giovedì 16 maggio 2019

ELEZIONI COMUNALI DI FIRENZE, CHI LA SALVERA'?

FINALMENTE QUALCUNO SI ACCORGE CHE IL GIGLIO E’ SFIORITO:  

QUESTO E' IL DEGRADO

Da più di dieci anni c’era la consegna del silenzio, anche se i dossier erano pieni zeppi nessuno pubblicava; in Consiglio Comunale opposizione fortemente minoritaria, a livello nazionale tutto taceva, come se qui non accadesse mai nulla, oppure ERA OMERTA’? Ora pare che il quadro sia cambiato e qualcosa si sia svegliato anche nella stampa. Quella che qui è opposizione di centro destra ha un candidato per Palazzo Vecchio e sembra voler puntare a sollevare gli argomenti forti, le contraddizioni più che evidenti: farà suoi gli argomenti che hanno suscitato vasto malcontento fra i cittadini? L’elenco è infinito, così come è infinito il numero di comitati cittadini che da più di dieci anni si sono organizzati contro la politica dell’amministrazione comunale; sorti, organizzati, ignorati, lasciati senza risposte, illusi, disciolti, riorganizzati e così via: questa è stata  però in tanti  anni la vera opposizione civica alla politica del Pd ma ancora non si sa se  troverà rappresentanza adeguata.



Tramvia: non è il suo vero nome. In verità si chiama “Sistema di trasporto integrato a guida vincolata”, ed è “un progetto complessivo che consiste nella realizzazione di una rete di linee tramviarie per il trasporto rapido di massa che colleghi direttamente fra loro le principali centralità urbane dei vari Comuni dell’area metropolitana (Firenze e la sua cintura) e stabilisce che l’estensione della rete tramviaria nell’ambito metropolitano costituisce interesse strategico regionale”. Cosa abbia a che vedere tutto ciò con un servizio di trasporto pubblico URBANO, PER LA CITTA’, nessuno finora lo ha spiegato, perché la cosiddetta tramvia di Firenze che invade il centro della Città NON E’ DESTINATA AL TRASPORTO URBANO, MA LO OSTACOLA, ne  deturpa e trasforma irreversibilmente il tessuto storico.
Trasporto ferroviario AV.AC. e tramvia: sono un unico progetto che solo la mala fede di alcuni personaggi in “liste civetta Pd” ha voluto considerare a pezzi. I treni AV per il trasporto veloce nazionale avrebbero dovuto transitare sotto alla Città in tunnel; la rete ferroviaria di superficie avrebbe dovuto essere destinata alla percorrenza regionale; la rete tramviaria ( attraversando la città di Firenze) sarebbe stata a servizio della pendolarità metropolitana e le tre reti, in teoria, sarebbero state interconnesse con opportune stazioni.





Teoria, tutta teoria, un progetto con tre livelli di scala che per funzionare necessariamente avrebbe dovuto essere organico e di fattibilità dimostrata. Chi si avventura a leggere le carte scopre invece tante parole, tanto fumo, e non trova nulla di dimostrato, trova invece OMISSIONI e infedele rappresentazione dello stato di fatto dei luoghi. infatti la Stazione Belfiore non è stata costruita, al suo posto il buco detto “Stazione Foster” che non galleggia sulla falda solo perché ancorato a 70 metri sulla roccia a “fondo lago”; doppio tunnel irrealizzato perché la fresa certamente non lavora nell’acqua; i binari di superficie che potrebbero essere aumentati  restano transitati da treni regionali e AV. L’unico progetto portato avanti è la tramvia per alcuni pendolari, gabellata come servizio urbano, e per fortuna che gli autobus girano ancora anche se alcuni sono stati soppressi e altri lo saranno.
Nel frattempo Firenze E’ CAMBIATA ! non più Firenze,  ma FIRENZEGRAD ! La città è stata danneggiata: vogliono proseguire nello scempio. Vanno fermati.
Centro Storico: < a destinazione turistica >. Scomparse le attività produttive, in genere manifatturiere, il turismo di massa è l’unica risorsa economica della Città e proprio per questo motivo la Città Antica e tutto ciò che esiste attorno al suo  nucleo è asservito alla soddisfazione di quell’ unica risorsa. I Beni Artistici accumulati negli edifici monumentali, civili e religiosi, museificati, non richiedono alcun investimento ( se non in occasione di restauri ) e rendono benissimo soprattutto a chi esercita attività connesse al soggiorno turistico: alberghi, affittacamere, B&B, affitti brevi, ristoranti, bar, tavole fredde, calde, panini, pizzerie, pizze a taglio, commercio di oggetti “tipici” prodotti altrove, tutti uguali e sempre quelli.
Residenza nel C.S. : scompare, con il piccolo commercio di quartiere e l’artigianato vero. L’affermarsi del turismo di massa come unica risorsa economica ha privato di vivibilità il nucleo storico ed ha spinto i residenti ad allontanarsi, a vivere altrove. Non si può vivere dove non si riesce a dormire, dove non si trovano più i calzolai, gli idraulici, gli imbianchini, le lavanderie, le cartolerie, le latterie, le ferramenta, un elettricista, un falegname, un sarto, dove abbondano ubriachi in vacanza, risse, spaccio e sudiciume appena voltato l’angolo. Come può vivere una famiglia, 
come si possono far crescere i bambini?





Perciò, via le famiglie, via gli anziani. Ad interi stabili ( NON SOLO AI PALAZZI) si può cambiare la destinazione d’uso: da abitativi a ricettivi;  aumenta il carico urbanistico? In teoria no, sono dichiarate residenze temporanee, ma in realtà sì,  perché sono  occupati tutto l’anno e avvengono anche in base a frazionamenti: da un appartamento si tirano fuori 2/3/4/…bilocali o tutte camere con bagno.  Sono trasformazioni compatibili con il contesto storico urbano? Il regolamento Urbanistico dice che sono compatibili, in verità sono trasformazioni irreversibili degli edifici: non saranno mai più CASE d’abitazione per residenti, mai più, possono anche essere sventrati, basta che rimanga la facciata: RISTRUTTURAZIONE = RESTAURO CONSERVATIVO. Tanto valga per il Patrimonio Pubblico di tipo monumentale messo in vendita all’estero: certamente i nuovi proprietari non smantelleranno gli immobili per portarli via, ma li modificheranno internamente e saranno sempre e solo alberghi, alberghi, alberghi. In termine tecnico si chiama “trasformazione irreversibile del patrimonio abitativo di una città”.
Firenze come una monocultura: al posto del giglio ormai sfiorito una distesa di alberghi di ogni dimensione e categoria, una popolazione dedita solo alle attività utili alla ricezione, alla somministrazione, al soggiorno breve. Anche i pregevoli quartieri attorno al Centro Antico sono ormai a servizio di quell’unica attività che produce ricchezza ( non per tutti! ): sia quelli residenziali, sia quelli popolari, possono essere spogliati dei propri alberi, dei propri giardini, possono essere transitati da treni, trasformati in parcheggi, transennati, scavati, omologati ad uso e consumo della piovra che si è installata al centro della Città che si nutre dei tesori artistici accumulati dagli avi, e si serve di tutto ciò che i suoi tentacoli riescono a raggiungere tutt’attorno. Una signora mi dice: “ Bisogna rifare le fognature! Nelle strade  c’è puzzo!”
Cara signora, dicevo appunto dell’aumento del carico urbanistico, un tempo non consentito. Le fognature di Firenze sono state dimensionate per i residenti, non per i bisogni di altri 14/16 milioni ( e oltre, non ufficializzati ) : oltre a ciò non è affatto detto che chi sta dotando di un bagno ogni camera metta in opera correttamente gli scarichi, si fa prima a mandare tutto nei pluviali, i pluviali portano acque nere anziché piovane, dai tombini lungo i marciapiedi esala il puzzo. Non è un problema di fognature, è sempre un problema di norme cambiate, alterate, non osservate, di una presenza esorbitante e non compatibile, e di chi se ne avvale, mentre le spese sono e saranno sempre a carico nostro, dei residenti,  CHI DA QUALCHE PARTE SI ARRICCHISCE   SUL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO NON PAGA,  SE NON INEZIE! 
Turismo di massa, turismo di lusso o turismo culturale? C’è una bella differenza: quale dei tre è compatibile con la Città?





Aeroporto: ancora più grande, prego. Certamente le attuali presenze turistiche non sono sufficienti, gli attuali ed ufficiali 14/16 milioni all’anno non bastano ad una piovra  bulimica.  Certamente per un fiorentino è “disdicevole” salire su un aereo a Pisa, per carità, dal momento che i collegamenti un tempo esistenti con quell’aeroporto sono stati smantellati: bisogna avere l’aereo sotto casa, bisogna avere più voli, magari intercontinentali. E’ facilissimo, CHE CI VUOLE? E’ come far girare la tramvia in Piazza Dalmazia, come mettere il piede 45 in una scarpa 37, questa è proprio la logica ignorante di Renzi : “col cemento armato si fa tutto!”  E poi la pioggia di kerosene e altre sostanze fanno bene alla campagna, l’aria se ne giova,  i nostri polmoni se ne avvantaggiano.  Se si dice che la nuova pista sarà monodirezionale,  la direzione dei venti prevalenti  diventa  una roba sorpassata! Le manovre di decollo e atterraggio sono giochini da play station!  Già che ci siamo  mettiamo  sulla Cupola un radar tutto dorato a foglia, che ci sta proprio bene e servirà,  e diciamo che ancor più kerosene nell’aria ci farà stare meglio.
Basta andare a Montorsoli ( Via Bolognese) una sera d’inverno serena e senza vento e vedere cosa evidenzia l’inversione termica: Fiesole è nell’aria pulita e tersa; sotto Fiesole si stende una cappa marrone che sarebbe il cielo di Firenze, l’aria avvelenata che respiriamo. Ci pensi e ci rifletta bene chi proclama che l’aeroporto si deve fare, anche perché ne dovrebbe discutere con i cittadini dell’area metropolitana ! Lo direbbe anche a loro? O si troverebbe in difficoltà?
Nuovo Stadio: ai tifosi quello di Pierluigi Nervi non basta, il Calzaturiero benefattore ha bisogno di ampliare il giro d’affari, e Firenze ha, giusto giusto, l’ultimo scampolo di territorio per favorirlo. Si deve buttare via anche l’ultimo lembo ? Il Comune di Firenze deve continuare a farsi dettare la propria politica urbanistica, a farsi fare da qualcun altro i progetti urbanistici, varianti su varianti di favore, deve continuare ad anteporre l’interesse privato all’interesse pubblico? Quando finirà “  l’ Urbanistica contrattata” ?  

Queste le mie ragioni, questa la mia posizione che vorrò rappresentare.
Giovanna Nicoletta Delbuono candidata al consiglio comunale di Firenze nella lista Fratelli d’Italia.

1 commento:

  1. Sono stato a Firenze molte volte per lavoro nei primi anni 90 e devo dire che aveva il suo fascino, ci son tornato a fine anni 90 e non c'era più il fascino, ci son tornato nel 2012 e al posto del fascino ho trovato solo spazzatura e forte odor di piscio... che dire?

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