L'impossibile denuncia
Jean-Jacques Rousseau
Mi rivolgo a codesto eccellentissimo Tribunale del Popolo, espressione
della
volontà rivoluzionaria della Nazione, sottoponendo la
presente
accusa per abuso del mio nome e per l'uso improprio che ne viene
fatto da parte di una privata associazione, ancorché legalmente costituita.
Risulta, ed è accertato, che alcuni soggetti esercitanti attività politica
abbiano associato il mio nome ad un meccanismo, ignoto all'epoca in
cui sono vissuto, atto a conferire un potere pressoché sovrano ad un
ridotto numero di individui.
accusa per abuso del mio nome e per l'uso improprio che ne viene
fatto da parte di una privata associazione, ancorché legalmente costituita.
Risulta, ed è accertato, che alcuni soggetti esercitanti attività politica
abbiano associato il mio nome ad un meccanismo, ignoto all'epoca in
cui sono vissuto, atto a conferire un potere pressoché sovrano ad un
ridotto numero di individui.
Tale
associazione sta usando il mio nome impropriamente e senza il mio
consenso .Tale sopruso mi risulta intollerabile poiché come questo
Tribunale sa, io Jean Jacques Rousseau sono l'autore de
" Il contratto sociale"
opera
di capitale importanza ed in sè rivoluzionaria, opera in
cui io, per primo in epoca moderna, affermavo che il potere
appartiene al popolo ed è il solo detentore del potere legislativo;
inoltre il popolo, dicevo, è suddito solo di se stesso.
Sorvolo sui perfezionamenti successivi alla mia intuizione intervenuti dopo la mia dipartita da questo mondo, perché molti di questi perfezionamenti appaiono largamente discutibili, rivendico invece il mio diritto a chiedere severissima sanzione riguardo all'inaudito spregio che al mio nome viene fatto da cotali soggetti.
Risulta infatti che cotale minuscola associazione di individui dispone di un meccanismo, opera d'arte elettronica- informatica, a cui un
ulteriore gruppo di cittadini invia il proprio parere circa
l'esistenza o la dissoluzione del governo di una nazione, il loro
favore , la loro contrarietà. La chiave del citato meccanismo è nella
disponibilità esclusiva di coloro che, usurpando il mio nome , hanno
costituito la propria associazione e sono proprietari del
meccanismo elettronico- informatico stesso.
Sorvolo sui perfezionamenti successivi alla mia intuizione intervenuti dopo la mia dipartita da questo mondo, perché molti di questi perfezionamenti appaiono largamente discutibili, rivendico invece il mio diritto a chiedere severissima sanzione riguardo all'inaudito spregio che al mio nome viene fatto da cotali soggetti.
Risulta infatti che cotale minuscola associazione di individui dispone di un meccanismo, opera d'arte elettronica- informatica, a cui un
ulteriore gruppo di cittadini invia il proprio parere circa
l'esistenza o la dissoluzione del governo di una nazione, il loro
favore , la loro contrarietà. La chiave del citato meccanismo è nella
disponibilità esclusiva di coloro che, usurpando il mio nome , hanno
costituito la propria associazione e sono proprietari del
meccanismo elettronico- informatico stesso.
LA MODALITA' CHE VIENE USATA E' SOLO UNA FARSA DELLA DEMOCRAZIA IN QUANTO 60.OOO VOTI NON POSSONO SOSTITUIRE LA VOLONTA' DI 33.000.000 DI CITTADINI VOTANTI.GIA' PRIMA DEL SECOLO IN CUI HO VISSUTO QUESTO VENIVA DEFINITO UN ESCAMOTAGE TRUFFALDINO.IL RISULTATO DEGLI INGRANAGGI DI QUESTA MACCHINA ERA SCONTATO E PREVEDIBILE(TANTO CHE I BANCHIERI DELLA MIA EPOCA CI AVREBBERO SCOMMESSO SOPRA E VINTO)
Pertanto nell'impossibilità di impedire ogni illegittimità, data dalla
mia condizione di trapassato, chiedo all'eccellentissimo tribunale popolare di sanzionare con condanna capitale, questa volta pare indispensabile, chi si è appropriato del mio nome per sottrarre al popolo sovrano il potere che solo al popolo compete e nel popolo risiede.
Mi viene detto che spiriti immondi stanno indirizzandomi insulti e
ingiurie, digrignando vuote mandibole, sibilando :" Rousseau
populistaaaa!"
Certo che sono populista, nessuno è più populista di me....che storie sono queste, per me è un vero merito e me lo ascrivo. Piuttosto loro sono usurpatori della volontà popolare e veri autocrati.
Jeans
Jaques Rousseau
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