CIVILIS COMMUTATIO
I giochi sono fatti: abbiamo il nuovo governo
PD-M5S voluto dai vertici europei, il trappolone da loro congeniato è scattato
al momento giusto. Infatti avevano progettato l’espulsione di Salvini subito
dopo l’approvazione del reddito di cittadinanza, da quel momento in poi il governo
giallo-verde è entrato in un conflitto permanente. Il Presidente del consiglio
al corrente della nuova situazione che la Commissione europea prospettava è
stato al gioco. Il segnale convenuto è avvenuto con l’elezione della Presidente
della Commissione europea ove i voti dei 15 parlamentari europei pentastellati sono
stati definitivi per la sua elezione. Da quel momento in poi la rottura è stata
inconciliabile anche perché l’accordo fra lega e
M5S era di votare per la Presidenza della Commissione europea il
rappresentante finlandese più propenso ad applicare politiche economiche espansionistiche
di stampo keynesiano.
MA LO SCHERZO PIU’ GRAVE E’ IN ARRIVO: il dimezzamento DELL'ATTUALE NUMERO dei parlamentari che
farà IL NUOVO GOVERNO.Ciò comporterà due fatti di un certo rilievo,il primo che il
parlamento non sarà più l’organo centrale della nostra Costituzione e che gli
stessi parlamentari saranno ancor più ostaggio delle segreterie dei partiti
alla faccia dell’art. 67 della Cost.
Oltretutto la composizione numerica delle assemblee elettive incide sulla determinazione
della rappresentanza parlamentare e, dunque, indirettamente, sulla configurazione
dell’intero sistema dei pubblici poteri. La drastica riduzione del numero dei
parlamentari, infatti, non può che comportare effetti alterativi in senso
maggioritario sull’esito
del voto politico, indipendentemente dalle leggi elettorali adottate. Ora, come
ha recentemente ricordato la Corte costituzionale, distorsioni di tal tipo
vanno valutate alla luce del rischio che si possano determinare violazioni «non
solo del principio dell’uguaglianza ma anche della personalità del voto,
tutelati dagli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost.» (sent. 35/ 2017,
12.2).
IL SECONDO FATTO: con il parlamento ridotto ai minimi termini sarà un gioco per la piattaforma Rousseau prendere campo e forza e sostituirsi di fatto al parlamento stesso(vera gioia per la Casaleggio e associati), questa è la vera motivazione della riforma costituzionale.La riduzione della spesa è solo per gli allocchi vista la infinitesima percentuale dei costi parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Inoltre c’è una certa continuità col PD di Renzi, la riforma costituzionale che per lui era stata una débacle ora verrà portata a compimento con buona pace per la democrazia
IL SECONDO FATTO: con il parlamento ridotto ai minimi termini sarà un gioco per la piattaforma Rousseau prendere campo e forza e sostituirsi di fatto al parlamento stesso(vera gioia per la Casaleggio e associati), questa è la vera motivazione della riforma costituzionale.La riduzione della spesa è solo per gli allocchi vista la infinitesima percentuale dei costi parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Inoltre c’è una certa continuità col PD di Renzi, la riforma costituzionale che per lui era stata una débacle ora verrà portata a compimento con buona pace per la democrazia
Eccolo IL CONTE BIS
Nunzia Catalfo al Lavoro.M5S
Stefano
Patuanelli Sviluppo economico.M5S
Luigi
Di Maio agli Esteri .M5S
Il
ministro dell'Interno sarà invece un "tecnico", l'ex prefetto di
Milano Luciana
Lamorgese, cui è affidato un cambio sulla politica dei migranti.
All'Economia Roberto Gualtieri .PD
Alla
Difesa Lorenzo Guerini del Partito
democratico (renziano).
Alla
Giustizia Alfonso Bonafede.M5S
Alle Politiche agricole la renziana Teresa Bellanova.PD
Ai Beni culturali Dario Franceschini - con competenze
anche sul turismo.PD
Paola De Micheli, attuale
vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture .PD
Roberto Speranza, di Leu, alla
Salute.
All'Istruzione Lorenzo Fioramonti.M5S
All'Istruzione Lorenzo Fioramonti.M5S
Sergio Costa - in quota M5S - all'Ambiente.
Federico
D'Incà
ai rapporti con il Parlamento.M5S
Paola Pisano all'Innovazione
tecnologica .M5S
Fabiana Dadone alla Pubblica
amministrazione.M5S
Francesco Boccia agli Affari
regionali.PD
Vincenzo Spadafora allo Sport e
politiche giovanili.M5S
Elena Bonetti, del Pd, alle Pari
Oppurtunità.
Enzo Amendola agli Affari europei.PD
Giuseppe Provenzano, ministro per
il Sud.PDIn tutto 21 ministri più il sottosegretario alle presidenza del Consiglio: nove Pd, 10 Cinquestelle (più il sottosegretario Fraccaro M5S)uno di Leu e un tecnico al Viminale.
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