lunedì 17 febbraio 2020

LO SCEMPIO DI PIAZZA DELLA VITTORIA OVVERO LA PROTERVIA DEL POTERE



 "FACCIAMO QUELLO CHE CI PARE VOI CONTINUATE A VOTARCI !"

QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE......
















Dopo quest’ultimo misfatto di piazza della Vittoria ,c'è una domanda che aleggia su detta piazza ,sui Viali e Giardini Storici di Firenze di pubblica proprietà che nel giro di un decennio sono stati " sfoltiti" delle loro alberature senza prevederne la sostituzione nella medesima tipologia secondo le regole di un restauro conservativo del bene pubblico. E’ una domanda che i cittadini si sono sempre fatti : ma chi gli ha dato il permesso?
Già, chi ha consentito che tante alberature storiche siano state cancellate, in così gran numero, nella maggior parte alberi sani?Trattandosi di beni di interesse pubblico e addirittura storici, sotto tutela, che delineavano il volto di una città, la ornavano secondo principi di valenza storica,la domanda è più che lecita, legittima.Oltretutto gli alberi rappresentano valori economici valutabili in moneta sonante, farne fuori uno è come accendere il fuoco con molti biglietti da 500 euro.


Gli storici pini sono stati abbattuti per realizzare un PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE del giardino che la Soprintendenza ha approvato, questa è la risposta alla domanda che i cittadini si fanno.
Il punto è che il Codice dei Beni Culturali non ammette RIQUALIFICAZIONI su siti di importanza storico culturale, per la semplice ragione che hanno già una qualifica: a nulla valgono le eventuali prescrizioni impartite al Progetto dalla Soprintendenza, perché la realizzazione, era lampante,avrebbe comportato comunque l'abbattimento di pini adulti, sani,sottoposti ope legis a tutela. Ciò che è storico, ciò che è culturale si restaura o se colpevolmente degradato, è questo il caso di Piazza della Vittoria, si opera per ricondurlo allo stato originario con i criteri del Restauro Conservativo.
Ma il Comune chiede e la Soprintendenza firma.


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