mercoledì 20 aprile 2016

116 GLI INDAGATI PER IL CENTRO ROTTAMAZIONE FERRALE DI FIRENZE

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/04/19/news/a_firenze_maxi_inchiesta_sui_rifiuti_116_indagati_per_il_centro_di_rottamazione_modello_-137991650/

 Tra gli indagati compaiono anche i vertici di partecipate comunali come Quadrifoglio spa, con i legali rappresentanti Giorgio Moretti e Livio Giannotti - per aver conferito a EcoFirenze almeno 35 veicoli a motore da rottamare -, e come Silfi spa con il legale rappresentante Andrea Bacci, per il conferimento di due veicoli in disuso. Indagati anche responsabili della società Scaf, che svolge pure attività di custodia giudiziaria - come evidenzia la procura - e un vigile urbano di Fucecchio. Alcuni indagati sono accusati di aver organizzato trasporti via nave in Africa di rifiuti speciali: uno di 26 tonnellate di rottami da autodemolizione dal porto di La Spezia a Casablanca (Marocco); un altro di 11 tonnellate di rifiuti speciali da Livorno a Dakar, in questo caso con documenti falsi che li facevano passare per ricambi di auto (invece erano materiali acquistati dalla società Pianigiani Rottami di Siena).
L'avviso di conclusione indagini è stato notificato agli interessati. A fine inchiesta, condotta da Forestale, Polizia provinciale e Arpat, sette responsabili della Ecofirenze devono rispondere di associazione per delinquere e falso: la società - afferma in buona sostanza la procura - era provvista di autorizzazioni delle Province di Firenze e di Prato ma al di là di questo le persone indagate, con ruoli-chiave all'interno di EcoFirenze, avrebbero costituito una struttura stabile e organizzata per la gestione integrale abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti di vario tipo così da avere il maggior numero di clienti possibile, abbattendo i costi di smaltimento e trattamento. Tra i rifiuti, i veicoli a fine uso da demolire e loro componenti meccaniche inquinanti tra cui motori, organi di trasmissione, coppe dell'olio e ricambi.

giovedì 25 febbraio 2016

IDA PER L'ITALIA

  • Difendere l'ItaliaÈ morta Ida Magli, qualche giorno fa

La sua somparsa lascia un vuoto nel mondo dell'antropologia culturale e della filosofia italiana
Ida Magli è stata la più grande antropologa italiana,femminista, studiosa di fama mondiale, una mente da premio Nobel e pubblicazioni tradotte in molte lingue. Però si era macchiata di una grave colpa. A partire dagli anni Novanta, aveva infatti osato imboccare la strada del “non politicamente corretto
I media  hanno passato sotto silenzio la morte di Ida Magli. Quasi un ordine  impartito dal quel potere mondialista che lei aveva definito “laboratorio per la distruzione”. Una sorta di “damnatio memoriae” nell’era della comunicazione di massa.
IERI  è stata celebrata la morte di Umberto Eco un  uomo politicamente e culturalmente corretto .Ai suoi funerali erano presenti cariche dello STATO, il tutto è stato trasmesso dalle tv nazionali con una gran folla accalcata nel cortile del castello sforzesco con tanti abbracci e strette di mano; un giorno quella massa di gente potrà dire:- sì lì cero  anchio-.
La sua eredità politica e culturale si srotola tutta allinterno dell editoria italiana e nelluniversità.Una delle sue scelte più importanti è stata quella di lasciare il gruppo editoriale della famiglia Berlusconi; questa decisione ha probabilmente origine nelle posizioni che Eco prese durante il ventennio del Cavaliere. Come garante di Libertà e Giustizia,UMBERTO ECO fu sempre in prima fila nel denunciare gli eccessi politici e personali del premier. "Noi credevamo che il nostro presidente del Consiglio avesse con Mubarak in comune solo una nipote, ma invece ha anche il vizietto di non voler dare le dimissioni" diceva nel 2011 a Firenze.
INTUITO GENIALE, INFATTI DI Lì A POCO ECCO ARRIVARE MARIO MONTI AL GOVERNO……..

IDA MAGLI INVECE COSA CI LASCIA? L’AMORE PER L’ITALIA E GLI ITALIANI ED E’ PER QUESTO CHE METTEVA IL CUORE IN OGNI RIGA CHE SCRIVEVA
e in ogni frase che pronunciava. Le sue indagini rigorose, un coraggio da leone, l’arma acuminata della parola, e un amore sconfinato per la civiltà italiana, per il nostro genio creativo: così ha combattuto il regime oscuro che ci domina tutti. Per gli italiani, progettava la fuga dalle carceri orwelliane. In fondo, non ha mai smesso di credere che prima o poi qualcosa di buono sarebbe accaduto. Nonostante sia rimasta delusa prima dalla sinistra, poi dalla destra, infine dai 5 stelle. Avrebbe imbracciato volentieri il fucile, se ancora ne avesse avuto la forza. E forse, seppure anziana, quella forza l’avrebbe trovata davvero. Perché, da antropologa, si rendeva conto che la nostra cultura era un dono troppo prezioso per non preoccuparsi di tutelarlo. Millenni di splendore intellettuale arenato sulle secche dell’usura, e del malaffare: un epilogo tanto tragico non poteva accettarlo. Allora correva ai ripari, a caccia di argomentazioni affilate e immagini efficaci, per spiegare la tempesta che le attraversava l’anima. Sin dall’inizio strenua avversaria di Maastricht, aveva ravvisato nelle scelte sciagurate ad opera dei governanti europei e dei loro cloni seduti al Parlamento italiano, il pericolo più grave per l’integrità di un popolo. Considerava infatti demenziale, autolesionista, e contro-natura la rinuncia alla sovranità territoriale e monetaria, condannava la perdita di identità culturale, guardava con diffidenza e sospetto alle ondate migratorie che soffocano il Vecchio Continente, era contraria al melting-pot globale e, per lei, “le missioni di pace” erano semplicemente guerre. E ora i suoi ragionamenti lucidissimi brillano come stelle che indicano ai naviganti la via per non sfracellarsi contro gli scogli.








giovedì 18 febbraio 2016

ADDIO MARE NOSTRUM



L’ITALIA CONTINUA A PERDERE, GRAZIE AI SUOI GOVERNANTI, PEZZI DI  SOVRANITA’. CEDERE AD ALTRI  “IL POTERE SOVRANO”  DEL POPOLO ITALIANO  E’ DIVENTATO  IL NUOVO SPORT .TUTTO  E’ INIZIATO CON LA DEINDUSTRALIZZAZIONE FORZATA PER ARRIVARE ALLA SVENDITA E PRIVATIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE PUBBLICHE E SERVIZI  DI  STATO. LA PERDITA DELLA SOVRANITA’ MONETARIA  E’ STATA  LA BOTTA FINALE, COSI’ SEMBRAVA. INVECE……” LA COSA” NON E’ FINITA….. 
Il 21 marzo 2015, i Ministri degli Esteri di Italia e Francia hanno concluso un clamoroso accordo che prevede la cessione di enormi porzioni di territorio marittimo a nord della Sardegna. Gli incontri bilaterali erano iniziati nel 2006 con Prodi e si sono svolti nel completo segreto dei media e del Parlamento. A farlo venire alla luce è stata la vicenda dei pescatori sardi e liguri, fermati dalle autorità francesi per sconfinamento marittimo, i quali ora si lamentano di aver perso una zona redditizia per la loro attività ittica. Per il Parlamento italiano l'accordo però non è ancora entrato in vigore, perché non ancora ratificato a Roma

Di segreto c’è ben poco, visto che le foto della firma del trattato e la cartina dei nuovi confini sono stati pubblicati sul sito del Service hydrographique  et océanographique de la Marine (Shom), che si occupa della materia per conto del ministero degli esteri francese, e che il Parlamento francese lo ha già ratificato. Il problema è che il trattato di Caen al Parlamento italiano non ha nemmeno iniziato l’iter di ratifica e che nessun parlamentare italiano si era preso la briga di capire cosa avessero firmato quasi un anno fa Fabius e Gentiloni in Bassa Normandia, almeno fino a che non è stato fermato il peschereccio ligure e poi rimandati indietro quelli sardi. I pescatori liguri avevano accusato la Gendarmerie francese di comportamento piratesco e anche la Guardia Costiera e la Regione Liguria dicono di non essere state informate del trattato sui nuovi confini marittimi. E’ quindi scoppiato un caso diplomatico e politico sulla cessione di questa porzione di Mar Ligure, ricca di risorse ittiche, alla Francia. L’eurodeputata del PD Renata Briano( anche essa all’oscuro del trattato), ex assessore all’ambiente della Liguria e facente parte della commissione pesca a Strasburgo, ha portato il caso fino al Parlamento europeo.


ECCO COME SI SONO SVOLTI I FATTI :
 Le autorità francesi, nel mese di gennaio, non ci hanno pensato due volte a fermare e sequestrare il peschereccio italiano “Mina” con tutti i danni economici per i proprietari della barca, diretti ed indiretti, derivanti da questa vicenda, sia per la cauzione che è stata pagata per il rilascio, sia per il mancato incasso del pescato.
A seguito dell'accaduto, ci sono state delle interrogazioni parlamentari che hanno fatto scoprire l'esistenza di un accordo internazionale bilaterale, tra Italia e Francia, già ratificato da Parigi,ma non ancora da Roma, tenuto fino ad ieri segreto all'opinione pubblica italiana, siglato il 21 marzo 2015 all'Abbaye aux Dames de Caen, in Basse – Normandie, dal Ministro degli esteri francese Fabius e da quello italiano Gentiloni per la cessione di porzioni di mare alla Francia al largo della costa sarda, verso la Corsica, guarda caso, proprio quelle aree notoriamente più pescose.
Precisamente, l'accordo per la ridefinizione dei confini marini fra Italia e Francia, prevede la cessione di mare ai Transalpini in cambio di altre aree marine. In particolare, la “Fossa del Cimitero”, (dove è stato fermato il peschereccio ligure) e un pezzo di mare al Nord della Sardegna, vanno alla Francia (sul versante settentrionale della Sardegna, il limite della Corsica passa, addirittura, dalle 12 miglia ad oltre 40 miglia), e, in compenso, l'Italia amplia la sua sovranità marittima nel Canale di Corsica, al largo delle isole d'Elba e di Capraia.
Tutto ciò è avvenuto senza la necessaria approvazione del Parlamento italiano e senza consultare le Regioni interessate.
I nostri confini sono cambiati, abbiamo perso decine di miglia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna. E forse anche in altre coste di cui ancora non sappiamo nulla. Non per un fenomeno geologico o per un atto ostile da uno Stato straniero. Della cessione di acque territoriali non è stato informato il Parlamento. E questo è un vulnus gravissimo per le nostre regole democratiche. L’Italia non è un PAESE con un uomo solo al comando, quanto meno non ancora nella situazione dove un dittatore può decidere di cedere ad un altro Stato un pezzo del proprio territorio. E una cosa del genere non avverrebbe neppure in nessuna delle monarchie occidentali, dove il re o la regina informerebbero certamente il primo ministro e il Parlamento chiedendo loro di esprimersi in proposito.
 STRANA QUESTA EUROPA CHE PRIMA ELIMINA LE BARRIERE FRA GLI STATI CON IL PRETESTO DEL LIBERO COMMERCIO E LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI E DELLE GENTI E NEL CONTEMPO PERMETTE ALLA FRANCIA IL CONTROLLO SULLE ACQUE MARINE PROLUNGANDO I CONFINI  DELLE ACQUE TERRITORIALI A DANNO DEL NOSTRO BEL PAESE. CHISSA’ SE POI FARANNO PAGARE UN BIGLIETTO D’INGRESSO ALLE NAVI CHE  DOVRANNO TRANSITARE PER QUELLE ACQUE?    


venerdì 1 gennaio 2016

Il messaggio di buon anno CHE GLI ITALIANI AVREBBERO VOLUTO RICEVERE.

QUESTO E' IL MESSAGGIO CHE GLI ITALIANI AVREBBERO VOLUTO RICEVERE.
Il messaggio di buon anno del presidente Putin ai cittadini della Federazione Russa




© Sputnik. Alexei Druzhinin
31. 12.2015
Allo scoccare della mezzanotte di Mosca il presidente Putin ha rivolto ai cittadini russi il tradizionale messaggio di auguri.
Cittadini della Russia! Cari amici!
Tra pochi minuti incontreremo il Nuovo Anno, il 2016. L'avvicinarsi di questo momento meraviglioso, tra passato e futuro, ci è familiare sin dall'infanzia. Lo aspettiamo con gioia, speranza ed entusiasmo; crediamo in un futuro migliore e più chiaro. Come da tradizione, celebriamo questa festa in famiglia, con le persone più care. Naturalmente, non tutti riescono a festeggiare il Nuovo Anno con le proprie famiglie. Occorre lavorare negli ospedali e nelle fabbriche, adempiere il servizio militare e civile, sorvegliare i confini e vigilare per garantire la nostra sicurezza in terra, in mare e nell' aria. Siamo grati a tutti coloro che, giorno e notte, nei giorni feriali e nei giorni festivi, sono sempre in servizio. Soprattutto oggi desidero congratularmi con i nostri soldati che stanno combattendo contro il terrorismo internazionale, che difendono gli interessi nazionali della Russia all'estero, dimostrando volontà, determinazione e carattere. Di queste qualità abbiamo bisogno noi tutti, sempre, ovunque e in ogni caso. Il successo di tutto il Paese dipende dal lavoro proficuo e dai risultati di ciascuno di noi. Condividiamo gli stessi obiettivi, il desiderio di fare del bene per la patria e di reggere la responsabilità del suo destino.
Nel 2015 che sta per terminare abbiamo celebrato il 70° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. La nostra storia, l'esperienza dei padri e dei nonni, la loro unità in tempi difficili e la forza di spirito sono un grande esempio per noi. Ci hanno aiutato e ci aiuteranno a rispondere in modo adeguato alle sfide moderne. Cari amici! Ora nella notte di Capodanno sentiamo molto chiaramente quanto per noi siano preziosi i nostri cari, come è importante che ogni cosa vada bene per tutti loro, che siano in salute, che la cura e le attenzioni dei figli riscaldino i genitori e che a loro ritorni ciò che di buono ci hanno insegnato e ci insegnano. Che i nostri figli crescano intelligenti e attivi, che l'amore e la compassione, la generosità e la bontà d'animo siano la nostra guida negli affari di tutti i giorni!
Allo scoccare del Nuovo Anno restano pochi secondi. Auguriamoci il successo, la gioia e la felicità, ringraziamoci a vicenda per la comprensione e il sostegno, per la partecipazione e la sensibilità e brindiamo alla prosperità e al benessere della Russia!
Buone Feste! Buon 2016!




domenica 13 dicembre 2015

L' ASCESA DI MATTEO

LA RESISTIBILE ASCESA DI MATTEO UI.

Ma chi lo avrebbe mai detto!…………………………………però, fin dal liceo arruolava i compagni di scuola per lavoretti serali ( distribuzione giornali, materiale pubblicitario alle edicole), per l’azienda di papà; poi una volta cresciuto e in carriera sempre compagni di scuola convocati per avere ispirazioni innovative con cui infarcire i suoi prolissi programmi politici. Poi una volta eletto……..

ELETTO?    Ma dove, ma da chi? Ma nelle liste Pd!

Certo, quelli da quando la politica è uscita dalle sezioni e dalle case del popolo ( quanti decenni fa?) devono raccattare quello che trovano, o vengono raccattati.
Questo è appunto un caso, uno fra i tantissimi ormai, di come sono stati raccattati e involtolati per bene, da uno fra i tanti che s’era fatto “du’ conti” col babbo e ha raccattato tutto il pacco. Ci sono poi quelli che lo hanno seguito ,come l’amico Dario che aveva scritto: “Mi sono laureato, ma non avendo alle viste uno sbocco professionale decente mi do alla politica, vediamo se ho più fortuna. Me lo date il voto?” E CI AVEVA PURE MESSO LA FOTO, e lo avevano votato……

Ma dove, ma da chi? Ma nelle liste Pd! E ora fa il Sindaco.

Vabbé, parliamo d’altro, parliamo del Comunale e della NIKILA INVEST LDT. Già, di chi ha comperato un Teatro glorioso, destinato alla demolizione. ( Macchè, chi se ne frega, facciamone uno novo in uno scatolone di plastica grigia,” che gliè meglio!” Accanto al puzzo del Fosso Macinante, “du’ panche, du’  sordi d’arberi e ciccia”!).
Domanda alla Cassa Depositi e Prestiti: se ad un Ente Statale, si presenta una tale e si fa ricevere da Claudio Costamagna e dice: “Buon giorno, sono la Nikila Invest LTD, società costituita a Londra < dove con 50.000 euro si costituisce qualsiasi cosa in qualsiasi modo> e le porto 25 milioni di euro e compro il demolendo Teatro Comunale di Firenze”,  l’Ente Statale che maneggia enormi patrimoni pubblici non fa la seguente domandina:….”Scusi, Signora Nikila, ma lei dove li ha presi? Me lo fa vedere?”
No, alla Signora Nikila, nessuno ha fatto domande del genere. EVIDENTEMENTE NON ERA IL CASO, PROPRIO NON ERA IL CASO, DEL TUTTO FUORI LUOGO.
Però perfino  una casalinga  di Compiobbi avrebbe voluto vedere cosa bolle in pentola. Ma Cassa depositi e Prestiti, Claudio Costamagna, ha valutato che le credenziali presentate fossero più che sufficienti, anzi abbondanti: una Società molto brillante registrata in Victory House 99-101 Regent Street W1B4EZ,  diretta da Ilaria Niccolai ( business woman, Company Director),  che ha come collaboratori nell’area di interesse due Società ( Società, non persone):

London Corporate Consultants Limited, con ruolo dirigenziale, nazionalità sconosciuta, costituita il 28/10/2013;

London Corporate Consultants LTD, con ruolo secondario,  nazionalità sconosciuta costituita il 5/08/2013;

Una scatola con dentro due scatole, questo tanto per cominciare, poi quello che sta
venendo fuori lo stiamo leggendo. Per ora la casalinga di Compiobbi ha alzato un  solo coperchio e basta, però che fumo e che puzzo! Pure il Casamonti! “Ma un si poteano pigliare”un geometra incensurato, uno sconosciuto, una Niccolai, “ma la sarà ingegnere? icché tu dici? Boh?"

 Risultati immagini per teatro comunale firenze

 IL TEATRO COMUNALE DI FIRENZE venduto alla NIKILA Invest LDT

ALL'INTERNO DELL'EX STAZIONE LEOPOLDA DI FIRENZE OGGI 13 DICEMBRE SI RIUNISCONO GLI APPARTENENTI AL GIGLIO MAGICO E BRINDANO AI LORO AFFARI;HA BRINDATO PERFINO IL MINISTRO BOSCHI.....ALL'ESTERNO IN PIAZZA MANIFESTANO I PENSIONATI  RIDOTTI IN POVERTA' DA BANCA ETRURIA CHE HA PORTATO VIA TUTTI I LORO RISPARMI.

domenica 29 novembre 2015

CHI LE SPARA PIU' GROSSE SI BECCA LA MEDAGLIA

LETTERA UNESCO :  CHI LE SPARA PIU' GROSSE SI BECCA LA MEDAGLIA

ORA BASTA, PRIMO POPOLO FA CHIAREZZA

DI fronte ai numerosi tentativi  di esponenti politici fiorentini di attribuirsi ora il merito di aver suscitato l’interessamento  di Unesco-ICOMOS verso i rischi a cui la Città ed il suo Patrimonio storico culturale, sono esposti,  desideriamo chiarire definitivamente la questione.
L’iniziativa è maturata poco più di un anno fa  in seno a Primo Popolo di Florentia, una pagina blog di confronto e informazione che ha prodotto una ricerca approfondita sulle fonti e sui documenti pubblici e  si è sintetizzata in un Documento/Esposto inviato il 10 marzo agli uffici Unesco/ICOMOS a Parigi.
L’iniziativa è stata sottoscritta da 16 cittadini ed esponenti della cultura e della scienza, fiorentini di nascita o di adozione.
Tale documento è stato immediatamente pubblicato su Primopopolodiflorentia.blogspot.it ed è in nostro possesso con le firme autentiche dei firmatari che ci hanno rilasciato anche  una dichiarazione liberatoria.
A tale documento, recante la richiesta di porre Firenze nella “Lista dei Patrimoni in pericolo”, Unesco ha risposto il 27 maggio inviando al Sindaco la lettera che solo in questi giorni è stata rivelata. Solo dopo l’intervista di Christian Campiche, giornalista svizzero,  pubblicata da  “WWW.Sept.info” ,  all’Assessore all’Urbanistica Perra,  il Sindaco evidentemente molto preoccupato e senza esserne richiesto, ha dato la notizia della famosa lettera di Unesco.
E’  assai spiacevole vedere la corsa ad acchiappare meriti e ad intestarsi risultati da parte di alcuni personaggi che in questi anni, pur avendo fatto tante inutili interpellanze ed  inutili proclami, non sono stati in grado di fare l’unica cosa sensata e utile, fatta e spedita  da cittadini avvertiti ed informati.  Costoro non sanno fare evidentemente altro che andare a rimorchio e appuntarsi sul bavero medaglie di latta.     


Primopopolo di florentia.

sabato 21 novembre 2015

LA LETTERA NASCOSTA


LA  LETTERA  SVELATA

Il testo della lettera(sotto riprodotta) INVIATA DALL’UNESCO al Comune di FIRENZE è molto chiaro, si tratta di una sostanziale bocciatura delle “grandi opere “e mutazioni urbanistiche messe in atto dalla politica fiorentina negli ultimi venti anni. Il sindaco tenta,in questi ultimi giorni, di coinvolgere i cittadini in una “maratona partecipativa” che è la solita farsa in cui ad ascoltare sono solo i cittadini, mentre le decisioni importanti sono prese fuori dal consiglio comunale, nei salotti “buoni”ove le lobbies dominano incontrastate.





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 United Nations
Educational Scientific and                                                                   
Cultural Organization
Cultural Sector                                                                   
Division for Heritage
                                                                                                
 Signora Vincenza Lomonaco
 Ambasciatore Permanente
   Delegato dell’Italia
   Presso UNESCO
   Hotel de Gallifet
   73, rue de Grenelle
    75007 Paris                                         

                                                                                                  


                                                                                                
Ref: CLT/HER/WHC/7960/IT/AS/KR                          27 maggio 2015

Oggetto: Esame tecnico da parte dell’ICOMOS della relazione sullo stato di conservazione del  “Centro Storico di Firenze”  Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Gentile  Ambasciatrice                                       

In aggiunta alla nostra precedente lettera dello scorso 6 maggio, le allego un esame tecnico redatto dall’ICOMOS della relazione sullo stato di conservazione del Centro Storico di Firenze”  Patrimonio Mondiale dell’Umanità, presentato dalle autorità italiane al Centro per il Patrimonio Mondiale il 30 gennaio 2015.

Dopo questo esame l’ICOMOS raccomanda che altri documenti, includenti dettagli tecnici e valutazioni di impatto per tutti i progetti di infrastrutture che possono interessare il Patrimonio in oggetto o le sue immediate vicinanze, siano presentati dalle autorità italiane al più presto possibile, in modo che ICOMOS possa valutare questi progetti in dettaglio.

ICOMOS inoltre, in base alle informazioni fornite,  ritiene che lo Stato Italiano potrebbe accogliere nel Centro Storico di Firenze una Missione di Consulenza  per consentire agli esperti ICOMOS di delineare possibili misure mitigative e in particolare misure mirate a contenere le vibrazioni e i rischi alluvione per le infrastrutture sotterranee.

Mi sia permesso chiedere alle autorità italiane di presentare al Centro  del Patrimonio Mondiale tutte le informazioni e i documenti richiesti che possano permettere a ICOMOS di valutare lo stato di conservazione del patrimonio in oggetto.

Desidero cogliere l’opportunità di ringraziarla per la collaborazione e il sostegno per l’attuazione della Convezione del Word Heritage Convention.


La prego di accettare, gentile ambasciatrice, i sensi della mia più alta stima

                                                                                        Kishore Rao
                                                                                        Direttore Centro World Heritage
                                                                                                                                                   
Allegati 1
cc. alla Commissione Nazionale per l’Unesco in Italia
     Punto Focale Nazionale per Word Heritage
     ICOMOS International



                                                         Esame tecnico ICOMOS

Sito: Centro Storico di Firenze
Stato: Italia
ID Sito: 174
Data iscrizione: 1982
Criteri: (i)(ii)(iii)(iv)(vi)
Progetto: Gennaio 2015 rapporto sullo stato di conservazione




1.         Identificazione
Centro storico di Firenze Italia iscritto dal 1982 sotto i criteri (i).(ii).(iii).(iv).(vi)

I progetti e i temi valutati in questo esame tecnico riguardano:
•          la realizzazione delle linee tranviarie attraverso il centro storico di Firenze;
•          la realizzazione dei tunnel per i treni alta velocità sotto la città di Firenze;
•          la vendita di complessi monumentali pubblici o semipubblici (palazzi, conventi e persino la Rotonda Brunelleschi) a soggetti privati e il loro cambio di destinazione di uso (ad esempio a fini residenziali);
•          l’edificazione di due costruzioni sotterranee per parcheggio;
•          il progetto di realizzazione di una linea tranviaria sotterranea attraverso il centro storico di Firenze.

2.         Background

La retrospettiva Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale (EVU) è stata adottata nel 2014 nel corso della 38.ma Sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale e ha stabilito che: “Il Centro Storico di Firenze può essere percepito come una realizzazione unica sotto il profilo sociale e urbano, frutto di una creazione continua e protratta per secoli, che include musei, chiese, edifici e opere d’arte di incommensurabile valore. Firenze ha avuto una influenza predominante sullo sviluppo dell’architettura e delle arti, prima in Italia e poi in Europa.  E’ nel contesto di Firenze che ha avuto origine il concetto di Rinascimento. Tale eredità conferisce a Firenze delle qualità storiche ed estetiche uniche.”


Sommario dei progetti da valutare e dei problemi sorti

Dall’inizio del 2014 il Centro per il Patrimonio Mondiale ha ricevuto delle lettere che riguardavano diversi problemi relativi al Centro Storico di Firenze, che riguardano:
•          la costruzione delle linee 2 e 3 della tranvia, che passerebbero vicino ad alcuni monumenti  vale a dire la Fortezza da Basso, la Piazza S. Marco con il Convento e la Chiesa, l’area della Galleria dell’Accademia;
•          i progetti per una tranvia sotterranea o mini-metro sotto il centro storico (con fermate previste nei punti di maggiore interesse dello stesso;
•          la costruzione dei tunnel per il Treno ad Alta Velocità che connette Napoli con Milano. Il tragitto dei tunnel attraversa il centro storico sotto i bastioni della Fortezza da Basso e prosegue lungo i confini del centro storico per alcuni chilometri;
•          l’eccessiva pressione del turismo unita alla insufficiente gestione del flusso turistico e ad una mancanza di strategie in questo senso che si rivolga a differenti tipi di visitatori  valutati intorno ai 16.000.000 all’anno;
•          la vendita e il cambio di destinazione di uso/frazionamento  di molti palazzi  o complessi storici pubblici o semipubblici e il caso particolare di S. Maria degli Angeli, un importante complesso a più livelli con una significativa fase rinascimentale, al quale è collegata la Rotonda del Brunelleschi, un prototipo sperimentale in scala ridotta della cupola di S. Maria del Fiore.


Documentazione consultata per questo esame tecnico

In aggiunta alla documentazione ricevuta dal Centro per il Patrimonio Mondiale nel febbraio 2015  ICOMOS ha esaminato la sezione II del questionario del rapporto periodico e il Piano Strutturale per il Centro Storico di Firenze. Inoltre per avere più dettagli sui progetti, sulla pressione del turismo e sulla vendita e trasformazione di complessi monumentali di proprietà pubblica all’interno del centro Storico Patrimonio dell’Umanità, ICOMOS ha consultato anche i seguenti siti web:


http://centrostudituristicifirenze.it/blog/turismo-nella-citta-metropolitana-di-firenze-nel-2014/
http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/
http://www.comune.fi.it/materiali/tramvia/0092_C11-PE-PMA-RL-003_r04_POMA.o.pdf
http://osservatorioambientale.nododifirenze.it
http://pianostrutturale.comune.fi.it/progetto_parcheggio_brunelleschi.html
http://notavfirenze.blogspot


Per concludere ICOMOS intende sottolineare  che le immagini inserite nella relazione sullo Stato di Conservazione presentata dallo Stato Italiano hanno una definizione molto bassa che rende difficile leggere la documentazione grafica, per cui è stato necessario per ICOMOS cercare informazioni aggiuntive.

3.  Analisi

Le linee 2 e 3 della tramvia

Il progetto era già stato reso noto al pubblico dal 2008, quando fu tenuto un referendum comunale per far emergere  la posizione dei cittadini in favore o contro il progetto tramvia. I lavori per la costruzione sono iniziati nel maggio 2014. Una delle linee, la 2,  dovrà attraversare l’area del Centro Storico vicino alla Fortezza da Basso, proseguire lungo l’anello dei viali, (che coincide con i confini del Centro) per terminare vicino all’Accademia, attraverso via La Pira, Piazza San Marco e via Cavour. Dall’altra parte, la linea 3 si fermerà alla Stazione di Santa Maria Novella senza entrare nel Centro Storico, ma costeggiandolo lungo la Fortezza da Basso.

Lo Stato Italiano riferisce che la soluzione attualmente adottata per la linea 2  della tramvia è frutto di una modifica al progetto originario (che inizialmente prevedeva di passare accanto al Battistero e al Duomo), in modo da evitare il cuore del Centro Storico, conseguentemente alla richiesta di una alternativa progettuale, fatta da una Commissione Interministeriale responsabile per i finanziamenti.

ICOMOS fa notare anche che il tracciato della tramvia include tratti sotterranei, come risulta dalle informazioni riferite nella lettera all’UNESCO del 10 marzo 2015 e confermate dal sito del Comune di Firenze (http://mobilita.comune.fi.it/tramvia.)

ICOMOS nota che il centro storico di Firenze è sottoposto a rischio inondazione e la lettera 10 marzo 2015 informa anche che la situazione idrogeologica di  vaste parti della città che comprendono il centro cittadino sono classificate a rischio molto alto ( R4). Queste condizioni di particolare rischio sono riportate  in importanti strumenti di Pianificazione territoriale così come in Relazioni Geologiche, Idrogeologiche ed Idrauliche allegate ai progetti per la tramvia e per i tunnel dell’alta velocità (v. più avanti).

Sarà necessario fornire altri dettagli per questo progetto che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto per consentire una analisi complessiva sull’impatto che potrebbe subire questo sito di Eccezionale Valore Universale.

Progetto per la tranvia sotterranea o mini-metro

La lettera  inviata al Centro per il Patrimonio Mondiale da un gruppo di cittadini nel marzo 2015 menziona l’esistenza di progetti per la costruzione di una tranvia sotterranea passante sotto il centro storico di Firenze; la stampa italiana conferma che questi progetti esistono davvero anche se non sono forniti maggiori dettagli. La stampa informa anche che esistono delle alternative alla tranvia sotterranea secondo uno sviluppo lungo l’anello dei viali.

ICOMOS considera che un simile progetto, in particolare se associato agli altri già approvati e in corso di attuazione, potrebbe avere un impatto potenzialmente negativo sul Sito, a causa di consistenti escavazioni richieste dal progetto sotto il centro storico di Firenze; escavazioni che si aggiungerebbero ad altre significative operazioni di scavo già previste e in parte realizzati per i tunnel dei treni AV, oltre che  per il traffico veicolare e per la tranvia.
Attualmente è sconosciuto quale sia il grado dell’impatto.


ICOMOS rileva anche che la pianificazione di ulteriori ampie escavazioni sotto il centro storico di Firenze in aggiunta a quelle già progettate (presso la Fortezza da Basso e entro l’anello dei viali) potrebbe minacciare la stabilità dei monumenti fiorentini sia durante i lavori, che dopo, a causa delle vibrazioni, ma soprattutto per la modificazione degli assetti geologici e idrogeologici, a meno che non siano previste adeguate misure anti vibrazione.

Sarà necessario fornire altri dettagli per questo progetto che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto per consentire una analisi complessiva sull’impatto che potrebbe subire questo sito di Eccezionale Valore Universale.

I tunnel per l’Alta Velocità e nuova stazione ferroviaria.

I tunnel proposti sono connessi al progetto di costruzione di una nuova stazione per i treni ad alta velocità, distinta dalla Stazione di S. Maria Novella, dalla quale oggi partono e arrivano i treni dell’alta velocità.


ICOMOS  nota che il progetto dei tunnel per i treni AV include la valutazione del potenziale impatto sull’integrità di parti della Fortezza da Basso e sono previste per alcuni settori dei suoi bastioni o un monitoraggio continuo o un’osservazione dello stato strutturale prima dell’inizio degli scavi (vedi Disegni tecnici al sito web http://osservatorioambientale.nododifirenze.it/). Lo Stato Italiano informa che attualmente i lavori sono stati interrotti a causa di indagini giudiziari oltre che per problemi tecnici.

Inoltre diversi comitati, che sono contro l’attuazione di questi progetti, si sono mobilitati in Firenze nel tentativo di fermare i lavori proponendo soluzioni particolareggiate per il passaggio dei treni ad alta velocità in Firenze.

ICOMOS considera che l’arresto imposto dalle inchieste giudiziarie e dai problemi tecnici potrebbe essere certamente una opportunità per lo Stato Italiano per corredare questo progetto di maggiori dettagli e informazioni tecniche, oltre alla valutazione di impatto, in modo da consentire una stima completa dei potenziali danni sugli edifici appartenenti al Centro Storico e in generale all’inestimabile valore del Sito, prima che ricomincino i lavori.

La pressione del turismo e il cambio di proprietà e della destinazione d’uso di complessi monumentali pubblici.

Nella lettera mandata nel marzo 2015 viene riferito che 13 grandi edifici storici sono in vendita o sono stati venduti, compresa la Rotonda del Brunelleschi e che il Piano Strutturale per Firenze (2010-2014) consente trasformazioni sostanziali, cambiamenti di destinazione d’uso  e frazionamenti di palazzi e di ex conventi: sembra che le superfici oggetto di trasformazione nel centro storico superino i 110.000 mq e possano raggiungere anche i 200.000 mq.

Una così fatta trasformazione potrebbe avere un impatto negativo sulla integrità di questi edifici e sulla comprensione di quello che fu il loro uso e contributo originario al complessivo paesaggio urbano di Firenze. ICOMOS ritiene che, se Firenze è definita come “unica realizzazione artistica” in base al criterio (i), ed ha esercitato una influenza mondiale grazie al modo in cui ha diffuso i principi architettonici, molti dei suoi edifici importanti devono essere considerati come capolavori dell’architettura e devono essere preservati come monumenti.

Ulteriori dettagli devono essere forniti per quanto riguarda la considerazione globale del Sito in termini di approccio all’uso dei singoli edifici e al modo per assicurare l’integrità dei suoi capolavori.

Conclusioni

ICOMOS osserva che da molto tempo sono stati pianificati e avviati diversi progetti su larga e media scala potenzialmente impattanti sull’Eccezionale Valore Universale del Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità, oltre che sui suoi valori, integrità e autenticità, senza  informare preventivamente il Comitato WH, attraverso il suo Segretariato, come richiesto dal paragrafo 172 delle Linee Guida Operative .

ICOMOS rileva che un gran numero di questi progetti infrastrutturali è connesso a opere nel sottosuolo. Alcuni di questi progetti si sviluppano direttamente sotto monumenti importanti (per esempio la Fortezza da Basso) mentre altri progetti programmati (la mini-metro) prevedono il sottoattraversamento del Centro Storico.

Dalle informazioni raccolte non è possibile valutare pienamente questi progetti. ICOMOS rileva che dettagli completi, compresi quelli tecnici e di impatto, dovrebbero essere presentati al più presto possibile per tutti i progetti infrastrutturali, che impattano sul Sito o sulle sue immediate vicinanze. ICOMOS inoltre considera che, sulla scorta delle informazioni ricevute, potrebbe essere utile l’intervento di una Missione  di Consulenti in modo da permettere agli esperti di ottenere dettagli particolareggiati circa le misure di mitigazione proposte e in particolare quelle che si riferiscono alle vibrazioni e al rischio di inondazione per le costruzioni sotterranee.

4.         Raccomandazioni

Sulla base dei risultati delle analisi degli argomenti e della relativa documentazione disponibile, e considerando che il Comitato non è stato mai informato su questi progetti dallo Stato Italiano, ICOMOS considera che c’è un bisogno urgente di ricevere una maggiore informazione dettagliata sui progetti su menzionati, che includa una adeguata documentazione tecnica e valutazioni di impatto, oltre che le misure proposte per la mitigazione nel caso di progetti sotterranei, mirati a contenere gli effetti delle vibrazioni e i rischi delle inondazioni.

Per quanto riguarda le proposte di vendere monumenti importanti ai privati ICOMOS considera che bisogna che siano forniti maggiori dettagli circa una visione complessiva del Sito, per preservare l’integrità di questi capolavori architettonici e siano forniti specifici dettagli per singoli monumenti.

Infine ICOMOS osserva che in base agli ulteriori dettagli forniti, una Missione di Consulenza nel Sito è auspicabile per permettere a degli esperti di grande competenza di valutare pienamente questi progetti e proposte in tutta la loro complessità.

A questo riguardo ICOMOS esprime la sua disponibilità e volontà ad assistere lo Stato Italiano. 



ICOMOS, Charenton-le-Pont

maggio 2015