domenica 24 novembre 2019

ECCOLE, LE NUOVE SARDINE


Animalia.....

Di Grillo ed altre specie:

"Dobbiamo essere euforici! Andiamo a fare col Pd un altro 
programma di governo a gennaio! Faremo cose bellissime! 
Tutti insieme al Pd! Non possiamo essere sempre quelli di prima, 
dobbiamo trasformarci! ......"
Quando il Pd ha bisogno d'acqua, con grande gioia ed euforia 
il Grillo gliela porta perfino con le orecchie.

Di sardine:




La sardina prospera nei nostri mari, viene pescata 
in abbondanza, ma è tipicamente stagionale, 
infatti si dice : " stagione di sardine".
Piuttosto primitiva, ha qualcosa in comune col tonno.
Si raduna e si muove in grandi branchi, nuota in superficie, 
si fa vedere,così la pesca non è difficile per i pescatori: 
di solito sardine giovani,ma molto più nutrito nel banco 
è il numero delle vecchie sardine. Tuttavia è facile preda 
di pesci più grandi,che se le possono pappare tutte.
Quelle giovani e inesperte finiscono in bocca 
al famoso “squalo mutato:testa rossa e pinne gialle" 
ma qualche vecchia sardina si sfila in tempo.

GDB

giovedì 31 ottobre 2019

DEFORMARE LE OPERE FRUTTO DELL’INGEGNO UMANO SIGNIFICA DESTRUTTURARE LA MEMORIA STORICA DELLA CITTA’ DI FIRENZE


LO STADIO ARTEMIO FRANCHI OPERA DELL’ARCHITETTO PIER LUIGI NERVI


In merito al dibattito di queste settimane, riguardo al restyling dello Stadio Artemio Franchi, io grande amante dell'arte, e in particolare dell'architettura, (anche moderna di qualità), mi permetto di scrivere questo post, spiegando, a chi non ne è a conoscenza, del grande valore architettonico dello stadio Artemio Franchi di Firenze, e del suo grande architetto e ingegnere che lo progettò e lo costruì in quell' ormai lontani primi anni '30.
Lo stadio comunale di Firenze voluto dall'allora presidente, nonchè fondatore dell' A.C. FIORENTINA, il marchese Luigi Ridolfi Vay Da Verrazzano e voluto dall'allora giunta comunale di Firenze, per dotare la nostra città di Firenze e l'allora appena nata società di calcio FIORENTINA , di uno stadio adeguato ai tempi e alla grande tradizione architettonica della città. Cosi fu incaricato, l'architetto e ingegnere civile Pier Luigi Nervi, che era in quegli anni, poi passato alla storia, come il più innovativo e geniale architetto strutturalista moderno del cemento armato, riconosciuto poi anche a livello internazionale.


 L'architetto Pier Luigi Nervi, definito poi, il Michelangelo del cemento armato, con la costruzione dello stadio di Firenze perchè per la prima volta nella storia e al mondo, il suddetto architetto, usando  tecniche assolutamente innovative, ha creato delle strutture avveniristiche col cemento armato, quali, le rampe elicoidali,e la grande pensilina a sbalzo, che sono poi divenute, le più difficili e più importanti tecniche del cemento armato, ha potuto dare cosi, col suo grande coraggio e genialità, una svolta assolutamente nuova ed esemplare all'architettura, creando delle strutture, che avrebbero fatto scuola e che prima di allora erano irrealizzabili. Si può dire cosi, che lo stadio di Firenze, non solo è stato il primo stadio moderno della storia, ma è e rimarrà, il più grande capolavoro con il quale l'architettura moderna è nata. 


Dalla pagina dello stadio fiorentino su Wikipedia riporto quanto dice sulla struttura delle rampe elicoidali: " Le tre scale elicoidali esterne che permettono tuttora l'accesso del pubblico, si trovano alle estremità del rettifilo della gradinate scoperte. La loro rampa sporge come una mensola da una trave avvolta a spirale, che si incrocia in mezzeria con una trave simmetrica; questa soluzione oltre a rendere bilanciata l'opera, riduce l'azione torcente che la rampa genera sulla rampa elicoidale. Su una delle due travi elicoidali è incastrata, a sbalzo, la rampa vera e propria delle scale, che sono larghe 3 metri, rampa che porta gli spettatori, alla sommità delle gradinata, da cui cui si ridiscende grazie alle scalinate di distribuzione; il deflusso invece avviene dal basso, tramite dei camminatoi, che conducono all'esterno dello stadio. Una delle loro caratteristiche è l'eleganza, che si affida a una struttura intelaiata spaziale ottenuta con l'incrocio di due travi elicoidali, incastrate entrambe alle estremità, della strutture." 
Il Nervi nelle sue costruzioni, realizza con le nuove tecniche del cemento armato, strutture che siano esteticamente belle, e funzionali, riprendendo l'estetica dei modelli classici e realizzandola con le nuove tecniche costruttive. Infatti, la grande pensilina a sbalzo, lunga 110 metri e larga 22,5, sorretta da 24 mensole portanti è stata la prima tettoia al mondo, senza colonne di sostegno che il Nervi d'accordo con il presidente di allora Luigi Ridolfi, realizzò per evitare che le colonne di sostegno, che fino ad allora, in architettura, dovevano essere usate per qualsiasi tettoia, non ostruissero la visuale degli spettatori. A riguardo riporto quanto scritto da Piero Bargellini nel 4° volume della sua bellissima opera " La splendida storia di Firenze":

" A Firenze il progetto dello stadio, venne affidato, dall' amministrazione, presieduta dal conte Giuseppe della Gherardesca, al più geniale strutturalista di cemento armato; l' ingegnere Pier Luigi Nervi, che costruì, sul vasto prato del Campo di Marte, il più moderno, il più razionale e il più ardito stadio che mai si fosse veduto; tutto in cemento armato, con scale aeree di largo movimento e con una pensilina che sembrava sorretta dal vento. Forse soltanto la cosidetta torre di Maratona appariva troppo esile e cava nel largo giro del panorama collinare. Le strutture ideate più che calcolate dall' Ingegnere Nervi, sembravano talmente spericolate da infondere il timore che non avrebbero resistito. Specialmente la pensilina destava, non all' autore, ma a certi critici, il sospetto che non reggesse il suo librato volo nello spazio. 


Accadde cosi che nel giorno in cui doveva essere disarmata, le maestranze disertarono il cantiere, lasciando il Nervi solo, con i suoi assistenti. E fu lui, fiducioso della propria opera, a far saltare coi mazzuoli i cunei dell'armatura, disposto a morire sotto la soletta di cemento. Parve ed era realmente, un miracolo di staticità e di eleganza" Era cosi nata, l'architettura moderna. Per questo motivo, io Giovanni Setti, sono favorevole ad un Restyling del Franchi ,"non invasivo" dove nessuna struttura esistente venga demolita, ma solo, come dal progetto dell' architetto Camilla Ammannati, venga coperta la struttura con materiali e strutture non invasive. Altrimenti, come detto dal pregiato professor Gurrieri vengano ristrutturate le bellissime strutture del Nervi .Ricordo alle autorità competenti, a proposito dell' idea che circola sulla demolizione delle curve, che lo stadio di Firenze come all' epoca altri stadi, era nato con le curve leggermente ovali e un pò più distanti dal campo, perchè era uno stadio, come tanti altri, nato con la pista di atletica, e quindi è naturale che avesse quella forma, come tutti gli stadi che avevano la pista di atletica leggera. Quindi mi sembra assolutamente assurdo che si vogliano demolire le due curve per avvicinarle, di 10 o 15 metri, snaturando l'opera e deturpando per sempre un monumento nazionale. Ricordo inoltre agli architetti che ad ogni curva, la Fiesole e la Ferrovia, dal lato Maratona, esternamente si trovano le due rampe elicoidali, che sono appunto due di quegli elementi architettonici di grande rilievo. Volete demolire anche quelle? Del nostro secolo passato cosi non lasceremo niente che testimoni l'architettura contemporanea. Infine ricordo che se non ci fosse stato l'architetto Nervi che con lo stadio di Firenze ha inventato queste eccezionali tecniche col cemento armato, ora non ci potrebbero essere nemmeno gli altri stadi moderni, che comunque sono il frutto e l'evoluzione degli esperimenti e dell'architettura del '900 come il suddetto stadio. Voglio inoltre aggiungere, a mio modesto parere, che per i motivi sopra citati, lo stadio di Firenze per la sua architettura moderna è un capolavoro che si potrebbe paragonare ad un opera dell'architettura classica, come la cupola del Brunelleschi che è un capolavoro dell'architettura rinascimentale, perchè tutti e due le opere sono state ugualmente innovative.

Giovanni Setti

domenica 27 ottobre 2019

INGOVERNABILITA’ DI UNO STATO


Quanti “Stati “esistono nello Stato italiano? Proviamo ad elencarli:

Due sono legali, il Vaticano(con la sua diffusione attraverso propri immobili nel territorio del comune di Roma,le sue banche e ricchezza finanziaria internazionale) e le logge massoniche nazionali previo deposito dei loro iscritti nelle prefetture locali dello Stato. Poi esistono anche le massonerie internazionali che si intromettono nelle decisioni dello Stato pur non avendone titolo per farlo. Inoltre sono dislocate nel territorio italiano varie etnie che non vogliono integrarsi; oltre alle mafie nazionali ( mafia – ndrangheta – camorra )e mafie internazionali ( triadi cinesi – mafia nigeriana – cartello sudamericano ).Infine agisce la finanza apolide con i vari addentellati nelle nostre istituzioni. In tutto abbiamo molte “Associazioni” che perseguono i loro interessi privati a danno dello Stato italiano infatti ognuna di esse svolge un compito ben definito: che va dall’esautorazione dei poteri dello Stato all’eliminazione del cristianesimo che potrebbe far rinascere la spiritualità in Europa . Con tutte queste commistioni domandiamoci come può funzionare uno Stato? Inoltre c’è da aggiungere anche la presenza di alcuni Enti religiosi che non hanno giurato e non vogliono giurare sulla Costituzione italiana. Accanto a tutto questo occorre considerare l’obbedienza indiscussa dei nostri governi ai dictat della Commissione dell’Unione Europea che c’impone i parametri di Maastricht come dogmi che impediscono di fatto la crescita economica. Infatti questi parametri sono stati creati per impedire lo sviluppo economico e vengono usati a discrezione dai commissari europei e diventano meno rigidi verso quei paesi che ritengono più adatti a mantenere il loro potere. Per tutti gli altri esiste l’obbligo a rispettare i suddetti parametri soprattutto per i paesi del Sud-Europa. Non a caso è stato firmato il patto di Aquisgrana creando l’asse Berlino-Parigi. Questo patto ha sancito la supremazia della Germania e della Francia sugli altri paesi della UE. Nessuno si è reso conto oppure ha fatto come lo “struzzo” facendo finta di niente; la conseguenza è stata la creazione di paesi vassalli di Berlino e di Parigi. Infatti il patto è denominato anche neo-carolingio.






lunedì 7 ottobre 2019

LA FINE DELLA SOVRANITA’ DEL PARLAMENTO



LA DEMOCRAZIA ITALIANA E’ IN PERICOLO


da così

Questo taglio dei parlamentari, ridotti a metà, è una vera e propria riforma costituzionale: TOGLIE LA SOVRANITA’ AL PARLAMENTO:

1) Perché in tal modo le due camere dimezzate riducono il rapporto di rappresentatività con gli elettori.

2) Perché così si riduce la loro funzione costituzionale di controllo e di indirizzo politico sull’operato del governo.

3) Modifica alterando in maniera irreversibile la formazione numerica delle attuali 14 commissioni parlamentari-il numero ridotto dei senatori e deputati inficia i lavori delle commissioni, in quanto il parlamento espleta gran parte del suo mandato elaborando le attività all’interno delle commissioni-Fatto gravissimo in quanto sarà causa di esami poco approfonditi di testi di legge e di altro materiale.

4) Inficia il rapporto numerico di rappresentanza fra cittadini elettori e l’istituzione parlamentare degli eletti. Così il rapporto fra l’elettorato passivo e attivo subirà un colpo decisivo a favore dell’astensionismo.

5) Il Parlamento,non è più l’organo centrale su cui è basato tutto l’impianto costituzionale, diverrà così più confacente al dictat delle lobby è sarà maggiormente esposto alla volontà delle segreterie dei partiti e non più indipendente nell’attuare ciò che è meglio per il popolo italiano.

6) Il numero ridotto inoltre non porterà alcun risparmio in quanto le commissioni parlamentari per il disbrigo dei lavori più urgenti saranno costrette ad affidarsi a tecnici esterni super-pagati come già avviene nelle Regioni e Comuni.



a così

7) Questo è un vero e proprio colpo di mano per chi vuole ridurre L’efficienza dello Stato e sostituirlo con il regionalismo e i suoi interessi particolari legati al clientelismo che è stato la rovina della I° Repubblica e lo sarà a maggior ragione dell’attuale.

8) Inoltre il cambiamento apportato sarà una vera e propria “mutazione costituzionale” poiché influirà anche sulla prima parte della Costituzione,quella che riguarda i principi fondamentali,i diritti e i doveri dei cittadini,i rapporti civili,i rapporti etico-sociali,i rapporti economici e i rapporti politici,in quanto il parlamento, così dimezzato e ridotto a pedina, non sarà più in grado di difendere quegli articoli costituzionali che ancora fanno da barriera allo strapotere oligarchico è finanziario.

Non si capisce perché al senatore Renzi e alla sua riforma costituzionale hanno fatto un’opposizione acerrima tutti quanti in maniera indistinta. Questa volta invece hanno taciuto? Perché, sono favorevoli ? Sembra proprio di sì.   





sabato 21 settembre 2019

IL CETRIOLO FRANCESE (è l'ora del mal di stomaco) - #TgByoblu


Il ponte Morandi prima dell’implosione

BREVE ESTRATTO SCRITTO:


I l Governo gialloverde voleva revocare le concessioni ai Benetton e non si poteva fare. Ma adesso che è al governo il Partito Democratico, il tema è definitivamente stato sdoganato ed è entrato nell’agenda dei media ora. Siccome i Benetton sono sempre gli stessi, è evidente che nell’equazione dev’essere entrata una variabile nuova. Anzi, forse non propriamente una variabile, ma un cetriolo. Tutti con le spalle al muro!

Autostrade: revoca sì, ma a favore di chi?
Le vittime del ponte Morandi attendono ancora giustizia, ma il caso Atlantia dal giorno del crollo è diventato un caso politico e persino ideologico: il Movimento 5 Stelle, col ministro Toninelli, si è battuto per la nazionalizzazione della rete autostradale; la Lega ha invece fatto resistenza, forse contro un concetto poco “liberista” o forse per tutelare Atlantia. Tutto ciò mentre i media esitavano persino a pronunciare la parola “Benetton”. Fatto sta però che ora il governo è cambiato, e improvvisamente è cambiata l’intera narrazione: si parla ormai ogni giorno di “revoca” della concessione, e nelle prime pagine escono rivelazioni sconcertanti su pastette e falsi report relativi alla manutenzione. Insomma un quadro rovesciato: cosa è successo? Eppure nessuno menziona più la nazionalizzazione delle autostrade: d’altronde, si sa, non è una cosa facile né dal punto di vista legale, né economico. E anche l’Unione Europea non gradisce queste soluzioni “pubbliche”, preferendo magari una gara europea tra imprese. Tra le quali, ad esempio, c’è la francese Vinci, il più grande gestore autostradale d’Europa, che anche La Voce un paio di mesi fa menzionava come soggetto potenziale di “un assorbimento completo” della nostra rete autostradale. Tutto è ancora in alto mare, insomma, ma chissà che non ci tocchi di nuovo cedere ai “cugini francesi” un altro pezzettino d’Italia…

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mercoledì 18 settembre 2019

IL TIRO MANCINO TANTO ATTESO DI MATTEO RENZI


Dopo la crisi del governo gialloverde Matteo Renzi esce dal PD e crea un nuovo partito: ITALIA VIVA



Era da tempo che MATTEO RENZI agiva e preparava la sua uscita ma prima voleva essere sicuro di evitare elezioni anticipate avanzate dalla LEGA che è rimasta impigliata nella rete ordita all’interno del Palazzo con eliminazione di Salvini dal governo. L’alleanza PD-M5S VOLUTA DA RENZI serviva proprio a questo scopo guadagnare tempo per implementare i comitati civici pro Renzi e nello stesso tempo avere il modo di inserire i suoi fedeli nel neo-governo, nei posti chiave 
dell'amministrazione dello Stato e nell'apparato del PD.

Matteo Renzi ha parlato ieri sera del suo nuovo partito nel corso dell’intervista di Bruno Vespa a Porta a Porta. Nel nuovo partito “Italia Viva” aderiscono  40 parlamentari",25 Deputati e 15 Senatori.
A quale scopo tutto ciò? Un’azione di tal misura muta la compagine delle forze all’interno del parlamento e negli equilibri del governo Conte bis. DI fatto il neo partito renziano può mettere sotto scacco il nuovo governo e il PD. Infatti si presenta come terza forza che appoggia il governo Conte, diventa cioè l’ago della bilancia fra PD e M5S. INOLTRE può intercettare i voti dei cosidetti moderati ed incrementare il suo consenso a livello nazionale.

VEDIAMO CHI SONO I FINANZIATORI

 A luglio nel giro di un mese le donazioni ai comitati di Matteo Renzi  da  20mila euro passano a oltre 260mila euro . Ad agosto si aggiungono circa altri 220mila euro. 'Erogazioni Liberali' certificate nella sezione 'Trasparenza' del sito dei Comitati Azione Civile - Ritorno al Futuro. Ma proprio a luglio si registra la donazione record di 100mila euro di Daniele Ferrero, primo azionista con il 27% nonché amministratore delegato della Venchi, colosso della cioccolateria(nel centro storico e turistico di Firenze ha tre grandi negozi di vendita dei suoi prodotti).
Segue con 90mila euro Davide Serra, il finanziere italiano naturalizzato britannico, fondatore e amministratore delegato del fondo Algebris, da sempre vicino a Renzi.
Nell'elenco dei donatori spunta anche il nome di Lupo Rattazzi (40mila euro versati a luglio e 10mila ad agosto), imprenditore, figlio di Susanna Agnelli, che già mesi fa aveva dichiarato il sostegno ai comitati Ritorno al Futuro. 
Tra i finanziatori dei comitati renziani ci sono anche aziende 'green' come Eco Iniziative Srl (2.000 euro) e la Acqua Sole Srl (1.500 euro). Ed ancora 3.000 euro da Angelo De Cesaris Srl, azienda abruzzese che si occupa di costruzioni e ambiente.
E poi ci sono aziende come la Tci - Telecomunicazioni Italia (5.000 euro) del deputato dem Gianfranco Librandi. Ad agosto arrivano 20mila euro da Bruno Tommassini, stilista di lusso e tra i fondatori dell'Arcigay, 10mila euro da Energas Spa, azienda che si occupa di distribuzione e vendita del Gpl ed ancora 4.000 euro da Ciemme Hospital Srl, impresa attiva nel commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici.

Ecco l’elenco dei parlamentari, le somme da loro donate si aggirano tutte sui 1.000 e i 2.000 euro.  Renzi ad agosto versa 10mila euro.

Tra i senatori ci sono: Andrea Ferrazza, Eugenio Comincini, Laura Garavini, Nadia Ginetti, Ernesto Magorno, Mauro Maria Marino, il ministro Teresa Bellanova, Davide Faraone, Giuseppe Cucca, Caterina Biti, Alan Ferrari, Salvatore Margiotta, Leonardo Grimani.
Tra i deputatiMaria Elena Boschi (1.500 euro versati in due tranche ad agosto), Ettore Rosato, Marco Di Maio, Anna Ascani, Mauro Del Barba, Martina Nardi, Lisa Noja, Maria Chiara Gadda, Andrea Rossi, Vito De Filippo, Luciano Nobili, Gennaro Migliore, Ivan Scalfarotto.

Il M5S, INCOLLATO ORAMAI ALLE POLTRONE, E' CHIUSO ALL'ANGOLO SENZA ALCUNA POSSIBILITA' DI MANOVRA COSI' HA DOVUTO INGOIARE QUESTO ROSPO.  FORMALMENTE  RENZI E' USCITO DAL PD MA NEI FATTI LO CONDIZIONA DALL'ESTERNO E DALL'INTERNO. COSA NON FAREBBERO I VARI DI MAIO PER RESTARE ATTACCATI AI LORO SCRANNI ? I 5STELLE NON POSSONO PIU' DIRE "NOI IL GOVERNO COL PD SE C'E' RENZI NON LO FACCIAMO!!!!" DI FATTO  RINUNCIANO AI LORO PRINCIPI PERCHE' SONO ALLEATI PROPRIO CON QUELLI CHE HANNO AVVERSATO E COMBATTUTO FINO A POCO TEMPO FA. E CHE DIRE DI GRILLO E DEI SUOI SPROLOQUI?......DOPO TUTTO QUESTA ALLEANZA GIALLOROSA NON L'HANNO FATTA PER SALVARE LA PATRIA ,PER NON FARE SALIRE LO SPREAD ED EVITARE L'AUMENTO DELL'IVA!!! ANCHE SE COSI' DICONO PER SALVARE LA FACCIA.


VIVA L'ITALIA  SEMPER AETERNA EST.

l'Italia, in questo passaggio storico, si ritrova, incapace di liberarsi da mestatori, corrotti e avventurieri, ma resta la speranza che , nonostante tutto molti siano ancora ingenui e incapaci di capire i precipizi su cui ci troviamo e i baratri in cui stiamo precipitando e che vi sia davvero una parte sana della nazione (sana di mente e libera di spirito) in grado di riflettere su quanto negli ultimi anni e in questi giorni sta accadendo. O si capisce che a barlocchi e ad avventurieri non si può dare rappresentanza e nelle loro mani non si possono consegnare i nostri soldi, ma soprattutto non si può conferire alcun potere, oppure la partita per l'Italia intera è chiusa. Ci faranno a pezzi, si spartiranno le nostre vesti, e diranno che siamo morti per colpa nostra.

mercoledì 4 settembre 2019

ECCOLO IL NUOVO GOVERNO IL CONTE BIS


CIVILIS COMMUTATIO



I giochi sono fatti: abbiamo il nuovo governo PD-M5S voluto dai vertici europei, il trappolone da loro congeniato è scattato al momento giusto. Infatti avevano progettato l’espulsione di Salvini subito dopo l’approvazione del reddito di cittadinanza, da quel momento in poi il governo giallo-verde è entrato in un conflitto permanente. Il Presidente del consiglio al corrente della nuova situazione che la Commissione europea prospettava è stato al gioco. Il segnale convenuto è avvenuto con l’elezione della Presidente della Commissione europea ove i voti dei 15 parlamentari europei  pentastellati sono stati definitivi per la sua elezione. Da quel momento in poi la rottura è stata inconciliabile anche perché l’accordo fra lega e  M5S era di votare per la Presidenza della Commissione europea il rappresentante finlandese più propenso ad applicare politiche economiche espansionistiche di stampo keynesiano.
MA LO SCHERZO PIU’ GRAVE E’ IN ARRIVO: il dimezzamento DELL'ATTUALE NUMERO dei parlamentari che farà IL NUOVO GOVERNO.Ciò comporterà due fatti di un certo rilievo,il primo che il parlamento non sarà più l’organo centrale della nostra Costituzione e che gli stessi parlamentari saranno ancor più ostaggio delle segreterie dei partiti alla faccia dell’art. 67 della Cost.
Oltretutto la composizione numerica delle assemblee elettive incide sulla determinazione della rappresentanza parlamentare e, dunque, indirettamente, sulla configurazione dell’intero sistema dei pubblici poteri. La drastica riduzione del numero dei parlamentari, infatti, non può che comportare effetti alterativi in senso maggioritario sullesito del voto politico, indipendentemente dalle leggi elettorali adottate. Ora, come ha recentemente ricordato la Corte costituzionale, distorsioni di tal tipo vanno valutate alla luce del rischio che si possano determinare violazioni «non solo del principio dell’uguaglianza ma anche della personalità del voto, tutelati dagli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost.» (sent. 35/ 2017, 12.2). 

IL SECONDO FATTO: con il parlamento ridotto ai minimi termini sarà un gioco per la piattaforma Rousseau prendere campo e forza e sostituirsi di fatto al parlamento stesso(vera gioia per la Casaleggio e associati), questa è la vera motivazione della riforma costituzionale.La riduzione della spesa è solo per gli allocchi vista la infinitesima percentuale dei costi parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Inoltre c’è una certa continuità col PD di Renzi, la riforma costituzionale che per lui era stata una débacle ora verrà portata a compimento con buona pace per la democrazia


Eccolo IL CONTE BIS



Nunzia Catalfo al Lavoro.M5S
 Stefano Patuanelli   Sviluppo economico.M5S
 Luigi Di Maio agli Esteri .M5S
Il ministro dell'Interno sarà invece un "tecnico", l'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, cui è affidato un cambio sulla politica dei migranti.
All'Economia   Roberto Gualtieri .PD
Alla Difesa Lorenzo Guerini del Partito democratico (renziano).
Alla Giustizia Alfonso Bonafede.M5S
 Alle Politiche agricole la renziana Teresa Bellanova.PD
 Ai Beni culturali Dario Franceschini - con competenze anche sul turismo.PD
Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture .PD
 Roberto Speranza, di Leu, alla Salute.

All'Istruzione Lorenzo Fioramonti.M5S
Sergio Costa - in quota M5S -  all'Ambiente.
Federico D'Incà ai rapporti con il Parlamento.M5S
Paola Pisano all'Innovazione tecnologica .M5S
Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione.M5S
 Francesco Boccia agli Affari regionali.PD
 Vincenzo Spadafora allo Sport e politiche giovanili.M5S
 Elena Bonetti, del Pd, alle Pari Oppurtunità.
Enzo Amendola agli Affari europei.PD
 Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud.PD

In tutto 21 ministri più il sottosegretario alle presidenza del Consiglio: nove Pd, 10 Cinquestelle (più il sottosegretario Fraccaro M5S)
uno di Leu e un tecnico al Viminale.