giovedì 9 gennaio 2020

RIFLESSIONI SU TEATRI DI GUERRA E GEOPOLITICA


LA STRATEGIA POLITICA E’ SPECULARE ALLE STRATEGIE BELLICHE.


Che cosa ha spinto Trump ad eliminare il generale Sulaymani e il suo seguito?
Ecco riassunti i due aspetti principali :
     1)     Bloccare chiunque si opponga ( anche con la morte )al progetto egemonico e globalizzatore degli USA.
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     2)Mantenere attivo il principio, stabilito dal deep State Usa, di guerra permanente( dopo l’11 Settembre 2001) e gettare nel caos i paesi che non vogliono la globalizzazione o che si presentano come alleati al multipolarismo di Cina e Russia


L’azione USA con l’uccisione del generale Sulaymani ha ottenuto l’effetto contrario cioè quello di rinsaldare l’alleanza dell’Iran con Cina e Russia.
Tant’è che questo paese(l’Iran), minacciato più volte dagli USA come paese “canaglia” perché, secondo loro, costituisce una minaccia per l’equilibrio e l’incolumità di Israele, aveva costruito una cintura di sicurezza marittima iniziando esercitazioni navali congiunte con Cina e Russia. Non solo, per aggirare le sanzioni USA, l’Iran ha aperto alla Cina per la costruzione di una ferrovia Pechino-Teheran che rientra nel progetto cinese delle “nuove vie della seta”. Quindi l’uccisione del generale è stato un avvertimento: gli interessi geostrategici ed economici USA legati al valore del petrodollaro, come moneta di scambio globale, non possono essere cambiati. Pertanto le ripercussioni, causate da quest’intervento degli USA, negli Emirati arabi e nell’Arabia Saudita e in tutta l’area mediterranea con la Libia ancora nel caos sono da interpretare in questo senso:

Il conflitto libico, dopo l’eliminazione cruenta di Gheddafi, fra la coalizione di Al Serraj, sostenuta da UE e USA, e quella di Haftar, appoggiata dall’Egitto ed ora anche dall’Arabia Saudita e dagli Emirati arabi (cioè dai più importanti produttori di petrolio del territorio), si è riacceso più violento.
L’Italia è il primo paese che è stato attaccato nei suoi interessi (vedi Eni) da questa crisi bellica creata dall’impero USA e company. Per questo motivo diventa necessario per l’attuale governo italiano interloquire con chi in questo momento in Libia ha raggiunto un certo potere strategico territoriale accaparrandosi con le ultime battaglie la Sirte. Pertanto chi ha criticato attraverso i mass-media con varie epiteti l’incontro fra Conte ed Haftar non tiene conto della mutata situazione. Per questo diviene importante ricordarsi della linea geostrategica sull’energia tracciata dal geniale E. Mattei presidente dell’Eni e continuata dai politici della prima Repubblica.
L’intervento turco in Libia con jadisti dell’Isis prelevati dalla Siria e fatti sbarcare a Tripoli per sostenere Al Serraj apre nuovi e inquietanti scenari. Dunque l’uccisione del generale Sulaymani, divenuto martire per gli Sciti, rientra in questo assestamento strategico USA. Per adesso le ritorsioni iraniane sono state molto limitate e le contro reazioni USA si sono momentaneamente fermate in quanto deve essere riformulata la sua strategia del “caos infinto”. Questo perché le guerre non sono più di occupazione territoriale ma servono per lasciare i paesi in guerre fra bande jadiste da cui il caos e per accaparrarsi le risorse energetiche.
I Paesi amici e nemici di Washington devono prendere atto di questa realtà e attuare le contromisure per impedire lo scontro finale fatale per tutta l’umanità.    







lunedì 16 dicembre 2019

LA SARTORIA INTERNAZIONALE SI OCCUPA DELL’ITALIA


PRIMO CONGRESSO DELLE SARTINE?


Abbiamo ricevuto in esclusiva il programma.
31 dicembre p.v. Location: Auditorium " Ciao Bella "
 in Piazza Sant'Espeditodelle cause urgenti.
 Obbligatoria la divisa fuxia.

1* punto dell'orlo a giorno: fino ad ora abbiamo solo imbastito,
d'ora in poi si cuce a macchina!
2*_ organizzazione a base volontaria per rivoltare tutto
 il guardaroba della " Compagnia del cammello"
 offerto dalle Madamine.
3*_ informativa circa il cappotto dato a Corbin: chi è stato?
Come e perché? Chi l'ha capito?
4*_ Attualizzazione del modello " Sacco d'Italia" per clientela francese interessata.
5*_ chiusura del laboratorio durante il Ramadan 
( si recupera la domenica e le feste comandate).
6*_ mozione presentata dalla collega Lilly per il divieto assoluto
di usare il " punto a Legaccio". Si raccomanda approvazione
 plebiscitaria, altrimenti s'incazza a bestia.
7*_ valutazione delle migliori offerte pervenute alla
 ns associazione, relative alla " posizione del cappello
su quale poltrona", quali sono le migliori, i benefit e provvidenze varie.

A seguire Veglione di fine anno in attesa del 2023
Programma della serata:



Cenone offerto dalla premiata casa di mode Anghela & C. (taglie forti):
Cetrioloni turchi, Würstel del Brandeburgo, 
Saucissons de la Seine, Mortadella dop di Bologna,
 Mozzarella palermitana, Misticanza alla"Giuseppi",
 Zampone del Mes, Zuppette della premiata casa "Pittibimbo associati". 
Vini offerti dalle cantine " Rousseau & Robespierre"


Intrattenimento: la lunga notte sarà allietata da Danze 
dei Coltelli eseguite dal corpo di ballo degli "Zingaretti" e 
la musica sarà eseguita dall' Orchestra internazionale diretta
 dal Gran Maestro Sor Ossetipossino.


Ps.
Se qualcuno ha visto quell'indiano tanto bravo lo porti , 
perché la caldaia del condominio di via Salutami Ilva è sempre
 in blocco e il Sig. Conte, al piano attico, se sta a morì de freddo
e pure le sardine dell'acquario so' ridotte a Findus.




GDB

sabato 14 dicembre 2019

L'INFORMAZIONE MAINSTREAM


 Una nota a margine delle cronache sul “MES”.
   
Anche sul tema “MES” l’informazione mainstream soprattutto televisiva si è prodotta senza risparmiarci nulla, perciò corre l’obbligo di pubblicare questo appunto, una nota a margine del modo di informare. Mainstream in questo caso vuol dire formazione dell’opinione corrente e divulgazione della stessa per indirizzare gli ascoltatori verso l’accettazione; a questo specioso compito si dedicano alcune signore giornaliste che, per professione, sono tenute ad essere bene informate ed a capire bene le cose di cui trattano e su cui organizzano la discussione. Sono quindi ben informate e documentate altrimenti che starebbero a fare? Le oche giulive? 
Assolutamente no. In realtà rivestono quel ruolo proprio per orientare opportunamente e speciosamente le opinioni dei cittadini davanti alla tv e per far ciò in determinate circostanze adottano un sistemino invariabile, disgustoso.
In generale si calano umilmente nello stereotipo della “casalinga di Voghera” (inventato da Alberto Arbasino) e pronunciano le seguenti frasi rivelatrici: “ E’ un argomento molto complicato… E’ complicato capire per la gente comune…” espressioni patrimonio di alcune notissime conduttrici e altrettanto note giornaliste ospitate in studio. Che le suddette innominate signore siano di parte e schieratissime è chiaro come la luce del sole, ma che si mettano a imitare la famosa casalinga è veramente insopportabile.
Primo perché sono donne e quindi immaginano di far breccia nel pubblico femminile che nella loro opinione è ovviamente collocato nell’area “Minus habens”, e allora umilmente si abbassano definendo complicato, anche per loro stesse, ciò che non è. E se questo modo di procedere non è servile e ipocrita……………
Secondo, la gente comune che non sarebbe in grado di capire: in questa frase c’è la terminologia “gente comune” (che fa schifo) attribuita ad una parte di popolazione ovviamente e logicamente ritenuta bassa, gleba, paria (che cosa?) e perciò non in grado di capire.
Le signore mainstream, progressiste e femministe antemarcia, hanno concetti discriminatori ben radicati nel profondo, che però emergono e galleggiano e vengono rivelati da clamorosi lapsus che di progressista non hanno un bel niente: loro stanno in televisione e si incaricano di spiegare alla “gente comune” le verità  di cui sono in possesso, e per far ciò fanno finta di mettersi il grembiale e incominciare a sciorinare il bucato della casalinga di Voghera per cui certi argomenti “complicati” devono essere semplificati, posti al livello di chi sta in basso, alla “gente comune”.
Così vengono divulgate interpretazioni che risultano gradite ai piani alti e altissimi del “condominio” in cui ci troviamo a tirare a campare, fra un Piano MES e l’altro, dove l’Amministratore Condominiale è sempre disposto a tenere bordone alla maggioranza quella dei salotti buoni dove la casalinga di Voghera, poveretta, non può essere ammessa e non ha diritto di parola. Deve solo versare le rate e bersi le balle che le vengono raccontate da quelle signore che ondeggiano dall’alto dei loro tacchi 12, con le loro perfette capigliature, le loro manine svolazzanti e gli eloquenti battiti di ciglia, salvo quando si incazzano a bestia.         
Profumatamente ricompensate per i servigi resi alla causa progressista del “Condominio Europa”.

GDB. 

LINKS CONDOMINIO EUROPA:







lunedì 2 dicembre 2019

COL NUOVO MES L’UE VUOLE INSTAURARE LA TROIKA IN ITALIA


VOGLIONO RENDERE L’ ITALIA SOLO UN’ESPRESSIONE GEOGRAFICA


La riforma del Mes dovrebbe avvenire entro fine anno; queste sono le intenzioni dell’attuale governo Conte bis. Nel sistema economico italiano sale la preoccupazione per questa riforma. In quanto se verrà attuata, come prima risposta le banche italiane smetterebbero di acquistare titoli nazionali; questo è quanto afferma Il presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI) Patuelli. Il motivo principale è che con il nuovo-MES si avrà la “ristrutturazione del debito” nel caso che lo staff del MES non reputi il debito di quel Paese sostenibile. 

Ristrutturazione significa che i detentori dei titoli di Stato (attualmente la maggior parte del debito IN TITOLI DI STATO è detenuto dalle nostre banche) potrebbero vederne allungate le scadenze, o abbassato il rendimento, o infine addirittura vedere tagliato parte del loro credito e quindi la perdita è garantita .Perciò l’approvazione  del MES porterebbe conseguenze pesanti sull’economia nazionale.

Nel maggio2010 le banche tedesche e francesi che avevano prestato quattrini alla Grecia erano state già messe in sicurezza, soprattutto coi soldi dell’ITALIA, quindi al riparo da perdite. A causa del debito italiano, creato nel tempo ad hoc, con la separazione fra la banca d’ITALIA e Tesoro e con la perdita della sovranità monetaria, Ie banche italiane e straniere ci penserebbero due volte ad acquistare titoli di un Paese che potrebbe essere assoggettato a ristrutturazione del debito. Di qui i timori del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, di Patuelli e di tanti altri. Infatti una ristrutturazione del debito colpirebbe duramente le banche e i risparmiatori. Questa è una strategia folle, serve solo ad affondare e strangolare una volta per tutte la nostra già traballante economia.


La riforma del MES in Italia se attuata può provocare la paralisi del nostro sistema bancario in quanto all’interno contiene alcuni articoli riguardanti la ristrutturazione “del così detto debito”a vantaggio delle banche tedesche, francesi ed olandesi in quanto queste banche sono indebitate ed a rischio di fallimento; questo è il motivo principale dell’approvazione voluta dall’attuale governo per favorire chi comanda in Europa. Tale approvazione avvenuta nel Giugno scorso non è stata mai discussa preventivamente nel nostro parlamento: anzi il precedente governo Conte sostenuto da una maggioranza parlamentare giallo-verde aveva avuto il mandato parlamentare vincolante di non approvare il MES cosa che il Presidente del Consiglio non aveva tenuto in considerazione dichiarando invece di approvare la riforma del MES in quella sede(adibita alla contrattazione) così come era . In effetti il primo Ministro Conte in quella riunione di Giugno non ha firmato niente perché non è previsto dalla procedura. Infatti il documento del Mes deve essere ratificato successivamente secondo le norme previste. L’approvazione verbale diviene pertanto vincolante e non più modificabile così come ha affermato l’attuale Ministro dell’Economia Gualtieri.

Pertanto l’attuale governo ha omesso di rendere noto al Parlamento quanto era stato deciso all’epoca dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia dal precedente Governo Conte 1°. Il fatto denota non solo la mancanza di trasparenza degli atti governativi ma anche di far passare approvazioni di documenti non discussi e votati prima in Parlamento.
Così come viene delineato dalla seguente legge di Stato: “ legge voluta da Mario Monti, la 234 del 24 dicembre del 2012, la quale all’articolo 5 prevede in maniera inequivocabile che il capo del governo debba riferire al Parlamento in merito ad ogni tipo di trattativa con i partner europei, laddove vi siano implicazioni di carattere finanziario e monetario. La stessa legge prevede che anche l’indirizzo POLITICO che il premier dovrà seguire nelle trattative deve essere indicato dalle Camere”. E’ evidente che tutto ciò non sia avvenuto. Questo fatto evidenzia il peggioramento degli organi istituzionali per il mancato rispetto delle leggi in vigore.

Oltretutto la neo-riforma del MES diviene essa stessa uno strumento che dà potere all’organismo MES per obbligare i governi a “prelevamenti forzosi “sui conti correnti dei risparmiatori. Se Governo e Parlamento approvano questo meccanismo, della così detta stabilità economica che avvantaggia una parte sola(vedi patto di Aquisgrana fra Parigi e Berlino)a svantaggio dell’altra parte, vanno direttamente contro l’articolo 47 della nostra Costituzione che protegge e difende il risparmio: “ La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare, alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto ed indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”

RIFERIMENTI:




 


martedì 26 novembre 2019

HO VISTO ANCHE SARDINE FELICI


LA FELICITA’ DI ESSERE CONCORDI CON L’ELITES DEI GLOBALISTI




E’ da oltre dieci anni che i nostri amici delle élites globaliste ci stanno regalando una serie di movimenti “spontanei,”in realtà costruiti da esperti in Istituti specializzati nel rovesciamento dei principi guida dei popoli per sostituirli con una molteplicità di punti di vista al fine di creare un relativismo applicabile in ogni campo del sapere per trarne così interessi politici ed economici riguardanti soprattutto la decrescita demografica, economica ed industriale.
Tanto per chiarire ecco alcuni esempi: il movimento arcobaleno pro-gender e la pace nel mondo, ha lasciato campo libero alle multi-nazionali di agire al meglio per realizzare i loro profitti.
Il popolo viola subito dopo “mani pulite” e l’eliminazione forzata di alcuni partiti storici della 1° Repubblica perchè si opponevano alla svendita dell'industria italiana.
Il super comico Grillo con i suoi V-Day e le piazze colme di grillini trasformati poi nel movimento 5Stelle con la conseguente presa del potere politico in Parlamento e nel Governo.


Le primavere arabe con i loro vari colori…con la distruzione di quei paesi emergenti attraverso guerre permanenti e la formazione di bande armate ( Al-quaeda,ISIS).
Le ONG al servizio di chi ha organizzato la più grande deportazione di massa dall’Africa facendola passare per una migrazione necessaria in realtà causata da corruzione e guerre locali scatenate dagli stessi globalizzatori e multinazionali per accaparrarsi le materie prime e nello stesso tempo destabilizzare gli STATI in Europa creando il caos per eliminare la loro sovranità.
Il risveglio dal sonno profondo delle femministe mutate in femen.


Il fenomeno Greta, sul problema del surriscaldamento globale ben studiato prima sul piano della comunicazione, che ha coinvolto migliaia di giovani minorenni preoccupati del loro futuro e di adulti in cerca del loro momento di ribalta sulle scene della nuova politica economica green mondiale.
Infine spuntano dal nulla le sardine, fino a ieri tenute ben chiuse in scatola; le quali propongono un mondo migliore, accogliente, pacifico, libero da condizionamenti contro le supremazie dei partiti. Non sapendo le poverelle che chi ha aperto le loro scatolette ben conservate proviene da gruppi elitari incistati nello Stato italiano al servizio dei globalisti. In tali modo questo movimento così detto spontaneo svolge per lor signori due compiti importanti.


 Il primo quello di mascherare, attirando l’attenzione su di loro, i veri problemi che attanagliano proprio in questo momento l’Italia: il rischio di chiudere gli ultimi residui della sua ex potenza industriale ed economica, come l’Ilva che comporta il ridimensionamento di tutta la filiera meccanica esistente legata a Fincantieri, Ansaldo e Leonardo che ha incorporato i motori “ gioiello” dell’Isotta Fraschini ed altre attività, come l’edilizia, le ferrovie che usufruiscono dell’acciaio prodotto dall’Ilva di Taranto già ridotta in quanto faceva parte della Finsider-Ilva all’interno dell’IRI. Per non parlare della compagnia di bandiera Alitalia ridotta a chiedere l’elemosina aspettando di essere acquisita da Delta o Lufthansa con la partecipazione di Atlantia e Ferrovie. Per non parlare della firma del MES da fare sotto silenzio.
Il secondo compito è quello di riportare il conflitto sociale fra una destra ed una sinistra, due concetti obsoleti non più corrispondenti alla realtà attuale ma che fanno comodo ai globalizzatori e multinazionali per deviare su un binario morto lo scontro sociale verso chi è artefice della flessibilità del lavoro e della crisi ecomico-finanziaria che attanaglia e strangola i popoli.
In questi ultimi giorni di “sardine” si parla molto e le fanno vedere nei loro raduni di piazza come “sardine felici” fuori dalle loro scatolette. Perché proprio questo pesce azzurro come simbolo? Un pesce che nutre i giganti del mare e i popoli più poveri in quanto al mercato costa poco. Un pesce abbondante nei mari, un simbolo antico “il pesce” che ricorda molto da vicino l’uso che ne facevano i primi cristiani per comunicare e riconoscersi fra loro ma in questo caso è un pesce in salamoia conservato sotto sale per imbalsamare la coscienza dei popoli e impedire ogni reazione contro chi vuole la distruzione di una Civiltà che ha più di duemila anni.
  


domenica 24 novembre 2019

ECCOLE, LE NUOVE SARDINE


Animalia.....

Di Grillo ed altre specie:

"Dobbiamo essere euforici! Andiamo a fare col Pd un altro 
programma di governo a gennaio! Faremo cose bellissime! 
Tutti insieme al Pd! Non possiamo essere sempre quelli di prima, 
dobbiamo trasformarci! ......"
Quando il Pd ha bisogno d'acqua, con grande gioia ed euforia 
il Grillo gliela porta perfino con le orecchie.

Di sardine:




La sardina prospera nei nostri mari, viene pescata 
in abbondanza, ma è tipicamente stagionale, 
infatti si dice : " stagione di sardine".
Piuttosto primitiva, ha qualcosa in comune col tonno.
Si raduna e si muove in grandi branchi, nuota in superficie, 
si fa vedere,così la pesca non è difficile per i pescatori: 
di solito sardine giovani,ma molto più nutrito nel banco 
è il numero delle vecchie sardine. Tuttavia è facile preda 
di pesci più grandi,che se le possono pappare tutte.
Quelle giovani e inesperte finiscono in bocca 
al famoso “squalo mutato:testa rossa e pinne gialle" 
ma qualche vecchia sardina si sfila in tempo.

GDB

giovedì 31 ottobre 2019

DEFORMARE LE OPERE FRUTTO DELL’INGEGNO UMANO SIGNIFICA DESTRUTTURARE LA MEMORIA STORICA DELLA CITTA’ DI FIRENZE


LO STADIO ARTEMIO FRANCHI OPERA DELL’ARCHITETTO PIER LUIGI NERVI


In merito al dibattito di queste settimane, riguardo al restyling dello Stadio Artemio Franchi, io grande amante dell'arte, e in particolare dell'architettura, (anche moderna di qualità), mi permetto di scrivere questo post, spiegando, a chi non ne è a conoscenza, del grande valore architettonico dello stadio Artemio Franchi di Firenze, e del suo grande architetto e ingegnere che lo progettò e lo costruì in quell' ormai lontani primi anni '30.
Lo stadio comunale di Firenze voluto dall'allora presidente, nonchè fondatore dell' A.C. FIORENTINA, il marchese Luigi Ridolfi Vay Da Verrazzano e voluto dall'allora giunta comunale di Firenze, per dotare la nostra città di Firenze e l'allora appena nata società di calcio FIORENTINA , di uno stadio adeguato ai tempi e alla grande tradizione architettonica della città. Cosi fu incaricato, l'architetto e ingegnere civile Pier Luigi Nervi, che era in quegli anni, poi passato alla storia, come il più innovativo e geniale architetto strutturalista moderno del cemento armato, riconosciuto poi anche a livello internazionale.


 L'architetto Pier Luigi Nervi, definito poi, il Michelangelo del cemento armato, con la costruzione dello stadio di Firenze perchè per la prima volta nella storia e al mondo, il suddetto architetto, usando  tecniche assolutamente innovative, ha creato delle strutture avveniristiche col cemento armato, quali, le rampe elicoidali,e la grande pensilina a sbalzo, che sono poi divenute, le più difficili e più importanti tecniche del cemento armato, ha potuto dare cosi, col suo grande coraggio e genialità, una svolta assolutamente nuova ed esemplare all'architettura, creando delle strutture, che avrebbero fatto scuola e che prima di allora erano irrealizzabili. Si può dire cosi, che lo stadio di Firenze, non solo è stato il primo stadio moderno della storia, ma è e rimarrà, il più grande capolavoro con il quale l'architettura moderna è nata. 


Dalla pagina dello stadio fiorentino su Wikipedia riporto quanto dice sulla struttura delle rampe elicoidali: " Le tre scale elicoidali esterne che permettono tuttora l'accesso del pubblico, si trovano alle estremità del rettifilo della gradinate scoperte. La loro rampa sporge come una mensola da una trave avvolta a spirale, che si incrocia in mezzeria con una trave simmetrica; questa soluzione oltre a rendere bilanciata l'opera, riduce l'azione torcente che la rampa genera sulla rampa elicoidale. Su una delle due travi elicoidali è incastrata, a sbalzo, la rampa vera e propria delle scale, che sono larghe 3 metri, rampa che porta gli spettatori, alla sommità delle gradinata, da cui cui si ridiscende grazie alle scalinate di distribuzione; il deflusso invece avviene dal basso, tramite dei camminatoi, che conducono all'esterno dello stadio. Una delle loro caratteristiche è l'eleganza, che si affida a una struttura intelaiata spaziale ottenuta con l'incrocio di due travi elicoidali, incastrate entrambe alle estremità, della strutture." 
Il Nervi nelle sue costruzioni, realizza con le nuove tecniche del cemento armato, strutture che siano esteticamente belle, e funzionali, riprendendo l'estetica dei modelli classici e realizzandola con le nuove tecniche costruttive. Infatti, la grande pensilina a sbalzo, lunga 110 metri e larga 22,5, sorretta da 24 mensole portanti è stata la prima tettoia al mondo, senza colonne di sostegno che il Nervi d'accordo con il presidente di allora Luigi Ridolfi, realizzò per evitare che le colonne di sostegno, che fino ad allora, in architettura, dovevano essere usate per qualsiasi tettoia, non ostruissero la visuale degli spettatori. A riguardo riporto quanto scritto da Piero Bargellini nel 4° volume della sua bellissima opera " La splendida storia di Firenze":

" A Firenze il progetto dello stadio, venne affidato, dall' amministrazione, presieduta dal conte Giuseppe della Gherardesca, al più geniale strutturalista di cemento armato; l' ingegnere Pier Luigi Nervi, che costruì, sul vasto prato del Campo di Marte, il più moderno, il più razionale e il più ardito stadio che mai si fosse veduto; tutto in cemento armato, con scale aeree di largo movimento e con una pensilina che sembrava sorretta dal vento. Forse soltanto la cosidetta torre di Maratona appariva troppo esile e cava nel largo giro del panorama collinare. Le strutture ideate più che calcolate dall' Ingegnere Nervi, sembravano talmente spericolate da infondere il timore che non avrebbero resistito. Specialmente la pensilina destava, non all' autore, ma a certi critici, il sospetto che non reggesse il suo librato volo nello spazio. 


Accadde cosi che nel giorno in cui doveva essere disarmata, le maestranze disertarono il cantiere, lasciando il Nervi solo, con i suoi assistenti. E fu lui, fiducioso della propria opera, a far saltare coi mazzuoli i cunei dell'armatura, disposto a morire sotto la soletta di cemento. Parve ed era realmente, un miracolo di staticità e di eleganza" Era cosi nata, l'architettura moderna. Per questo motivo, io Giovanni Setti, sono favorevole ad un Restyling del Franchi ,"non invasivo" dove nessuna struttura esistente venga demolita, ma solo, come dal progetto dell' architetto Camilla Ammannati, venga coperta la struttura con materiali e strutture non invasive. Altrimenti, come detto dal pregiato professor Gurrieri vengano ristrutturate le bellissime strutture del Nervi .Ricordo alle autorità competenti, a proposito dell' idea che circola sulla demolizione delle curve, che lo stadio di Firenze come all' epoca altri stadi, era nato con le curve leggermente ovali e un pò più distanti dal campo, perchè era uno stadio, come tanti altri, nato con la pista di atletica, e quindi è naturale che avesse quella forma, come tutti gli stadi che avevano la pista di atletica leggera. Quindi mi sembra assolutamente assurdo che si vogliano demolire le due curve per avvicinarle, di 10 o 15 metri, snaturando l'opera e deturpando per sempre un monumento nazionale. Ricordo inoltre agli architetti che ad ogni curva, la Fiesole e la Ferrovia, dal lato Maratona, esternamente si trovano le due rampe elicoidali, che sono appunto due di quegli elementi architettonici di grande rilievo. Volete demolire anche quelle? Del nostro secolo passato cosi non lasceremo niente che testimoni l'architettura contemporanea. Infine ricordo che se non ci fosse stato l'architetto Nervi che con lo stadio di Firenze ha inventato queste eccezionali tecniche col cemento armato, ora non ci potrebbero essere nemmeno gli altri stadi moderni, che comunque sono il frutto e l'evoluzione degli esperimenti e dell'architettura del '900 come il suddetto stadio. Voglio inoltre aggiungere, a mio modesto parere, che per i motivi sopra citati, lo stadio di Firenze per la sua architettura moderna è un capolavoro che si potrebbe paragonare ad un opera dell'architettura classica, come la cupola del Brunelleschi che è un capolavoro dell'architettura rinascimentale, perchè tutti e due le opere sono state ugualmente innovative.

Giovanni Setti