domenica 28 ottobre 2018

IL GESTO DELL’OMBRELLO


La Spesa pubblica terrorizza i Poteri Finanziari come la luce del sole terrorizza i vampiri


Karsten Wendorff, economista della Bundesbank, quindi semi-ufficiale:
Siccome gli italianisono più ricchi dei tedeschi”, hanno più risparmio privato, “Roma deve obbligare gli italiani alla solidarietà”: prelevare il 20 per cento dei loro risparmi (non è una tassa patrimoniale, dice, ma un prestito forzoso fruttifero) con cui garantire metà del vecchio debito pubblico pari a 130% del Pil.

                 
CON TUTTI I NOSTRI SENTIMENTI !!!!

Si noti che SCHULD IN TEDESCO VUOL DIRE SIA COLPA CHE DEBITO; questo può far seriamente riflettere sulla mentalità, sul fatto che se si associa la nozione, il concetto di debito a quello di colpa, di peccato, e quindi di risarcimento, si comincia a capire che quelle teste funzionano storicamente in maniera molto diversa dalla nostra. Sul perché funzionino in modo così diverso dalla mentalità di tanti popoli mediterranei, che associano la nozione di debito a quella di commercio, transazione, scambio, credito, assegno, cambiale, e da millenni  prosperano, non  sarebbe “ politicamente corretto”    indagare.                                                                                         
Ma essendo “politicamente scorretti”, ci pare di poter dire che mentre i popoli mediterranei hanno avuto nel commercio e nello scambio, con tutto ciò che implicano queste attività in fatto di debito e credito senza escludere anche attività belliche per accedere a linee e basi commerciali, nei popoli germanici le uniche attività ataviche erano belliche e a scopo predatorio; da ciò parrebbe logico far discendere la differenza atavica di mentalità. L’influenza che il mondo greco/romano e la millenaria civiltà cristiana ha esercitato su quei popoli, al netto di tutto, avrebbe l’apparenza di una lezione mal digerita; calza a pennello qui la teologia luterana: alla salvezza (dalla colpa/schuld) si perviene per Grazia e predestinazione, cioè a dire un mondo diviso in coloro che sono stati predestinati a salvarsi, e in coloro che sono stati privati di Grazia e colpevoli per predestinazione.  A ciò si aggiunga che in tal modo la ricchezza rappresenterebbe il giusto premio dell’uomo in grazia di Dio, giusto, probo, risparmiatore, oculato investitore, magari un po’ strozzino, mentre il povero parrebbe giustamente colpito dalla punizione: il Libro di Giobbe finisce così direttamente nella carta straccia e Gesù Cristo ….chissà….forse aveva esagerato.
Se mettiamo insieme le cose, propensioni ataviche e concetti teologici “moderni”, avremo il quadro completo della mentalità nordeuropea: greci e latini che sperperano in donne e vino i prestiti che i probi e oculati investitori ci hanno prestato (??), MENTRE I GIUSTI PROBI OCULATI INVESTITORI MAGARI UN PO’ STROZZINI GIUDICANO LE NOSTRE COLPE E I NOSTRI DEBITI COL DITO PUNTATO:  DOBBIAMO ESSERE OBBLIGATI  AD UN PRESTITO FORZOSO, PRELEVATO DAI NOSTRI RISPARMI.
Ecco rappresentata la mentalità predatoria e a questo punto anche punitiva.
Ecco cosa li rode e cosa non si spiegano: che i goderecci italiani siano i più grandi risparmiatori e possessori di immobili, che in Italia la ricchezza ci sia, che siamo ancora vivi, che nonostante tutto quello che ci hanno portato via siamo grandi esportatori, e che abbiamo deciso di fare un po’ di redistribuzione di reddito e di politica sociale senza chiedere il loro permesso.  E temono che possiamo ripartire per davvero e lasciarli nuovamente a domandarsi come abbiamo fatto, come sempre è successo.
Perché se tanti governanti sciagurati hanno permesso la svendita dell’industria pubblica e di interesse strategico (telecomunicazioni, alimentare, manifatturiero, elettronica, metallurgica, metalmeccanica, infrastrutture, distribuzione etc.) e ci hanno privato della potestà statale di battere moneta, di sviluppare in autonomia la nostra politica economica interna ed estera, al nord temono che con le nostre ataviche capacità e abilità possiamo ripartire per davvero. E questo per loro sarebbe una sciagura: altro che Unione Europea! Finirebbe la menzogna dei trattati forcaioli, finirebbero gli interessi tedeschi e francesi e dei loro banchieri strozzini, delle loro grandi famiglie predatorie, dei loro industriali capaci solo di truccare le carte.
In tali attese auspichiamo che il Governo decida finalmente l’emissione di Buoni Ordinari del Tesoro riservati ai risparmiatori italiani, per poterli acquistare e dirottare i nostri risparmi dagli schifosi Fondi d’Investimento (emessi proprio da chi ci giudica BBB) al TESORO ITALIANO, RICOMPRARCI IL NOSTRO DEBITO e andare in tasca a tutti lor signori, perché siamo in grado di farlo. Alla faccia loro: tiè!!



QUINDI PER PARITA’ DI CONDIZIONI Il sig. Karsten Wendorff DEVE FARE LO STESSO “INVITO” ANCHE AI CITTADINI TEDESCHI a cui IL LORO GOVERNO DOVREBBE APPLICARE LO STESSO PRELIEVO FORZOSO. E COSI’ PURE PER LA FRANCIA CHE HA UN DEBITO PUBBLICO DI POCO INFERIORE AL NOSTRO.QUESTO PER LORO SAREBBE UN GRAVE PROBLEMA PERCHE' QUEI CITTADINI NON HANNO IL NOSTRO RISPARMIO, HANNO VISSUTO AL DI SOPRA DELLE LORO POSSIBILITA'

PER UNA CONOSCENZA PIU’ LEGATA A DATI REALI

Classifica del FMI dei paesi con il debito pubblico maggiore
La classifica seguente è stata redatta dal Fondo Monetario Internazionale che per un’analisi comparativa più efficace e veloce ha riportato tutte le cifre di ogni     singolo debito pubblico in dollari americani.



  1. Stati Uniti: 18.237 miliardi
  2. Giappone: 10.557 miliardi
  3. Italia: 2.407 miliardi
  4. Regno Unito: 2.345 miliardi
  5. Francia: 2.173 miliardi
  6. Cina: 1.684 miliardi
  7. Germania: 1.544 miliardi
  8. Olanda: 475 miliardi
  9. Belgio: 435 miliardi
  10. Austria: 305 miliardi
  11. Svezia: 221 miliardi
Vale la pena di notare, tuttavia, che i dati sul debito pubblico tedesco e cinese escludono i costi delle amministrazioni locali al contrario degli altri paesi  - si stima che calcolando anche queste ultime il debito pubblico della Germania risulti molto più alto.

ULTERIORE CHIARIMENTO:

Come già accennato il debito pubblico dell’Italia è pari a circa 2.300 miliardi di EURO, ma chi detiene il nostro indebitamento? Se volessimo stilare una classifica, al primo posto ci sarebbero gli investitori stranieri con il 30%. Il restante 70% è nelle nostre tasche perchè le banche hanno il 29% del debito, le assicurazioni italiane il 21% e la Banca d’Italia il 15%. e le famiglie il 5% .Questa percentuale bassa è dovuta ai seguenti motivi : NEL 1981 IL MINISTRO DEL TESORO IN ACCORDO CON IL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA PER QUEST'ULTIMA ANNULLAVA L’OBBLIGO DI RIACQUISTARE I BOT INVENDUTI SUL MERCATO. CIO’ NEL TEMPO HA GENERATO UN FOLLE DEBITO PUBBLICO FAVORENDO IN TAL MODO LA SPECULAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI. NEL FRATTEMPO LE BANCHE SI ADEGUAVANO AI MODELLI  INTERNAZIONALI  DIVENENDO SOPRATTUTTO BANCHE D'AFFARI.SU QUEL MODELLO HANNO INDIRIZZATO LE FAMIGLIE ITALIANE VERSO FONDI D'INVESTIMENTO CHE IN QUEL MOMENTO DAVANO INTERESSI CHE PORTAVANO A RADDOPPIARE IL CAPITALE INVESTITO. A LIVELLO MONDIALE E' VENUTA A CREARSI COSI' UNA BOLLA FINANZIARIA SPECULATIVA CHE HA GENERATO CRISI A CATENA IN MOLTI PAESI. L'ACQUISTO DI QUEI FONDI PROPOSTI DALLE BANCHE FACEVA PARTE DI UNA VERA E PROPRIA CATENA DI" SANT ANTONIO" INFATTI DOPO VARIE CRISI QUEI FONDI ORA NON RENDONO PIU'NIENTE. 

venerdì 26 ottobre 2018

ANCHE “STANDARD AND POOR” SI ESPRIMERA’ SULLA POLITICA ECONOMICA ITALIANA.


 Chi sono? Cosa fanno?


Chi controlla le agenzie di rating?

Estratto da : Marcello Pamio – 28/11/2011


Il 24 settembre 2002 un elicottero è atterrato sul prato di Waddedson Manor nella proprietà nel Buckinghamshire, in Inghilterra. Dall'elicottero sono scesi Warren Buffet (a sinistra), ufficialmente il secondo uomo più ricco del mondo, in realtà un giocatore di basso rango e Arnold Schwarzenegger, a quel tempo candidato Governatore della California.Il patron di casa era nientepopodimeno che Nataniel Charles Jacob Rothschild (a destra), erede della dinastia europea di fantamiliardari e uno degli uomini più influenti e potenti del mondo. Warren Buffet è infatti uno dei tanti agenti Rothschild.
 Standard & Poor’s
Fondata nel 1860 è presente in 23 paesi e impiega circa 10.000 persone. Rappresenta il 39% della quota di mercato del settore rating. La sua sede principale si trova a New York. La proprietà è di McGraw-Hill Companies Inc., il colosso delle comunicazioni, dell’editoria e costruzioni, presente in quasi tutti i settori economici. Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, membro del Board of Directors della United Technologies (multinazionale statunitense dell’aviazione e armamenti) e membro del Committee on Directors Affairs della Conoco Phillips (colosso del petrolio ed energia).

Gli azionisti della McGraw-Hill sono[3]:
- Capital World Investors (10,26%),
- The Vanguard Group Inc. (4,58%),
- BlackRock Fund Advisors (4,47%),
- State Street Global Advisors (4,25%),
- Oppenheimer Funds Inc. (4,04%),
- JANA Partners LLC (3,48%),
- e decine di altri investitori.

Al primo posto tra gli azionisti di McGraw-Hill, figura il Capital World Investors: una delle più grandi società di gestione del risparmio U.S.A.[4]. Oggi Capital è il primo azionista di McGraw Hill (il gruppo che controlla Standard & Poor's) e nello stesso tempo è anche il primo socio della concorrente Moody's.[5] Un altro affezionato alle agenzie di rating è il fondo americano: State Street Corp . State Street infatti è il secondo azionista di McGraw Hill/Standard & Poor’s e il settimo di Moody's.

Gli azionisti di State Street Corporation sono:
- Barlays Plc,
- Citigroup Inc.,
- General Electric Co.,
- Invesco International Ltd.,
- Northern Trust Corp.,
- Putnam LLC,
- Vanguard Group,

Lo stesso dicasi per l’altro fondo USA, BlackRock: è l'undicesimo socio di Moody's e il sesto della concorrente.
Gli azionisti attuali di BlackRock Financial Management Inc. sono:
Merrill Lynch & Co. (49,8%) e P.N.C. Financial Services Group Inc. La banca d’investimento Merrill Lynch nel settembre 2008, dopo la crisi finanziaria e un periodo di forti perdite è stata acquistata dalla Bank of America, i cui azionisti sono: Barclays Plc., FMR Corporation, State Street Corporation, Axa, Putnam LLC, Vanguard Group, Capital Research & Management Inc., e pochi altri.

Fitch Ratings
Fondata nel 1913 è presente in 51 paesi e occupa circa 2000 persone. Rappresenta il 16% della quota di mercato del settore rating Le sedi principali si trovano a New York e Londra. E’ di proprietà di Fitch Group, i cui azionisti sono:     la francese Fimalac (60%) e la Hearst Corporation (40%).

Continuando a spulciare, si ritrovano sempre  gli stessi nomi, gli stessi azionisti che da una parte e dall’altra controllano i gruppi bancari o i fondi d’investimento che a loro volta controllano le agenzie di rating.
Non è strano quindi che a Lisbona la Procura ha aperto un'inchiesta dopo aver ricevuto una denuncia da alcuni professori che puntano il dito proprio sul fatto che i principali azionisti di Moody's e Standard & Poor's siano gli stessi grandi fondi americani. In pratica i grandi fondi USA sono da un lato gli investitori che utilizzano i rating per decidere quali obbligazioni comprare, e dall'altro sono anche i "padroni" delle agenzie che stilano le pagelle.[6]Non male come conflitto d’interesse.Ma tale conflitto è ancora più occulto e gravoso se pensiamo che oggi pochissime famiglie, come per esempio i Rothschild, sono in grado di controllare tutto quanto attraverso agenzie, società e agenti. Banchieri/filantropi/agenti come Warren Buffet e George Soros, tanto per citare i più famosi, che servono la causa speculando a destra e a manca con i loro fondi miliardari.

questa potrebbe essere la soluzione!

La strategia è sempre la stessa: Problema-Reazione-Soluzione. Accendono la miccia e scatenano le guerre nei vari paesi, per distruggere tutto quello che si può distruggere, per poi ricostruire, guadagnandoci sopra. Declassano i debiti nazionali, per poi specularci sopra e alla fine comprare le aziende e società importanti con gli spiccioli.



Ecco quello che è successo in Italia. Nel mese di agosto 1992, Standard & Poor’s declassa il debito italiano e casualmente a settembre, il “filantropo” di origine ungherese George Soros, specula sterlina contro lira. Risultato? Svalutazione del 30% della lira, uscita dallo S.M.E. (mercato europeo). In questa maniera i capitali anglo-statunitensi che sono arrivati nel nostro paese per comprare a prezzi stracciati, aziende e società importanti per l’intera Italia: Iri, Enel, Ina, Eni, Cirio, ecc. Il declassamento del debito italiano da parte di Standard & Poor’s, è stata la testa di ariete che ha permesso la speculazione spietata e criminale.
Questo è il modo in cui vengono usate le Agenzie di Rating, tutte controllate dai soliti noti.
INFINE ECCO LE CILIEGINE SULLA TORTA:



La Goldman Sachs? Una banca d’affari che in Europa ha «tessuto una rete d’influenza unica sedimentata nel corso dei lustri grazie a una fitta trama sia pubblica, sia sotterranea». A dirlo non sono i soliti quattro gatti appassionati di trame e complotti internazionali, ma quelli di Le Monde. La bibbia dei “gauche caviar” d’Oltralpe parte da Mario Monti e Mario Draghi per accusare la banca d’affari statunitense di gestire un occulto direttorio europeo capace di manovrare, in base ai propri interessi, gli uomini chiamati prima a generare e poi governare la crisi dell’euro. Non a caso Peter Denis Sutherland presidente non esecutivo della Goldman Sachs International, membro del Bilderberg Group e presidente onorario della Trilaterale, è stato chiamato a dirigere le operazioni per il salvataggio dell’economia irlandese. Peccato che la Commissione Trilaterale, ideata nel 1973 da David Rockfeller, venga spesso accusata di non essere non soltanto un “think tank” dedito al coordinamento delle politiche di Asia, Europa e Stati Uniti, ma” un centro di potere occulto creato - scriveva il senatore repubblicano Barry Goldwater - per sviluppare «un potere economico mondiale superiore ai governi politici delle nazioni coinvolte». Ben peggiori sono però, ricorda Le Monde, i sospetti che circondano Mario Draghi l’attuale governatore della Bce, titolare tra il 2002 e il 2005 della carica di vice presidente della Goldman Sachs International. In quel fatale 2005 la Goldman Sachs rifila alla Grecia gli strumenti finanziari indispensabili per nascondere i debiti e metter piede nell’euro.


[1] “La cricca del Rating”, Elio Lannutti tratto da “La Voce” ottobre 2011
[2] Idem
[4] “Tutti gli intrecci tra gli azionisti delle Agenzie”,    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-15/tutti-intrecci-azionisti-agenzie-      081225_PRN.shtml
[5] Idem
[6] “Tutti gli intrecci tra gli azionisti delle Agenzie”, “Il Sole24Ore” 

martedì 23 ottobre 2018

MOODY’S IL CONFLITTO DI INTERESSI PIU’ GRANDE DEL MONDO


ECCO A CHI OBBEDISCONO I RELATORI DI RATING

Thomas Friedman (13 febbraio 1996 intervista con Jim Lehrer ):
“Secondo me, ci sono due superpotenze nel mondo oggi. Ci sono gli Stati Uniti e c'è il servizio di valutazione delle obbligazioni di Moody's . Gli Stati Uniti possono distruggerti facendo cadere le bombe e Moody's può distruggerti declassando i tuoi legami. E credimi, a volte non è chiaro chi è più potente.”
Il primo azionista di Moody's, con una quota maggioritaria del capitale, risulta Warren Buffett, con la holding Berkshire Hathaway. Successivamente, compaiono in ordine Capital World Investment (con il 12,60%), ValueAct Capital, T. Rowe, Vanguard, State Street e BlackRock
Filantropo!


 Warren Buffet in completo grigio…….

Nel 2006 Buffett ha donato 37 miliardi di dollari in azioni benefiche per le popolazioni del Terzo mondo. Nel giugno 2006, ha annunciato un piano per elargire la sua fortuna in beneficenza, con l'83% in favore della Bill & Melinda Gates Foundation.
Si è impegnato a donare l'equivalente di circa 10 milioni di azioni di classe B ( di classe B, mica scherzi!) della Berkshire Hathaway alla Bill & Melinda Gates Foundation, per un valore di circa 30 miliardi di dollari. È la più grande donazione nella storia, e rende Buffett uno dei leader del filantropismo capitalista.
Comunque le fondazioni filantropiche investono,  poi si vedrà chi ci guadagna,,,,,,
 Buffett entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Gates, anche se non ha intenzione di partecipare attivamente agli investimenti di quest'ultima.
Il Los Angeles Times di domenica  7 gennaio 2007 accusa la Bill & Melinda Gates Foundation.Tre giornalisti del Los Angeles Times hanno pubblicato una lunga inchiesta a puntate sulla fondazione Bill & Melinda Gates Foundation. Partendo da un impianto Eni a Ebocha, in Nigeria, gli inviati del quotidiano hanno scoperto il caso di un bambino di quattordici mesi, Justice Eta, affetto da una malattia, che rende difficoltosa la respirazione. I medici nigeriani attribuiscono la colpa alla torre dell'impianto petrolifero.
  I giornalisti, analizzando le opere fatte dalla fondazione di Bill Gates, uno dei primi tre uomini più ricchi del mondo, hanno scoperto che ogni anno la Gates Foundation dona, evitando peraltro gli eccessi di tassazione, il 5% delle sue sostanze, mentre il restante 95% viene investito.
Questi soldi sono finiti ad aziende come la Dow Chemical, l'Eni, la Exxon Mobil, la Shell, la Total e la Tyco International. Inoltre, risulta che alcune società farmaceutiche accusate di fare cartello sui prezzi dei medicinali che curano l'AIDS, abbiano ricevuto fondi dalla stessa fondazione.
Stando ai fatti riportati dall'inchiesta, il filantropo Gates, nominato dal Time "Uomo dell'anno 2005", ha investito 423 milioni di dollari nelle predette società, che sarebbero le maggiori responsabili delle malattie respiratorie di cui sono afflitti i bambini del Terzo Mondo, contro i 218 milioni spesi in vaccini contro malattie come il morbillo.


Bill, Melinda e Warren Buffet, i benefattori, filantropi eccetera.

Ahòòòò! Si avete capito bene Bill ha investito 218 milioni di $ in vaccini contro il morbillo: fate vaccinare i bambini, altrimenti povero Bill!  Filantropo, sì, ma mica SCEMO……. i soldi devono rientrare! In Italia “guarda caso” dilaga l’epidemia di morbillo, Italia nella lista nera: i bambini devono essere  vaccinati tutti e subito, altrimenti il povero Bill non vende i vaccini!
PROSEGUIAMO LA LISTA DEI SOCI DI Moody’s , I VALUTATORI che si occupano di noi;
Capital World Investments:
( DA: IL Sole 24 ore del 17 gennaio  20129)
 Si tratta di una delle maggiori società di gestione del risparmio americane. E alla domanda più ricorrente di questi giorni, cioè «chi sta dietro le agenzie di rating?», può permettersi di alzare non una ma due mani , Capital World Investment è infatti contemporaneamente il primo azionista di Standard & Poor's (detiene il 10,26% della casa madre McGraw Hill) e il secondo maggiore socio di Moody's (con il 12,60%). Moody's e S&P sono concorrenti sul mercato, certo. Ma a Capital World Investment non importa: ha comprato 28 milioni di azioni della prima e 30 milioni della  seconda, giusto per non rischiare di sbagliare, ha puntato su entrambi i cavalli.
La stessa filosofia ha guidato Vanguard Group, i fondi Blackrock, State Street e molti altri: tutti questi grandi investitori Usa, secondo i dati Bloomberg, figurano infatti tra i principali azionisti sia di Moody's, sia di S&P. Insieme a tanti altri fondi o banche. Questo crea, potenzialmente, un cortocircuito: tutti questi investitori sono da un lato azionisti dei due big del rating, ma dall'altro sono anche utilizzatori dei loro stessi rating quando acquistano obbligazioni sul mercato. Il conflitto di interessi è evidente. Le possibili pressioni anche. I big del rating - ha sentenziato ieri il commissario europeo Olli Rehn «giocano secondo le regole del capitalismo finanziario americano». Ovvio, si potrebbe aggiungere: hanno l'intero capitalismo finanziario americano come azionista...
DOMANDA: PER CASO, CI STANNO PRENDENDO PER I FONDELLI: INDIPENDENTI……MA DA CHI????
Continuiamo a vedere chi sono i soci di Moody’s:
( da Wikipedia )
ValueAct Capital è stata inizialmente costituita nel giugno 2000 per gestire il capitale dei suoi fondatori, insieme al capitale di un numero limitato di investitori esterni.
ValueAct Capital è un investitore molto attivo che identifica le aziende che sembrano essere in disgrazia o che potrebbero subire una transizione significativa. ValueAct effettua un investimento significativo nell'azienda e quindi collabora con l'azienda per apportare modifiche con l'obiettivo di aumentare il valore delle azioni a lungo termine e quindi di creare un profitto per ValueAct.
Sempre valutatori indipendenti!
T. Rowe Price Group, Inc. è una Società americana di interesse pubblico che si occupa  di asset management, è una  ditta che offre fondi , servizi di consulenza, gestione degli account, e piani di pensionamento e dei servizi per gli individui, istituzioni e intermediari finanziari. L'azienda, con un patrimonio gestito di oltre 900 miliardi di dollari alla fine del 2017, ha sede a 100 East Pratt Street a Baltimora, nel Maryland , e i suoi 16 uffici internazionali servono clienti in 47 paesi in tutto il mondo. È stata fondata nel 1937 da Thomas Rowe Price, Jr., che è meglio conosciuto per lo sviluppo della filosofia di crescita degli investimenti.
Un altro: STATE STREET CORPORATION . chi è, cosa fa: fa, nella sua versione Advisors: https://www.ssga.com/resources/universal/index.html
State Street Global Advisors aiuta gli investitori di tutto il mondo che vanno da governi e istituzioni a consulenti finanziari a trovare modi migliori per raggiungere i loro obiettivi di investimento.
Questi sono proprio quelli del Rating: non investite in Italia…….
INFINE ………BLACK ROCK:
BlackRock, Inc. è una società di gestione degli investimenti globali americana con sede a New York City . Fondata nel 1988, inizialmente come gestore patrimoniale istituzionale di risk management e reddito fisso , BlackRock è oggi il più grande gestore patrimoniale del mondo con $ 6,29 trilioni di asset in gestione a dicembre 2017. BlackRock opera a livello globale con 70 uffici in 30 paesi e clienti in 100 paesi. A causa del suo potere e delle dimensioni e della portata delle sue attività e attività finanziarie, BlackRock è stato definito la più grande banca ombra del mondo. ALTRI FILANTROPI, SENZA OMBRA DI DUBBIO!
Qualcuno ci venga a spiegare chi ha dato a questi squali il potere di esprimere giudizi sulle politiche di un governo, e li ha pure definiti AGENZIE INDIPENDENTI. Da chi dovrebbero dipendere costoro, visto che tengono il mondo per il collo? Ma quando i pennivendoli nostrani da quattro soldi la finiranno di raccontare menzogne?
Il sito migliore da cui attingere dati, nomi, biografie, frasi celebri, volti noti e meno noti dei così classificati filantropi mondiali.



G.SOROS anche lui uno di questi cosidetti filantropi.

PER LE ULTIME NOTIZIE ECCO IL PARERE DI FLASSBECK:
Heiner Flassbeck: “ l’Italia verso la tempesta perfetta – e Moscovici ha torto


sabato 20 ottobre 2018

A COLPI DI SPREAD

Folkerts Landau, capo economista di Deutsche Bank: l’Unione Europea usa la mazza da baseball per minacciare la virtuosa Italia

Folkerts Landau è economista capo della Deutsche Bank Londra ed interviene spesso, come commentatore della situazione economica e dei mercati, su Bloomberg TV. Il 18 ottobre nel suo intervento ha parlato anche di Italia, sempre sul medesimo canale.
L'articolo prosegue in:

Nel 2017 il surplus della bilancia commerciale italiana ha chiuso con un saldo positivo di 47,5 miliardi di euro. Il surplus resta dunque il terzo più alto all'interno dell’Unione europea.
NONOSTANTE QUESTI DATI POSITIVI,L'ITALIA  E' POSTA SOTTO ASSEDIO ED E' MINACCIATA DI DEFAULT ALLA FACCIA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE;UN VERO E PROPRIO RICATTO.
COSI' LA COMMISSIONE EUROPEA, VISTA LA VOLONTA' DI PROSEGUIRE DEL GOVERNO GIALLO-VERDE NEL SUO PROGRAMMA ECONOMICO E FINANZIARIO ,MUOVE I SUOI PEZZI DA NOVANTA PER IMPEDIRNE LA MANOVRA :
Moody's declassa l’Italia e boccia la Manovra
L’agenzia di rating ha rivisto al ribasso di un gradino il rating sul Paese portandolo a Baa3 da Baa2, a un solo gradino dal rating "junk" (spazzatura).

IL BRACCIO DI FERRO CONTINUA. OCCORRE IL SOSTEGNO DEL PAESE AFFINCHE' SIA RISPETTATA LA VOLONTA' DI POTER DECIDERE DEL NOSTRO FUTURO.








sabato 6 ottobre 2018

PRONTOOO?....... ROMAAAA?


UNA TELEFONATA PARTICOLARE

M: “Caro Sergio, sono Mario! Come stai?”
S: “E come?…..( sospiro)…non lo immagini?”

M: “Beh, era una domanda solo formale, solo un… how are you… come dicono gli inglesi, tanto per cominciare, che poi non gliene frega niente di come stai o non stai. Sorry Sergio. Dunque vengo al punto: ci parliamo al telefono o devo venire a Roma?”

S: “Meglio se vieni, mercoledì,  si parla meglio, riservatamente.”

M: “Ma se poi sui giornali passa la notizia riservata?”

S: “Nooo, passi dal retro, darò ordini severissimi, che stiano tutti  allertati e ammucciati, e per  i giornali… nun ti prioccupari, lu sacciu ju cuosa fari. E poi , su fatti mia! Piuttosto: hai parlato con Pierre?”

M: “ Certo, semo pronti, li famo neri. Tu firma, firma pure quer pezzo de carta quanno te lo porteno….”

S: “ Ma come, se lo firmo …..”

M: “ Ma come te lo devo da ddì! Qua semo pronti, inteso?”

S: “ ‘Ntisu….. ‘ntisu…(… sta mi…….)”
Click.
Click.
Tuut…tuut….


M: “ Allò Pierre,  sono tornato da Roma, sì gli ho parlato, sì, siamo intesi che lui firma e poi partiamo noi. Intanto giornali, radio, televisioni, web, tutti sparano a zero, SI’…(…. azz……) SI’ SI’ SI’…. T’ho detto SI’!!! Anche Famiglia Cristiana!!”

P: “ Et la gauche?”

M: “ Ma te pare………. Scusa…..quelli so’ de noantri…….QUELLI SONO DALLA NOSTRA PARTE… SI’! Dimmi di Jean Paul…….sbanda? E come sbanda? Ahhh……vabbé, ma  deve stare attento…. No, il Barolo non glielo mando più, deve mettersi in testa… anzi, in bocca solo acqua,  WATER, occhei? NO! MANCO  ‘NA BIRA! Sergio? Mi ha chiamato per dirmi che ha firmato, sì, ha capito benissimo e ……aveva capito benissimo. Quando ci siamo congedati  mi ha detto  “ UNNI MI CHIOVI MI SCIDDICA”……ora traduco:  dove mi piove mi scivola, nel senso che ……bene, hai capito. CHI??. Aaaah.. sì,………( ma li mortac…..) passamelo, passamelo….

J.P.:” Marioò?  Nous avons   LE SPREAD!! Oui !! En marche !! comme dit Emmanuel !! Ah,ah,ah ! Bon, salut ! santé ! Come se dice en italiano, alla salute ?...Noooo, la matina solo un poco di Perrier  qualche  Eau de Vichi….(….alors mer…….italien aussi toi….tel quel  Salvin……) Bon, salut… ….ta gueule.”
Click
Click

Tuuut…..Tuuut
( traduzione simultanea)

P: “ Valdis??? Qui  Pierre, ascolta, notizie dall’Italia… Sì, sono un pochino preoccupatino. Da qualche parte, qualcuno dice che se per caso quelli, che sono morti…. Sì,   sìsìsìsì…….occhei.  Quelli,  che sono morti e stramorti, forse non lo sono mica tanto.   Pare che non gliene fott….cioé non gliene importi una maz…..niente, non gliene importi niente. ………Come perché?? E te lo…..e te lo spieg….e te lo spiego io se mi lasci parlare. Lo so che ci sono i russi che ci spiano nel telefono…..MA SI’ ANCHE GLI HACKER maledetti loro! Però te lo devo dire suuubito. Dunque, domanda: e se gli italiani emettessero di nuovo buoni garantiti dallo stato  per finanziare le imprese e le opere pubbliche????............guarda, guarda che quelli i soldi li hanno, e più di noi!! Certo che li hanno ancora!! Le banche…..ma hai visto che …..anche l’oro, no, non  gli abbiamo portato via quasi niente. Certo……….MA CERTO!! Quelli si ricomprerebbero il DEBITO!! E sai dove ce lo metteranno lo SPREAD?????? Perderemmo il controllo!! Ogni possibilità di ricattarli!! Alla fine……..sì! e faranno anche questo: presterebbero soldi alla Grecia, SI’ ai loro amici e fratelli imbroglioni e parassiti! UNA FACCIA, UNA RAZZA! Hai capito…….ma certo….taglierebbero l’erba sotto ai nostri piedi, ci inonderebbero di nuovo con i loro prodotti . ……noooo, macchéeee…….non sono morti. Prima,  CON QUEGLI ALTRI, TUTTI GLI ALTRI, gli abbiamo portato via industrie, comunicazioni, perfino il latte, le mucche, i pomodori pelati…..no,  la Nutella non c’è stato niente da fare, no, i cinesi ci provano….no, anche i barconi…….telo dico io: se quelli si liberano dallo SPREAD noi siamo fottuti. Come? far cascare un aereo?? Di nuovo?? Un altro?? Un ponte?? Ma quello è già cascato….nooooo, iiii…iiiiiiiooo io non ne so niente, giuro! Giurin giuretto.  Sei preoccupatino anche tu? Sì, anche Emanuel……….certi cazzzz……..!”


V: “….Mne eto vs’e Osto’eblo…..” Clik.  
“krx§##hh**##ss§ZZ^^ZZwrrrr”
( difficoltà del traduttore simultaneo) Click.






PONTE MORANDI

1974 Italicus attentato al treno rapido 904


 
domandatevi chi ha distrutto L'IRI?


L'UNICO RIMEDIO ALLA CRISI

martedì 2 ottobre 2018

IL PONTE MORANDI


La sequenza del collasso del ponte nella Relazione Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 


La Relazione Ministeriale non risponde sulla causa del crollo del Ponte Morandi e neppure sulla dinamica del crollo stesso; la ricostruzione della dinamica farebbe luce su tutto. Nella relazione si dice che gli Ispettori ministeriali non hanno avuto accesso alle registrazioni video in possesso della procura di Genova e, disponendo solo delle foto presenti  in rete ( pare incredibile ma lo Stato è ridotto così)  si comprende come la Relazione contenga solo ipotesi, valide o meno non si può dire. La Relazione altro non è che un controllo su tutti i documenti di ASPI  ( Autostrade) relativi alla manutenzione del Ponte, ovvero sul tema asserito della mancata o insufficiente manutenzione. Nella Relazione si parla di cause e si affaccia l’ipotesi di “concause”. Ma è evidente che d’ora in poi lo Stato DEVE vigilare sulla sicurezza delle infrastrutture in ben altro modo, almeno per poter disporre autonomamente di documenti/ video/immagini propri, senza dover attendere alcuna autorizzazione, visto che le infrastrutture esistenti le hanno pagate i cittadini, anche quelli che ci muoiono sopra e sono beni di importanza strategica nazionale.
Nell’articolo precedente abbiamo dato una descrizione della struttura portante : due elementi distinti per funzioni ma collaboranti ( pilone centrale e cavalletto porta stralli); terzo elemento è la campata ( impalcato a cassone) sorretta in parte dal pilone centrale ( per mezzo di 4 +4 puntoni), e in parte sorretta  dagli  stralli  passanti sulla cima del cavalletto. Il quarto elemento sono gli impalcati a tampone.
Dalle fotografie del luogo e delle macerie sono state selezionate alcune immagini utili a ricostruire qualcosa in merito alla dinamica dell’evento
Abbiamo alcune immagini degli effetti del crollo dell’impalcato Ovest, da cui si può capire che l’impalcato è “come sprofondato” sui puntoni che si vedono “come sbriciolati”.


Ad est le cose sono andate molto diversamente: i puntoni sono troncati di netto e la campata è “ come volata via “ con i monconi di 4 puntoni ancora infissi, capovolta. Questo parrebbe essere avvenuto se il crollo avesse avuto inizio ad ovest: di conseguenza la struttura ad est potrebbe essersi sbilanciata in maniera elastica,  “volando”. 





Ad ovest è successa una cosa, ad est un’altra, questo è innegabile ed è descritto nella Relazione MIT, è pubblico e fotografato.
Poi si vede che il grande cavalletto si abbattuto  verso sud, direzione mare ( la grande V rovescia a monte  resta  visibile, spezzata, sul pilone centrale) mentre l’altra deve aver ceduto per ultima sempre verso mare, la si vede cadere nel filmato con lo strallo attaccato alla cima .


Ora si riporta la testimonianza, come stampata dal New York Times, del Vigile del fuoco D.C. coinvolto nel crollo e precipitato nel Polcevera con la sua auto, ed il parere di Gary J. Klein ingegnere  :
In quella mattina d’estate di pioggia fitta, Davide Capello, un vigile del fuoco fuori servizio, era appena uscito dal tunnel sul ponte principale di Genova quando sentì un rumore basso e sordo intorno alla sua macchina. Non gli sembrava un tuono. Il signor Capello, 33 anni, guardò in alto e vide un’enorme nuvola di polvere bianca alzarsi in mezzo alla nebbia e alla pioggia. Una macchina bianca, 20 o 30 metri davanti a lui, sembrò sparire nel vuoto. Frenò di scatto, ma il vuoto continuava ad avanzare verso di lui, mentre la strada crollava, pezzo per pezzo, come un precipizio affacciato sull’oblio”.
“Non c’è niente di più impreciso del provare a valutare le condizioni dei cavi interni,” dice Gary J. Klein, membro dell’Accademia Nazionale di Ingegneria degli Stati Uniti, organo che studia i cedimenti strutturali, e vice presidente dello studio di ingegneria ed architettura Wiss, Janney, Elstner a Northbrook, in Illinois. “E’ una scienza assai imperfetta.” Dato che la debolezza potrebbe trovarsi in qualsiasi punto della struttura, dice Klein, “Devi essere nel punto giusto al momento giusto, e quindi sono molto scettico sull’accuratezza di stime simili”. https://www.ilpost.it/2018/09/10/genova-ponte-morandi-new-york-times/


Da qui partono le domande a cui finora non sono state date risposte adeguate anche perché dapprima è partita la raffica sul “cedimento degli stralli” e relative ricostruzioni virtuali circolate, tutte smentite però dalla sequenza della dinamica così come è documentata dalle fotografie,  e ricostruzioni virtuali che  sono basate su idee, non già sulla realtà fotografata e non smentibile. Ora siamo al cedimento dell’impalcato: ma perché abbia ceduto non è dato sapere con esattezza. Perché?
Seconda domanda: l’ enorme nuvola bianca che si elevava ad ovest sotto un vero e proprio diluvio, descritta dal Vigile del fuoco, in una giornata assolutamente buia e senza vento, era causata dallo schianto di un impalcato “ a cassoni”, sostanzialmente semivuoto, o più verosimilmente dallo sbriciolarsi dei 4 puntoni di sostegno tutti in cemento pieno ?
Terza domanda: i puntoni si sono sbriciolati PRIMA O DOPO  che la campata gli crollasse sopra? L’ipotesi che i puntoni ovest si siano sbriciolati DOPO, a causa della caduta dell’impalcato è contraddetta dal diverso comportamento  dei puntoni est che hanno avuto una diversa resistenza. Pare che resti non esplorata l’ipotesi dell’improvviso cedimento dei puntoni ovest, ridotti in frantumi PRIMA CHE TUTTO AVVENISSE, con la conseguente enorme nuvola di polvere bianca, un tuono che non era un tuono, uno spostamento d’aria che ha fatto volare per dieci metri un testimone che transitava sotto al ponte. Qui ci si ferma in attesa di risposte a tutti questi interrogativi.
Resta il parere dell’Ingegnere Gary J. Klein sulle indagini a posteriori  relative alle condizioni dei cavi interni: li troveranno per forza tutti deformati, lo si sa in anticipo.