MARCO POLO RIUSCIRA' A PROCEDERE COME UNA VOLTA PER LE "NUOVE VIE DELLA SETA"?
Fino a quando il popolo italiano sarà paziente? Il
voto del 4 marzo scorso è stato espresso ma nessuno ha vinto ,però la volontà
del voto indica chi ha diritto di governare e le possibili alleanze. Se
qualcuno non considera questo punto significa che non vuol tener conto della
volontà popolare. La coalizione di centro destra è quella che ha ricevuto più
voti poi al secondo posto c’è il M5S.Queste sono le due forze politiche che
dovrebbero formare il nuovo governo. Se M5S gioca ancora a fare l’ape maia a
cui tutti devono sudditanza è bene che gli italiani che li hanno votati se ne
rendano conto.
Fuori da questo caos elettorale gli eventi corrono
e due sono gli eventi politici internazionali di forte rilevanza strategica. Il
primo, a gennaio il presidente francese Macron si è recato in Cina per
allacciare rapporti economici sulla “Nuova via della Seta ”e nel discorso
tenuto a XI’an in primo luogo ha fortemente criticato la politica economica
europea ed occidentale in generale. Al secondo punto ha dichiarato che l’occidente
si trova di fronte ad un evento storico di portata eccezionale che comporterà l’affermarsi
di nuovi valori quelli che verranno liberati dalla forza economica della ”Nuova
via della Seta”. Al terzo punto del suo intervento avverte l’Europa e gli USA
sull’importanza di collegarsi al nuovo processo economico che verrà scatenato
dall’instaurarsi dei mercati promossi dalla “Nuova via della Seta”. Questo
collegamento, afferma, sarà la base necessaria per creare il “Nuovo Ordine
Mondiale”. Questo evento geopolitico la
dice lunga su chi in Europa avrà il primato di partner politico-economico con
la Cina.
Il secondo evento, se accanto a questo fatto di
politica economica internazionale portato avanti da Macron, mettiamo la sfida
della Cina all’egemonia del “petrodollaro” e quindi il passaggio del valore del
petrolio espresso in dollari a quello espresso in yuan si comprende meglio il
mutamento di mercato in corso e soprattutto le grandi guerre sull’energia
intercorse in questi ultimi decenni. Infatti se il petrolio nel giro di alcuni
anni verrà trattato non più in dollari ma in yuan ciò comporterà un salto di
paradigma, non più una sola visione del mondo e quindi un'unica percezione della realtà ma di oggettivazione della stessa
che dall’egemonia USA travalicherà verso il predominio dello yuan e della Cina
nel mondo. Quindi nuovi scenari si presenteranno con terremoti finanziari ed
economici se non verranno presi provvedimenti politici ed economici che possano
rallentare questo passaggio. Comunque la sfida della Cina è lanciata.
La visita di Macron in Cina assume una valenza
maggiore e se teniamo conto di questa sfida si capisce meglio la sua posizione
di intermediario del “Nuovo Ordine Mondiale” a conduzione cinese.
E i nostri politici cosa fanno nel frattempo? Con
un voto che ha presentato un risultato di stallo a causa della legge elettorale
è bene che si sbrighino a formare un governo perché gli eventi sopra descritti
avanzano e nessuno li può fermare si può soltanto cercare dei rimedi per
fronteggiarli e soprattutto ripeto non è più possibile continuare fra i
politici eletti il gioco dell’Ape Maia.
L'Italia con le basi NATO e i capannoni cinesi è finita dal punto di vista commerciale, gli italiani possono fare soltanto gli albergatori e sottostare agli ordini dei potenti
RispondiElimina