martedì 23 ottobre 2018

MOODY’S IL CONFLITTO DI INTERESSI PIU’ GRANDE DEL MONDO


ECCO A CHI OBBEDISCONO I RELATORI DI RATING

Thomas Friedman (13 febbraio 1996 intervista con Jim Lehrer ):
“Secondo me, ci sono due superpotenze nel mondo oggi. Ci sono gli Stati Uniti e c'è il servizio di valutazione delle obbligazioni di Moody's . Gli Stati Uniti possono distruggerti facendo cadere le bombe e Moody's può distruggerti declassando i tuoi legami. E credimi, a volte non è chiaro chi è più potente.”
Il primo azionista di Moody's, con una quota maggioritaria del capitale, risulta Warren Buffett, con la holding Berkshire Hathaway. Successivamente, compaiono in ordine Capital World Investment (con il 12,60%), ValueAct Capital, T. Rowe, Vanguard, State Street e BlackRock
Filantropo!


 Warren Buffet in completo grigio…….

Nel 2006 Buffett ha donato 37 miliardi di dollari in azioni benefiche per le popolazioni del Terzo mondo. Nel giugno 2006, ha annunciato un piano per elargire la sua fortuna in beneficenza, con l'83% in favore della Bill & Melinda Gates Foundation.
Si è impegnato a donare l'equivalente di circa 10 milioni di azioni di classe B ( di classe B, mica scherzi!) della Berkshire Hathaway alla Bill & Melinda Gates Foundation, per un valore di circa 30 miliardi di dollari. È la più grande donazione nella storia, e rende Buffett uno dei leader del filantropismo capitalista.
Comunque le fondazioni filantropiche investono,  poi si vedrà chi ci guadagna,,,,,,
 Buffett entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Gates, anche se non ha intenzione di partecipare attivamente agli investimenti di quest'ultima.
Il Los Angeles Times di domenica  7 gennaio 2007 accusa la Bill & Melinda Gates Foundation.Tre giornalisti del Los Angeles Times hanno pubblicato una lunga inchiesta a puntate sulla fondazione Bill & Melinda Gates Foundation. Partendo da un impianto Eni a Ebocha, in Nigeria, gli inviati del quotidiano hanno scoperto il caso di un bambino di quattordici mesi, Justice Eta, affetto da una malattia, che rende difficoltosa la respirazione. I medici nigeriani attribuiscono la colpa alla torre dell'impianto petrolifero.
  I giornalisti, analizzando le opere fatte dalla fondazione di Bill Gates, uno dei primi tre uomini più ricchi del mondo, hanno scoperto che ogni anno la Gates Foundation dona, evitando peraltro gli eccessi di tassazione, il 5% delle sue sostanze, mentre il restante 95% viene investito.
Questi soldi sono finiti ad aziende come la Dow Chemical, l'Eni, la Exxon Mobil, la Shell, la Total e la Tyco International. Inoltre, risulta che alcune società farmaceutiche accusate di fare cartello sui prezzi dei medicinali che curano l'AIDS, abbiano ricevuto fondi dalla stessa fondazione.
Stando ai fatti riportati dall'inchiesta, il filantropo Gates, nominato dal Time "Uomo dell'anno 2005", ha investito 423 milioni di dollari nelle predette società, che sarebbero le maggiori responsabili delle malattie respiratorie di cui sono afflitti i bambini del Terzo Mondo, contro i 218 milioni spesi in vaccini contro malattie come il morbillo.


Bill, Melinda e Warren Buffet, i benefattori, filantropi eccetera.

Ahòòòò! Si avete capito bene Bill ha investito 218 milioni di $ in vaccini contro il morbillo: fate vaccinare i bambini, altrimenti povero Bill!  Filantropo, sì, ma mica SCEMO……. i soldi devono rientrare! In Italia “guarda caso” dilaga l’epidemia di morbillo, Italia nella lista nera: i bambini devono essere  vaccinati tutti e subito, altrimenti il povero Bill non vende i vaccini!
PROSEGUIAMO LA LISTA DEI SOCI DI Moody’s , I VALUTATORI che si occupano di noi;
Capital World Investments:
( DA: IL Sole 24 ore del 17 gennaio  20129)
 Si tratta di una delle maggiori società di gestione del risparmio americane. E alla domanda più ricorrente di questi giorni, cioè «chi sta dietro le agenzie di rating?», può permettersi di alzare non una ma due mani , Capital World Investment è infatti contemporaneamente il primo azionista di Standard & Poor's (detiene il 10,26% della casa madre McGraw Hill) e il secondo maggiore socio di Moody's (con il 12,60%). Moody's e S&P sono concorrenti sul mercato, certo. Ma a Capital World Investment non importa: ha comprato 28 milioni di azioni della prima e 30 milioni della  seconda, giusto per non rischiare di sbagliare, ha puntato su entrambi i cavalli.
La stessa filosofia ha guidato Vanguard Group, i fondi Blackrock, State Street e molti altri: tutti questi grandi investitori Usa, secondo i dati Bloomberg, figurano infatti tra i principali azionisti sia di Moody's, sia di S&P. Insieme a tanti altri fondi o banche. Questo crea, potenzialmente, un cortocircuito: tutti questi investitori sono da un lato azionisti dei due big del rating, ma dall'altro sono anche utilizzatori dei loro stessi rating quando acquistano obbligazioni sul mercato. Il conflitto di interessi è evidente. Le possibili pressioni anche. I big del rating - ha sentenziato ieri il commissario europeo Olli Rehn «giocano secondo le regole del capitalismo finanziario americano». Ovvio, si potrebbe aggiungere: hanno l'intero capitalismo finanziario americano come azionista...
DOMANDA: PER CASO, CI STANNO PRENDENDO PER I FONDELLI: INDIPENDENTI……MA DA CHI????
Continuiamo a vedere chi sono i soci di Moody’s:
( da Wikipedia )
ValueAct Capital è stata inizialmente costituita nel giugno 2000 per gestire il capitale dei suoi fondatori, insieme al capitale di un numero limitato di investitori esterni.
ValueAct Capital è un investitore molto attivo che identifica le aziende che sembrano essere in disgrazia o che potrebbero subire una transizione significativa. ValueAct effettua un investimento significativo nell'azienda e quindi collabora con l'azienda per apportare modifiche con l'obiettivo di aumentare il valore delle azioni a lungo termine e quindi di creare un profitto per ValueAct.
Sempre valutatori indipendenti!
T. Rowe Price Group, Inc. è una Società americana di interesse pubblico che si occupa  di asset management, è una  ditta che offre fondi , servizi di consulenza, gestione degli account, e piani di pensionamento e dei servizi per gli individui, istituzioni e intermediari finanziari. L'azienda, con un patrimonio gestito di oltre 900 miliardi di dollari alla fine del 2017, ha sede a 100 East Pratt Street a Baltimora, nel Maryland , e i suoi 16 uffici internazionali servono clienti in 47 paesi in tutto il mondo. È stata fondata nel 1937 da Thomas Rowe Price, Jr., che è meglio conosciuto per lo sviluppo della filosofia di crescita degli investimenti.
Un altro: STATE STREET CORPORATION . chi è, cosa fa: fa, nella sua versione Advisors: https://www.ssga.com/resources/universal/index.html
State Street Global Advisors aiuta gli investitori di tutto il mondo che vanno da governi e istituzioni a consulenti finanziari a trovare modi migliori per raggiungere i loro obiettivi di investimento.
Questi sono proprio quelli del Rating: non investite in Italia…….
INFINE ………BLACK ROCK:
BlackRock, Inc. è una società di gestione degli investimenti globali americana con sede a New York City . Fondata nel 1988, inizialmente come gestore patrimoniale istituzionale di risk management e reddito fisso , BlackRock è oggi il più grande gestore patrimoniale del mondo con $ 6,29 trilioni di asset in gestione a dicembre 2017. BlackRock opera a livello globale con 70 uffici in 30 paesi e clienti in 100 paesi. A causa del suo potere e delle dimensioni e della portata delle sue attività e attività finanziarie, BlackRock è stato definito la più grande banca ombra del mondo. ALTRI FILANTROPI, SENZA OMBRA DI DUBBIO!
Qualcuno ci venga a spiegare chi ha dato a questi squali il potere di esprimere giudizi sulle politiche di un governo, e li ha pure definiti AGENZIE INDIPENDENTI. Da chi dovrebbero dipendere costoro, visto che tengono il mondo per il collo? Ma quando i pennivendoli nostrani da quattro soldi la finiranno di raccontare menzogne?
Il sito migliore da cui attingere dati, nomi, biografie, frasi celebri, volti noti e meno noti dei così classificati filantropi mondiali.



G.SOROS anche lui uno di questi cosidetti filantropi.

PER LE ULTIME NOTIZIE ECCO IL PARERE DI FLASSBECK:
Heiner Flassbeck: “ l’Italia verso la tempesta perfetta – e Moscovici ha torto


sabato 20 ottobre 2018

A COLPI DI SPREAD

Folkerts Landau, capo economista di Deutsche Bank: l’Unione Europea usa la mazza da baseball per minacciare la virtuosa Italia

Folkerts Landau è economista capo della Deutsche Bank Londra ed interviene spesso, come commentatore della situazione economica e dei mercati, su Bloomberg TV. Il 18 ottobre nel suo intervento ha parlato anche di Italia, sempre sul medesimo canale.
L'articolo prosegue in:

Nel 2017 il surplus della bilancia commerciale italiana ha chiuso con un saldo positivo di 47,5 miliardi di euro. Il surplus resta dunque il terzo più alto all'interno dell’Unione europea.
NONOSTANTE QUESTI DATI POSITIVI,L'ITALIA  E' POSTA SOTTO ASSEDIO ED E' MINACCIATA DI DEFAULT ALLA FACCIA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE;UN VERO E PROPRIO RICATTO.
COSI' LA COMMISSIONE EUROPEA, VISTA LA VOLONTA' DI PROSEGUIRE DEL GOVERNO GIALLO-VERDE NEL SUO PROGRAMMA ECONOMICO E FINANZIARIO ,MUOVE I SUOI PEZZI DA NOVANTA PER IMPEDIRNE LA MANOVRA :
Moody's declassa l’Italia e boccia la Manovra
L’agenzia di rating ha rivisto al ribasso di un gradino il rating sul Paese portandolo a Baa3 da Baa2, a un solo gradino dal rating "junk" (spazzatura).

IL BRACCIO DI FERRO CONTINUA. OCCORRE IL SOSTEGNO DEL PAESE AFFINCHE' SIA RISPETTATA LA VOLONTA' DI POTER DECIDERE DEL NOSTRO FUTURO.








sabato 6 ottobre 2018

PRONTOOO?....... ROMAAAA?


UNA TELEFONATA PARTICOLARE

M: “Caro Sergio, sono Mario! Come stai?”
S: “E come?…..( sospiro)…non lo immagini?”

M: “Beh, era una domanda solo formale, solo un… how are you… come dicono gli inglesi, tanto per cominciare, che poi non gliene frega niente di come stai o non stai. Sorry Sergio. Dunque vengo al punto: ci parliamo al telefono o devo venire a Roma?”

S: “Meglio se vieni, mercoledì,  si parla meglio, riservatamente.”

M: “Ma se poi sui giornali passa la notizia riservata?”

S: “Nooo, passi dal retro, darò ordini severissimi, che stiano tutti  allertati e ammucciati, e per  i giornali… nun ti prioccupari, lu sacciu ju cuosa fari. E poi , su fatti mia! Piuttosto: hai parlato con Pierre?”

M: “ Certo, semo pronti, li famo neri. Tu firma, firma pure quer pezzo de carta quanno te lo porteno….”

S: “ Ma come, se lo firmo …..”

M: “ Ma come te lo devo da ddì! Qua semo pronti, inteso?”

S: “ ‘Ntisu….. ‘ntisu…(… sta mi…….)”
Click.
Click.
Tuut…tuut….


M: “ Allò Pierre,  sono tornato da Roma, sì gli ho parlato, sì, siamo intesi che lui firma e poi partiamo noi. Intanto giornali, radio, televisioni, web, tutti sparano a zero, SI’…(…. azz……) SI’ SI’ SI’…. T’ho detto SI’!!! Anche Famiglia Cristiana!!”

P: “ Et la gauche?”

M: “ Ma te pare………. Scusa…..quelli so’ de noantri…….QUELLI SONO DALLA NOSTRA PARTE… SI’! Dimmi di Jean Paul…….sbanda? E come sbanda? Ahhh……vabbé, ma  deve stare attento…. No, il Barolo non glielo mando più, deve mettersi in testa… anzi, in bocca solo acqua,  WATER, occhei? NO! MANCO  ‘NA BIRA! Sergio? Mi ha chiamato per dirmi che ha firmato, sì, ha capito benissimo e ……aveva capito benissimo. Quando ci siamo congedati  mi ha detto  “ UNNI MI CHIOVI MI SCIDDICA”……ora traduco:  dove mi piove mi scivola, nel senso che ……bene, hai capito. CHI??. Aaaah.. sì,………( ma li mortac…..) passamelo, passamelo….

J.P.:” Marioò?  Nous avons   LE SPREAD!! Oui !! En marche !! comme dit Emmanuel !! Ah,ah,ah ! Bon, salut ! santé ! Come se dice en italiano, alla salute ?...Noooo, la matina solo un poco di Perrier  qualche  Eau de Vichi….(….alors mer…….italien aussi toi….tel quel  Salvin……) Bon, salut… ….ta gueule.”
Click
Click

Tuuut…..Tuuut
( traduzione simultanea)

P: “ Valdis??? Qui  Pierre, ascolta, notizie dall’Italia… Sì, sono un pochino preoccupatino. Da qualche parte, qualcuno dice che se per caso quelli, che sono morti…. Sì,   sìsìsìsì…….occhei.  Quelli,  che sono morti e stramorti, forse non lo sono mica tanto.   Pare che non gliene fott….cioé non gliene importi una maz…..niente, non gliene importi niente. ………Come perché?? E te lo…..e te lo spieg….e te lo spiego io se mi lasci parlare. Lo so che ci sono i russi che ci spiano nel telefono…..MA SI’ ANCHE GLI HACKER maledetti loro! Però te lo devo dire suuubito. Dunque, domanda: e se gli italiani emettessero di nuovo buoni garantiti dallo stato  per finanziare le imprese e le opere pubbliche????............guarda, guarda che quelli i soldi li hanno, e più di noi!! Certo che li hanno ancora!! Le banche…..ma hai visto che …..anche l’oro, no, non  gli abbiamo portato via quasi niente. Certo……….MA CERTO!! Quelli si ricomprerebbero il DEBITO!! E sai dove ce lo metteranno lo SPREAD?????? Perderemmo il controllo!! Ogni possibilità di ricattarli!! Alla fine……..sì! e faranno anche questo: presterebbero soldi alla Grecia, SI’ ai loro amici e fratelli imbroglioni e parassiti! UNA FACCIA, UNA RAZZA! Hai capito…….ma certo….taglierebbero l’erba sotto ai nostri piedi, ci inonderebbero di nuovo con i loro prodotti . ……noooo, macchéeee…….non sono morti. Prima,  CON QUEGLI ALTRI, TUTTI GLI ALTRI, gli abbiamo portato via industrie, comunicazioni, perfino il latte, le mucche, i pomodori pelati…..no,  la Nutella non c’è stato niente da fare, no, i cinesi ci provano….no, anche i barconi…….telo dico io: se quelli si liberano dallo SPREAD noi siamo fottuti. Come? far cascare un aereo?? Di nuovo?? Un altro?? Un ponte?? Ma quello è già cascato….nooooo, iiii…iiiiiiiooo io non ne so niente, giuro! Giurin giuretto.  Sei preoccupatino anche tu? Sì, anche Emanuel……….certi cazzzz……..!”


V: “….Mne eto vs’e Osto’eblo…..” Clik.  
“krx§##hh**##ss§ZZ^^ZZwrrrr”
( difficoltà del traduttore simultaneo) Click.






PONTE MORANDI

1974 Italicus attentato al treno rapido 904


 
domandatevi chi ha distrutto L'IRI?


L'UNICO RIMEDIO ALLA CRISI

martedì 2 ottobre 2018

IL PONTE MORANDI


La sequenza del collasso del ponte nella Relazione Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 


La Relazione Ministeriale non risponde sulla causa del crollo del Ponte Morandi e neppure sulla dinamica del crollo stesso; la ricostruzione della dinamica farebbe luce su tutto. Nella relazione si dice che gli Ispettori ministeriali non hanno avuto accesso alle registrazioni video in possesso della procura di Genova e, disponendo solo delle foto presenti  in rete ( pare incredibile ma lo Stato è ridotto così)  si comprende come la Relazione contenga solo ipotesi, valide o meno non si può dire. La Relazione altro non è che un controllo su tutti i documenti di ASPI  ( Autostrade) relativi alla manutenzione del Ponte, ovvero sul tema asserito della mancata o insufficiente manutenzione. Nella Relazione si parla di cause e si affaccia l’ipotesi di “concause”. Ma è evidente che d’ora in poi lo Stato DEVE vigilare sulla sicurezza delle infrastrutture in ben altro modo, almeno per poter disporre autonomamente di documenti/ video/immagini propri, senza dover attendere alcuna autorizzazione, visto che le infrastrutture esistenti le hanno pagate i cittadini, anche quelli che ci muoiono sopra e sono beni di importanza strategica nazionale.
Nell’articolo precedente abbiamo dato una descrizione della struttura portante : due elementi distinti per funzioni ma collaboranti ( pilone centrale e cavalletto porta stralli); terzo elemento è la campata ( impalcato a cassone) sorretta in parte dal pilone centrale ( per mezzo di 4 +4 puntoni), e in parte sorretta  dagli  stralli  passanti sulla cima del cavalletto. Il quarto elemento sono gli impalcati a tampone.
Dalle fotografie del luogo e delle macerie sono state selezionate alcune immagini utili a ricostruire qualcosa in merito alla dinamica dell’evento
Abbiamo alcune immagini degli effetti del crollo dell’impalcato Ovest, da cui si può capire che l’impalcato è “come sprofondato” sui puntoni che si vedono “come sbriciolati”.


Ad est le cose sono andate molto diversamente: i puntoni sono troncati di netto e la campata è “ come volata via “ con i monconi di 4 puntoni ancora infissi, capovolta. Questo parrebbe essere avvenuto se il crollo avesse avuto inizio ad ovest: di conseguenza la struttura ad est potrebbe essersi sbilanciata in maniera elastica,  “volando”. 





Ad ovest è successa una cosa, ad est un’altra, questo è innegabile ed è descritto nella Relazione MIT, è pubblico e fotografato.
Poi si vede che il grande cavalletto si abbattuto  verso sud, direzione mare ( la grande V rovescia a monte  resta  visibile, spezzata, sul pilone centrale) mentre l’altra deve aver ceduto per ultima sempre verso mare, la si vede cadere nel filmato con lo strallo attaccato alla cima .


Ora si riporta la testimonianza, come stampata dal New York Times, del Vigile del fuoco D.C. coinvolto nel crollo e precipitato nel Polcevera con la sua auto, ed il parere di Gary J. Klein ingegnere  :
In quella mattina d’estate di pioggia fitta, Davide Capello, un vigile del fuoco fuori servizio, era appena uscito dal tunnel sul ponte principale di Genova quando sentì un rumore basso e sordo intorno alla sua macchina. Non gli sembrava un tuono. Il signor Capello, 33 anni, guardò in alto e vide un’enorme nuvola di polvere bianca alzarsi in mezzo alla nebbia e alla pioggia. Una macchina bianca, 20 o 30 metri davanti a lui, sembrò sparire nel vuoto. Frenò di scatto, ma il vuoto continuava ad avanzare verso di lui, mentre la strada crollava, pezzo per pezzo, come un precipizio affacciato sull’oblio”.
“Non c’è niente di più impreciso del provare a valutare le condizioni dei cavi interni,” dice Gary J. Klein, membro dell’Accademia Nazionale di Ingegneria degli Stati Uniti, organo che studia i cedimenti strutturali, e vice presidente dello studio di ingegneria ed architettura Wiss, Janney, Elstner a Northbrook, in Illinois. “E’ una scienza assai imperfetta.” Dato che la debolezza potrebbe trovarsi in qualsiasi punto della struttura, dice Klein, “Devi essere nel punto giusto al momento giusto, e quindi sono molto scettico sull’accuratezza di stime simili”. https://www.ilpost.it/2018/09/10/genova-ponte-morandi-new-york-times/


Da qui partono le domande a cui finora non sono state date risposte adeguate anche perché dapprima è partita la raffica sul “cedimento degli stralli” e relative ricostruzioni virtuali circolate, tutte smentite però dalla sequenza della dinamica così come è documentata dalle fotografie,  e ricostruzioni virtuali che  sono basate su idee, non già sulla realtà fotografata e non smentibile. Ora siamo al cedimento dell’impalcato: ma perché abbia ceduto non è dato sapere con esattezza. Perché?
Seconda domanda: l’ enorme nuvola bianca che si elevava ad ovest sotto un vero e proprio diluvio, descritta dal Vigile del fuoco, in una giornata assolutamente buia e senza vento, era causata dallo schianto di un impalcato “ a cassoni”, sostanzialmente semivuoto, o più verosimilmente dallo sbriciolarsi dei 4 puntoni di sostegno tutti in cemento pieno ?
Terza domanda: i puntoni si sono sbriciolati PRIMA O DOPO  che la campata gli crollasse sopra? L’ipotesi che i puntoni ovest si siano sbriciolati DOPO, a causa della caduta dell’impalcato è contraddetta dal diverso comportamento  dei puntoni est che hanno avuto una diversa resistenza. Pare che resti non esplorata l’ipotesi dell’improvviso cedimento dei puntoni ovest, ridotti in frantumi PRIMA CHE TUTTO AVVENISSE, con la conseguente enorme nuvola di polvere bianca, un tuono che non era un tuono, uno spostamento d’aria che ha fatto volare per dieci metri un testimone che transitava sotto al ponte. Qui ci si ferma in attesa di risposte a tutti questi interrogativi.
Resta il parere dell’Ingegnere Gary J. Klein sulle indagini a posteriori  relative alle condizioni dei cavi interni: li troveranno per forza tutti deformati, lo si sa in anticipo.

 

lunedì 1 ottobre 2018

FAKE NEWS: SIAMO 50.000 !!!!!

IN PIAZZA DEL POPOLO ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE DEL PD ERANO 4 GATTI SBANDIERATORI TUTTI SOTTO AL PALCO!!!!!!!!

ECCO LA VERITA':

 


SONO DUE RIPRESE : LA PARTE SUPERIORE E' RIPRESA DA SOTTO IL PALCO COME TRASMESSA IN TV. LA PARTE SOTTOSTANTE E' UNA RIPRESA DALL'ALTO E MOSTRA LA PIAZZA SEMIVUOTA. 

venerdì 21 settembre 2018

DOMANDE SU UNA QUESTIONE APERTA

COME E PERCHE’



http://www.iltabloid.it/2018/09/03/crollo-ponte-morandi-siviero-il-ponte-non-poteva-crollare-da-solo.html
Crollo Ponte Morandi, Siviero: “Il ponte non poteva crollare da solo, valuto ipotesi esplosione”.
“Le modalità di crollo di quel ponte mi sono sembrate strane. Visto che lo conosco bene, è impossibile che sia crollato da solo. E’ crollato con carico zero, con trenta macchine sopra. Ho individuato come una delle cause del crollo il puntone inferiore, che potrebbe aver ceduto. Sto facendo ancora varie ipotesi. Non è che porto l’ipotesi del crollo per un’esplosione come sicura, io dico solo che è compatibile. Se crolla da solo vorrebbe dire che c’è un’incapacità di capire i deterioramenti. Ma un conto è il deterioramento e un conto è che un ponte crolli da solo, senza dare prima delle avvisaglie.” Poi ancora: “La nuova Venezia 30 agosto”:
«Precipitata una parte del pilone e ciò fa pensare a una manomissione». 
Ma il procuratore Cozzi: «Restiamo seri». 
Autostrade si dissocia: “ Non parla a nome nostro.” 

Cerchiamo di capire la struttura del ponte dalla sua base.
 il PILONE, o pila centrale: la fondazione del ponte raggiunge la roccia a 40/45 metri di profondità, con 62 pali di fondazione aventi un diametro di m.1,50. In tutto 2666 mt. di pali di sottofondazione. La pila consta di 16 pilastri  su cui è posta una  platea di notevole spessore,  da cui si dipartono 8 puntoni  diagonali (  4 a dx e 4 a sin.) che reggono la campata orizzontale  centrale;  sono raccordati  (  dx e sin ) da travi orizzontali. Questa struttura è indipendente dal grande cavalletto a V rovescia : gli 8 puntoni sono la struttura che porta le travate della campata centrale; il cavalletto a V rovescia ha il compito di sostenere gli “sbracci” oltre a ciò che è retto dai puntoni. Gli stralli sono strutturalmente continui, passanti per il vertice della V rovescia che è un vero e proprio cavalletto.
 Le due strutture, pila e cavalletto,  sono indipendenti e hanno funzioni differenziate, ma insieme collaborano all’equilibrio della struttura. 
 L’attenzione da un mese a questa parte è concentrata sulla tenuta degli stralli, ovvero sul loro cedimento, mentre una sola voce autorevole e competente è intervenuta ad ipotizzare che il cedimento della struttura possa aver avuto origine al di sotto della sede stradale, ovvero dal “ venir meno di uno o più puntoni”. 

 
 schizzi dimostrativi dell'ipotesi e degli effetti

 Perché il Procuratore Dott. Cozzi dichiara di fronte ad un Docente di Costruzioni di Ponti ( Prof. Siviero)”restiamo seri”,  come se un Magistrato fosse più competente di uno che progetta ponti ed insegna a progettarli? Ha mai cercato di capire la statica del ponte? 

i piloni troncati

Per chi  volesse guardi bene le fotografie e i disegni, poi legga la RELAZIONE ORIGINALE del progetto  PUBBLICATA DA DOMUS:

 SPERIAMO CHE LE INDAGINI IN CORSO NON ESCLUDANO IPOTESI E MODALITA' INQUIETANTI.

martedì 11 settembre 2018

NO ALLA CHIUSURA DELLA STORIA E SPIRITUALITA’ DI FIRENZE


Manifestare per San Marco


Un discreto numero di fiorentini ha manifestato pubblicamente per le strade di Firenze la richiesta che la Basilica di San Marco non venga parziamente chiusa al culto ed i Padri Domenicani non lascino lo storico Convento. Il 10 settembre un piccolo corteo si è mosso da Piazza San Marco verso l’Arcivescovato per proseguire fino alla Chiesetta di San Procolo, dove in tempo di guerra Giorgio La Pira radunava i poveri fiorentini per offrire loro S. Messa, minestra, pane e piccoli fogli di poesie e pensieri.
Quanta storia di fede e di civiltà in San Marco! Vi riposano Sant’Antonino Vescovo domenicano e Patrono, organizzatore delle grandi opere di carità cittadine, promotore degli affreschi dell’Angelico, della fede, della carità e della cultura umanistica. All’interno della Basilica riposano anche due grandi umanisti: Agnolo Poliziano e Marsilio Ficino. E’stata la casa di Savonarola che da uno degli striscioni esposti nel corteo tuonava: “ Il Magnifico mi chiamò in San Marco, come osate chiudere il mio convento?”


Ma oltre ad essere stata la casa di grandi personaggi, anche La Pira diceva “ è la mia sola casa”, San Marco è la casa di tutti i fiorentini e di tutto il mondo, che può entrare ed essere avvolto dalla sua spiritualità. La costernazione e gli interrogativi tra i partecipanti, è accompagnata dalla incredulità: che si possa sopprimere un Convento, quindi privare la Basilica della  essenziale presenza dei Padri Domenicani  con tanta disinvoltura. Non va neppure dimenticato che la Basilica ed il Convento furono il centro dell’organizzazione che il Cardinale Elia dalla Costa formò per salvare tanti israeliti o comunque minacciati  dalla deportazione nazifascista, e quindi fu anche in questo senso una specie di “casa” per tutti.
Il timore è che, dimenticata la storia come un' inutile cianfrusaglia,  anche San Marco come Santa Maria Novella, Santa Croce e San Lorenzo, possa diventare un museo con i fedeli relegati in un angolino. Ci si domanda: ma non capiscono che questo è un duro colpo per la spiritualità cristiana?


Per quanto tempo ancora, chi professa la fede in Cristo, potrà sopportare di vedere le chiese ridotte a museo con ingresso a pagamento, dove non ci si può raccogliere e pregare in santa pace? Questa è una delle verità che non vanno taciute: non è vero che la verità è silenziosa mite e discreta e non fa rumore. La verità va testimoniata.
 Noi cittadini di Firenze abbiamo il dovere di non spezzare i legami con quel patrimonio di fede, di preghiera e di cultura penetrato nelle pietre del convento pietre che la storia l’hanno vissuta grazie alla presenza dei frati domenicani. Senza di loro San Marco si trasforma in un contenitore vuoto. Se viene tolta la vita dal convento, quelle celle, che continueranno ad essere visitate, saranno vissute solo come spazi museali e non esisterà più nulla di vitale: quel luogo è vivo se restano i frati di quell'ordine. Verso quale miseria spirituale ci dirigiamo? Vogliamo che i visitatori guardino le meraviglie affrescate dal Beato Angelico in quei locali solamente come opere d’arte?  La chiusura decretata dall'Ordine domenicano non è altro che un impoverimento della nostra vita spirituale.