In quel
volto stirato e ora anche scavato sta tutto il fallimento di un' impresa
tentata da sprovveduti, avventati, ingenui, facilitata da chi sapeva che se
pure avessero vinto la mano, avrebbero perso la seconda e decisiva manche :
facciamoli vincere a questo giro, intanto li aspettiamo al prossimo.
Se poi il
prossimo sarebbe stato quello delle Olimpiadi negate, davanti a cui il branco
predatorio ha sicuramente giurato vendette e stretto patti di sangue, o il giro
sarebbe consistito in quell'attacco giornaliero a cui sicuramente era stato
assegnato un pool di sicari e specialisti in trame e veleni , o sarebbe stata
la quantità di scemenze che da apprendisti stregoni i neo amministratori di
Roma avrebbero fatto o detto, non si sa e poco importa; comunque tutte le
eventualità possibili si sono verificate insieme.
La plateale
dimostrazione che di partiti se ne può forse fare a meno, di quelli esistenti certamente
si, MA NON SI PUÒ FARE A MENO DELLA POLITICA, DI CHI SA FARLA, GESTIRLA, DI CHI NE CAPISCE QUALCOSA è davanti agli occhi di
tutti, è nella faccia scavata del Sindaco di Roma, di una che non dorme e non
mangia da un po'.
Lo slogan di
Grillo secondo cui chiunque può farlo, chiunque è capace, basta studiare un
po’, sono ragazzi meravigliosi,
studiano, imparano, si dimostra un feroce inganno.
Un tempo ci
si riferiva alla politica come ad un'Arte, a una Scienza, a cui dedicare un corso di studi universitari, una laurea che per carità non basta neppure
a farsi un’idea del problema, come ogni laurea, ma chi si candidava ad amministrare
Roma non poteva pensare che fosse un po’come amministrare un condominio, e non
lo si può pensare neppure per il più piccolo paese d’Italia . Non hanno, non
avevano affatto chiaro che non è solo
questione del passo dopo passo, di buona amministrazione, di attività e
passività, di correttezza e rispetto delle leggi, non lo hanno chiaro a Roma,
non lo hanno chiaro altrove. Tutto ciò è necessario, ma non è sufficiente.
PERO’ ALMENO UNA COSA DOVEVA ESSERE CHIARA.
In una amministrazione al centro della corruzione,
infiltrata in tutti i suoi gangli, assenteista e lassista, adusa ad ogni compromesso, NON CI SI PUÒ
FIDARE NEPPURE DEGLI AUTISTI. Va
svuotata, epurata, messa in condizione di non nuocere.
E invece la Raggi si fida , si è fidata e anche di se
stessa. Misericordia………
Non si fa così, non si prendono in giro i cittadini che
ti hanno votata! Quelli che ti hanno votata e non quei quattro grulli della rete.
Non avevi la
preparazione, neppure la vocazione, la grinta, non hai mai avuto il coraggio di
esporre uno straccio di linea politica per la tua città, se non il solito
banale rosario di ovvietà. Ma si sa perché, perché non sai, tu e i tuoi amici e
colleghi non sapete che cosa sia una linea politica, come si elabori, in cosa
si concretizzi e come si esprima.
Ti sei giocata subito i due pezzi migliori (i migliori!
preziosi e competenti! gli unici due!) per tenerti dentro i loschi figuri e le mele
marce, ma si può essere così stolidi? Così incapaci di giudicare!
Ma almeno, visto che sei alle corde, abbi un sussulto di
dignità e tira fuori un pezzo magistrale di denuncia, pubblica tutto quello che sai, che hai visto! Vai
all’attacco dei tuoi nemici se hai un minimo di capacità!
Ma sicuro! non hai visto niente, tutta compresa nel ruolo
di maestrina al primo incarico, senza accorgerti che non ti trovavi nella scuoletta di Heidi, come pensavi ma eri
entrata a Mordor.
Si è fidata di se stessa e si sono fidati di lei, ma per
affrontare i compiti in maniera degna, non basta certo la selezione fra i
quattro bischeri della rete per laurearsi in politica e saper fare il sindaco,
non basta neppure essere onesti, questo è necessario ma non sufficiente. Ci vuole ben altro, ci vuole la
vecchia scuola di partito, ci vuole ad
esempio una serie di lezioni molto ben fatte e molto ben digerite di storia
della politica urbanistica romana e italiana, tanto per cominciare a sapere di
cosa si sarà responsabili. E ci vuole la selezione che nella vecchia scuola di
partito si faceva, ma non solo sull’affidabilità, ma sulla dimostrazione delle
capacità, selezione in base a riscontri e risultati. Se non porti risultati sei
buono e volenteroso ma resti ad attaccare manifesti.
Non c’è niente da inventare, è stata già sperimentato e
si sa come funziona, soprattutto il “partito” va a mettere radici fra la gente,
nella società civile e dalla società civile trae i militanti.
La “rete”, gli
attivisti, i portavoce, tutto questo frasario inventato inutilmente è UN
CLAMOROSO FALLIMENTO.LA RETE, I GARANTI, I QUADRUMVIRI, I RESPONSABILI, E’ ROBA
MENO DEMOCRATICA DEL POLITBURO e senza
dubbio meno funzionale e più ipocrita. BASTA
Però SE QUALCUNO DI
QUEI GIORNALI E GIORNALISTI CHE SI ESERCITANO SULL'ARGOMENTO Roma/Raggi volesse
dar prova di coraggio e onestà, potrebbe venire a Firenze e, senza neppure
alzare il proverbiale tappeto, trovare all’aria aperta e alla vista di tutti
altrettanti monumenti all'incapacità, all'arroganza, allo sperpero del pubblico
denaro, sfregi alla città e alla volontà a dei cittadini, oltraggi alla storia,
al paesaggio, inchieste molto faticose
in Procura, strade impercorribili, altro
che le famose buche di Roma, ingorghi pazzeschi, clamorosi errori urbanistici, razzìa di beni
pubblici, ma soprattutto che il Sindaco un giorno proclama che il Comune ha
collaborato allo spreco di un miliardo e mezzo di euro in un progetto folle
e irrealizzabile, l’ha detto lui, Nardella. Forse aveva mangiato troppo
aglio e pepe con la fettunta alla Festa dell’Unità e si era sgorgogliato un
mezzo fiasco, fatto sta che l’ha detto e l’ha fatto pubblicare, e poi quasi
ogni giorno sugli stessi giornali gli stessi giornalisti hanno scritto ogni
sorta di retromarcia, giravolta, avantindrè, i termini disponibili sono
esauriti.
Chi non si da pena è il Sindaco, per lui va
bene tutto e il contrario di tutto, non impallidisce mai, tende naturalmente al
bronzo, gli assessori hanno il beauty con i belletti.
Va tutto bene a
Firenze?
Se qualcuno vuole
ancora scrivere di Roma e del suo Sindaco PRIMA venga a Firenze e abbia il
coraggio di scrivere con inchiostro nero su carta, rendere conto in cronaca nazionale quali
progetti infimi siano stati approvati e
gestiti da generazioni di sindaci di “ grande scuola e provate capacità”. Tutti
di specchiata onestà’!! Tutti formati a
Cambridge, a Berkeley!! Non si
sa, ma di sicuro devono essere stati
tutti fans, tutti lettori appassionati di Tolkien, il loro mito; il loro inconfessato proposito era cancellare Firenze e fare una copia di Gran Burrone, ecco non sarà
più Firenze! sarà il mitico Gran Burrone!
Al lavoro! MA i Nani hanno
scavato tanto, troppo, hanno scavato
buche enormi in cui ora non si sa bene cosa infilare, treni o autobus o
maledizioni, poi hanno fatto un gran
casino portando rotaie nei boschi sacri, al che i vecchi alberi si sono, incazzatissimi, allontanati, spariti uno dopo l'altro. Gli Assessori dicono che presto Gran Burrone sarà realtà, Viva Primicerio, Domenici, Renzi, Nardella, le
conferenze di servizi, le Ferrovie, le tramvie,
i loro Architeknici, i loro Arkistar, i loro super consulenti, i loro i Protocolli di Intesa, viva le Valutazioni di Impatto Ambientale
fatte alla rovescia, gli appalti dei subsubappalti del consorzio dei subappaltatori
appaltanti, viva le gallerie nei monumenti , viva i sostenitori della stampa e della TV. Grazie!
Evviva Gran Burrone, finalmente lo avremo, fra
poco, a gratis NO, . .... però saremo:
tutti dentro, al sicuro con elfi, lotti, nani,
e ballerine. Fuori arriva l’Euro a due velocità e noi, solo per un progetto
ferroviario in cui si sono impicciati osti, trattori, locandieri, vinattieri e
lanaioli, mercatori e usurai, muratori e carrettieri, tutta gente che doveva
essere tenuta ben fuori e ben lontana perché analfabeta in materia, abbiamo già
sprecato un miliardo e mezzo di pubblico
denaro. L’ha detto Nardella che forse si era sgorgogliato un mezzo fiasco e per
una volta è stato sincero.
Alla faccia di chi
piange su un mucchio di macerie e muore di freddo, perché non avremo speranze
di tirare su un muro per quei fratelli nostri terremotati e abbandonati se non col contagocce tedesco, col permesso
tedesco, se a loro sta bene. Questo è il
risultato del cumulo di menzogne che ci hanno propinato in tanti anni, di tutti
gli sprechi di denaro fatto da chi è sempre impunito; ma da questo disastro non ne usciamo col sistema/non sistema
M5S. Del mostro di Pontassieve per
favore non diamo notizie, almeno quello stia lontano, segua gli affari del
babbo, che di affari ne ha tanti, tanti, e tanti ancora.
E PER CORTESIA NON EVOCHIAMO SPETTRI.
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