Come forse ricordate ho accettato di candidarmi al Consiglio Comunale di Firenze nella lista di Fratelli d’Italia, e quanto vi sto scrivendo è tutta la mia “campagna elettorale”, anche se chi mi conosce bene sa chi sono, cosa penso, cosa faccio. Preciso che ho accettato la proposta solo perché mi sarebbe dispiaciuto che potesse essere eletto qualcuno estraneo alla protesta civile in atto a Firenze da 15 anni, e quindi non conoscesse a fondo i problemi, o ne sapesse solo per sentito dire, mentre i problemi sono tanti e gravi e sinceramente ne abbiamo abbastanza. Firenze non ha bisogno di programmi generici, di slogan, di schieramenti d’opinione e voti preconcetti : è una città danneggiata, va detto chiaro, vanno nominati i danni inferti, e su questo, sì, va fatto un programma: come fermare il danneggiamento, come rimediare ai danni, sono solo 2 punti ma pesanti.
Per parlare chiaro i
progetti finora realizzati dalle amministrazioni in capo al Pd hanno inferto
colpi durissimi alla Città, e a dire la verità non sono neppure stati ben
studiati e capiti da chi vi si doveva opporre, salvo dai cittadini che ne
avevano avvertito i rischi e li vedevano procedere in maniera prepotente,
arrogante, ignorante; la cosiddetta Tramvia ha ufficialmente un altro nome: “
Sistema di trasporto integrato a guida vincolata dell’ambito metropolitano”, il
che vuol dire che non è un mezzo per il trasporto urbano, che non risolve
affatto le esigenze di trasporto pubblico dei cittadini di Firenze, e che
ancora significa, come documentato, che
il “sistema” è un servizio alla pendolarità, una ferrovia a sostituzione del servizio di RFI, che è stata
insinuata nel cuore della Città nella
più totale indifferenza per i valori storici e culturali.
lo scempio dell'arte e della bellezza
Come ci sono riusciti?
Come è possibile che sia stato approvato un treno che percorre le Cascine, i
Viali, le Piazze e i giardini realizzati da Giuseppe Poggi? Che sconcia la Stazione di Michelucci,
l’abside di Santa Maria Novella, i prospetti della Palazzina Reale, che ha
tranciato il Giardino di Villa Vittoria, che ha prodotto la circonvallazione della
Fortezza di San Giovanni? Come è possibile che sia approvato il percorso fino a
Piazza San Marco, alla Torre della Zecca?
Nardella straparla
quando proclama di voler sottopassare Piazza della Libertà e Piazza Beccaria? E’ un delirio di onnipotenza oppure ha delle
carte in mano? Certo che se non lo fermiamo lui, il Pd partito padrone di
Firenze, ci proveranno eccome, col solito sistema usato finora: sul percorso
del treno esistono solo vincoli paesaggistici, quindi basta una autorizzazione
paesaggistica fatta in casa e tutto va a posto. Questo è il mezzuccio che ha
permesso che la Città fosse danneggiata, è la piccola, trascurabile inesattezza
su cui è stato fondato il castello di carte chiamato Tramvia.
Io ci sto provando,
chiedo al candidato Sindaco Bocci di farsi carico delle “ piccole trascurabili
inesattezze” e di tutto ciò che resta:
rimediare ai danni procurati con un
programma di Restauro Urbanistico, promuovere un servizio di trasporto urbano (
per la Città ! ) con mezzi su gomma elettrici a ricarica rapida, interrompere
con le misure opportune la sostituzione “turistica” della residenza nella Città
( Norme ), totale revisione dei programmi infrastrutturali. La città non è
“un’opera d’arte” in pericolo, purtroppo il male è molto più serio e in fase
avanzata, e gran parte del male è rappresentato dalla disapplicazione o
dall’aggiramento delle Leggi vigenti. Perciò se concordate Vi chiedo sostegno.
Grazie. Giovanna Del Buono
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