ECCO QUEL CHE
ACCADE QUANDO LE REGOLE VENGONO AGGIRATE E POI ABOLITE
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Nel giugno 1989, 60 fra i maggiori urbanisti italiani, scrissero un accorato appello ad Achille Occhetto perché intervenisse a bloccare quella che consideravano una sciagura, per Firenze e per il Paese, cioè che una losca contrattazione, fra la giunta PCI-PSI-PSDI- PLI e gli interessi di Fiat e Fondiaria, portasse un vulnus alle leggi vigenti in fatto di urbanistica, e aprisse la porta ad operazioni simili ovunque.
Il progetto di Fondiaria collideva con il disposto del
PRG vigente e contrastava con tutti gli indirizzi del nuovo PRG in fase di
faticosissima ed ostacolata elaborazione, quindi non poteva che essere
respinto, ma stava per essere approvato.
Occhetto consultò immediatamente il Prof. Campos Venuti, Ordinario di
Urbanistica a Bologna, e credo anche il Prof. Astengo. Di Campos Venuti abbiamo la risposta, tratta da "Intervista sull'Urbanistica a Campos
Venuti"del 2011, in Città senza Cultura: " Assieme ad Astengo avevo sempre detto
che con privati si può certo lavorare, ma non li si può servire dal piatto da cui,
prima, non si serve la collettività . Non che la direttrice di sviluppo a nord
ovest fosse sbagliata, ma ad essere sconvolgente era la dimensione degli
interessi privati che venivano soddisfatti, nella totale dimenticanza di quelli
pubblici.”
Il PCI fiorentino con l’intervento di Occhetto fu
costretto a ringambare e la giunta entrò in crisi, ma subito dopo si riformò il
famoso pentapartito che mise quasi alla porta il Prof. Vittorini ( il suo PRG
fu approvato e restò lettera morta, e poi il Piano Particolareggiato del Prof.
Caniggia fu adottato e buttato in un cassetto).Il sindaco Morales e la sua
giunta DC-PSI-PRI-PSDI-PLI presero QUEL
PROGETTO PRIVATO per Novoli, lo chiamarono “Variante
di Piano” e lo approvarono con la motivazione che tale progetto “era migliorativo rispetto al Piano
Regolatore”.
Dopodiché quella modalità divenne LA REGOLA OVUNQUE APPLICATA.
Secondo alcuni la fine di Occhetto fu segnata allora. Sistematiche Varianti di
Piano, Piani di recupero fasulli, Finanza di progetto, opere infrastrutturali
“strategiche”, pioggia di Varianti ad articoli di Legge e Regolamenti che
deregolamentano tutto: dopo quel passaggio tutto questo ci è piombato sul
collo, e da qualche tempo vediamo i sindaci e i presidenti di Regione aprire vere agenzie immobiliari e permettersi
di vendere immobili pubblici/privati con garanzia di cambio di destinazione
d’uso a prescindere dalla valutazione dei progetti non ancora presentati;
vediamo giunte che si preoccupano e contrattano con “imprenditori” per
garantire loro la rendita all’investimento. Quante repliche sciagurate e
delittuose si sono messe in moto e sono attualmente in atto!
E’ SEMPRE “la
rendita” di posizione che ha cercato allora e cerca sempre a Firenze, Roma,
ovunque, sotto vari camuffamenti di garantirsi spazi di manovra e autorità
addirittura attribuendosi quei compiti che la Costituzione riserva ai Pubblici
Poteri: il compito di pianificare l’Urbanistica e le destinazioni dei terreni e
degli edifici. Chi ha comprato terreni
agricoli o in destinazioni dismesse pretende che l’investimento renda, perbacco!!
A Firenze come a Roma, solo che di Firenze è VIETATO
SCRIVERE, PARLARE, PUBBLICARE. Ma finalmente il Prof. Berdini ha parlato, anche
se avrebbe avuto tante altre cose da dire, ma era nell’ambito del solito talk
show; allora diciamo qualcosa noi agli
Amministratori di ogni forma e colore: L’URBANISTICA E LA PIANIFICAZIONE SONO
COMPITO ESCLUSIVO DELLA VOSTRA AMMNISTRAZIONE, PERCHE VOI DOVETE GARANTIRE IL
PUBBLICO INTERESSE, E NON DOVETE PREOCCUPARVI D’ALTRO. L’urbanistica
contrattata è una indecente porcheria, altro che laboratorio politico che
combatte la rendita di posizione: si sa bene di chi erano allora e di chi sono
ora le posizioni “ad alto valore
aggiunto”! In quali mani passano i complessi monumentali attualmente in
vendita! Chi lucrerebbe ora dalle
ristrutturazioni in alberghi e appartamenti di lusso? Chi si avvantaggerebbe
dalla deregolamentazione dei
procedimenti autorizzativi, dalle Ristrutturazioni che nel Centro Storico di
Firenze diventano Restauri Conservativi?
C’è
qualcuno che parla di regole farraginose: ma di che stiamo parlando? Lo diceva
ieri sera Berdini: “ Questo è un Paese senza più regole!!”
Basti pensare che il Piano Fondiaria a Castello che
prevede una edificazione pari a 1 milione e 200 mila mc è stato riportato, paro
paro, nel Piano Strutturale 2010 ( volumi zero, ricordiamo lo slogan di Renzi!).
Stessa, precisa, identica modalità del 1989. Ma di cosa si sta parlando? Basti
pensare alle identiche modalità seguite oggi per lo “stadio della Roma” e per
lo “stadio di Firenze”, solo che a Roma si fanno polveroni, qui non vola una
mosca. E si guardino le date a cui risalgono i “progetti”, non sono cose
recentissime, e si guardino i nomi.
Bisogna concludere comunque che certe cose non si
fanno se dal Ministero dei Beni Culturali non viene una fattiva
collaborazione: a Roma finalmente il Soprintendente è chiamato a
rispondere di qualcosa, qui tutto tace. Un sommesso invito ai Magistrati
competenti: bisogna andare oltre,
bisogna risalire alle Direzioni Generali, ai Consigli Superiori, più in alto.
Grazie.
P.S.
I politici, gli amministratori, non accettino contributi, non vadano a cena,
allo stadio, non frequentino, non ricevano
imprenditori, non si servano mai più di intermediatori, elementari norme
di igiene pubblica. Grazie.
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