lunedì 18 giugno 2018

A ROMA VOLANO GLI STRACCI A FIRENZE TUTTO TACE DA SEMPRE


ECCO QUEL CHE ACCADE QUANDO LE REGOLE VENGONO AGGIRATE E POI ABOLITE

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Nel giugno 1989, 60 fra i maggiori urbanisti  italiani,  scrissero un accorato appello ad Achille Occhetto perché intervenisse a bloccare quella che consideravano una sciagura, per Firenze e per il Paese, cioè che una losca contrattazione, fra la giunta PCI-PSI-PSDI- PLI e gli interessi di Fiat e Fondiaria, portasse un vulnus alle leggi vigenti in fatto di urbanistica, e aprisse la porta ad operazioni simili ovunque.
Il progetto di Fondiaria collideva con il disposto del PRG vigente e contrastava con tutti gli indirizzi del nuovo PRG in fase di faticosissima ed ostacolata elaborazione, quindi non poteva che essere respinto, ma stava per essere approvato. Occhetto consultò immediatamente il Prof. Campos Venuti, Ordinario di Urbanistica a Bologna, e credo anche il Prof. Astengo. Di Campos Venuti  abbiamo la risposta, tratta da  "Intervista sull'Urbanistica a Campos Venuti"del 2011, in Città senza Cultura:     " Assieme ad Astengo avevo sempre detto che con  privati si può certo lavorare,  ma non li si può servire dal piatto da cui, prima, non si serve la collettività . Non che la direttrice di sviluppo a nord ovest fosse sbagliata, ma ad essere sconvolgente era la dimensione degli interessi privati che venivano soddisfatti, nella totale dimenticanza di quelli pubblici.”
Il PCI fiorentino con l’intervento di Occhetto fu costretto a ringambare e la giunta entrò in crisi, ma subito dopo si riformò il famoso pentapartito che mise quasi alla porta il Prof. Vittorini ( il suo PRG fu approvato e restò lettera morta, e poi il Piano Particolareggiato del Prof. Caniggia fu adottato e buttato in un cassetto).Il sindaco Morales e la sua giunta DC-PSI-PRI-PSDI-PLI presero  QUEL PROGETTO PRIVATO per Novoli, lo chiamarono “Variante di Piano” e lo approvarono con la motivazione che tale progetto “era migliorativo rispetto al Piano Regolatore”. 

Dopodiché quella modalità divenne LA REGOLA OVUNQUE APPLICATA. Secondo alcuni la fine di Occhetto fu segnata allora. Sistematiche Varianti di Piano, Piani di recupero fasulli, Finanza di progetto, opere infrastrutturali “strategiche”, pioggia di Varianti ad articoli di Legge e Regolamenti che deregolamentano tutto: dopo quel passaggio tutto questo ci è piombato sul collo, e da qualche tempo vediamo i sindaci e i presidenti di Regione  aprire vere agenzie immobiliari e permettersi di vendere immobili pubblici/privati con garanzia di cambio di destinazione d’uso a prescindere dalla valutazione dei progetti non ancora presentati; vediamo giunte che si preoccupano e contrattano con “imprenditori” per garantire loro la rendita all’investimento. Quante repliche sciagurate e delittuose si sono messe in moto e sono attualmente in atto!
 
E’ SEMPRE “la rendita” di posizione che ha cercato allora e cerca sempre a Firenze, Roma, ovunque, sotto vari camuffamenti di garantirsi spazi di manovra e autorità addirittura attribuendosi quei compiti che la Costituzione riserva ai Pubblici Poteri: il compito di pianificare l’Urbanistica e le destinazioni dei terreni e degli edifici.  Chi ha comprato terreni agricoli o  in destinazioni dismesse  pretende che l’investimento renda, perbacco!!
A Firenze come a Roma, solo che di Firenze è VIETATO SCRIVERE, PARLARE, PUBBLICARE. Ma finalmente il Prof. Berdini ha parlato, anche se avrebbe avuto tante altre cose da dire, ma era nell’ambito del solito talk show;  allora diciamo qualcosa noi agli Amministratori di ogni forma e colore: L’URBANISTICA E LA PIANIFICAZIONE SONO COMPITO ESCLUSIVO DELLA VOSTRA AMMNISTRAZIONE, PERCHE VOI DOVETE GARANTIRE IL PUBBLICO INTERESSE, E NON DOVETE PREOCCUPARVI D’ALTRO. L’urbanistica contrattata è una indecente porcheria, altro che laboratorio politico che combatte la rendita di posizione: si sa bene di chi erano allora e di chi sono ora le posizioni  “ad alto valore aggiunto”! In quali mani passano i complessi monumentali attualmente in vendita!  Chi lucrerebbe ora dalle ristrutturazioni in alberghi e appartamenti di lusso? Chi si avvantaggerebbe dalla deregolamentazione  dei procedimenti autorizzativi, dalle Ristrutturazioni che nel Centro Storico di Firenze  diventano  Restauri Conservativi?
C’è qualcuno che parla di regole farraginose: ma di che stiamo parlando? Lo diceva ieri sera Berdini: “ Questo è un Paese senza più regole!!”
Basti pensare che il Piano Fondiaria a Castello che prevede una edificazione pari a 1 milione e 200 mila mc è stato riportato, paro paro, nel Piano Strutturale 2010 ( volumi zero, ricordiamo lo slogan di Renzi!). Stessa, precisa, identica modalità del 1989. Ma di cosa si sta parlando? Basti pensare alle identiche modalità seguite oggi per lo “stadio della Roma” e per lo “stadio di Firenze”, solo che a Roma si fanno polveroni, qui non vola una mosca. E si guardino le date a cui risalgono i “progetti”, non sono cose recentissime, e si guardino i nomi.
Bisogna concludere comunque che certe cose non si fanno se dal Ministero dei Beni Culturali non viene una fattiva collaborazione:  a Roma  finalmente il Soprintendente è chiamato a rispondere di qualcosa, qui tutto tace. Un sommesso invito ai Magistrati competenti: bisogna andare oltre, bisogna risalire alle Direzioni Generali, ai Consigli Superiori, più in alto. Grazie.
P.S. I politici, gli amministratori, non accettino contributi, non vadano a cena, allo stadio, non frequentino, non ricevano  imprenditori, non si servano mai più di intermediatori, elementari norme di igiene pubblica. Grazie.

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