L’ITALIA IN UN CONTINUO CONFLITTO MISCONOSCIUTO
LA FIRMA DELLA COSTITUZIONE DEL '48
Lo Stato italiano esiste ancora come lo
conoscevamo? La nostra Costituzione è sempre quella entrata in vigore nel 1948,
firmata da Enrico De Nicola e controfirmata da Umberto Terracini, Alcide De
Gasperi e vistata dal guardasigilli Giuseppe Grassi? Oppure le variazioni
apportate in questi ultimi decenni, vedi riforma del Titolo V del 2001 l’hanno
profondamente deformata e messa in subordine nella scala della gerarchia delle
fonti normative?
L’Italia dal crollo del muro di Berlino(1989) e di
conseguenza dell’Unione Sovietica non è più uno Stato che gode di una certa
autonomia: le sue leggi sono sempre in subordine alle norme internazionali ed
europee (vedi I comma art. 117 Cost. variazione apportata con la riforma del
titolo V)già perché i governi italiani hanno firmato diversi trattati: quello
di Maastrct, di Lisbona, di Shengen, di Dublino, Basilea 1 e 2 ….Una sfilza
infinita di trattati come se ci fosse stato un conflitto; una guerra durata
parecchi decenni che va dalle stragi, della banca dell’Agricoltura, dell’Italicus,
della stazione di Bologna, di Ustica e a vari omicidi di uomini politici ed
imprenditori come Enrico Mattei presidente dell’ENI, Aldo Moro mente della
politica italiana degli anni ’70 e perfino ad essere sottoposta all’attacco di
una banda militarizzata che voleva colpire il cuore dello Stato. La Nazione ha resistito, ma con il crollo del muro di Berlino la guerra all’Italia prende
un’altra via meno leggibile e più virulenta di prima: quella del problema
“morale” contro la corruzione. Gli artefici di questo nuovo attacco volevano il
crollo della prima repubblica e l’eliminazione di chi si opponeva alla svendita
dell’industria italiana e alla sua privatizzazione.
Il gioco si compie con l’operazione di “mani
pulite” , inizia così la seconda fase quella della disgregazione e lo
smantellamento dello stato sociale, dei diritti sindacali, della previdenza
sociale, del sistema pensionistico. Così il gioco è fatto.
ENRICO MATTEI
L’Italia viene
gettata come una prostituta alla mercè del mercato globale, smembrata e svenduta
nei settori strategici della sua attività produttiva e industriale: ENI,IRI,ENEL,INA,TELECOM…….Ma
tutto questo non era ancora sufficiente a gettare sul lastrico la quarta/quinta
potenza industriale a livello mondiale: inventano lo spread-il differenziale
fra il valore dei bond tedeschi e quelli italiani legati al debito e al
rifinanziamento dello stesso.
ALDO MORO
Già perché l’Italia non ha più la sua sovranità
monetaria in quanto con il trattato di Maastrict dipende dalla BCE.
FEDERAZIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE JUGOSLAVE
Negli stessi anni avviene la frantumazione della
Jugoslavia iniziata nel ‘91 causata da movimenti separatisti creati ad arte in
Slovenia e Croazia e sfociati poi in una vera e propria guerra: prima fra
l’esercito federale e l’armata slovena ( armata da chi?)conclusasi in favore
della Slovenia. Poi dal ’91 al ’95 inizia un altro conflitto fra Serbia e
Croazia finita con la vittoria degli indipendentisti. UN conflitto infinito che
mette in moto forze estranee quando il conflitto arriva in Kossovo nel 98/99.
Così la dissoluzione della Jugoslavia giunge alla fine con il bombardamento di
Belgrado a cui parteciparono, grazie al governo in carica all’epoca, anche gli
aerei italiani.
L'IRAK DURANTE IL CONFLITTO
Nel’91 inizia anche la prima guerra del golfo
contro l’Irak di Saddam Hussein e si configura come anomala rispetto alle altre
in realtà essa rientra nella ricollocazione geopolitica nell’area controllata
dalle forze della NATO in quanto non era consentito a nessun paese di quelle
zone avere una politica autonoma. Durante il conflitto vengono abbattuti due
aerei italiani e i piloti sono fatti prigionieri. E’ una guerra senza storia ed
ad un certo punto le forze della coalizione cessano lo stato di belligeranza lasciandosi
dietro una scia di morti e uno Stato semi paralizzato. La guerra verrà ripresa dagli
USA e coalizione nel 2003 distruggendo il paese e lasciandolo in una guerra
civile fra bande armate che hanno come obiettivo la creazione dello Stato
islamico. La destabilizzazione di questa regione (Irak) viene a formare il
perno di una gigantesca tenaglia la cui morsa si dirama da una parte nei Balcani
e dall’altra nel Magreb, per l’Italia costituisce un ulteriore problema in quanto si
trova nel mezzo di questa morsa che alimenta il caos nei paesi che si
affacciano sul Mediterraneo.
La destabilizzazione dei Balcani e la fine della
federazione jugoslavia comportò di fatto anche la destabilizzazione dell’area
mediterranea magrebina con le “primavere arabe”a vantaggio di quelle forze che
si erano adoperate per distruggere i potenziali mercati naturali dell’italia e
nello stesso tempo creare il caos nel magreb ostacolato guarda caso dalla Libia
di Gheddafi è da questa situazione che parte il dictat : necare( uccidere a
tutti i costi) Gheddafi necesse est.
Detto fatto. Da questi fatti prende corpo in maniera invasiva lo spostamento
forzato di centinaia di migliaia di nativi africani sospinti in Italia dalla
forza preponderante delle multinazionali insediate in quei luoghi per lo
sfruttamento delle materie prime e dai governi africani “fantoccio” legati a
doppio filo all’uso della moneta africana ( CFA) stabilita al valore dell’EURO
e gestita dalle banche francesi che ne traggono lauti profitti e attraverso leggi
capestro tutta l’economia dell’Africa finisce a vantaggio della Francia . Altra
causa è data dalla potenza emergente della Cina che si appropria d’interi
territori ove costruiscono città modello per il momento disabitate, facendo
sloggiare da quei territori le popolazioni native.
Dopo aver gettato nel caos i paesi africani del
mediterraneo con guerre “umanitarie” gestite dalle potenze del petrolio e da
interessi che miravano all’eliminazione fisica di Gheddafi, le forze del caos
costruite ad hoc, partendo dalla Libia passando dall’Egitto per arrivare alla
Siria, hanno infiammato il bacino del Mediterraneo in una guerra permanente. Permettendo
cosi l’intervento di ONG che si autodefiniscono umanitarie; queste non
aspettavano altro per intervenire e favorire lo smistamento di grandi masse di
esseri umani con lo scopo di attuare un esperimento d’ingegneria sociale da
tempo progettato.
Questi benefattori hanno utilizzato mezzi messi a
punto in decenni di studio fatti dalla Scuola di Francoforte e messi in pratica
dall’ISTITUTO TAVISTOCK. La parte interessante di questi studi riguarda
l’ingegneria sociale: la scomposizione e la ricomposizione di una società umana
secondo la volontà del suo demiurgo.
La trasformazione della storia di un popolo è
attuabile riproponendo e attuando meccanismi legislativi , economici,
finanziari, sociologici , antropologici, urbanistici, psicologici, medico
sanitari ,culturali…ecc indirizzati per
attuare volontà che non provengono da organismi democratici ma da
organizzazioni estranee alla volontà
espressa da cittadini attraverso i loro organi legislativi.
Come funziona l’ingegneria sociale: essa si avvale
di forze dialettiche contrapposte controllate dalla stessa elite ,ove nessuna
delle due prevale sull’altra ma sono in eterno conflitto. Ed è a questo punto
che viene messa in campo la soluzione, quella voluta e progettata dall’ elite
mondiale.
In breve prima si crea il problema che può essere
di varia natura poi si propone ovvero s’impone la soluzione voluta da questi
benefattori e filantropi dell’umanità.
Le Ong e altre società umanitarie in tutto questo
giocano un ruolo fondamentale, quello di spostare il caos da un paese ad un altro affinchè venga prospettata la
soluzione voluta dalle varie congreghe elitarie come il club di Roma, il Bilderberg,
la Trilateral ed altre associazioni simili che sono i portavoce al servizio di
chi comanda sopra di loro.
Il
conflitto in cui siamo non è di carattere giuridico o filosofico ma BELLICO:
Siamo in una guerra anomala. Questa non è una guerra classica è senza forma ma
è sempre una guerra e le guerre non si vincono perchè hai ragione ma attraverso la strategia
, l'astuzia e il coraggio.
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