Gentilissima, la invito ad esprimere discontinuità
rispetto al consueto atteggiamento " dell'Amministrazione perdurante",
e cioè di ritenere che un gran numero di cittadini Vs amministrati acconsenta a
ricevere messaggi come quello su alberi e pini pubblicato su La Repubblica; Le
spiego i motivi per cui quei messaggi risultano irricevibili, quanto meno
irriguardosi:
* La memoria di persone care attraverso la
piantumazione di un albero: fu una iniziativa del Sottosegretario alla Pubblica
Istruzione Dario Lupi attuata con grande successo in Italia nel 1923,
segnatamente Firenze fu la prima città italiana a costituire Viali e
Parchi della Rimembranza (26 febbraio 1923); citandone uno fra 12 come
Viale Morgagni raso al suolo dai suoi Colleghi senza alcun motivo che un
progetto minimamente decente di tramvia potesse giustificare.
Per cui dato che esistevano, ed esistono ancora
sebbene innominati, alberi tutelati con D.M. del 1925 e ritutelati
come "vestigia storiche" dal Codice dei Beni Culturali nel 2004,
ciononostante abbattuti fra il 2007 e il 2008, per cortesia non tocchi
quell'argomento, si astenga. Nell'Archivio Storico de La Nazione esistono le
copie del giornale con gli elenchi delle PERSONE CARE di cui l'Amministrazione
perdurante ha cancellato il ricordo con le motoseghe, sotto gli occhi dei
discendenti. In A.S.C.F. esiste copia della Delibera di spesa di L.
25.000 fatta dalla Giunta e giustificata "Viali della Rimembranza".
** Pini di Piazza della Vittoria: purtroppo anche in questo caso verifichiamo costernati ( ma non stupiti) come funziona la Giustizia in Italia. La Procura di Firenze ha ricevuto parecchi esposti sull'argomento e pure la Soprintendenza ha ormai un faldone di corrispondenza ricevuta da molti cittadini e Associazioni, ma anche il Ministero B. C.
Veda, Assessore, se il Comune di Firenze nelle
Norme Urbanistiche dice che Piazza della Vittoria è "tessuto storico zona
A", ipso facto il Giardino piantumato a Pinus Pinea fra il 1923 e il 1925
diventa automaticamente di INTERESSE STORICO CULTURALE ai sensi Art. 10 del Codice
B.C. Per questo motivo il Giardino deve essere oggetto di Restauro
Conservativo, ovvero di ripristino dello stato storico dei luoghi. Non può
essere oggetto di alcuna "Riqualificazione", operazione ben diversa,
anche se autorizzata dalla Soprintendenza, che compie un madornale errore di
interpretazione della Legge. Per cui, se la Legge in Italia è ancora Legge (ce
lo domandiamo ) nel Giardino di Piazza della Vittoria dovrebbero essere:
*** ripiantumati esclusivamente "Pinus
Pinea" secondo i segni lasciati dalle ceppe degli alberi abbattuti, stesso
raggio, ovvero ripristinando il disegno, rifatte le cordonature in pietra,
riseminata l'erbetta, estirpati tutti i manufatti < in contrasto> come
cartelli, casotti, asfaltature, ripristinata la ghiaia, riposizionate panchine
in ghisa.
**** per favore si astenga, e con Lei chiunque
altro, dal dire che il Giardino versa in condizione di DEGRADO perché tale
dichiarazione diventa ammissione di colpa per mancata conservazione di un Bene
di interesse culturale, credo non convenga a nessuno, e ciò non giustifica
COMUNQUE un progetto di Riqualificazione su tale Bene.
***** Lei è fresca di nomina e non sa tutta la
storia, per questo mi sono permessa di esporla: tenga presente che fra i
cittadini da lei amministrati ce ne sono alcuni competenti in materia; l'unica
differenza fra questi e gli amministratori è forse proprio questa, scusi
la battuta finale ma talvolta è necessaria per ristabilire il reciproco
rispetto, anche per chi da più di 10 anni, impotente e inascoltato, vede
abbattere con rabbia gli alberi adulti e vincolati di Firenze.
Giovanna
Nicoletta Delbuono architetto
questo è già accaduto-ora basta!
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