GALLILEO , LA VERA SCIENZA
Il nome che è stato dato alla autonoma aggregazione di liberi cittadini di "Primo Popolo di Florentia" nasce dal primo esperimento di democrazia popolare a Firenze nel 1292. Da questo blog partono idee ed iniziative per l'instaurarsi di una vera RES PUBLICA a Firenze.
venerdì 27 marzo 2020
lunedì 23 marzo 2020
PRESCRIZIONI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Proteggi te stesso e gli altri dal
coronavirus
Ognuno di noi può fare la differenza nel
contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus. Ecco le principali
raccomandazioni per proteggere la tua salute e quella degli altri.
#iorestoacasa
- uscire
di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove
richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione, che
potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli
forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa
dichiarazione è un reato. Leggi:
- Risposte alle domande più frequenti nel sito del
Governo sulle misure di contenimento #iorestoacasa
- Pagina sugli spostamenti del Ministero
dell'Interno e scarica il modulo di autocertificazione
- evitare
ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al
pubblico
#iorestoacasa: persone anziane
- è
fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da
patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di
immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla
propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di
evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la
distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
#iorestoacasa: persone con febbre
- ai
soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre
(maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio
domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il
proprio medico curante
All'arrivo in Italia
- chiunque,
a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione
del DPCM 8 marzo, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in
zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione
mondiale della sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di
prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio nonché al
proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera
scelta
Raccomandazioni per chi è sottoposto a
sorveglianza sanitaria e isolamento
- le
persone per le quali il Dipartimento di prevenzione dellla Asl
accerta la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e
l'isolamento fiduciario devono:
- mantenere
lo stato di isolamento per quattordici giorni dall'ultima
esposizione
- divieto
di contatti sociali
- divieto
di spostamenti e viaggi
- obbligo
di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
- in
caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
- avvertire
immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera
scelta e l'operatore di Sanità Pubblica;
- indossare
la mascherina chirurgica fornita all'avvio della
sorveglianza sanitaria
- e
allontanarsi dagli altri conviventi;rimanere nella propria stanza con la
porta chiusa garantendo un'adeguata ventilazione naturale, in
attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.
Raccomandazioni generali per igiene e
prevenzione
- restare
informati sulla diffusione della pandemia da fonti ufficiali
- lavarsi
spesso le mani
- evitare
il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
acute
- evitare
abbracci e strette di mano
- mantenimento,
nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro
- igiene
respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega del
gomito evitando il contatto delle mani con le secrezioni
respiratorie)
- evitare
l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- non
toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- coprirsi
bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- non
prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal
medico
- pulire
le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol /cellulare e
accessori inclusi)
- usare
la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta
assistenza a persone malate.
A chi rivolgersi
Se presenti febbre, tosse o difficoltà
respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona
affetta da malattia respiratoria Covid-19, rimani in casa, non recarti al
pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico
di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero
verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se
strettamente necessario.
Leggi:
domenica 8 marzo 2020
DAL CORONAVIRUS AL MES RIFORMATO IN NUOVO FONDO SALVA STATI
GLI EFFETTI DEL MES SULL’ECONOMIA PRODUCONO USURA
NO AL MES
il covid-19 al tempo del MES
Il nord produttivo dell’Italia è paralizzato dal
Coronavirus Covid-19; quale ghiotta occasione per strumentalizzare questa
specie di pandemia viral-economica che aggrava, oltre al disastro dei ricoveri
ospedalieri insufficienti per il taglio di ospedali e posti letto effettuato
dai precedenti governi e dalle Regioni, anche una pesante crisi sociale,
economica e finanziaria opportuna per coloro che hanno intenzione di cedere
ulteriore sovranità nazionale. Quali sono i motivi per cui il MES cioè ”il fondo
salva Stati” si innesta così pericolosamente in una grave crisi sanitaria? C’è
forse solo una coincidenza di tempi. Il MES riformato è comunque negativo per
l’economia italiana perché ne aggraverebbe la crisi economica senza ottenere
alcun beneficio.
Il governo è obbligato in base all’articolo 5
della legge N° 234 del 2012 ad informare le camere del parlamento riguardo ai
trattati riguardanti la materia finanziaria ed economica ed avere l’assenso
delle camere atti a prendere impegni e decisioni in tale materia di fronte alla
commissione europea.
Il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è un
fondo costruito nel 2012 il MES può essere immaginato come una cassetta di
sicurezza, nella quale i paesi membri versano dei fondi di emergenza, che
verranno utilizzati come base di prestiti per i paesi in difficoltà. Non si
tratta di un’istituzione che fa parte dell’Unione europea, ma di un’organizzazione
intergovernativa e internazionale, composta da 19. Così ci viene
descritto ma la realtà è ben diversa: nel 2019 è stato riformato.
Ma cosa c’è che non va bene nella riforma del
nuovo MES? Semplice la trasformazione dello stesso in un “fondo salva Stati”
ove ciascun paese dell’UE è tenuto a versare la somma in euro che gli spetta
per legge. L’ITALIA aveva in passato già versato nel MES 60 miliardi di euro
senza riceverne alcun beneficio perché quel denaro è servito a ripagare le
banche tedesche e francesi che si erano esposte con la Grecia.
Con questo MES riformato l’Italia non potrà
accedere al fondo salva Stati in caso di bisogno a causa del suo debito però è
obbligata a versare la sua quota per solidarietà verso gli altri Stati dell’UE.
Di fatto il nuovo MES esenta la BCE ad intervenire in caso di necessità ed
immettere liquidità, prestando denaro a tassi bassi alle nostre banche private per
superare eventuali crisi finanziarie. Ciò per l’ITALIA significa una cosa sola:
per far fronte alla spesa pubblica dello STATO sarà obbligata ancora a fare
tagli al welfare e soprattutto dovrà in modo forzoso accedere ai risparmi degli
italiani depositati nelle banche (fatto già avvenuto in passato), privatizzare
e svendere gli ultimi gioielli industriali(vedi Alitalia e Fincantieri) o
inventarsi nuove tasse.
INOLTRE i BTP EMESSI DAL TESORO non potranno più
essere acquistati dalle nostre banche in quanto la BCE con le regole del nuovo
MES non immetterà più liquidità sul mercato bancario per cui i BTP italiani
andranno nelle mani dei kolossi finanziari tipo BLACK ROCK FOUND ET SIMILIA a
tassi di interesse più alti. Il tutto farà aumentare il nostro così detto
debito ed esporrà ancor più i vari governi meno obbedienti al ricatto dello
spread a comando.
Poi questa "pandemia da Coronavirus" in
concomitanza alla approvazione del nuovo MES, ha bloccato moltissime attività
imprenditoriali e turistiche ed entrando in sinergia con la crisi economica e
finanziaria che si protrae fin dal 2008, ci avvia definitivamente alla
deflazione.
In tali circostanze i governi che si succederanno
saranno costretti volenti o nolenti a
chiedere di sforare i parametri di Maastricht; con la crisi pandemico-virale
Covid-19 in corso sicuramente il governo ora in carica avrà questa concessione
dalla Commissione europea ma in cambio dovrà cedere altra sovranità cioè sarà
obbligato a sottostare all’intervento diretto o indiretto DELLA TROIKA EUROPEA
CHE IMPORRA’ ALL’ITALIA QUELLO CHE HA GIA’ IMPOSTO ALLA GRECIA.
Nel frattempo che il Covid-19 si spande in
Germania, Francia, Spagna, sbarcheranno in Europa oltre 40.000 militari USA con
Carri armati e altro per partecipare alle manovre congiunte in seno alla NATO
vicino ai confini della RUSSIA, alla faccia del Coronavirus.
giovedì 27 febbraio 2020
LE CONTRADDIZIONI DEL CORONAVIRUS
ALTRE FONTI INFORMATIVE
LINK PER UNA INFORMAZIONE PIU' COMPLETA
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La diffusione di questa specie di virus costruito in laboratorio oltre a creare "alcuni morti"ha delle implicazioni geopolitiche ed economiche che faranno tornare il centro delle attività economiche in mano alle grandi multinazionali negli USA.Indebolendo così la parte avversa che poteva ostacolare la globalizzazione mondiale tornando in modo più completo sotto il comando della finanza internazionale.E'la mossa che può dare scacco matto a chi si oppone.
mercoledì 19 febbraio 2020
HANNO VOLUTO CANCELLARE LA STORIA DI PIAZZA DELLA VITTORIA
PER DARE FORMA AL MONDO DI DOMANI E' NECESSARIO RIPENSARE ALLE NOSTRE RADICI.COSA CHE IL POTERE NON VUOLE.
PINI SEGATI
Articolo
733 Codice penale: Piazza della Vittoria.
(R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398 Aggiornato al
27/11/2019]
Danneggiamento al patrimonio
archeologico, storico o artistico nazionale
Fonti → Codice penale → LIBRO TERZO -
Delle contravvenzioni in particolare → Titolo II - Delle
contravvenzioni concernenti l'attività sociale della pubblica amministrazione
Chiunque distrugge, deteriora o
comunque danneggia un monumento o un'altra cosa propria di cui gli sia noto il
rilevante pregio, è punito, se dal fatto deriva un nocumento al patrimonio
archeologico, storico, o artistico nazionale, con l'arresto fino a un anno o
con l'ammenda non inferiore a 2065 euro. Può essere ordinata la confisca della
cosa deteriorata o comunque danneggiata.
I cittadini hanno titolo ad esercitare il
controllo sulle attività della Pubblica Amministrazione e la tutela del
patrimonio storico culturale pubblico (ma anche privato) proprio per
l’interesse pubblico del bene in oggetto, perché residenti e perché soggetti ad
esazione fiscale; però devono avere un minimo di cultura giuridica altrimenti
possono manifestare in mille modi del tutto inefficaci ed andare incontro alla
sconfitta. E’ purtroppo il caso di Piazza della Vittoria.
Duole leggere sulle cronache odierne che, mentre
viene distrutto un pezzo di storia cittadina e italiana, e cancellato per
sempre poiché sarà sostituito con uno sgorbio senza identità, ancora e ancora
viene ripetuto che il Giardino di Piazza della Vittoria è sottoposto a tutela
Paesaggistica! Questa è la mezza verità che fa comodo a chi taglia i Pini, a
chi li sostituirà con alberelli e arbusti vari, insensati e del tutto
arbitrari
Progetto base 25 giugno 1924 (ASCF. 103/68)
Rilievo planimetrico del 1997
Duole che proprio coloro che con merito e
sacrificio personale hanno difeso strenuamente lo storico Giardino non sappiano
capire le leggi a tutela e si concentrino su argomenti del tutto inefficaci.
La convinzione di chi scrive è che gli argomenti
ambientali e salutistici, come quelli climatici oggi di moda, siano stati
introdotti per sviare l’attenzione, la giusta critica e le azioni conseguenti,
dall’esistenza di buone ed efficaci leggi già operanti che, se applicate con
rigore, renderebbero inutili ore di chiacchiere e tonnellate di carte
aggiuntive. L’Art. 733 del Codice Penale sanziona chi distrugge o
danneggia il Patrimonio Culturale: appartiene al Corpus Giuridico italiano dal
1930, e riguarda il Titolo II - Delle contravvenzioni concernenti l'attività
sociale della pubblica amministrazione, ovvero il caso nostro, perché è stato
distrutto uno storico Giardino, attività congiunta di Comune di Firenze e di
Soprintendenza, con l’aggravante della perdita totale del Bene.
E’ pur vero che la Piazza e il Giardino sono parte
del Paesaggio urbano e quindi tutelati anche dalla Parte III del Codice dei
Beni Culturali (ex 1497/1939), ma è ancor più vero che il Comune di Firenze ha
riconosciuto nelle Norme Urbanistiche vigenti (Zona A) il valore storico del
tessuto urbano nato dall’Ingrandimento di Firenze, o come dicono loro, del
tessuto compatto di formazione otto-novecentesca. Il Giardino comunque è stato
impiantato a Pineta circa cento anni fa e quindi ha valenza storica di per sé
stesso.
La piazza prima del recente taglio dei pini
Detto ciò, dal 2004 (entrata in vigore del Codice B.C.) vige un
combinato disposto fra dette norme e la
parte II (Articolo 10) del Codice B.C. per cui i Beni Pubblici di Valore
storico ( lo dice il Comune) assumono importanza Culturale ( lo dice
la Legge dello Stato): per questa semplice ragione la Soprintendenza non
poteva accettare un progetto di Riqualificazione del Giardino già qualificato
culturalmente, poiché i Beni Culturali si restaurano o se ne ripristina
lo stato storico. Vale la pena segnalare che le Riqualificazioni riguardano
Beni Naturalistici degradati o progetti su aree prive di qualificazione; quindi
dato che ad oggi la Parte II del Codice B.C. non è abolita e non è possibile
ritenere valida solo la Parte III <Beni Paesaggistici>, qualcuno dovrà rispondere del degrado del
Giardino scomparso, applicando integralmente la Legge e di conseguenza la
sanzione prevista dall’Art. 733 del Codice Penale, il ripristino dell’assetto storico del
Giardino, comminando sanzioni per la perdita totale del Bene e per il danno
erariale.
Molte volte chi scrive, e non da sola, ha segnalato
alla competente Soprintendenza quanto sopra, oltre ad aver collaborato a
segnalazioni inviate alla Magistratura in merito al deprecato progetto
improvvidamente approvato ed in via di attuazione, ma senza esisto alcuno.
Concludendo si vuole descrivere brevemente i
motivi del valore culturale dei Pini di Piazza della Vittoria: “perché
rappresentativi della cultura italiana del primo novecento che attribuiva a
quella particolare specie arborea i valori identitari tipici del paesaggio
urbano e naturalistico italiano, riconosciuti dai maggiori pittori, musicisti, architetti,
paesaggisti e scrittori europei ed italiani dal XVII secolo in poi”.
Certamente parole come “identità” oggi danno molto
fastidio, come può dare fastidio che si ricordi nel Codice Penale e nel Codice
di Procedura Penale l’impianto di Arturo e Alfredo Rocco: fate di meglio, se ne
siete capaci, e sostituite <identità> con un’altra parola che sia più
gradita, politicamente corretta, riformate anche il vocabolario della lingua
italiana.
LA FINE DELL'ULTIMO PINO
Dott. Architetto Giovanna Nicoletta Delbuono
Firenze
lunedì 17 febbraio 2020
LO SCEMPIO DI PIAZZA DELLA VITTORIA OVVERO LA PROTERVIA DEL POTERE
"FACCIAMO QUELLO CHE CI PARE VOI CONTINUATE A VOTARCI !"
QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE......
Dopo quest’ultimo misfatto di piazza della Vittoria ,c'è una domanda che aleggia su detta piazza ,sui Viali e Giardini
Storici di Firenze di pubblica proprietà che nel giro di un decennio sono stati
" sfoltiti" delle loro alberature senza prevederne la sostituzione nella
medesima tipologia secondo le regole di un restauro conservativo del bene
pubblico. E’ una domanda che i cittadini si sono sempre fatti : ma chi gli ha
dato il permesso?
Già, chi ha consentito che tante alberature storiche siano state cancellate, in così gran numero, nella maggior parte alberi sani?Trattandosi di beni di interesse pubblico e addirittura storici, sotto tutela, che delineavano il volto di una città, la ornavano secondo principi di valenza storica,la domanda è più che lecita, legittima.Oltretutto gli alberi rappresentano valori economici valutabili in moneta sonante, farne fuori uno è come accendere il fuoco con molti biglietti da 500 euro.
Già, chi ha consentito che tante alberature storiche siano state cancellate, in così gran numero, nella maggior parte alberi sani?Trattandosi di beni di interesse pubblico e addirittura storici, sotto tutela, che delineavano il volto di una città, la ornavano secondo principi di valenza storica,la domanda è più che lecita, legittima.Oltretutto gli alberi rappresentano valori economici valutabili in moneta sonante, farne fuori uno è come accendere il fuoco con molti biglietti da 500 euro.
Gli storici pini sono stati abbattuti per
realizzare un PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE del giardino che la Soprintendenza ha approvato, questa è la risposta alla domanda che i cittadini si fanno.
Il punto è che il Codice dei Beni Culturali non ammette RIQUALIFICAZIONI su siti di importanza storico culturale, per la semplice ragione che hanno già una qualifica: a nulla valgono le eventuali prescrizioni impartite al Progetto dalla Soprintendenza, perché la realizzazione, era lampante,avrebbe comportato comunque l'abbattimento di pini adulti, sani,sottoposti ope legis a tutela. Ciò che è storico, ciò che è culturale si restaura o se colpevolmente degradato, è questo il caso di Piazza della Vittoria, si opera per ricondurlo allo stato originario con i criteri del Restauro Conservativo.
Ma il Comune chiede e la Soprintendenza firma.
Il punto è che il Codice dei Beni Culturali non ammette RIQUALIFICAZIONI su siti di importanza storico culturale, per la semplice ragione che hanno già una qualifica: a nulla valgono le eventuali prescrizioni impartite al Progetto dalla Soprintendenza, perché la realizzazione, era lampante,avrebbe comportato comunque l'abbattimento di pini adulti, sani,sottoposti ope legis a tutela. Ciò che è storico, ciò che è culturale si restaura o se colpevolmente degradato, è questo il caso di Piazza della Vittoria, si opera per ricondurlo allo stato originario con i criteri del Restauro Conservativo.
Ma il Comune chiede e la Soprintendenza firma.
giovedì 9 gennaio 2020
RIFLESSIONI SU TEATRI DI GUERRA E GEOPOLITICA
LA STRATEGIA POLITICA E’ SPECULARE ALLE STRATEGIE
BELLICHE.
Che cosa ha spinto Trump ad eliminare il generale
Sulaymani e il suo seguito?
Ecco riassunti i due aspetti principali :
1
1) Bloccare chiunque si opponga ( anche
con la morte )al progetto egemonico e globalizzatore degli USA.
2
2)Mantenere attivo il principio, stabilito dal deep
State Usa, di guerra permanente( dopo l’11 Settembre 2001) e gettare nel
caos i paesi che non vogliono la globalizzazione o che si presentano come
alleati al multipolarismo di Cina e Russia
L’azione USA con l’uccisione del generale Sulaymani
ha ottenuto l’effetto contrario cioè quello di rinsaldare l’alleanza dell’Iran
con Cina e Russia.
Tant’è che questo paese(l’Iran), minacciato più
volte dagli USA come paese “canaglia” perché, secondo loro, costituisce una
minaccia per l’equilibrio e l’incolumità di Israele, aveva costruito una
cintura di sicurezza marittima iniziando esercitazioni navali congiunte con
Cina e Russia. Non solo, per aggirare le sanzioni USA, l’Iran ha aperto alla
Cina per la costruzione di una ferrovia Pechino-Teheran che rientra nel
progetto cinese delle “nuove vie della seta”. Quindi l’uccisione del generale è
stato un avvertimento: gli interessi geostrategici ed economici USA legati al
valore del petrodollaro, come moneta di scambio globale, non possono essere
cambiati. Pertanto le ripercussioni, causate da quest’intervento degli USA,
negli Emirati arabi e nell’Arabia Saudita e in tutta l’area mediterranea con la
Libia ancora nel caos sono da interpretare in questo senso:
Il conflitto libico, dopo l’eliminazione cruenta
di Gheddafi, fra la coalizione di Al Serraj, sostenuta da UE e USA, e quella di
Haftar, appoggiata dall’Egitto ed ora anche dall’Arabia Saudita e
dagli Emirati arabi (cioè dai più importanti produttori di petrolio del
territorio), si è riacceso più violento.
L’Italia è il primo paese che è stato attaccato
nei suoi interessi (vedi Eni) da questa crisi bellica creata dall’impero USA e company.
Per questo motivo diventa necessario per l’attuale governo italiano interloquire
con chi in questo momento in Libia ha raggiunto un certo potere strategico
territoriale accaparrandosi con le ultime battaglie la Sirte. Pertanto chi ha criticato
attraverso i mass-media con varie epiteti l’incontro fra Conte ed Haftar non
tiene conto della mutata situazione. Per questo diviene importante ricordarsi
della linea geostrategica sull’energia tracciata dal geniale E. Mattei
presidente dell’Eni e continuata dai politici della prima Repubblica.
L’intervento turco in Libia con jadisti dell’Isis
prelevati dalla Siria e fatti sbarcare a Tripoli per sostenere Al Serraj apre
nuovi e inquietanti scenari. Dunque l’uccisione del generale Sulaymani,
divenuto martire per gli Sciti, rientra in questo assestamento strategico USA. Per
adesso le ritorsioni iraniane sono state molto limitate e le contro reazioni
USA si sono momentaneamente fermate in quanto deve essere riformulata la sua
strategia del “caos infinto”. Questo perché le guerre non sono più di
occupazione territoriale ma servono per lasciare i paesi in guerre fra bande
jadiste da cui il caos e per accaparrarsi le risorse energetiche.
I Paesi amici e nemici di Washington devono
prendere atto di questa realtà e attuare le contromisure per impedire lo
scontro finale fatale per tutta l’umanità.
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