mercoledì 4 settembre 2019

ECCOLO IL NUOVO GOVERNO IL CONTE BIS


CIVILIS COMMUTATIO



I giochi sono fatti: abbiamo il nuovo governo PD-M5S voluto dai vertici europei, il trappolone da loro congeniato è scattato al momento giusto. Infatti avevano progettato l’espulsione di Salvini subito dopo l’approvazione del reddito di cittadinanza, da quel momento in poi il governo giallo-verde è entrato in un conflitto permanente. Il Presidente del consiglio al corrente della nuova situazione che la Commissione europea prospettava è stato al gioco. Il segnale convenuto è avvenuto con l’elezione della Presidente della Commissione europea ove i voti dei 15 parlamentari europei  pentastellati sono stati definitivi per la sua elezione. Da quel momento in poi la rottura è stata inconciliabile anche perché l’accordo fra lega e  M5S era di votare per la Presidenza della Commissione europea il rappresentante finlandese più propenso ad applicare politiche economiche espansionistiche di stampo keynesiano.
MA LO SCHERZO PIU’ GRAVE E’ IN ARRIVO: il dimezzamento DELL'ATTUALE NUMERO dei parlamentari che farà IL NUOVO GOVERNO.Ciò comporterà due fatti di un certo rilievo,il primo che il parlamento non sarà più l’organo centrale della nostra Costituzione e che gli stessi parlamentari saranno ancor più ostaggio delle segreterie dei partiti alla faccia dell’art. 67 della Cost.
Oltretutto la composizione numerica delle assemblee elettive incide sulla determinazione della rappresentanza parlamentare e, dunque, indirettamente, sulla configurazione dell’intero sistema dei pubblici poteri. La drastica riduzione del numero dei parlamentari, infatti, non può che comportare effetti alterativi in senso maggioritario sullesito del voto politico, indipendentemente dalle leggi elettorali adottate. Ora, come ha recentemente ricordato la Corte costituzionale, distorsioni di tal tipo vanno valutate alla luce del rischio che si possano determinare violazioni «non solo del principio dell’uguaglianza ma anche della personalità del voto, tutelati dagli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost.» (sent. 35/ 2017, 12.2). 

IL SECONDO FATTO: con il parlamento ridotto ai minimi termini sarà un gioco per la piattaforma Rousseau prendere campo e forza e sostituirsi di fatto al parlamento stesso(vera gioia per la Casaleggio e associati), questa è la vera motivazione della riforma costituzionale.La riduzione della spesa è solo per gli allocchi vista la infinitesima percentuale dei costi parlamentari rispetto al PIL nazionale.
Inoltre c’è una certa continuità col PD di Renzi, la riforma costituzionale che per lui era stata una débacle ora verrà portata a compimento con buona pace per la democrazia


Eccolo IL CONTE BIS



Nunzia Catalfo al Lavoro.M5S
 Stefano Patuanelli   Sviluppo economico.M5S
 Luigi Di Maio agli Esteri .M5S
Il ministro dell'Interno sarà invece un "tecnico", l'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, cui è affidato un cambio sulla politica dei migranti.
All'Economia   Roberto Gualtieri .PD
Alla Difesa Lorenzo Guerini del Partito democratico (renziano).
Alla Giustizia Alfonso Bonafede.M5S
 Alle Politiche agricole la renziana Teresa Bellanova.PD
 Ai Beni culturali Dario Franceschini - con competenze anche sul turismo.PD
Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture .PD
 Roberto Speranza, di Leu, alla Salute.

All'Istruzione Lorenzo Fioramonti.M5S
Sergio Costa - in quota M5S -  all'Ambiente.
Federico D'Incà ai rapporti con il Parlamento.M5S
Paola Pisano all'Innovazione tecnologica .M5S
Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione.M5S
 Francesco Boccia agli Affari regionali.PD
 Vincenzo Spadafora allo Sport e politiche giovanili.M5S
 Elena Bonetti, del Pd, alle Pari Oppurtunità.
Enzo Amendola agli Affari europei.PD
 Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud.PD

In tutto 21 ministri più il sottosegretario alle presidenza del Consiglio: nove Pd, 10 Cinquestelle (più il sottosegretario Fraccaro M5S)
uno di Leu e un tecnico al Viminale.

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