutta l’impalcatura della controriforma e quindi non
potrà esserci una nuova legge elettorale in sostituzione in quanto verrebbe
meno il funzionamento e l’accentramento del potere nelle mani del Governo.
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