Il nome che è stato dato alla autonoma aggregazione di liberi cittadini di "Primo Popolo di Florentia" nasce dal primo esperimento di democrazia popolare a Firenze nel 1292. Da questo blog partono idee ed iniziative per l'instaurarsi di una vera RES PUBLICA a Firenze.
La manifestazione a Roma del 9-10-2021-100.000 in piazza-
Le Forze dell'Ordine annaffiano con gli idranti pacifici cittadini ma assistono di lato e immobili all'ingresso di un folto gruppo di persone da loro ben conosciute nella sede della Cgil. LA SEDE DELLA CGIL DI MILANO INVECE ERA BEN PRESIDIATA DAL SERVIZIO D'ORDINE SINDACALE. PERCHE' A ROMA IL PRESIDIO DEL SINDACATO NON E' STATO ATTIVATO? PERCHE' QUESTA OMISSIONE?
Chi è il
"misterioso individuo" con la maglietta grigia?
Il
"misterioso individuo" ancora in azione
Dopo quello che domenica è accaduto a Roma, chi ha
vissuto abbastanza alla prima domanda sa rispondere, perché il governo e lacchè
stanno seguendo un copione usato e ben sperimentato che ha gradi di
applicazione progressivi e micidiali; gli ingredienti c'erano tutti da tempo:
1- provocare attraverso i
media ogni sorta di discredito e diffamazione facendo leva sullo stato di paura già esistente a livello
sociale;
2- lasciare libertà
d'azione a cretini e provocatori per introdurre provocazioni; se
necessario agire con propri mezzi e personale di
servizio ( visti nei filmati );
3- "no vax" e "no
pass", così etichettati, sono criminali fascisti.
Agiranno poi su un altro piano:
provocare la divisione interna al movimento. Agiranno attraverso
interlocutori che sono già presenti, come esponenti politici o che forse
addirittura sono sui palchi delle manifestazioni. Infatti nel movimento c'è chi
partecipa per difendere un'idea di libertà civile ( più che giusta ) e chi col
ricatto è privato dello studio ma soprattutto del lavoro, del salario, della
sussistenza propria e della famiglia e può essere forzato ad accettare di
rischiare la salute se non la vita.Al solito ad un certo punto alcuni
personaggi si proporranno come "mediatori" fra potere e movimento e
la divisione sarà fra chi non ha più nulla da perdere e chi invece può perdere
qualcosa o tanto e si ritiene che possa accettare un "male minore".
Ora tutti siamo accomunati nel fango
che stanno riversando a piene mani, e dobbiamo dire che chi ha vissuto
abbastanza per ricordare il copione, si aspettava che da un momento all'altro
entrassero in scena i punti 2 e 3. Come già detto il copione è ben noto, è un
film a cui abbiamo partecipato.Fin'ora il sangue per le strade non
c'è ancora ma ci si arriverà e questa è una tragedia che deve essere evitata ad
ogni costo. Agiranno sicuramente i mediatori, che si propongono di solito nello
sgomento generale. Questo è il meccanismo. La divisione sarà attuata con
l'offerta di pallide e false garanzie, appunto divise "per
categoria", per accedere alle quali in cambio si dovrà smettere subito e
piegarsi, nel consueto "stile sindacale" che sarà celebrato come una
vittoria della "democrazia". Gli altri saranno pochi e perseguitati.
Quindi: "Che fare? "
La risposta è Organizzazione: dal
Movimento alla Struttura politica, come la storia insegna,e strutture di
sostegno e solidarietà, non c'è nulla da inventare, non c'è altra soluzione e
anche questa è una strada ben nota e bisogna percorrerla molto in fretta,
altrimenti tutto sarà spazzato via con estrema violenza. Abbandoniamo la
prospettiva dei ricorsi legali, delle firme e dei referendum che sono inutili e
superati dai fatti. Rimbocchiamoci le maniche, stiamo uniti e che Dio ci aiuti.
Pesaro, abbiamo raccolto la testimonianza di alcuni dei dipendenti che
hanno avuto problemi di salute dopo il vaccino o comunque conoscono chi
si è trovato in questa situazione. Un dipendente dell’azienda è morto 2
giorni dopo la somministrazione del siero.
La certificazione verde (green pass) non è obbligatoria e chi la chiede
commette reato
1. Il “green pass” obbliga al vaccino o all’effettuazione di un
tampone ogni 48 ore. Ciò è illegale in base alla Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea che all’art. 3 dispone: “Ogni individuo ha diritto alla
propria integrità fisica e psichica. Nell’ambito della medicina e della
biologia devono essere in particolare rispettati: il consenso libero e
informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge.”
2. Il Regolamento CE 953/2021 stabilisce al “considerando” 36 che “È necessario
evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono
vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di
destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o
consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di
essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Pertanto, il possesso
di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che
attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, non dovrebbe costituire
una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o
per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee
aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre,
il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un
diritto o un obbligo a essere vaccinati.”
3. Le norme europee prevalgono su
quelle nazionali. Infatti, l’art. 9 del decreto-legge 52/2021, che introduce il
“green pass” prevede espressamente l’applicabilità delle norme italiane solo se
compatibili con il Regolamento CE 953/2021. Pertanto, il “green pass” è
FACOLTATIVO.
4. Il Consiglio d’Europa con la risoluzione n. 2631 del 27 gennaio
2021 ha disposto: “L’assemblea invita gli stati membri e l’Unione Europea ad
assicurare: - che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è
obbligatoria e che nessuno può essere sottoposto ad una pressione politica,
sociale o di altro genere affinché si vaccini se non desidera di farlo; - che
nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato a causa di possibili
pericoli per la salute o perché non vuole farsi vaccinare.”
5. La Costituzione
italiana vieta la discriminazione. Infatti, l’art. 3 dispone: “Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione; di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.” Di contro, le norme sul green pass
obbligatorio per l’accesso ai ristoranti e ad altre attività discriminano tra
cittadini in considerazione delle loro condizioni personali sanitarie.
6. La
discriminazione è vietata, inoltre, dall’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea: “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in
particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o
sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni
personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad
una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le
tendenze sessuali.”
7. La CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo)
vieta anch’essa la discriminazione all’art. 14: “Il godimento dei diritti e
delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato
senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la
razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di
altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza
nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione.”
8. Anche la
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo vieta ogni discriminazione
all’art. 2: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà
enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni
di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o
di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di
altra condizione.”
9. Pertanto, chiunque impedisca l’ingresso in un ristorante,
una palestra, un cinema, una piscina a chi non sia provvisto del “green pass”
sta commettendo il reato di violenza privata (art. 610 c.p.): “Chiunque, con
violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa
è punito con la reclusione fino a quattro anni.”
10. Inoltre, in base all’art.
187 del RD 635/1940 (Regolamento di Esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica
Sicurezza) gli esercenti non possono senza un legittimo motivo rifiutare le
prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il
prezzo. Le norme sul “green pass”, in quanto illegali e inapplicabili, non
costituiscono legittimo motivo per il rifiuto delle prestazioni del gestore di
un pubblico esercizio.
INOLTRE PER QUANTO RIGUARDA IL REFERENDUM ABROGATIVO DEL GREEN PASS :
Attenzione il referendum è una trappola il green pass
va tolto in forma di DIRITTO la legge è dalla nostra parte ma con un referendum
che potrebbe non vincere il governo viene di fatto legittimato a proseguire
sulla via anticostituzionale.E’una vera e propria truffa che avvalla la
legittimità del green pass in quanto il regolamento europeo CE 953/2021 (divenuta
legge esecutiva di Stato) NON LO RENDE OBBLIGATORIO ANCHE SE IL GOVERNO LO RICHIEDE NEL
SUO DECRETO, SE LO LEGGETE BENE FA RIFERIMENTO ALL'APPLICAZIONE DEL CITATO
REGOLAMENTO EUROPEO. INFATTI il regolamento in questione parla chiaro: al punto
36 stabilisce che non può essere interpretato nel senso che istituisce un
diritto o un obbligo a essere vaccinati Inoltre l'art.17 stabilisce la durata
del green pass con scadenza il 30-06-2022 e aggiunge che Il presente
regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile
in ciascuno degli Stati membri.
Quindi non esiste alcun obbligo sul green pass. PER ELIMINARLO OCCORRE IMPUGNARLO INVIANDO UNA DIFFIDA AD PERSONAM VERSO CHI LO RICHIEDE ELENCANDO GLI ARTICOLI DI LEGGE SOPRA CITATI AGGIUNGENDO QUELLI RELATIVI ALLA NOSTRA COSTITUZIONE. INFATTI diversi articoli della Cost. sono
coinvolti dal Green pass, questa anomalia giuridica vanifica gli
artt.1-2-3-4 ed ha un impatto diretto anche sugli artt. 11,
13, 16, 17, 24, 32, 34, 35 e 77. Praticamente vogliono azzerare la COSTITUZIONE CON UN SEMPLICE DECRETO LEGGE COME SE FOSSE LO STATUTO ALBERTINO.
MA TORNANDO AL REFERENDUM INDAGATE DA CHI è PROMOSSO O CHI LO